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Under 17 A-B

Caos nel finale, tre rossi e pareggio! Il capitano salva il Torino all'ultimo secondo e il Genoa si risveglia dal sogno

Il gol su calcio d'angolo di Ressia regala al Toro un punto d'oro con la Juve alla finestra, il Grifone si mangia le mani e non trova la sua quinta vittoria di fila

Caos nel finale, tre rossi e la rete del pareggio! Il Genoa s'illude e il capitano salva il Torino in corner all'ultimo secondo

L'esultanza di Lorenzo Ressia, capitano del Torino Under 17 che ha deciso la gara al 95' con un gol da calcio d'angolo, pareggiando i conti contro il Genoa - Torino-Genoa 1-1 Under 17 A-B

Al cuore dell'esultanza di Joi Nuredini, risponde il Cuore del Torino e del suo capitano Lorenzo Ressia, l'ultimo a mollare in una partita in cui i Torelli hanno sofferto fino al triplice fischio. Era una gara da non sbagliare: se pensiamo che il premio il palio fosse il secondo posto, capiamo l'importanza di questi 90' minuti. Infatti, arriva sul campo di Orbassano il Genoa che occupa il gradino appena sotto al primato. Forti delle ultime quattro vittorie di fila, i rossoblù vogliono sin da subito spaventare i granata che prima vanno sotto e poi, con una grande prova di carattere, rimontano all'ultimo secondo trovando la rete dell'1-1 da calcio d'angolo.

QUASI A SPECCHIO

Fabio Rebuffi dà continuità alla difesa a tre, che ha portato solidità alla squadra; gli interpreti del 3-4-3 sono pressoché sempre gli stessi che si conoscono a memoria: difende la porta Riccardo Anino, da destra verso sinistra, la linea a tre di difesa vede i nomi di Gatto, Ressia e Foschiani; Lohmatov e Cacciamani agli estremi di Acquah e Carelli, infine Kirilov e Kugyela lavorano a supporto di Gioele Conte.

Il Grifone si schiera con un modulo quasi speculare, Luca Chiappino sceglie il 3-5-2 e si affida al lituano Lysionok fra i pali, Federici, Klisis e Hanor formano la treguardia, Chad come vertice basso insieme a, alla sua sinistra, Piazza e, sull'altro lato, capitan Alessio Marconi, compongono la coppia d'attacco il capocannoniere del girone A Joi Nuredini e Daniel Ndulue.

BRIVIDI

Il Toro approccia bene i primi cinque minuti palleggiando e cercando spazi sul lato sinistro del campo, poi quando Odero si alza, Cacciamani non lo contiene e i granata rischiano. È proprio Odero che al 5' s'inventa un filtrante diretto verso Ndule, il 9 addomestica il pallone e cerca con un tocco sotto di sorprendere Anino, ma Ressia salva sulla linea e allontana il pericolo.

In un primo tempo in cui l'equilibrio ha regnato da padrone, i duelli sono fondamentali e li vince quasi tutti il Genoa. A partire da quello Klisis-Conte, nel quale il difensore rossoblù ha spesso la meglio, ma anche Nuredini-Gatto: il vice capitano del Toro fa molta fatica a contenere Nuredini che, sulla sinistra, al 14' punta il difensore granata e prova a sprigionare tutta la sua potenza in un tiro con il destro rasoterra, ma un attento Anino si abbassa in tempo e blocca il pallone in presa sicura.

Ancora Odero protagonista sulla destra, questa volta al 20' pennella con il mancino un bel traversone che cade sul secondo palo dove impatta di testa Hanor - rimasto nei pressi dell'attacco in seguito ad una sovrapposizione. Il difensore del Grifone colpisce bene di testa senza riuscire ad indirizzare il pallone verso lo specchio che finisce altro sopra la traversa.

Si vede il Torino per la prima volta nelle parti di Lysionok, e lo fa con un contropiede - quasi - mortifero: Acquah allontana con un colpo di testa il pallone dalla propria area di rigore su una punizione battuta vicino alla porta di Anino che diventa buono per Carreri, s'immola a campo aperto in un 3 contro 3 ma tocca più volte il pallone perdendo l'attimo per scaricare. Decide di calciare ma il tiro esce debole e centrale. Occasionissima Toro non sfruttata.

L'orologio dell'arbitro segna 25', da adesso in poi sale in cattedra Marconi. Il Genoa stagna con un gran pressing e un bel gioco fluido il Toro, conquista una punizione da ottima posizione (quasi sul limite sul centro destra), alla battuta ci pensa il capitano rossoblù che calcia in modo spettacolare e perfetto, ma il pallone prende in pieno la traversa. Traversa che colpirà una seconda volta cinque minuti più tardi, direttamente da calcio d'angolo con una grande traiettoria a rientrare che spaventa non poco Anino.

Fa strano dirlo ma, in un primo tempo quasi dominato dal Genoa, il Torino ha l'occasione più grande della partita: Acquah recupera la sfera sul out mancino dopo la leggerezza di Chad, parte come un treno, la riprende e velocizza l'azione scambiando con Carreri; l'uno due si chiude e il 4, a tu per tu con Lysionok, sullo spicchio sinistro dell'area di porta, prova a piazzare ma apre troppo il destro e il pallone sfila sul fondo.

La prima metà di partita si chiude con il sospiro di sollievo finale del Genoa, ma anche del Toro che deve ringraziare Anino che ha mantenuto la porta inviolata fino al rientro negli spogliatoi dopo il tentativo centrale finale di Nuredini.
Riprende il gioco, entrambi gli allenatori non cambiano e dunque si ricomincia con gli stessi undici sia da una parte che dall'altra.

TRA ILLUSIONE E REALTÀ

Il Toro fatica a prendere le distanze dal Genoa che gioca quasi a memoria e trova tracce interessanti soprattutto sulla destra, lato dal quale all'11' arriverà il tanto agognato gol del vantaggio: riecco Marconi che, da fondo campo, riesce a mettere un traversone perfetto sulla testa di Nuredini il quale non si fa pregare due volte e insacca a rete. Per lui si tratta della rete numero 13 in campionato, che lo consacra ancora di più come il capocannoniere del torneo.

Poco dopo del quarto d'ora arrivano i primi cambi, nei Torelli entrano Grandi e Yesin che provano a dare manforte all'assalto del Toro. Toro che però arriva leggermente in ritardo su alcuni passaggi, anche banali, senza riuscire ad imbastire grandi possibilità d'attacco, nonostante il Genoa non forzi spesso la giocata, ma che anzi, gestisce con il pallone tra i piedi e attacca solo quando vede uno spazio. Come al 23' quando Foschiani litiga un po' con il pallone non sapendo a chi scaricarlo e per la troppa leggerezza lo regala a Marconi che, in una frazione di secondo, vede il movimento di Nuredini in profondità e lo serve con un gran suggerimento verticale. A due passi dal portiere, Anino compie un super intervento a mano aperta ai danni dell'avversario e devia in calcio d'angolo.

Come in matematica quando cambi gli addendi e il risultato non cambia, al 28' il Genoa scambia gli interpreti con Nuredini s'inventa assist-man e Marconi finalizzatore, e il pericolo è sempre lo stesso: sulla catena di sinistra Nuredini illumina con una giocata impossibile anche solo da pensare e pesca con un filtrante magico Marconi che si era infilato in area tra le maglie Gatto e Ressia; i due non ci arrivano ma il capitano del Genoa che probabilmente non pensava che la sfera potesse passare viene colto di sorpresa e non riesce a tenere basso il suo tiro. Appuntamento con lo 0-2 rimandato.

Il vantaggio di misura non lascia contento Chiappino anche per le troppe occasioni non sfruttare dal Genoa, il Toro capisce e sente profumo di ribaltone e tenta l'all-in finale. Al 30' Lomhatov dalla destra lascia partire un cross potente, Lysionok buca l'intervento e Acquah se la ritrova buona nella mischia; prova a battere a rete mezza sguarnita, ma complice una deviazione miracolosa di un difensore il pallone sfila direttamente in calcio d'angolo.

Se Lysionok ha bucato, Anino ha salvato il Toro dieci minuti dopo: largo sulla destra Nuredini porta palla e prova ad accentrarsi con un paio di avversari addosso, riesce a sfilare e con un passaggio a rimorchio trova Chad sulla zona del dischetto. Ci mette potenza ma non precisione e l'estremo difensore del Torino dà speranza parando la conclusione dell'avversario.

Arrivati al 45' i Torelli tentano il tutto per tutto, in area ci sono 10 uomini su 11, poi saranno al completo su un corner al 49' che batte Kirilov dalla bandiera a sinistra. Ed è un calcio d'angolo salvifico per il Toro che, in qualche modo, la pareggia con la zampata vincente del proprio capitano Ressia che risponde con il cuore granata al cuore dell'esultanza di Nuredini e segna all'ultimo secondo un gol d'importanza vitale per i granata.

Vanno ad abbracciare tutti il capitano, nei minuti conclusivi la partita prende una brutta piega: tra mischie in area e perdite di tempo, vengono ammoniti Ndulue e Acquah per un duello troppo acceso e vengono anche espulsi due componendi della panchina del Toro.

La partita si chiude - sul campo - al 53' con una punizione in favore del Genoa che ha lasciato tutti con il fiato sospeso ma che, per fortuna del Torino, si è conclusa in un nulla di fatto. Il triplice fischio arriva al 53 sì, ma non appena l'arbitro chiude il match, Acquah macchia la sua ottima prova a gara ormai conclusa con un gesto che non rispecchia i valori del calcio, colpendo Nuredini con una manata; Spinelli vede tutto ed estrae il cartellino rosso nei confronti del calciatore granata, che salterà il Derby della Mole.

Lo abbiamo spoilerato adesso, la prossima gara del Torino sarà a Vinovo, e che gara! La squadra di Rebuffi affronterà la Juventus capolista nella stracittadina, provando a dare continuità a com'è iniziato il 2024, facendo magari uno scherzetto ai cugini dopo lo stop della Signora in casa della Reggiana. Il Genoa, nonostante il pareggio, si ritrova al secondo posto ma a pari merito con il Sassuolo che ha superato in scioltezza il Napoli; settimana prossima giocherà in casa contro il Parma, con l'obiettivo di allontanarsi dai neroverdi.


IL TABELLINO

TORINO-GENOA 1-1
RETI (0-1, 1-1): 11' st Nuredini (G), 49' st Ressia (T).
TORINO (3-4-3): Anino 7.5, Gatto 6, Foschiani 6, Acquah 5.5, Ressia 7, Carreri 6 (17' st Grandi 6), Lohmatov 6.5 (42' st Syll sv), Kugyela 6 (17' st Yesin 6), Conte 6 (25' st Merlo 6), Kirilov 6.5, Cacciamani 6. A disp. Sorensen, Fiore, Gallo, Casadei, Spadoni. All. Rebuffi 6.5.
GENOA (3-5-2): Lysionok 6.5, Federici 6.5, Ahanor 7, Klisys 7, Chad 6, Oddone 6.5 (38' st Marotta sv), Odero 7, Marconi 7, Ndulue 6.5, Piazza 6.5 (38' st Tarantino sv), Nuredini 7. A disp. Magalotti, Colonnese, Pastore, Pallavicini, Georgievski, Gucik, Piacenza. All. Chiappino 6.5.
ARBITRO: Spinelli di Cuneo 5.5.
COLLABORATORI: Bertaina di Bra e Mandarino di Bra.
AMMONITI: 27' Carreri (T), 52' st Ndulue (G), 52' st Acquah (T).
ESPULSI: 53' st Acquah (T).
NOTE: Calci d'angolo 5-5.


LE PAGELLE

TORINO

Anino 7.5 Se non avesse salvato quel tiro da due passi di Chad, a quest'ora, staremmo parlando di un'altra partita. Grazie a quell'intervento tiene in vita il suo Toro nei minuti conclusivi della gara, buttandosi anche poi nella mischia in area sul calcio d'angolo. Non è "solo" il miracolo su Chad, ma è anche la parata a mano aperta su Nuredini che fotografa la prova da migliore in campo di Anino.

Gatto 6 Nuredini a volte gli scappa troppo facilmente, anche se non smette mai di ringhiare e rincorrerlo, ma nel primo tempo il duello lo ha vinto spesso l'attaccante genoano.

Foschiani 6 Da quella parte si trova un Odero che vola, non corre, e Foschiani fatica a prendergli il tempo per l'intervento in tempo. Anche con il pallone tra i piedi ha tentennato qualche volta di troppo: ha rischiato molto al 23' del secondo tempo con quel passaggio a vuoto, che per poco Nuredini buttava in rete.

Acquah 5.5 Macchia la sua partita - che fino a fine gara è stata più che positiva - con una leggerezza gigantesca, che gli costerà il Derby della Mole. Si rende subito conto della grande ingenuità commessa e vorrebbe quasi scomparire dal campo. Peccato perché, come detto, ha giocato una buona partita fatta di recuperi e intensità.

Ressia 7 Cuore, cuore e cuore. Il gol segnato è tutto cuore; lui che ha giocato una gara fatta di sportellate con Ndulue e qualche errore tecnico, il capitano del Toro si è preso la rivincita più bella in una partita difficile, segnando una rete che dimostra la sua leadership.

Carreri 6 La scelta in quel contropiede a metà primo tempo poteva e doveva essere diversa; dopo questa leggerezza, esce leggermente dal match e prende un giallo ingenuo in una mattonella del campo innocua.

17' st Grandi 6 Si fa trovare fra le linee per giocare il pallone in verticale, spesso lo fa senza esagerare, ma in altre occasioni lo ha smistato con eleganza e lucidità in un momento in cui questa era fondamentale, cioè a fine gara.

Lohmatov 6.5 Tanta corsa e spirito di sacrificio. Prima può spingere con Oddone da quella parte, poi Rebuffi legge il momento di difficoltà di Cacciamani in marcatura su Odero sull'out mancino e chiama l'estone in aiuto. Ci prova e fa il possibile, poi quando nel secondo tempo trasloca di nuovo a destra mette alcuni cross interessanti, che impegnano la difesa del Genoa.

Kugyela 6 Fatica a trovare la giusta posizione in campo e prova ad andare in giro per raccogliere il pallone. Complice anche la buona prestazione di Piazza, non riesce ad incidere come avrebbe voluto.

17' st Yesin 6 Cerca di dare manforte all'attacco del Torino negli ultimi minuti, di palloni interessanti ne ha pochi ma crea comunque scompiglio in area al momento del corner vincente al 49'.

Conte 6 Sgomita con Klisis, prende qualche botta e prova a rendersi utile spalle alla porta, ma il Genoa in quel momento, soprattutto nel primo tempo, va a mille all'ora e lui è costretto a giocare molto basso e a dare sostegno sui cross e punizioni con la sua altezza.

25' st Merlo 6 Cerca a raccordare l'attacco con il centrocampo, ma Klisis lo segue sempre a uomo e gli fa toccare poche volte la palla nei pressi dell'area di rigore.

Kirilov 6.5 Disegna il calcio d'angolo vincente e regala un semi-assist a Ressia. Rispetto a Kugyela, è rimasto in partita fino all'ultimo andando anche ad aiutare la squadra nei momenti di sofferenza, dimostrando un'ottima applicazione in fase di abnegazione. Agisce sul lato sinistro del campo e spesso le sue giocate non sono prevedibili. Nel primo tempo prova ad inventare ma l'ultimo passaggio non gli esce sempre pulito; nel secondo si prende le redini della trequarti e prova a manovrare palloni interessanti vicino alla porta del Genoa.

Cacciamani 6 Lui che è un'ala d'attacco deve ancora abituarsi a certi meccanismi in un sistema a tre in cui lui è il quinto; non a caso, ha sofferto le sgaloppate di Odero, Rebuffi lo capisce e lo trasferisce sull'out di destra dove, con un avversario più difensivo come Oddone ha più possibilità di cercare il dribbling, la sua arma vincente. 

All. Rebuffi 6.5 Conclude la partita senza giacca e, fidatevi, ad Orbassano ha fatto parecchio freddo. Lui è senza dubbio l'uomo in più di questa squadra, che lo segue in tutto e per tutto. Sia ad inizio partita sia alla fine, si è riunito in cerchio rincarando la dose di fiducia per un nuovo anno iniziato molto bene.


GENOA

Lysionok 6.5 Se nel primo tempo le volte in cui viene chiamato in causa si contano sulle dita di una mano, nel secondo rischia con un paio di uscite a vuoto, come su un cross di Lohmatov e sul gol del pareggio del Toro, in cui avrebbe sicuramente potuto fare meglio.

Federici 6.5 Particolari problemi non ne soffre, sulla destra gestisce bene Kirilov non facendolo sfondare ed entrare in area, costringendolo a giocare da fuori.

Ahanor 7 Strapotere fisico e letture sempre precise; la prova del vice capitano del Genoa è più che sufficiente, dato che ha annullato ogni tentativo di Kugyela e non solo; infatti scivola sempre in tempo per le preventive su Conte e di testa si fa sempre sentire. Anche dentro l'area avversaria, non a caso nel primo tempo ha provato a colpire con un tentativo aereo su un cross del solito Odero.

Klisys 7 Si mangia Conte standogli sempre attaccato e seguendolo su e giù per il campo. Non ha paura di rompere la linea di difesa per andare a pressare l'avversario. Anche quando entra Merlo il risultato 

Chad 6 Aveva iniziato bene la partita con delle belle sventagliate e gestendo bene il pallone sulla mediana, evidenziando nettamente la superiorità a centrocampo. Poi a causa di qualche palla persa di troppo e interventi in leggero ritardo, scompare dal campo e si prende tanti rischi; lo dimostra anche il gol sbagliato, o salvato miracolosamente dalla difesa del Toro, nel secondo tempo che avrebbe quasi certamente evitato il pareggio.

Oddone 6.5 Butta sempre l'occhio in difesa per aiutare i tre centrali a prevenire eventuali pericoli, come poteva esserlo Cacciamani che, quando gioca dal suo lato, compre senza farlo entrare in area e tenendolo a previa distanza dalla porta di Lysionok.

Odero 7 Sulla destra è un treno infermabile che va a trecento all'ora. Nel primo tempo è dal suo lato che si sviluppano le azioni più pericolose della partita, nel secondo pure. I tanti cross, le numerose sgaloppate e il costante supporto alle punte è l'arma in più di questo giocatore e del Genoa stesso, che può contare di un giocatore diverso e quasi unico nel suo ruolo. Oggi non ha fornito né l'assist né il gol, ma il suo aiuto è stato fondamentale anche ad azzerare gli esterni del Toro, spesso in difficoltà.

Marconi 7 Dal 25' del primo tempo ha iniziato il suo show personale: due traverse, un gol quasi segnato ideato da una genialata di Nuredini e l'assist fornito proprio al compagno. Il suo apporto è totale e completo, non a caso s'inserisce sempre in area ed è proprio così che è nato il suo cross per favorire il colpo di testa vincente del capocannoniere.

Ndulue 6.5 Quando punta Ressia sono pericoli per il Toro: riesce a sgusciare bene tra la difesa avversaria aiutandosi con il suo fisico ma anche con il suo strapotere sprigionato a campo aperto, che libera spazio alle avanzate di Nuredini.

Piazza 6.5 Utilissimo e fondamentale. Gioca soprattutto di copertura su Kugyela ed è vincente: l'ungherese non trova mai lo spazio per agire con il pallone e questo è merito di Piazza che gli chiude ogni linea.

Nuredini 7 Allunga ancora sugli altri attaccanti nella speciale classifica dei capocannonieri, arrivando a quota 13. Segna il gol che illude per quasi un tempo in Genoa, ma è colui che più di tutti prova a segnarne altri: prima con azioni personali, poi capisce che la porta è quasi stregata e cerca d'inventarsi con super giocate spazio e tracce per i compagni, i quali però non sfruttano a dovere.

All. Chiappino 6.5 A fine partita lo si sente strillare dagli spogliatoi; le sue urla sono giustificate dato che il suo Genoa non ha sfruttato le tante occasioni della partita, che avrebbero potuto mettere in cassaforte anzitempo il match. Tuttavia, le trame di gioco del Grifone sono ormai mentalizzate, soprattutto da un Odero in palla ad ogni partita e un Nuredini implacabile.


ARBITRO: Spinelli di Cuneo 5.5 Avrebbe potuto gestire molto meglio il finale in cui sono volati cartellini e anche qualche parola di troppo. Sempre vicino all'azione anche se in qualche occasione è arrivato leggermente in ritardo il suo fischio che ha messo una leggera confusione in campo.

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