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La Juve è una Scienza esatta: il figlio d'arte decide il derby d'Italia. Montero batte Chivu!

Il centrocampista bianconero entra nella ripresa e dopo 4 minuti sigla il gol che decide il match

Primavera 1 - Juventus-Inter: La Juve è una Scienza esatta: il figlio d'arte decide il derby d'Italia. Montero batte Chivu!

Primavera 1 - Juventus-Inter: La Juve è una Scienza esatta: il figlio d'arte decide il derby d'Italia. Montero batte Chivu!

Nel calcio non vince sempre chi gioca meglio, perché, si sa, il calcio non è una scienza esatta, ma se Scienza gioca per la Juve, allora può succedere che con l’unico tiro in porta dei bianconeri arrivi la vittoria e la prima sconfitta in campionato per l’Inter capolista. La partita non è stato un monologo nerazzurro ma quasi, però, come spesso succede, non basta giocare bene, bisogna essere incisivi sotto porta e quest’Inter si è specchiata un po’ troppo, pagando poi a caro a prezzo questo gioco bello e includente. La Juve ha messo di fronte una difesa, un’ottima difesa, che, specie nella ripresa, è riuscita a tenere lontano dalla porta gli avversari, approfittando anche del loro calo fisico. Il tecnico juventino Pablo Montero, a fine gara, ha sottolineato l’importanza dell’atteggiamento dei ragazzi: “Giochiamo sempre per vincere, anche in partite come queste in cui incontriamo la squadra migliore del campionato”.

Inter padrona Nei primi 5 minuti di gara, la Juventus praticamente non tocca il pallone, il gioco procede rapido e preciso tra tutti i giocatori nerazzurri: a dirigere l’orchestra c’è Stankovic, affiancato da Di Maggio e Akinsanimiro, bravi anche a buttarsi negli spazi. Sulla destra proprio Akin, in collaborazione con Aidoo e Kamate crea grandi grattacapi ai padroni di casa. Al 5' il tiro di Sarr vede Radu, all’esordio in bianconero, pronto al tuffo e alla deviazione in angolo. Sul corner successivo, grande mischia in area, con i tentativi infruttuosi ancora di Sarr e Kamate. Anche a sinistra Di Maggio e Quieto s’intendono a meraviglia, ma la difesa juventina regge. Pian piano i ragazzi di Montero provano ad affacciarsi nella metà campo avversaria, sfruttando soprattutto le palle da fermo. La punizione di Ripani al 21’ è una rasoiata mancina che finisce alta, ma non di molto. L’occasione migliore per i nerazzurri arriva 2 minuti dopo, su una rapida ripartenza, che vede Sarr prolungare di testa per Di Maggio a sinistra, il cross al centro è ottimo per Kamate, che però non centra lo specchio della porta.

Magia di Scienza  La ripresa sembra iniziare sugli stessi binari del primo tempo, ma qualcosa è cambiato: il gioco dell’Inter non riesce ad essere più rapido ed efficace come prima. La ragnatela di passaggi “tocco avanti-tocco indietro” c’è sempre, ma manca rapidità e gli errori sono più frequenti. Forse un po’ di affanno o una mancanza di concentrazione, ma il merito è anche dei bianconeri: nell’intervallo Montero ha ridisegnato le coperture in mezzo al campo, e così diventa sempre più difficile per i nerazzurri entrare in area palla al piede. All’8’  ci riesce grazie all’uno-due Quieto-Di Maggio, con tiro di questo ultimo ben bloccato da Radu. E nella girandola di cambi del decimo minuto, ben 5, a guadagnarsi sono proprio i bianconeri, perché Spinaccé in avanti combina poco, mentre Scienza e Owuso sistemano il centrocampo bianconero. E alla prima ripartenza utile, al 15’, il centrocampo nerazzurro si fa trovare scoperto, dalla sinistra Florea mette al centro per Scienza, che tutto solo, può sistemarsi il pallone e scagliare una rasoiata mancina che s’insacca nell’angolino lontano. Ci sarebbe il tempo per recuperare, ma si dovrebbe modificare qualcosa, sul piano del gioco, per cercare di scalfire il muro difensivo bianconero. Invece la squadra prima in classifica continua con il suo gioco bellino, ma sempre meno efficace. Qualche corner, qualche mischia in area, nulla però che possa veramente impensierire Radu. E alla fine sono i bianconeri a festeggiare una vittoria di prestigio, che risolleva morale e classifica.

IL TABELLINO

Juventus-Inter  1-0

RETI: 15' st Scienza (J).

JUVENTUS (3-4-1-2): Radu 7, Gil 6.5, Bassino 6 (1' st Domanico 6.5), Savio 6, Turco 5.5, Ripani 6.5, Ngana 5.5 (11' st Owusu 6.5), Pagnucco 6, Crapisto 5.5 (11' st Scienza 6.5), Pugno 5 (30' st Biggi 5), Florea 6. A disp. Zelezny, Martinez, Firman, Boufandar, Giorgi, Grosso, Finocchiaro. All. Montero 6.

INTER (4-3-3): Calligaris 6, Aidoo 6 (10' st Miconi 5.5), Stabile 6.5, Stante 6.5, Cocchi 5.5, Akinsanmiro 6, Stankovic 6.5 (36' st Zanchetta 5.5), Di Maggio 6.5, Kamate 5.5 (23' st Diallo 6), Sarr 6 (10' st Spinaccè 5), Quieto 6 (10' st Berenbruch 5.5). A disp. Raimondi, Guercio, Matjaz, Ricordi, Mazzola, Alexiou. All. Chivu 5.5.

ARBITRO: Lovison di Padova 7.

ASSISTENTI: Morea di Molfetta e Cardona di Catania.

AMMONITI: Savio (J), Bassino (J).

 


PAGELLE

JUVENTUS

Radu 7 Montero ha speso parole di elogio a fine match, ed effettivamente il ragazzo, all’esordio in un match così delicato, si dimostra freddo e concentrato. Risponde alla grande al tiro di Sarr dopo 5 minuti, poi solo interventi normali.

Gil 6.5 Sarr con i suoi movimenti lo costringe agli straordinari, più facile domare Spinaccè.

Bassino 6 Nel primo tempo c’è da soffrire e lui si sacrifica prendendo anche un giallo .

1' st Domanico 6.5 Più sicuro a centro difesa, non concede nulla alle punte nerazzurre.

Savio 6 Si trova spesso preso in mezzo tra Di Maggio e Quieto e deve sudare le classiche sette camicie per evitare danni.

Turco 5.5 Piazzato a destra, attacca poco e difende poco, risultando per lo più inutile.

Ripani 6.5 Nel primo tempo fa una fatica bestiale nel tentativo di impostare qualche giocata, mentre gli tocca sempre più spesso rincorrere gli avversari, più tranquillo nella ripresa con Scienza e Owusu a fianco.

Ngana 5.5 Battaglia in mezzo al campo, anche se a volte a gira un po’ a vuoto

11' st Owusu 6.5 Dà sicuramente maggior spessore alla mediana bianconera, chiude con efficacia e prova a ripartire.

Pagnucco 6 Raramente trova spazi a sinistra per sfondare, ma ha già il suo daffare per bloccare gli inserimenti di Aidoo.

Crapisto 5.5 Vaga tra centrocampo e attacco, senza mai riuscire a trovare la giusta posizione o la giocata vincente.

11' st Scienza 7 Gli bastano 4 minuti per dare la svolta al match, riceve palla, prende la mira e centra l’angolino lontano. In crescita.

Pugno 5 Preso in mezzo nella tenaglia Stabile-Stante non riesce mai ad avere palle giocabili, tanto meno ad avere occasioni

30' st Biggi 5 Stesso discorso per lui.

Florea 6 Qualche strappo interessante, utile per alleggerire la pressione e far respirare la squadra.

All. Montero 6 La squadra soffre, ma sa resistere e poi colpire, vincendo un match su cui pochi avrebbero scommesso.


INTER

Calligaris 6 Quasi non giudicabile… se la cava bene in un paio di uscite che potevano essere rischiose. Non ha colpe sull’unico tiro in cui arriva il gol.

Aidoo 6 Nel primo tempo è “black power” con Akin e Kamate sulla destra: corse, inserimenti, sovrapposizioni… poi inevitabilmente cala.

10' st Miconi 5.5 Bada a coprire, ma visto che la Juve è in vantaggio, dovrebbe essere po' più coraggioso.

Stabile 6.5 A centro difesa non concede nulla alle punte di casa.

Stante 6.5 Anche lui è implacabile in marcatura, copre anche la fascia mancina, quando Cocchi avanza.

Cocchi 5.5 Anche lui è arrembante nel primo tempo, ma nella ripresa perde smalto e nel finale, quando il gioco passa dalle sue parti, non riesce mai a fare la differenza.

Akinsanmiro 6 Prima parte di gara esaltante, con molte giocate di qualità, sparisce nella ripresa.

Stankovic 6.5 In cabina di regia è sempre lucido e nel vivo del gioco, talora forse dovrebbe alzare il ritmo.

36' st Zanchetta 5.5 Ultimi minuti senza riuscire a incidere.

Di Maggio 6.5 Positivo e propositivo per tutto il match, e anche nella parte finale è uno dei pochi a cercare il gol del pari.

Kamate 5.5 Nel primo tempo ha un paio di occasioni che potrebbero far svoltare il suo match, e invece… Ripresa svagata, da una sua palla persa nasce il contropiede che porta al gol partita.

23' st Diallo 6 Ci mette grinta e fisico nella parte finale di gara.

Sarr 6 Ha movimenti da attaccante maturo, ma lo fa vedere solo in poche occasioni.

10' st Spinaccè 5 Non trova mai spazi e giocate per creare qualche pericolo.

Quieto 6 S’intende bene con Di Maggio a sinistra, dovrebbe però essere più incisivo in area.

10' st Berenbruch 5.5 Nella ripresa la difesa bianconera è un bunker e lui non riesce a superarlo.

All. Chivu 5.5 Non convincono i cambi (Sarr doveva restare ancora in campo), ma anche l’incapacità di cambiare marcia una volta passati in svantaggio.


ARBITRO: Lovison di Padova 7 Pochi fischi, rare ammonizioni, la partita scivola via senza nessuna situazione problematica.

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