Primavera 2
16 Gennaio 2024
Se c'era un momento in cui serviva dare un messaggio chiaro e forte, il momento era proprio questo. E cioè la partita di sabato contro la FeralpiSalò, in quello che di fatto era una sorta di spareggio in zona salvezza: tra un Renate che cercava di uscire dalla crisi e una formazione, quella salodiana, che invece in crisi rischiava di esserci tornata dopo le vittorie ottenute contro Como e Spal che avevano risollevato il morale della truppa. Le Pantere il messaggio l'hanno dato. Anzi, due: uno lo ha spedito Davide Ziu, l'altro Lorenzo De Leo. Due pedine fondamentali per lo scacchiere nerazzurro, con il bomber che dopo aver segnato il gol del 2-0 corre verso l'allenatore, Gianluca Savoldi, urlando «È per te mister!». Un messaggio inequivocabile: il Renate c'è e l'ambiente è compatto, nonostante le difficoltà che a un certo punto avevano messo un po' in crisi la stessa stabilità della panchina del tecnico artefice di una doppia promozione storica dalla Primavera 4 fino alla Primavera 2.
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Tre punti semplicemente fondamentali quindi per il Renate e per Gianluca Savoldi: «Non ci precludiamo niente - le parole del tecnico a fine gara - e non mettiamo limiti alla provvidenza, ma questa era per noi una sfida salvezza molto importante: siamo contenti perché oltre alla vittoria è arrivata anche una prestazione convincente. Abbiamo concesso pochissimo e creato diverse occasioni, tre punti meritati». E tre punti che servono anche per confermare che il periodo più buio - e cioè le cinque sconfitte rimediate in sei partite tra la 6ª e l'11ª giornata - può essere messo finalmente alle spalle: «Abbiamo avuto un filotto di partite difficili che abbiamo dovuto affrontare con tre giocatori sempre in prima squadra, oggi c'erano tutti e penso che si sia visto». C'erano, e sono tornati con la testa giusta e - dopo aver assaggiato la prima squadra e la Serie C - non era una cosa scontata: «Sono stati fantastici, sono tornati con noi con la mentalità giusta ma ne ero sicuro perché loro si sentono parte della Primavera. Poi è normale che se esordisci o fai diverse presenze in Serie C il primo pensiero diventa quello, ma è impossibile che sia il contrario ed è anche giusto che sia così».
Le sconfitte con Padova, Vicenza, Venezia e Parma avevano aperta una mini-crisi dalla quale il Renate pare ora essere uscito: «Il Venezia era insieme a noi come zona di classifica ma ha dei valori alti, è una squadra che ha fatto bene negli ultimi anni e sono sicuro che risalirà. Il Parma secondo me è la squadra più attrezzata di questo campionato, non a caso è anche quella che ha speso di più: quello che sta facendo la Cremonese li ha un po' offuscati, ma rimangono la squadra più forte sulla carta. Il Padova è quella invece che mi è piaciuta di più, li abbiamo affrontati quando la prima squadra era impegnata in Coppa a Trieste ed è andata con quattro ragazzi dei nostri titolari (Gobbo, Serioli, Ciarmoli e Iacovo, ndr) e tre sono poi entrati nel secondo tempo (Pellegrino, Ghibellini e Ziu), quella settimana la partita praticamente non l'abbiamo nemmeno preparata. Contro l'Albinoleffe invece il risultato è stato un po' severo per quanto visto in campo, penso che il pareggio l'avremmo meritato». Vedremo ora che risposte darà la trasferta di Como: «Sappiamo - la chiosa di Savoldi - che dobbiamo migliorare alcune cose, abbiamo pagato un po' di adattamento alla categoria ma ci è servito per crescere».