Under 17 A-B
19 Novembre 2023
INTER-ATALANTA UNDER 17 A-B • Pronto, chi parla? Mattia Mosconi, l'uomo decisivo all'ultimo secondo
Delirio a Interello. Quando ormai sembrava maturato l’ennesimo pareggio (sarebbe stato il sesto in 10 partite disputate), Mosconi si prende sulle spalle la squadra e decide di dare una svolta al match e, forse, all’intera stagione nerazzurra. Una zampata mancina al 96’ abbatte un’Atalanta che, ai punti, avrebbe meritato il pareggio. Il risultato maturato fino al colpo di coda del numero 9 era infatti quello di 1-1, frutto dei gol a inizio ripresa di Tassotti e di Castiello, bravi entrambi a trovare i tempi e gli spazi giusti per infilare due retroguardie che oggi hanno spiccato, a prescindere dall’epilogo. Con questo successo, i ragazzi di Polenghi si mettono alle spalle il derby perso contro il Milan e ritrovano il successo casalingo a distanza di quasi due mesi, conquistando la vittoria che porta la compagine di Zarate e soci a 17 punti, a +6 dalla squadra orobica che esce sconfitta ma con una prestazione importante. Su tutti, una menzione la merita capitan Maffessoli, autore di una strepitosa partita che non è stata sufficiente per strappare un punto. In casa Inter preoccupazione per Sorino: da valutare le sue condizioni.
Avvio aggressivo dei padroni di casa, che fraseggiano molto andando a varcare la metà campo avversario con una buona densità e cercando di colpire subito per mordere il match: Sorino ci prova due volte dalla distanza nei primi 6 minuti, testando la mira ma trovando prima il fondo e poi una deviazione difensiva degli avversari. Il 4-4-2 di Bellini, che all’occorrenza si trasforma in 4-3-3 con l’ausilio di Bonsignori sulla destra, fatica a trovare sbocchi, complice la buona tenuta e l’assetto alto della compagine di Polenghi, che appare pimpante e ben schierata. Primo squillo ospite al 14’, che arriva ancora grazie al terzino sinistro: Zaffalon emula l'omologo interista e scaglia un bel mancino su ribattuta difensiva, che Biz contiene in presa bassa. Il tentativo trasmette coraggio e la gara si apre, anche se le emozioni latitano, con le squadre molto attente a non prestare il fianco ad iniziative pericolose. Le occasioni più ghiotte sono di marca orobica e arrivano tutte nel finale: al 41’, gran lavoro di Castiello sulla destra che semina due avversari e riesce a liberarsi per il passaggio in area di rigore, su cui si avventa in corsa Inacio, il quale colpisce di destro non riuscendo a inquadrare lo specchio da ottima posizione; un minuto dopo, sugli sviluppi di una punizione, una carambola in area di rigore termina quasi oltre la linea, con la sfera che viene poi scaraventata fuori area dai difensori di casa prima che possa diventare il gol dello 0-1. Così non è: si va all’intervallo senza reti segnate, con le difese imperforabili.
Che la ripresa abbia un copione differente rispetto alla prima frazione si capisce dopo appena 90 secondi: corner di Zarate, testa di Tassotti sul primo palo lasciato troppo libero di colpire e Inter davanti per 1-0. Una rete inaspettata, soprattutto perché le difese erano state inappuntabili per tutto il primo tempo. Le squadre si affrontano a viso ancora più aperto dopo la rottura dell'equilibrio, con l’Atalanta che comincia a prendersi qualche rischio in più. Il tandem Castiello-Inacio è sempre pericoloso: bella la combinazione al 7’ con il numero 10 che arriva al tiro, che viene però respinto in angolo da Biz. La Dea aumenta i giri: all'8’ Dragan da punizione defilata impegna notevolmente Biz, che deve sfoderare un grande intervento in tuffo per togliere la palla dall’incrocio dei pali. Preludio al pareggio: al 9’ Castiello entra in possesso sulla trequarti, affronta la retroguardia e con una serie di finte riesce a trovare il pertugio giusto per stendere il numero uno nerazzurro, che non riesce a intercettare il tracciante perfetto del numero 9. Reazione interista affidata a Mosconi: al 14’ bellissima azione individuale sulla destra, con ingresso in area di rigore e passaggio per un tocco centrale che però non viene concesso dal provvidenziale intervento di Finardi, che vanifica l’apprezzabile tentativo. Il match è decollato, ci sono continui cambi di fronte e ogni risultato pare essere possibile al termine dei 90 minuti. Al 18’ grande opportunità per il subentrato Mancuso: un’azione innescata da una bella accelerazione di Iddrissou porta al tiro del numero 16 dall’altezza del dischetto a botta sicura, ma Gariani si immola e respinge addirittura di pancia, evitando che il tiro possa superare un Finardi che pareva battuto. La partita è avvincente, diametralmente opposta rispetto a quella ammirata nei primi 45 minuti, anche se le difese, dopo la foga, riescono a riprendere le misure. Non è un caso che il brivido lo conceda al 42’ Bono su punizione, con una pennellata che crea solo l’illusione del gol: finisce sull’esterno della rete. Sei i minuti di recupero: a due dal termine, esce Sorino dopo uno scontro di gioco. E quando tutto lasciava ormai intendere che sarebbe finita 1-1, all'ultima azione e all'ultimo istante, ci pensa Mosconi: da corner, una mischia furibonda permette al numero 9 di trovare il guizzo al 96', riuscendo ad anticipare la selva di gambe in area di rigore e a trovare il colpo giusto per affondare la strenua difesa atalantina. Non c'è il tempo neanche di portare il pallone a centrocampo: l'Inter vince 2-1 e si rimette in carreggiata.
INTER-ATALANTA 2-1
RETI (1-0, 1-1, 2-1): 2’ st Tassotti (I), 9’ st Castiello (A), 51’ st Mosconi (I).
INTER (4-2-3-1): Biz 7, Ballo 6, Sorino 7 (49’ st Verre sv), Zarate 7.5, Bovio 6.5, Luchetti 7, Iddrissou 6, Cerpelletti 6 (37’ st Mantini sv), Mosconi 8, Humanes Gomez 6 (12’ st Mancuso 6.5), Tassotti 7 (37’ st Carrara sv). A disp. Dorigo, Nenna, Rovere,
Moressa, Kukulis. All. Polenghi 7.
ATALANTA (4-4-2): Finardi 6, Idele 7, Zaffalon 6.5, Gariani 6.5 (22’ st Finazzi sv), Colleoni 7, Maffessoli 7.5, Arena 6 (35’ st Bono sv), Dragan 6.5 (22’ st Ruiz sv), Castiello 8, Inacio 6.5, Bonsignori Goggi 6.5. A disp. Bugli, Personeni, Galletti, Maggiore, Zoli, Diouf. All. Bellini 6.5.
ARBITRO: Palmisano di Saronno 7.
ASSISTENTI: Cattaneo di Monza e Zanichelli di Legnano.
AMMONITI: Luchetti (I).
INTER
Biz 7 Chiamato in causa, sicuro nella presa senza mai dare la sensazione che la sfera possa sfuggirli. Parata spettacolare su Dragan che da punizione aveva disegnato una parabola che pareva destinata a trovare il suo sfogo nel sette.
Ballo 6 Alza il baricentro favorendo i movimenti giusti dei compagni.
Sorino 7 Buoni tentativi in avvio per far sentire la pressione alla retroguardia atalantina. Tanto sacrificio, impatta sul ritmo della squadra. Da valutare l’entità del colpo che lo ha messo ko nell’assalto finale. (49’ st Verre sv).
Zarate 7.5 Ordinato, si muove correttamente in campo e apre lo spazio per far fluire la manovra. Intelligente tatticamente, bellissimo il cross dalla bandierina che vale l’assist per il vantaggio: cross perfetto.
Bovio 6.5 Aumenta di qualche metro rispetto alla sua posizione, provando a irrobustire il centrocampo numericamente in fase di costruzione.
Luchetti 7 Sicuro nel passo, dialoga molto con i compagni a centrocampo per poi impostare lungo.
Iddrissou 6 Leader carismatico del gruppo, sempre insidioso quando punta il marcatore. Bravo in progressione.
Cerpelletti 6 Fa girare la sfera, bel controllo, molto bene in interdizione. A contrasto non si tira mai indietro. (37’ st Mantini sv).
Mosconi 8 Tanto movimento, spesso chiuso dal duo difensivo in maglia bianca, non mancano mai impegno e abnegazione. E viene premiato nel finale con una rete che libera l’Inter dalle paure. Potrebbe essere il gol dell’anno a livello emotivo.
Humanes Gomez 6 Non trova molte opportunità nella prima frazione, rimane imbrigliato tra le redini bergamasche.
12’ st Mancuso 6.5 Entrato, ci mette pochi minuti a spaventare la difesa bergamasca.
Tassotti 7 Stretto dalla difesa orobica nei primi 45 minuti, appena si prende un metro lo sfrutta appieno: gol pesantissimo, da opportunista di area di rigore. (37’ st Carrara sv).
All. Polenghi 7 L’atteggiamento è quello giusto almeno fino agli ultimi 25 metri, dove la difesa rocciosa orobica non concede margini agli offendenti per tutto il primo tempo. Nella ripresa gioca con più coraggio e i risultati si vedono. Vittoria importante: serviva forse un successo così per dare più fiducia.
ATALANTA
Finardi 6 Chiama la presa quando deve uscire, ci mette il piede sui tentativi bassi.
Idele 7 Qualche spunto interessante in fase offensiva, dove trova la chiave per rendersi pericoloso. Cresce di ritmo nella ripresa.
Zaffalon 6.5 Pressante dietro, coraggioso avanti: prestazione interessante.
Gariani 6.5 Mette il piede nelle ripartenze interiste evitando qualche grattacapo, anche se a volte spende il fallo. Pazzesco su Mancuso: fa di tutto per non subire gol. (22’ st Finazzi 6).
Colleoni 7 In uno contro uno non perde mai la rotta, molto concentrato, mette una pezza sui traversoni laterali.
Maffessoli 7.5 Capitano, elegante nel dribbling e molto deciso nello scaricare. Buon piglio, fa sentire il fisico nei duelli con Mosconi ed è astuto nel trovare le sponde.
Arena 6 Vivace sulla sinistra nei primi minuti, allarga il gioco dei suoi con movimenti semplici ma efficaci. (35’ st Bono sv). Dragan 6.5 Cerca l’uno-due proponendosi in profondità. Rischia un gol capolavoro su punizione: Biz è micidiale. (22’ st Ruiz 6).
Castiello 8 Bella discesa di 40 metri vanificata da un intervento arbitrale a metà primo tempo. Tanto fiato, cerca costantemente l’appoggio dei centrocampisti, apprezzabile nell’assistenza ai compagni. Gol cercato e voluto: esemplare la ricerca del pareggio, un gesto tecnico da attaccante moderno e completo.
Inacio 6.5 Unico 2008 tra le sue fila, è estroso, ha dei bei movimenti palla al piede. Ci prova nel finale del primo tempo non riuscendo ad andare a bersaglio. Bella l’intesa con Castiello.
Bonsignori Goggi 6.5 Gioca come quarto di destra a centrocampo, anche se non dà punti di riferimento e spesso si lancia sulla destra per dare una mano in fase offensiva.
All. Bellini 6.5 Il suo schieramento tattico è una buona idea, ma soffre molto la superiorità territoriale dell’Inter. Il 4-4-2 mutato in 4-3-3 in fase di possesso stuzzica Bonsignori, che ha più spazio per agire.
ARBITRO
Palmisano di Saronno 7 Conduce egregiamente, ed è assistito da due collaboratori che danno una grossa mano. Una terna ben integrata, ottimo lavoro. Cartellino giallo giusto, forse ce ne stava anche un altro ma la gestione è stata encomiabile.