Under 17 A-B
25 Gennaio 2024
Sono passati poco più di 117 anni da quel famoso 13 gennaio, data in cui sul Velodromo Umberto I scesero in campo per la prima volta due squadre della stessa città: il Torino e la Juventus. Da quel giorno la storia del calcio italiano prese una svolta epocale, poiché questa sfida fu la prima stracittadina giocata sulla Penisola. In quell'occasione, i granata ebbero la meglio vincendo per 2-1, accendendo sin dal principio questa rivalità ancora vivacissima.
Il derby della Mole, d'abitudine, si risolve spesso con guizzi, lampi improvvisi che spezzano l'equilibrio di due realtà che nelle ultime stagioni hanno raggiunto risultati diversi. In Serie A, il bilancio sorride alla Vecchia Signora: 77 successi in 157 gare disputate in campionato, contro le 35 vittorie del Toro.
A proposito di guizzi, il Derby è stato spesso marcato da gol segnati all'ultimo secondo, proprio come quello del capitano Lorenzo Ressia contro il Genoa nell'ultima giornata del campionato Under 17 A-B, che ha regalato un punto pesantissimo al suo Torino.
Forse lo avrete capito, ma noi lo ribadiamo: occhi puntati a Vinovo per la prossima sfida, alle 11:30 di domenica 28 gennaio andrà in scena Juventus-Torino, per dare vita ad un derby della Mole che si preannuncia unico.
Sarà unico anche per quanto riguarda la classifica. Infatti, la Juventus è in cima e guarda dall'alto le pretendenti forte dei 33 punti conquistati e vantando - di gran lunga - l'attacco più prolifico del torneo (43 reti segnate in 14 partite, una media di 3 gol per match). Inoltre, non perde dalla prima partita del torneo (1-0 contro la Cremonese), poi solo vittorie o, al massimo, pareggi. Il Torino ha inanellato una grande striscia d'imbattibilità, lunga 10 gare tra la seconda e l'undicesima giornata. Non a caso, i granata sono usciti sconfitti solo in due occasioni e occupano momentaneamente la quarta posizione (con Genoa e Sassuolo secondi a pari merito), vedendo distanti i "cugini" di nove lunghezze. Che non sono poche, ma la squadra di Fabio Rebuffi ha dimostrato di saper superare partite difficili e importanti; l'ultima contro il Genoa è l'esempio più lampante, ma non solo: il successo per 1-4 contro la Sampdoria nello scontro diretto in trasferta, stesso risultato a Parma contro i Ducali, oppure il pari nel derby d'andata giocato ad Orbassano.
Parlando proprio dell'ultima stracittadina andata in scena in questa stagione terminata 1-1, è stata per il Torino un mezzo sfatamento di un tabù che dura ben 7 anni: è dall'annata 2017-2018 che i granata Under 17 non battono la Juve nel derby. Quella vittoria per 4-1 sarà poi decisiva ai fini del campionato quell'anno, infatti il Toro vinse il torneo (l'ultimo aggiunto nel proprio palmares) deciso in virtù degli scontri diretti, visto che entrambe arrivarono a 60 punti.
I numeri - raccolti dal 2009-2010 nella nostra speciale tabella - è simile a quello della Serie A e vede i bianconeri in netto vantaggio: su 26 partite, 15 sono state vinte dalla Juventus (8 negli ultimi 9), il Torino è fermo a quota 6, infine i pareggi sono 5.
Se vi è un dato per il quale ambedue le squadre si contendono il primato è quello dei gol subiti, 13 per entrambe. La porta della Juventus è rimasta inviolata per tre volte su nove grazie a Riccardo Radu - ora promosso in Primavera 1 sotto la guida di Paolo Montero - e per due da Alessio Marcu, il quale non ha subito gol contro la Reggiana sia all'andata sia al ritorno. Il titolare designato per il derby della Mole tra le fila bianconero è proprio lui, dovrà fronteggiarsi con Riccardo Anino. Titolare e migliore in campo contro il Genoa, Anino ha dimostrato di saper reggere il confronto con il neo arrivato Ben Sorensen, aggregato in Under 18, e Riccardo Proietti, che in quattro partite solo in due occasioni è stato battuto (contro Spezia e Pisa).
Al contrario, l'attacco è la forza trainante della Juve. Come già anticipato, le 43 reti segnate sono un numero quasi folle a questo punto del campionato; la Signora ha allargato il proprio bottino soprattutto nelle ultime cinque, quando per quattro partite ha segnato 5 o più gol; per non contare la baraonda per 7-1 rifilata al Sassuolo al Campo Ale & Ricky.
L'artefice primo della prolificità della zona offensiva bianconero è Francesco Leone con i suoi 8 centri stagionali, anche se non è apparso tra i convocati nelle ultime tre apparizioni della Juventus a causa di un problema fisico. Dunque, non è certa la sua presenza nel derby della Mole, chissà se Claudio Rivalta non lo porterà comunque in panchina.
Tuttavia, poco cambia perché ci pensa Claudio Giardino a bucare la rete avversaria (6 gol in totale). Contribuiscono anche i fantasisti Filippo Bellino e Adam Sosna (6 e 3 reti), che non smettono di stupire a suon di prestazioni di livello.
Chi non segna da quattro partite - ma fa segnare - è Antonio Stefano Merola: è sempre alla ricerca della gioia personale, lo si vede da come punta l'uomo e calcia in porta; il cinismo - e la fortuna - non gli hanno sorriso ultimamente, ma tornare a segnare nel derby contro il Torino rappresenterebbe un segnale importante, per lui e per la Signora.
Occhio anche a Demba Samb: aggregato dall'Under 16 con la quale è capocannoniere, si è presentato con i "più grandi" segnando un gol pazzesco in rovesciata contro la Cremonese.
Il Toro, dal suo canto, non resta a guardare: quattro gol al Napoli, Sampdoria e Parma; in tutte c'è la firma di Martin Kirilov, non per caso è il capocannoniere della squadra con 5 reti. Segue Goiele Conte: il bomber granata ha segnato due volte nelle ultime quattro partite, dando seguito al suo buono stato di forma, probabilmente favorito dal cambio modulo di Rebuffi.
Il passaggio dalla difesa a quattro (4-1-4-1) a quella a tre (3-4-2-1) ha beneficiato tanti calciatori nell'organico granata, uno fra tutti Carlo Carreri. Già a gennaio, ha superato il suo record personale di marcature in una stagione (3), giocando al fianco di Wisdom Acquah nella linea metodista a due. Tra le altre cose, Acquah sarà squalificato per il derby e dunque, probabilmente, a sostituirlo ci penserà Edoardo Casadei. Non solo Carreri, anche Aleksandr Lohmatov ha riacquisito minutaggio grazie al nuovo assetto. L'estone, che agisce sulla destra, sta dando gamba e falcata da quella parte, contribuendo con assist e tanta applicazione: sarà lui che dovrà aiutare la difesa dando manforte nel duello con Merola nella stracittadina.
Il derby della Mole è ricco di curiosità, anche in questo possiamo trovarne alcune: la prima è la sfida tra attaccanti ex Sisport e Lucento, quella tra Conte e Leone (nel caso quest'ultimo sarà della partita). La seconda, che è anche la più lampante, è che questa stracittadina sarà caratterizzata dalla presenza di diversi giocatori provenienti dall'Europa orientale e del nord:
TORINO | JUVENTUS |
Martin Kirilov (Finlandia) |
Marsel Bibishkov (Bulgaria) |
Zala'n Kugyela (Ungheria) |
Patryk Mazur (Polonia) |
Aleksandr Lohmatov (Estonia) |
Adam Sosna (Repubblica Ceca) |
Nella Juventus, sono presenti anche Alfonso Montero (Uruguay), Enzo Keutgen (Belgio) e Josue Grelaud (Francia) a formare la linea bianconera internazionale.
Merito va all'osservazione e alla conseguente individuazione di talenti dei due dirigenti delle squadre, Ruggero Ludergnani (Torino) e Massimiliano Scaglia (Juventus), che ogni anno si riconfermano come due figure di livello nel proprio settore, puntando a creare una rosa di livello e ricca di nuovi prospetti.
Tra gli stacanovisti della squadra, spicca per minuti giocati il torinista Acquah, che però, come detto, non ci sarà; alle sue spalle il capitano Lorenzo Ressia, che difenderà i suoi colori in tutti i sensi, sia in campo che fuori, indossando fieramente la fascia al braccio motivatissimo dopo il gol segnato all'ultimo secondo contro il Genoa.
Nonostante il cambio ruolo, Rebuffi non fa a meno di Alessio Cacciamani sull'out mancino del campo, che rappresenta una soluzione offensiva in grado di creare pericoli con il suo dribbling.
Per la Juventus, il giocatore con più minuti sulle gambe è Mazur, imprescindibile davanti alla difesa e in giro per il campo. Subito dopo Merola, Montero e capitan Francesco Verde, che con la sua altezza può essere un'insidia sui calci piazzati.
JUVENTUS (4-3-1-2): Marcu, Montero, Verde, Rizzo, Contarini, Mazur, Bellino, Vallana, Sosna, Merola, Giardino. All. Rivalta.
TORINO (3-4-2-1): Anino, Gatto, Foschiani, Ressia, Lohmatov, Carreri, Casadei, Cacciamani, Kirilov, Kugyela, Conte. All. Rebuffi.
Con il nuovo modulo, il Torino proverà a mettere in difficoltà la Juventus allargando il gioco sulle fasce, dove agiranno Lohmatov e Cacciamani (quest'ultimo dovrà puntare Montero). Il centrocampo a rombo della Juve ridurrà gli spazi centrali per il palleggio del Toro, costringendolo di fatto a giocare con i suoi esterni di centrocampo; nel caso questa tattica dovesse funzionare, la Signora avrebbe una netta superiorità a metà campo, che dovrà essere sfruttata soprattutto nei momenti di maggior attacco dei granata. Ci sarà lavoro sporco da fare sia per Merola sia per Giardino, dato che sul primo si presenterà un raddoppio costante (Lohmatov e Gatto), mentre sul secondo la marcatura asfissiante da parte di Foschiani.
Abbiamo capito che sarà una partita che rischia di restare bloccata per larghi tratti dei due tempi poiché nessuna delle due compagini vorrà concedere buchi; d'altronde la storia dei derby della Mole ci insegna che questa è una sfida in cui i dettagli, alla fine, saranno i veri vincitori.
Per domenica mattina a Vinovo sono previsti 4°, quindi munitevi di una maglia pesante, un paio di guanti e un cappello; il freddo sarà dimenticato grazie alle giocate in campo e alla magia del derby, che perderselo qui rappresenta quasi un peccato, quindi è vietato mancare.