Primavera 1
03 Dicembre 2023
INTER-ROMA PRIMAVERA 1 • Thomas Berenbruch e Riccardo Pagano firmano l'1-1 al Konami
L’Inter non ingrana la sesta marcia. La capolista si ferma a quota 5 vittorie consecutive a Interello da quando è iniziato il campionato, trovando il primo mezzo passo falso nella gara odierna. Un pari, però, per quanto visto in campo, da tenere strettissimo: la Roma impone l’1-1 ai nerazzurri e lo fa con una gara di carattere e determinazione, infliggendo alla squadra di Chivu il terzo pareggio di fila. Ai punti, infatti, avrebbero stravinto i capitolini, che fin dalle prime battute hanno avuto più ritmo e tenuto il pallino del gioco in mano, segnando con Pagano dopo 8 minuti e sfiorando il raddoppio con Vetkal, che ha colpito il montante alla mezz’ora. Per l’Inter poche occasioni da gol: fortuna che Berenbruch, al 40’, è riuscito a raddrizzare una prima frazione complicata. Nel secondo tempo i giallorossi hanno continuato ad essere padroni del campo, tranne nel finale di gara, quando Di Maggio per due volte ha rischiato di iscrivere il suo nome nel tabellino, senza riuscirci. Il punto conquistato consente comunque alla squadra di Sarr e soci di mantenere la vetta del campionato, anche se adesso il margine sulle inseguitrici, Lazio e Sassuolo, si è ridotto a un solo punticino (26 contro i 25 della coppia biancoceleste-neroverde), incrementando invece quello nei confronti dei cugini del Milan, sconfitti ieri proprio dall’altra squadra della Capitale e scivolati a -3. La compagine di Guidi rimane invece quinta in classifica, mantenendo le distanze inalterate: 21 punti, a -5 dalla testa del torneo.
Guidi mischia le carte a livello tattico, presentandosi sulla carta con il canonico 4-3-3, ma che in realtà è più uno spregiudicato 3-4-3, che nella pratica prevede pochi punti di riferimento, con Cherubini e Pagano interscambiabili, e i due terzini con licenza di poter alzare il baricentro. D’Alessio non si fa pregare e proprio dal suo piede parte la prima azione da highlights: al 4’, il suo traversone a mezz’altezza mette Mlakar nelle condizioni di colpire di testa in torsione dal limite dell’area piccola, ma il tentativo non è potente e Calligaris si fa trovare pronto nella presa. Il buon impatto della gara dei capitolini è premiato quattro minuti più tardi: Cherubini sulla sinistra appoggia corto per Pagano, che dai 25 metri calcia indirizzando la sfera sul lato sinistro della porta difesa dall’estremo difensore nerazzurro, il quale non riesce a frenare il destro rasoterra del numero 10 che si insacca in rete. Il gol subito scuote i ragazzi di Chivu: all’11 Zuberek si mette in proprio e si invola in area, testando i guantoni di Marin, che non si fa superare e respinge una bella conclusione dall’interno dell’area di rigore. L’Inter, però, fatica a trovare spazi per colpire, anzi, alla mezz’ora rischia grosso sul tiro di Vetkal che da azione da corner scaglia un fendente mancino esteticamente ineccepibile, che ha la sola colpa di trovare il palo alla destra di Calligaris. Il numero 21 gioca ovunque: in difesa in fase di possesso, a centrocampo quando si aggredisce l'area interista, è davvero inarrestabile. Nonostante una prestazione tutt’altro che eccezionale, la squadra casalinga ha il grande merito di non mollare e di insistere, fino al pareggio conquistato al 40’: azione partita dalla destra, che porta a molta confusione in area di rigore, sbrogliata dall’intervento dalle retrovie di Berenbruch, che approfitta dell’unica distrazione difensiva giallorossa della prima frazione per rimettere in equilibrio il match. Si va all’intervallo sul punteggio di 1-1.
I capitolini continuano a fare la partita anche nel secondo tempo: Pagano spaventa la retroguardia interista dopo neanche un paio di minuti, la quale sventa in qualche modo la possibile doppietta del numero 8. I ragazzi di Chivu non riescono a sostenere il ritmo serrato dei giallorossi, con D’Alessio autentica spina nel fianco. Padroni di casa in estrema difficoltà, e dalla panchina il tecnico eroe del 2010 lancia Quieto, Sarr e Di Maggio per provare a invertire la tendenza dell’incontro, che però rimane fedele al suo copione: Roma in controllo senza affondare, Inter timida senza riuscire a ribaltarne l’inerzia. Locali che si svegliano dall'eccessivo torpore nell’ultimo quarto d’ora: al 32’, Sarr con una grande giocata approfitta dell’unico errore di Keramitsis, aprendo un corridoio per l'accorrente Di Maggio, che infilatosi si invola a tu per tu con Marin, il quale è bravo a ipnotizzare il numero 8 e a respingere di piede. Partita dispendiosa per i ragazzi di Guidi, che nel finale soffrono la freschezza degli attaccanti di casa; nonostante ciò, ancora Di Maggio vanifica una chance pazzesca al 38’, quando arriva sul cross di Cocchi con il tempo giusto, ma da pochi metri non riesce a colpire e incredibilmente l’azione del possibile 2-1 sfuma. Il finale è tutto di marca interista, con un forcing per cercare il gol della vittoria, ma non arriva: finisce in parità.
INTER-ROMA 1-1
RETI (0-1, 1-1): 8’ Pagano (R), 40’ Berenbruch (I).
INTER (4-3-3): Calligaris 6, Aidoo 6.5, Stante 6.5, Matjaz 5.5, Cocchi 6, Akinsanmiro 6.5 (44’ st Spinaccè sv), Stankovic 5.5, Berenbruch 7, Kamate 6.5 (31’ st Di Maggio 6), Zuberek 6.5 (16’ st Sarr 6.5), Diallo 5.5 (16’ st Quieto 6.5). A disp. Raimondi, Nezirevic, Bovo, Motta, Guercio, Ricordi, Alexiou. All. Chivu 6.5.
ROMA (3-4-3): Marin 7, Keramitsis 7, Vetkal 7, Plaia 7 (40’ st Ienco sv), D’Alessio 7.5, Pisilli 6.5, Pagano 7.5, Oliveras 6.5, Mannini 6, Mlakar 6 (40’ st Bolzan sv), Cherubini 7. A disp. Razumejevs, De Franceschi, Cichella, Nardozi, Marazzotti, Ivkovic, Guerrero Landabaso, Graziani, Nardin. All. Guidi 7.5.
ARBITRO: Crezzini di Siena 6.
ASSISTENTI: Regattieri e Merciari.
AMMONITI: Matjaz (I), D’Alessio (R), Keramitsis (R), Kamate (I), Aidoo (I), Cocchi (I).
INTER
Calligaris 6 Certo nella presa, chiama a gran voce i suoi per compattarli in una partita complicata.
Aidoo 6.5 Duellare con Cherubini è uno dei compiti più ingrati del campionato. Non è facile tenerlo a bada, ma perlomeno ci mette foga e non molla un centimetro dando tutto.
Stante 6.5 Attento, lotta di testa, limita Mlakar nella profondità.
Matjaz 5.5 Spende il giallo, non semplice gestire i continui scambi di posizione degli offendenti avversari, qualche piccola sbavatura in fase di impostazione che fa correre qualche brivido sulla schiena ai suoi sostenitori. E anche a Chivu incontenibile in panca.
Cocchi 6 L’impegno non manca, ma contro uno straripante D’Alessio oggi è davvero faticoso. Molto bene quando avanza. Akinsanmiro 6.5 Prende coraggio nelle trame offensive, assicura qualche linea di buon livello. (44’ st Spinaccè sv).
Stankovic 5.5 Distratto, non riesce a dare il ritmo che serviva ai suoi soprattutto nei frangenti, e oggi sono stati tanti, in cui la pressione era enorme da parte degli avversari.
Berenbruch 7 Il guizzo che rimette in piedi una fino a quel momento bruttissima Inter. Molto bene in interdizione, ha il merito di ricordare a ospiti, e soprattutto ai suoi, chi è in testa al campionato.
Kamate 6.5 Qualche spunto nello stretto, quando si accende la squadra pare avere un atteggiamento più volitivo. Manca il colpo a effetto.
31’ st Di Maggio 6 Peccato per le due occasioni non capitalizzate, ma la sufficienza ci sta per la verve che ha apportato nel poco tempo a disposizione.
Zuberek 6.5 Prova a suonare la carica subito dopo il gol subito; si sbatte molto per cercare di stimolare qualche traccia.
16’ st Sarr 6.5 Grande impatto, molto bene nel liberare i compagni per la proposta offensiva.
Diallo 5.5 La marcatura alternata Oliveras-Plaia non consente di esplodere. Manca l’incisività.
16’ st Quieto 6.5 Passo giusto, buona tecnica, finte sul fondo per il traversone apprezzabili: si intravedono sprazzi di qualità. All. Chivu 6.5 Si sente tanto e non è un bel segnale. La squadra ha faticato contro un avversario importante e ben schierato. Oggi bisogna guardare il bicchiere mezzo pieno: il risultato.
ROMA
Marin 7 In uscita alta non ha timore, smanaccia evitando guai, prodigioso sul potenziale 2-1 di Di Maggio.
D’Alessio 7.5 Atteggiamento propositivo, favorito dallo schieramento offensivo impostato dal suo allenatore fin dalle prime battute. In progressione è micidiale, fa un lavoro eccezionale sotto il profilo della personalità e della corsa.
Keramitsis 7 Elegante in uscita, ha un piglio sicuro anche nelle situazioni scottanti, è praticamente la cassetta di sicurezza della formazione giallorossa. Gigantesco.
Plaia 7 Temperamento da vendere, sempre sul pezzo e ben schierato nell’assetto difensivo dei suoi. (40’ st Ienco sv).
Oliveras 6.5 Spinge meno rispetto a D’Alessio ma fa un grandissimo lavoro a livello tattico.
Pisilli 6.5 Grintoso, geometrico, una garanzia per il centrocampo romanista.
Vetkal 7 Si abbassa sulla linea dei difensori diventandone il centrale (e il valore) aggiunto per larghi tratti, soprattutto in fase di impostazione. Il legno colpito grida vendetta: la sua prestazione avrebbe meritato il coronamento del gol.
Pagano 7.5 Re Mida. Quando tocca un pallone diventa oro, come in occasione del gol dell’1-0.
Mannini 6 Bei giochi di gambe, movimenti dinamici, lotta senza paura a centrocampo.
Mlakar 6 Cercato sulle palle alte, ha una buona opportunità in avvio per mordere la gara. (40’ st Bolzan sv).
Cherubini 7 Il capitano è un moto perpetuo: percorre il campo in lungo e in largo, bravo in assistenza per i compagni, leader autentico di tutto il gruppo.
All. Guidi 7.5 L’assetto è sorprendente, con una squadra senza timori reverenziali al cospetto della capolista. D’Alessio alto è una mossa giusta, Vetkal a rinforzo del reparto arretrato è la chiave per spegnere le sortite sulla trequarti interista. Fosse stato pugilato, avrebbe conseguito il successo. Il calcio, invece, è anche questo: il pareggio non è comunque da buttare.
ARBITRO
Crezzini di Siena 6 Su qualche contrasto lascia correre e ci sarebbe da discutere, però gli va riconosciuta coerenza nella linea tenuta per tutto l’arco dei 90 minuti.