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Under 13

Un gol a testa in 40 secondi, poi l'Inter la decide allo scadere: il folle finale del derby

Dopo una gara a reti inviolate giocata a mille all'ora, Inter e Milan vanno 1-1 nel quarto tempo prima della rete all'ultimo

Youssuf Soumahoro

Inter-Milan Under 13 • Soumahoro sblocca il punteggio con un gol nell'ultimo tempo

Sono mille e uno i motivi che rendono i derby milanesi inimitabili. Rivalità, intensità, agonismo e spettacolo sono tra questi. E nel caso dell'Under 13 anche un palcoscenico in cui vedere il meglio dei talenti di domani. Tutto questo e tantissimo altro è stato lo scontro diretto tra Inter e Milan: una gara vigorosa, di contrattacchi, giocate sopraffine e che ben poco ha da invidiare agli scontri delle prime squadre (e anche il tifo non è da meno). Il 2-1 finale premia i ragazzi di Vivabene, ma i tutti i gol sono stati segnati nel quarto tempo dopo 3 frazioni a reti inviolate e con la sfera catapultata da una parte all'altra del campo in offensive e controffensive a velocità supersonica. Soumahoro sblocca il punteggio al 7', ma 40 secondi dopo Zanellato corona una prestazione sontuosa col gol del pareggio. All'ultimo secondo, tra la frenesia e anche diverse proteste da parte dei tifosi rossoneri, Ottaviani imbuca il pallone del 2-1. Per la qualità e la grinta messa in campo dalle compagini si può dire che il pareggio sarebbe stato giusto, e che la vittoria dell'Inter sia fortuita e di misura. Ma le vittorie di misura, nei derby, non esistono.


EQUILIBRIO 

C'è da fare un passo indietro e raccontare il contesto attorno a questa gara, per apprezzare di più i colpi di scena e lo spettacolo che ha regalato. Le due milanesi, che tutt'ora lottano per il primo posto in classifica, possono vantare un reparto offensivo micidiale. La classifica marcatori è dominata dalle 9 reti di Fiorenza, che nel derby tra trequarti e attacco porta i suoi in avanti e apre spazi pericolosissimi, come quando, dopo appena 2 minuti di gara, sfiora il palo dopo essersi liberato con una finta. A seguire c'è Sanogo coi suoi 6 gol, esplosivo ogni volta che viene innescato: Bogogna gli mura la conclusione a tu per tu nel primo tempo e nel secondo un suo gol viene annullato (dopo un confronto tra l'arbitro e le panchine) per tocco di mano. Poi c'è La Vecchia del Milan, 5 reti e reduce da una gara sontuosa dove, nel secondo tempo, vede la sua mezza rovesciata neutralizzata da Beretta che si allunga. E poi le doverose menzioni al rossonero Zaidane e i suoi inserimenti pericolosi, al compagno Cremonesi coi suoi fraseggi ispirati, e ancora al nerazzurro Sare che palla al piede è imprendibile (le sue fiammate lo portano vicinissimo al gol nel secondo tempo) e Ningaina che là davanti sa sempre come smarcarsi e rendersi un pericolo costante. Alla luce di questo, risulta difficile credere che gran parte della gara sia trascorsa nella totale parità. L'arcano si spiega sottolineando la qualità e l'audacia messa in campo dai reparti arretrati. Per i rossoneri ci sono Ferrari, Bernasconi e Amagua Garcìa a immolarsi in recuperi eroici e ripartenze ispirate, con una menzione d'onore ai portieri Bogogna e Boselli protagonisti di interventi superbi quando tutto sembra perduto. Dal lato nerazzurro Pietraru, Cisternino e Barattieri tengono saldo il muro sugli arrembaggi avversari, al pari dei compagni Torre e Mazza e agli interventi degli estremi difensori Spanò e Beretta. Poi c'è il fattore agonismo a tenere la gara in equilibrio precario: diversi gli scontri e i contrasti nell'arco della gara, che lasciano per qualche istante a terra diversi giocatori di entrambe le compagini - specialmente Rigamonti dell'Inter, autore di una prestazione di classe e grinta prima dell'impatto alla caviglia che lo costringe a lasciare il campo in direzione pronto soccorso.

GRAN FINALE

E così, dopo una gara di lotta e ripartenze fulminee, l'ultimo atto della gara vede avvicendarsi colpi di scena e stravolgimenti di trama. Prima il gol di Soumahoro, che si avventa su una respinta di Boselli per insaccare a porta sguarnita. Poi, neanche il tempo di esultare, i rossoneri dal calcio d'inizio si lanciano verso la porta avversaria, con Capitan Zanellato che concretizza il suo inserimento (e la sua prestazione memorabile) segnando il gol dell'1-1 dopo neanche un minuto - lo stesso capitano terrà a galla i suoi fino all'ultimo con un poderoso salvataggio in scivolata sul promettente tiro di Crocco. I minuti scorrono con gli stessi ritmi folli che hanno caratterizzato l'intera partita. Il Diavolo cerca il 2-1 con la punizione di Conti, che costringe Beretta ad allungarsi all'angolino. Poi, all'ultimo minuto, l'Inter si porta in area approfittando del campo aperto, e dopo un'offensiva corale e prolungata, Ottaviani raccoglie la respinta di Boselli per siglare da due passi il gol-vittoria. Gli ultimi istanti di gara passano col sottofondo delle proteste di tutto l'ambiente milanista, che chiede un fallo a centrocampo e conseguente uomo a terra in occasione del gol. Ma al fischio finale la storia è ormai scritta, ora il primo posto inizia a scottare, ed è lecito aspettarsi una sfida ancora più bollente nella gara di ritorno.

IL TABELLINO

INTER-MILAN 2-1 (4-3)
RETI (1-0, 1-1, 2-1): 7' qt Soumahoro (I), 7' qt Zanellato (M), 20' qt Ottaviani (I).
INTER: Spanò, Cisternino, Pietraru, Barattieri, Torre, Mazza, Ottaviani, Grigioni, Sanogo, Rubino, Sare. A disp. Beretta, Crocco, Parisi, Soumahoro, Ningaina Firina. All. Vivabene.
MILAN: Bogogna, Ferrari Luca, La Vecchia, Zanellato, Bernasconi, Amagua, Conti, Cannizzaro, Cremonesi, Vigil. A disp. Boselli Andrea, Santopaolo, Zaidane, Fiorenza, Ferrari Andrea, Cenedese, Colombo, Tebaldi. All. De Francesco.

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