Under 17 A-B
19 Novembre 2023
LECCO-MILAN UNDER 17 • Fuoco e fiamme nel duello tra Christian Giuffrida e Christian Comotto
Fuoco e fiamme. Era quello che ci si aspettava, ed è esattamente quello che è successo. Lecco-Milan, nonostante gli 8 punti di distanza, era uno scontro al vertice: tra il fuoco di un Lecco incredibile sorpresa del girone e le fiamme di un Milan incapace di perdere (ma nemmeno di pareggiare) e reduce da un derby stravinto per 4-0. Innesco, incendio e cenere. Innesco: il processo che dà il via alle emozioni, e cioè la traversa di Comotto dopo 1 minuto. Incendio: il centro della partita, e cioè l'uno-due firmato Ossola-Liberali che permette al Diavolo di mettere la freccia. Cenere: quella che rimane alla fine del match, finito 2-0 per i rossoneri, con i tentativi del Lecco di riaprirla e con l'espulsione di Ossola al tramonto di una sfida di fuoco. Che nemmeno tutti gli estintori del Rigamonti-Ceppi sarebbero riusciti a spegnere. E che alla fine vede gioire i ragazzi di Giovanni Renna, che conquistano la decima vittoria in altrettante partite e danno un'altra bella mazzata al campionato.
Niente legna, niente carbonella, ma uno schema su calcio d'angolo. Quello che accende la partita, quello che fa capire al Lecco che sarà una partita costantemente in salita: Sala va basso per Comotto che taglia sul primo palo e col destro spacca la traversa (1'). Un biglietto da visita importante per un Milan che sa di essere superiore e lo vuole dimostrare fin da subito. I rossoneri, però, sanno anche che stavolta l'avversario non è da sottovalutare: il Lecco gioca bene, è una squadra che non molla di un centimetro e che non rinuncia a giocare. Soprattutto con i tre davanti, dai quali nasce - non per caso - la prima occasione dei padroni di casa: strepitoso Comotto a salvare tutto in fase di ripiegamento (21'). La fiamma rossonera diventa incandescente dopo la mezzora, quando in pratica si decide la sfida: Ossola indovina il mancino in volée di prima intenzione dopo un errato disimpegno della difesa lecchese su una bella azione avviata da Batistini e Sala e rifinita da Liberali (1-0 al 31'); lo stesso Liberali su rigore - conquistato da Perera atterrato da Polizzi - chiude il mancino dagli undici metri inchiodando Zadek che intuisce ma non ci arriva (2-0 al 36'). La formazione di Szekely risponde con una bomba di Purita da fuori area, ma la sua conclusione è troppo centrale e non spaventa Longoni (38').
LECCO-MILAN UNDER 17 A-B • Simone Batistini se ne va palla al piede, Edoardo Polizzi cerca di fermarlo
Nel secondo tempo, se possibile, la temperatura sale ulteriormente. Merito di Carminati, che accende la fase offensiva del Lecco, e merito di un Longoni che comincia il suo personalissimo show personale. Dopo un'inzuccata fuori misura di Parizzi (6' st) e un colpo di testa alto di Lontani pescato da un gran cross di Batistini (7' st), il portiere del Milan sale in cattedra con un miracolo di piede su Mungari, che arriva al tiro dopo un contropiede perfetto azionato da Pirisi e rifinito da Carminati (14' st). Una rovesciata "alla Camarda" di Lontani su cross di Cappelletti allenta la pressione in casa rossonera, ma da qui in poi i tentativi lecchesi sono un crescendo continuo: Longoni smanaccia su Carminati (20' st), Meleddu colpisce il palo su cross di Borserio Gaggi dalla destra (22' st), sempre Meleddu alza il destro da lontano (25' st). Passati in maniera indenne questi 5 minuti di fuoco, le sgasate del Lecco calano: Colombo e Del Forno blindano una fase difensiva ancora una volta sontuosa, Renna inserisce Di Maria per dare nuove geometrie alla mediana, poi rimpolpa la retroguardia con Eberini al posto di Batistini per i dieci minuti finali. Che sono intensi, bollenti e che conducono ai due episodi finali: la paratona di Longoni sullo scatenato Carminati (42' st) e l'espulsione di Ossola, che va in tilt nel duello rusticano con Giuffrida e si prende un cartellino rosso che gli farà saltare la gara con il Venezia dopo la sosta.
LECCO-MILAN 0-2
RETI: 31' Ossola (M), 36' rig. Liberali (M).
LECCO (4-3-2-1): Zadek 6.5, Polizzi 6, Scaldaferri 6.5, Parizzi 7, Giuffrida 6.5, Nocito 6.5, Meleddu 7 (26' st Caputo 6), Tondi 6.5, Pirisi 6.5 (21' st Borserio Gaggi 6.5), Purita 6 (1' st Carminati 7.5), Mungari 7. A disp. Speziale, Chiesa, Cuscunà, Piloni, Merlika, Nahum. All. Szekely 6.5.
MILAN (4-3-3): Longoni 7.5, Cappelletti 6.5, Perera 7 (26' st Albè 6), Sala 6.5, Del Forno 7, Colombo 7, Liberali 8 (40' st Sassi sv), Comotto 7 (26' st Geroli 6), Lontani 6.5 (40' st Melchionda sv), Ossola 7.5, Batistini 7 (35' st Eberini sv). A disp. Pittarella, Di Maria, Viana Seedorf, Dotta. All. Renna 7.
ARBITRO: Passarotti di Mantova 7.
ASSISTENTI: D'Orto di Busto Arsizio e Corbetta di Como.
ESPULSO: 47' st Ossola (M).
AMMONITI: Parizzi (L), Scaldaferri (L), Liberali (M), Perera (M), Sala (M), Purita (L), Geroli (M), Comotto (M), Mungari (L).
LECCO
Zadek 6.5 In sicurezza su tutto, manca il tiro di Ossola e il rigore di Liberali solo per questione di centimetri.
Polizzi 6 Provoca il rigore su Perera, ma si fa valere in fase di ripartenza dell'azione.
Scaldaferri 6.5 Ha di fronte un totem come Liberali e non trema. Anzi, mette a disposizione della fase offensiva il suo mancino.
Parizzi 7 Il più in palla della difesa, lavora benissimo su Lontani rendendogli la vita impossibile.
Giuffrida 6.5 Partita incendiaria, non ha paura di nessuno e gioca anche con le cattive quando ce n'è bisogno.
Nocito 6.5 Il solito recupera-palloni, va in raddoppio su chiunque passi dalle zone centrali.
Meleddu 7 Altra grande prova dopo quella con il Brescia, e giocare sulle zolle di Comotto non è proprio la cosa più semplice del mondo. Stuzzica Longoni su punizione, poi nella ripresa colpisce un palo e conduce in prima persona il forcing lecchese. (26' st Caputo 6).
Tondi 6.5 Per una volta più sostanza che qualità: lotta pari con Ossola nel primo tempo, quando il milanista segna non è suo compito stargli addosso.
Pirisi 6.5 Stavolta non segna, ma lavora bene per la squadra. Avvia un paio di contropiede e tiene sempre occupati i due centrali rossoneri.
21' st Borserio Gaggi 6.5 Entra con piglio e dà freschezza alla fascia destra: dai suoi piedi nascono un paio di situazioni molto interessanti nel finale.
Purita 6 Galleggia come sempre sulla trequarti e duetta bene con Mungari: l'unica vera parata di Longoni nel primo tempo arriva da una sua bomba da lontano.
1' st Carminati 7.5 Cambia passo all'attacco lecchese in un secondo tempo in cui i padroni di casa sfiorano più volte il gol che avrebbe riaperto la partita. Due assist ma soprattutto due occasioni sulle quali Longoni si supera: asfalta la fascia sinistra e costringe Cappelletti a non salire mai.
Mungari 7 Falsa seconda punta, falso trequartista, giocatore vero. Un grande assist per Pirisi nel primo tempo, sempre pericoloso anche nella ripresa: giocate intelligenti e giocate di fino, quando va al tiro sbatte su Longoni.
All. Szekely 6.5 Se la gioca alla pari, ed è già una vittoria. La sua squadra ha grande carattere, e lo dimostra soprattutto nel secondo tempo quando cerca di riaprire la partita creando almeno cinque palle gol nitide per segnare il 2-1.

MILAN
Longoni 7.5 Sicuro nel primo tempo su Meleddu e Purita, fenomenale nella ripresa con almeno tre interventi monstre: il più difficile è quello su Mungari, una parata bassa da vero top player. Se il risultato rimane al sicuro, è merito principalmente suo.
Cappelletti 6.5 Solito trattore in avvio, poi entra Carminati e deve rivedere i suoi piani: si concentra sulla fase difensiva e porta a termine la missione.
Perera 7 Ripresa in apnea, ma ne esce sempre a testa alta. Il suo merito principale però è in fase offensiva, quando si conquista il rigore del 2-0. (26' st Albè 6).
Sala 6.5 Prima vertice basso, poi mezzala, poco cambia: sempre nel vivo, sempre sul pezzo.
Del Forno 7 Occhio destro su Purita, occhio sinistro su Pirisi: chiusure e gestione da leader. Nella ripresa il Lecco attacca a spron battuto, lui resiste.
Colombo 7 Sempre il solito condottiero, chiude ogni varco e soprattutto nel primo tempo aggiunge il carattere alle riconosciute qualità difensive: si accende lui, spegne l'attacco del Lecco.
Liberali 8 Qualità all'ennesima potenza, ma non lo scopriamo certo oggi. Costruisce il gol di Ossola con le sue finte di bacino dalla fascia destra, si incarica del rigore del raddoppio e lo trasforma chiudendo il mancino con precisione e potenza. (40' st Sassi sv).
Comotto 7 Dopo 48 secondi spacca la traversa con un gran destro sul corner basso di Sala, poi si fa valere soprattutto in fase di contenimento: miracoloso un suo salvataggio su Pirisi. Dopo la doppietta nel derby, dimostra di saper fare anche altro: mediano totale. (26' st Geroli 6).
Lontani 6.5 Meno libero del solito, perché Parizzi e Giuffrida gli montano una guardia che manco nelle carceri di massima sicurezza. Nonostante ciò trova spazi, sfiora il gol di testa e ci prova pure con una rovesciata pirotecnica. (40' st Melchionda sv).
Ossola 7.5 Il solito Ossolinho, il solito show. Anche se ci mette un po' a entrare in partita, poi diventa l'uomo decisivo: sblocca lui infatti la partita con il solito mancino di estrema qualità, una volée mancina che si infila nell'angolino basso. Mezzo punto in meno perché nel finale si fa espellere cadendo nella trappola di un avversario: espulsione evitabile.
Batistini 7 Parte dalla linea laterale e spacca la difesa del Lecco andando dentro al campo con velocità e potenza. Da un paio di sue iniziative il Milan sfiora il terzo gol. (35' st Eberini sv).
All. Renna 7 E sono dieci. Anche se stavolta non è stato per nulla semplice: soprattutto nella ripresa, quando senza i miracoli di Longoni si sarebbe visto un altro finale. Ma se nella partita più complicata dell'anno vinci 2-0 e porti a casa un altro clean sheet, vuol dire che sei una squadra vera. Arrivare alla pausa in una situazione migliore di questa era impossibile.

ARBITRO
Passarotti di Mantova 7 Se dal vivo il rigore per il Milan qualche dubbio poteva lasciarlo, rivedendolo a video sembra invece essere netto: bravo lui, soprattutto nel posizionamento. Partita difficilissima fin dall'inizio, con gli animi che si accendono immediatamente e che i suoi cartellini gialli (ben 9…) non riescono a spegnere. Chiude con il rosso a Ossola che litiga con Giuffrida a palla lontana: severo, ma giusto.