Cerca

Under 17 A-B

Vince 10 partite su 10 ed entra nella storia: è il Milan più forte degli ultimi 15 anni

I classe 2007 sbancano anche Lecco e continuano nel loro percorso a punteggio pieno: le foto più belle dal Rigamonti-Ceppi

La decima partita poteva essere la più difficile. Ed effettivamente lo è stata: il Lecco ha combattuto, nel secondo tempo è andato più volte vicino al gol, ma il Milan era già scappato. Con i gol di Ossola e Liberali nel primo tempo i rossoneri hanno fissato il parziale di 2-0, con le parate di Longoni nella ripresa hanno blindato altri tre punti. Per la decima volta consecutiva in dieci partite di campionato: un'impresa che, se escludiamo l'annata del covid, non riusciva dalla stagione 2013-2014 quando a farcela fu l'Inter poi Campione d'Italia. I numeri dicono tutto: 10 vittorie su 10, 38 gol fatti, solamente 4 quelli subiti. Due calciatori in vetta alla classifica marcatori, Simone Lontani e Lorenzo Ossola (a quota 10 gol insieme a Giuseppe Mungari proprio del Lecco) e un rassicurante vantaggio di 11 punti sul secondo posto. Non è allora complicato affermare che questo Milan Under 17 sia il più forte degli ultimi 15 anni. E forse anche di più.

SFOGLIA LA GALLERY PER VEDERE LE FOTO DELLA PARTITA

10 COMANDAMENTI ROSSONERI

Per raggiungere risultati del genere occorre qualità, tecnica, preparazione fisica, fortuna, carattere e chi più ne ha più ne metta. Volendo, anche un pizzico di fede.

  1. Non avrai altro Dio fuori di me • Il Dio del bel gioco. Quello voluto e proposto dall'allenatore Giovanni Renna, quello che ha portato la squadra - pur senza Camarda - a segnare una media di 3,8 gol a partita. Fantascienza.
  2. Non nominare il nome di Dio invano • La parola bandita è "sconfitta", ma pure "pareggio" a dire il vero. Si pensa solo a ottenere i tre punti, e per adesso sta funzionando alla grande. 
  3. Ricordati di santificare le feste • E viene fatto ogni domenica. 6-0 alla Feralpisalò, 3-1 al Brescia, 2-0 al Cittadella, 4-1 all'Atalanta, 6-0 al Sudtirol, 3-1 al Monza, 6-1 al Como,  2-0 al Cagliari, 4-0 all'Inter, 2-0 al Lecco. Feste santificate alla grande.
  4. Onora il padre e la madre • Coloro che nella vita ti danno sicurezze. Quindi Luca Del Forno e Federico Colombo, coppia ermetica di difensori centrali, con Daniele Eberini e Matteo Geroli primi ricambi di una retroguardia che ha subito solamente 4 gol in tutto il campionato e che ha chiuso con la porta imbattuta in ben 6 occasioni su 10. Senza dimenticare Mattia Cappelletti, Nirash Perera e Salem Albè, esterni difensivi capaci di difendere ma pure di attaccare.
  5. Non uccidere • …le partite. E qui bisogna lavorarci. Sì, perché sono poche le gare in cui il Milan ha tenuto aperto il risultato. In questo caso, però, siamo sicuri che Renna sia felice che il comandamento non venga rispettato.
  6. Non commettere adulterio • E anche se ormai sono giocatori della Primavera, non può essere considerato un atto impuro andare a giocare con l'Under 17: Mattia Liberali e Emanuele Sala, del resto (come dicevamo di Camarda) hanno sempre fatto parte di questo gruppo. E quando "scendono" non tradiscono: la maglia è sempre quella rossonera.
  7. Non rubare • Nessuno si impadronisce in maniera illecita di oggetti altrui. Quando Ernesto Perin ruba palla ai centrocampisti avversari, lo fa in maniera del tutto legittima: e non solo, poi costruisce e calcia angoli e punizioni in maniera perfetta.
  8. Non dire falsa testimonianza • Tanto, per giocare nell'Under 17 non serve dire di essere del 2007 mentendo sulla propria data di nascita. Stiano tranquilli Alessandro Longoni, Christian Comotto e Simone Lontani, i tre classe 2008 su cui poggiano difesa, centrocampo e attacco di un Diavolo con lo sguardo già rivolto al futuro.
  9. Non desiderare la donna d’altri • Perché cercare da altre parti, o dal mercato, un profilo tipo questo: uno che può giocare in più ruoli, che corre come un matto, che non molla mai, che segna e che ha il Milan dentro di sé. Perché farlo, se in squadra hai già Simone Batistini? Non serve desiderare calciatori di altre squadre, quello che serve - giocatori come lui - è già al Vismara.
  10. Non desiderare la roba d’altri • E non ce n'è nemmeno bisogno, viste le qualità di una rosa che sta facendo faville. Sia negli undici titolari che nei ricambi, visto che ci si può permettere di tenere in panchina giocatori con le proprietà tecniche di Di Maria, con la dirompenza fisica di Dotta, con la classe del figlio d'arte Viana Seedorf e con le doti offensive di Sassi e Melchionda. Senza dimenticare Farioli, Mavriqi e Domnitei, che sta recuperando da un infortunio e che sarà in campo prima della fine dell'anno. Per vincere ancora, si sa, ci sarà bisogno di tutti.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Sprint e Sport

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter