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Under 17 A-B

Il nuovo Miccoli da 17 gol solo a gennaio e un allenatore che si ispira ad Antonio Conte: una città e una regione fanno il tifo per lui!

Il Palermo allenato da Cristiano Del Grosso viaggia senza fermarsi e un super Christian Vaccaro trascina da capitano i rosanero

Il nuovo Miccoli da 17 gol solo a gennaio e un allenatore che si ispira ad Antonio Conte: una città e una regione fanno il tifo per lui!

Mare, sole e Christian Vaccaro. Signore e signori, benvenuti a Palermo. Tre unicità di questa città splendida che custodisce e protegge; l'ultima è indirizzata a tutti coloro che hanno il palato fino e che sono alla ricerca del bello. Se non risiedete sull'Isola, no problem: basta prendere un aereo una domenica, atterrare a Punta Raisi e dirigersi al Centro Sportivo "Pasqualino Stadium" di Carini, a soli 10 minuti circa di distanza. Fidatevi, ne vale la pena. Mai come quest'anno ne vale la pena, perché se c'è una squadra che sta stupendo è proprio il Palermo Under 17 di Cristiano Del Grosso e, ovviamente, del bomber - nonché capitano - Vaccaro.

Dopo l'ottavo posto con 19 punti raggiunti lo scorso anno, i 2007 del Palermo stanno viaggiando a grande velocità: con una media di 2.1 punti conquistati, i rosanero occupano la quinta posizione in solitaria con 23 lunghezze (+4 dal Frosinone e a -2 dall'Empoli quarto). Manco a dirlo, Vaccaro è il capocannoniere del Girone C con 17 gol stagionali, alle spalle di Stefano Maiorana di una Fiorentina che vola spedita al primo posto.

UN'IDEOLOGIA "CONTIANA"

Iniziamo a parlare proprio di Del Grosso: ex terzino sinistro con più di 200 apparizioni in Serie A, conosciuto per i suoi trascorsi all'Atalanta, al Cagliari, al Pescara e soprattutto al Siena. Proprio in Toscana, tra il 2010 e il 2011, è stato allenato da Antonio Conte al quale Del Grosso stesso ha dichiarato di ispirarsi in un'intervista rilasciata a Il Pescara:

«L’ho avuto in Serie A al Siena: è un grande motivatore, sempre pronto ad incitare i suoi ragazzi, a farli sentire forti. E’ un allenatore esigente, a livello fisico, tecnico e mentale. Anche a me piace dire sempre una parola positiva ai ragazzi, caricarli e averli sempre al massimo dal punto di vista caratteriale».

Non a caso Cristiano Del Grosso ha "rubato" ad Antonio Conte il suo schieramento preferito, ovvero il 3-5-2 e lo ha portato con sé anche durante le sue precedenti e prime esperienze da tecnico al Pescara (Under 16 e come vice in Prima Squadra), prima di cucirlo su misura sul suo Palermo dal 2022.

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Se vi è una caratteristica che contraddistingue questo schieramento è la coppia d'attacco: dalla Lu-La all'Inter, a Tévez e Llorente negli anni di Juve; il Palermo ha un tandem offensivo da ben 22 gol in due. A comporlo sono, ovviamente, Christian Vaccaro e Giuseppe Martinez.

IL SIMBOLO: LA SUA STORIA

Vaccaro non indossa a caso la fascia da capitano, anzi, può essere considerato quasi come un simbolo di questa squadra. Il classe 2007 arriva ad indossare i colori rosanero all'età di 10 anni, in seguito ai trascorsi al Villabate Calcio e alla Calcio Sicilia, due società locali. Dal 2017 al 2019 passa tra gli Esordienti e i Mini-Giovanissimi Regionali, poi il Palermo vive una situazione finanziaria che chiamar surreale è un eufemismo. Vani i tentativi di salvare la squadra e nel 2019 arriva la lacerante sentenza: la FIGC conferma l'esclusione del Palermo dai campionati professionistici ed è costretto a ripartire dalla Serie D. La nuova società, la Hera Hora con a capo il presidente Dario Mirri (palermitano doc e tifosissimo dei rosanero), prova a trattenere tutti i suoi giovani, compreso Vaccaro che accetta e rimane nel capoluogo siciliano al centro del progetto.

In quell'anno gioca con l'Under 14 di Giovanni Tarantino, nella stagione successiva arriva la definitiva consacrazione e inizia a stupire tutti, compreso Daniele Arrigoni, Commissario Tecnico della Rappresentativa di Lega Pro Under 15, il quale lo convoca in Nazionale per un'amichevole contro l'Inter e per una partitella in famiglia contro gli Azzurri Under 15 A-B, quando la sua squadra era in Serie C. Durante quest'annata, trascina il Palermo fino ai quarti di finale dei play-off, dove i siciliani si sono dovuti arrendere contro i futuri campioni del Cesena dopo aver superato il Pescara

La stagione 2022-2023 (la prima dall'acquisizione del Palermo dal City Football Group - proprietari anche del Manchester City), dal punto di vista personale si è conclusa più che bene: Vaccaro ha totalizzato 16 centri complessivi ma i rosanero di Giovanni Sanfilippo non sono riusciti a strappare il pass per lo spareggio finale.

Anche se il meglio deve ancora arrivare, o forse sta già arrivando. Sì, perché quest'anno il Palermo ha preso una marcia totalmente differente rispetto agli ultimi, e Vaccaro ha innescato la sesta: 17 gol totali in 12 partite. Numeri follemente folli, che parlano di un Vaccaro completo e mai visto prima, che ha staccato a gennaio il suo record personale. Possiede fisicità nonostante la sua altezza non prorompente (1.74 m), un tiro potente e preciso e un sangue freddissimo, tipico dei bomber. Due al Frosinone, due alla Ternana, due alla Salernitana (da 2-0 a 2-2, ha ribaltato da solo la partita nel secondo tempo), solo uno a Catanzaro, Roma e Lecce, poi baraonda contro l'Ascoli dove ne ha messi a segno tre nel primo tempo per concludere a quattro nel secondo; per finire, doppiette ai danni del Cosenza e Bari. Insomma, l'elenco sembra infinito e Christian Vaccaro ha informato le difese avversarie che non più vuole smettere.

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IL PARTNER PERFETTO

Alle 27 reti complessive del Palermo, un contributo significativo lo ha apportato anche il partner d'attacco di Vaccaro, ovvero Giuseppe Martinez. Non sono solo i suoi cinque gol in 11 partite ad aver convito i tifosi e Del Grosso, ma è con la sua agilità e il suo lavoro per supportare il compagno, al quale sforna assist e libera spazio vicino alle porte rivali che ha conquistato tutti. Tra l'altro, una rete, quella segnata alla Roma seconda della classe al 65' che è valsa il pareggio per 2-2, regalando al Palermo un punto d'oro in trasferta dato che per tutto il primo tempo i rosanero sono stati in svantaggio per 2-0.

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NON SOLO ATTACCO

Abbandonando per un attimo l'attacco più che prolifico, anche la retroguardia in molte occasioni ha reso magiche alcune prestazioni, partendo proprio dall'estremo difensore titolare, vale a dire Daniele Mondello. Quest'ultimo, sempre titolare in tutte le 12 apparizioni e quindi stacanovista della squadra con 1035' minuti all'attivo (non ha completato solo la sfida contro il Cosenza uscendo all'intervallo), ha salvato spesso lo specchio della porta, collezionando due clean sheets. Se pensiamo che rispetto ai 18 gol subiti, 4 sono stati incassati in una sola gara (contro l'Empoli), la media delle reti degli avversari si abbasserebbe a 0.7. Dato che conferma l'impronta solida del Palermo di Del Grosso.

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Chi sotto i consigli di Del Grosso ne sta beneficiando alla grande è Pietro Avena; non a caso, Avena interpreta il ruolo nel quale il proprio allenatore ha giocato più di 500 gare da professionista, quindi da chi, se non da lui, prendere e carpire i consigli preziosi. Come quinto sull'out mancino, ha totalizzato due reti, ma il Palermo su quel lato ha un treno dotato di tecnica e spiccato senso del gol, proprio come sta facendo notare in questa stagione.

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INTANTO, LE ALTRE...

Il successo delle Giovanili del Palermo non è solo circoscritto all'Under 17, ma sia l'Under 16 e soprattutto l'Under 15 stanno facendo parlare di loro. I complimenti sono arrivati ancor più numerosi durante l'ultima settimana quando entrambe le compagini hanno trovato due incredibili successi contro l'Empoli capolista in ambedue le categorie. I 2009, quarti in campionato con un Giuseppe Pipitò protagonista indiscusso con 8 gol all'attivo, hanno sbancato a Palermo vincendo 2-1 una partita risolta e sbloccata solo nel secondo tempo. Indovinate da chi? Proprio da Pipitò. I 2008 - che invece proseguono a passo alternato nel proprio girone - domenica scorsa si sono tolti una grande soddisfazione battendo i toscani con un risultato atipico e sensazionale di 4-3, rimontando per ben due volte il vantaggio dell'Empoli di Campaniello, Busiello e compagni. 


È un Palermo che diverte e fa divertire, il gruppo di Cristiano Del Grosso crede nell'obiettivo di raggiungere dopo un anno di assenza i play-off, con la viva speranza, ma anche consapevolezza nei propri mezzi, di poter fare qualcosa di unico.

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