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Il fratello di Joao Felix fa piangere l'Inter: 1-1 col Benfica, ma qualificazione ancora aperta

Quieto illude i nerazzurri, i lusitani reagiscono: si deciderà tutto all'ultima giornata

Benfica-Inter Youth League

BENFICA-INTER YOUTH LEAGUE • Quieto illude i nerazzurri, Felix pareggia e conferma il secondo posto dei lusitani

Bisognava vincere per superare il Benfica e prendersi il secondo posto, bisognava non perdere per non essere tagliati fuori dai giochi qualificazione con una giornata d'anticipo. La missione "Numero 1" è durata giusto un paio di minuti, quelli trascorsi tra l'1-0 di Daniele Quieto e l'immediato pareggio di Hugo Felix. Il piano B, la missione "Numero 2", è andata invece a buon fine. L'Inter torna dal Portogallo con un 1-1 che rimanda ogni verdetto agli ultimi 90 minuti: il secondo posto (dietro al Salisburgo già matematicamente primo e quindi qualificato agli ottavi di finale) è ancora lì, a due sole lunghezze. Per prenderselo, Chivu dovrà battere la Real Sociedad e sperare che gli austriaci fermino proprio il Benfica: non una sequenza di risultati semplice, ma comunque non impossibile. In casa Inter, da una parte il rammarico di non essere riusciti a far decantare il gol di Quieto a inizio ripresa, dall'altra la soddisfazione di aver portato via un risultato positivo in una situazione di mezza "emergenza" con Stankovic, Stabile e Kamate chiamati da Inzaghi. Al centro, la certezza che il risultato sia comunque quello più giusto.

SONNIFERO

Il primo tempo è una ninna nanna. Un po' perché la posta in palio è particolarmente alta, un po' perché i due schieramenti (4-2-3-1 per i lusitani, 4-3-1-2 per i nerazzurri) si annullano a vicenda, un po' perché i ritmi sono bassi e nessuno riesce a regalare l'accelerazione decisiva. Ma anche perché al Benfica, tutto sommato, il pareggio può anche andare bene per difendere il secondo posto: perdere, con all'orizzonte la sfida al Salisburgo, complicherebbe non poco i piani di qualificazione agli uomini di Pedro Valido. La partita la deve fare l'Inter, e infatti le uniche situazioni interessanti dei primi 45 minuti si vivono nei pressi della porta portoghese: cross di Quieto, colpo di testa di Bovo a lato con l’uscita a vuoto di Mendes che aveva liberato la porta (18'); Bovo lavora un buon pallone sulla trequarti e manda al tiro Di Maggio, ma il destro del numero 8 termina abbondantemente a lato (32').

VIVIFICANTE

Tutt'altra musica nella ripresa, con la partita che si decide in 120 secondi. A partire a razzo è l’Inter: Berenbruch sfonda a sinistra e mette il cross basso, Fonseca sporca la traiettoria, Quieto arriva in scivolata e anticipa Parente insaccando alle spalle di Mendes (4' st). Nemmeno il tempo di capire come gestire il vantaggio, però, che i nerazzurri si fanno riprendere: punizione di Prioste, Felix di nuca beffa Calligaris con un bel colpo di testa all’indietro (6' st). Il gol del fratello della stella dell'Atletico Madrid toglie ruggine alla manovra di un Benfica che aumenta i giri del motore: Oliveira va via a destra e mette basso per Luis, piattone mancino a lato non di molto (10' st). L'Inter è brava a contenere il ritorno dei lusitani e, passata la sfuriata, torna a mettere il muso in zona offensiva: Quieto ci prova dal vertice dell’area di rigore, ma il collo esterno del fantasista finisce largo (17' st). Chivu prova a vincerla con l'artiglieria pesante (dentro Vedovati e Zuberek davanti), il Benfica cerca il colpo della vittoria con un paio di calci piazzati che però non impensieriscono Calligaris. Il portiere dell'Inter, in pieno recupero, ringrazia gli astri: l'ultimo brivido infatti lo regala Rodrigo Rego, con il mancino dell'attaccante che colpisce il palo interno graziando i nerazzurri (47' st). Finisce 1-1, verdetto rimandato agli ultimi 90 minuti.

IL TABELLINO

BENFICA-INTER 1-1
RETI (0-1, 1-1): 4' st Quieto (I), 6' st Felix (B).
BENFICA (4-2-3-1): Mendes-Dudzinski, Spencer, Oliveira, Fonseca, Parente, Felix (34' st Veloso), Prioste, Rego J., Luis, Lima, Varela (22' st Rego R.). A disp. Velickovic, Conceicao, Moreira, Tomè, Mustmaa. All. Valido.
INTER (4-3-1-2): Calligaris, Miconi (12' st Aidoo), Stante, Matjaz, Motta, Di Maggio, Bovo, Berenbruch (12' st Zarate), Quieto (22' st Vedovati), Sarr (41' st Zanchetta), Spinaccè (12' st Zuberek). A disp. Raimondi, Guercio. All. Chivu.
ARBITRO: Argyrou (Cipro).
ASSISTENTI: Petrou (Cipro) e Dimitriadis (Cipro).
AMMONITI: Bovo (I), Di Maggio (I), Miconi (I), Lima (B), Oliveira (B).

GLI SCHIERAMENTI

Il 4-2-3-1 di Pedro Valido • Solita difesa a quattro, centrocampo a due con Hufo Felix e Diogo Prioste in cabina di regia, Rafa Luis sulla trequarti dietro a Varela, Joao Rego e Lima sulle corsie offensive

Il 4-3-1-2 di Cristian Chivu • Rispetto alla trasferta di Bergamo, il tecnico rumeno cambia quattro titolari: Miconi e Motta prendono il posto di Aidoo e Cocchi come esterni bassi, in mediana c'è il ritorno di Berenbruch, davanti chance per Spinaccè al posto di Kamate promosso con Inzaghi

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