Under 16 A-B
16 Febbraio 2024
Under 16 A-B - Torino-Juventus: verso il derby della Mole
Se nasci per le strade di Torino e cresci di pane e calcio, sicuramente hai passato la tua infanzia indossando o una maglietta bianconera o una di color granata. C'è chi tifa una squadra per una passione tramandata di generazione in generazione, oppure c'è chi si appassiona venerando i campioni che hanno scritto la storia della propria squadra del cuore. Il derby tra Torino e Juventus rappresenta un sogno per ogni bambina e bambino che pesta un campo di pallone; ad averlo realizzato sono in pochi, come i ragazzi dei due allenatori Under 16 Claudio Grauso e Michele Vegliato, i quali sentono la responsabilità di dover rappresentare un'intera città, sportivamente divisa in due fazioni, unite da un amore incondizionate per lo stesso gioco.
Lo avrete capito, è in programma una partita speciale: domenica 18 febbraio alle 14:00 in punto andrà in scena Torino-Juventus. Le tribune del Cit Turin si trasformeranno in una bolgia e si vestiranno a festa per questa stracittadina speciale, che non vede trionfare una squadra da ben tre anni!
Avete letto bene, cari lettori: dalla stagione 2021-2022 il derby della Mole finisce sempre in pareggio. Un solo caso, la gara d’andata di quell'annata finì totalmente a favore dei bianconeri, che trionfarono in "trasferta" con un secco 1-5:
2023-2024
2022-2023
2021-2022
Curioso come nelle ultime tre partite il punteggio è rimasto invariato: 2-2. Quest'anno, la prima sfida stagionale giocatasi a Vinovo è stata come un incontro di tennis, in cui una squadra rispondeva all'altra a suon di gol. Due difensori e due attaccanti: De Lucia e Badarau, Luongo e Samb, sono loro i calciatori che l'hanno decisa.
Le statistiche parlano chiaro: da quando esiste la categoria, il pareggio è il risultato "preferito": su 12 derby giocati, 6 sono terminati senza né vinti né vincitori, 4 a favore della Juventus e 2 con la vittoria dei Torelli; l'ultima risale a praticamente cinque anni fa: era il 17 febbraio 2019, quando il derby fini 1-0 per il Torino, deciso con il gol di Mattia La Marca (ala ora in forza al Chisola). Pensate che in quella sfida, tra le fila dei bianconeri veniva schierato titolare un giovanissimo Fabio Miretti.
D'altronde, i numeri sono fatti per essere smentiti. Secondo voi, questa volta chi avrà la meglio? O si resterà sempre sul filo del rasoio?
Come detto, il derby della Mole è motivo d'orgoglio per ogni ragazza e ragazzo torinese: giocarlo da protagonista, indossando la maglia della squadra che tifi sin da piccolo con il proprio nome sulle spalle è un'utopia diventata finalmente realtà. È la bellissima storia della Libellula Simone Molon, che quest'estate ha realizzato il sogno della vita. Da Alpignano alla chiamata importantissima Toro, passando per lo sfortunato Torneo delle Regioni Under 15 in quel maledetto aprile. Lui è il capitano della Rappresentativa di categoria del Piemonte e della Valle d'Aosta; purtroppo, durante un allenamento, percepisce un dolore: capisce che si tratta di qualcosa di grave; la diagnosi è pesate, il recupero pure. Ma come ogni fiaba, anche questa ha un lieto fine bellissimo: il Torino lo vuole ad ogni costo, il direttore sportivo Ruggero Ludergnani spinge, conquistato dai suoi 17 gol in campionato in 26 partite.
L'affare va in porto, Ludergnani corona il desiderio di Molon, che dovrà attendere 141 giorni prima di rimettere piede sul terreno di gioco: grazie al suo cuore granata e al duro lavoro, compie il suo esordio con la maglia del Toro - indovinate quando - proprio nel derby d'andata. Seppur in quel match giocò appena 18' minuti, domenica prossima - quasi sicuramente - sarà titolare. Sembra destino, da entrare per uno scampolo di partita, a giocarla dal primo, poi il derby contro la Juventus! È bello sognare in grande: non ha ancora segnato il suo primo gol con il Torino, magari, come dice Vasco...come nelle favole.
Molon non è l'unico giocatore ad arrivare dal calcio dilettantistico: nelle zone offensive del Torino è immancabile la presenza del bomber Edoardo Reci. Chi segue con attenzione i campionati regionali del Piemonte, Reci rappresenta loro una certezza, i numeri lo certificano: tra Volpiano e Ciriè, ha messo a segno più di 200 reti in cinque anni. Resa l'idea? Nella prima stagione tra i grandi, il bottino sin qui totalizzato non è scontato: quattro gol in 15 partite, ma solo sette in cui è partito dall'inizio.
Da tre anni alla Juventus, anche il centrocampista Stefano Chessa ha un passato tra i dilettanti, precisamente all'Alpignano (tra il 2018 e il 2021). Proprio in questi anni, ha conosciuto Molon, con il quale è stato compagno di squadra per due stagioni. Anche per questo motivo, tra amicizie e trascorsi comuni, è un derby della Mole che unisce.
Si intrecciano amicizie, ma anche le origini: Francesco Sturniolo al Torino ci ha passato la sua infanzia, letteralmente. 33 gol in 35 presenze tra Under 14, Esordienti e Pulcini. Sembrava una storia già scritta, poi l'intuizione di Massimiliano Scaglia, che alla prima occasione è riuscito a strappare ai cugini la grande promessa e condurlo insieme a lui alla Torino bianconera.
Percorso inverso per Giovanni Zacchera: centrocampista di rottura, vanta nel suo curriculum esperienze importanti, come quella ad Alessandria dove ha totalizzato 19 presenze e 6 centri, ma soprattutto quella alla Juventus. Tra le mura di Vinovo, Zacchera ha indossato la 10 fino al 2022, riprova del talento cristallino del ragazzo, pupillo di Michele Vegliato, il quale è stato il suo allenatore anche ai Grigi, prima di approdare proprio al Torino.
Qualche stagione in granata anche per Benit Borasio, tra Pulcini ed Esordienti, compagno di Sturniolo, che ritroverà un anno più tardi al suo arrivo alla Juve. Piede caldo per Borasio: nell'ultima uscita contro la Reggiana ha segnato il gol del momentaneo 3-1. L'otto juventino è, tra le altre cose, il giocatore con più presenze nella formazione di Grauso.
-1708021933861.png)
Il derby della Mole di domenica potrebbe essere la prima volta di Fran Barido. Classe 2008, è arrivato nella finestra invernale del calciomercato dalle Giovanili del Boca Juniors con le stimmate del predestinato. Piede mancino, argentino di Buenos Aires, numero diez sulle spalle e il fútbol che scorre nelle vene. I paragoni sono tanti, ma ciò che contraddistingue Barido è la voglia di dimostrare e incidere, puntando ad esordire contro il Torino. Questo, il biglietto da visita di Barido, che ha fatto brillare gli occhi anche degli osservatori del Barcellona in passato.
Li abbiamo citati insieme poche righe fa, adesso ritornano prepotentemente i due marcatori del derby d’andata, Andrea Luongo e Demba Samb. Loro sono senza alcun dubbio i calciatori protagonisti per le proprie squadre (e dell’intero campionato), che trainano a suon di gol e prestazioni da fuoriclasse.
A partire da Luongo: al Torino dall'estate del 2022 dopo l'esperienza alla Peluso Academy (scuola calcio in provincia di Napoli), si è preso tutto, letteralmente. Nel giro di due anni è diventato il capitano dei Torelli, presenza fissa in Nazionale e, come se non bastasse, indossa in ogni partita la maglia più significativa, chiaramente la numero 10. In queste stagioni, si è scoperto un vero e proprio gioiello del futuro, capace di unire tecnica sopraffina e leadership come pochi, ma è soprattutto decisivo. Se scrivi Andrea Luongo leggi garanzia: con i suoi 5 gol in 16 presenze stagionali, vanta una media voto da urlo, pari a 7, che equivale alla più alta tra tutti i calciatori del Girone A. Stiamo parlando di un ragazzo con un futuro più che roseo davanti a sé, che ha avuto un impatto fortissimo da quando è al Torino: fino adesso, in 33 apparizioni totali ha centrato lo specchio per ben 14 volte, senza contare i numerosi assist che sforna gara dopo gara. Ci sarà solo da divertirsi nel derby: difesa bianconera avvisata. Ha anche compiuto da poco gli anni, vorrà farsi il regalo più bello.
Al giocatore più continuo in campionato, ad uno dei più prolifici: Demba Samb, che grazie ai suoi 9 reti in 14 partite è il secondo capocannoniere del girone, a pari merito con Andrea Muto. Con questo dato, contribuisce attivamente per l'importante statistica collettiva della Juve, infatti, i bianconeri sono la squadra con il miglior attacco del gruppo. Velocità, killer instinct e fame, combinata ad una pulizia tecnica non banale per un attaccante di stazza come lui. Ha segnato gol splendidi, come quello a giro contro la Sampdoria capolista, affossata a Vinovo con un tris secco della Juventus. Oppure, quello tanto strepitoso quanto magico - a proposito di favole - all'esordio con l'Under 17 ai danni della Cremonese: coordinazione perfetta in un fazzoletto e rovesciata alla Ronaldo precisa che s'infila in rete. In quel momento, lo stadio crolla in un'euforia pazzesca, perché capisce definitivamente che ha una perla in casa da cullare e tenere stretta fra le braccia. Trascinatore anche lo scorso anno con l'Under 15 con la quale è arrivato fino alle semifinali dove ha siglato una doppietta contro l'Inter, in questa stagione sta continuando sulla grande onda positiva; premiato anche con le prime chiamate con la selezione di Claudio Rivalta.
-1708021482557.png)
Sono da tenere d'occhio i due juventini Karamoko Kaba e Paolo Ceppi, i quali in due contano 11 gol: 6 il primo e 5 il secondo, che dai piazzati rappresenta una vera e propria sentenza. Tra le fila del Torino non è da sottovalutare Gabriele Falasca, che sta vivendo un periodo d'oro: quattro reti di fila in tre partita, tra cui una doppietta super contro i blucerchiati nell'ultima giornata; è lui l'indiziato numero uno per giocare dal primo minuto il derby in attacco. Attenzione anche a destra, dove Rikardo Sheji con i suoi cross può essere un'arma letale.
Il Torino si giocherà il derby della Mole godendo di un'ottima forma di squadra, dettata anche dai risultati ottenuti nelle ultime uscite: sei partite da imbattuto, in cui sono stati totalizzati 13 punti su 18 disponibili. Punti che hanno risollevato il Toro dai bassi fondi della classifica, dato che ad inizio dicembre i Torelli erano bloccati a quota otto. Stanno premiando le idee e il lavoro di Vegliato, che ha saputo rianimare i granata, trasportandoli dalla penultima posizione alla settima, a -5 dalla Cremonese quinta.
Da una formazione diventata granitica, ad una che lo è dall'inizio e che raramente conosce la parola "sconfitta". Non a caso, solo una volta nelle 15 partite la Juve non è riuscita a strappare nemmeno un pareggio: contro il Parma il 26 novembre, nel miglior periodo dei Crociati. Da quel giorno, i bianconeri hanno subito rialzato la chioma e proseguito nel filotto senza mai inciampare, che prosegue da sette gare. Solo in Napoli è stato in grado di non essere mai battuto contro la Juventus: i partenopei hanno pareggiato sia all'andata (0-0) sia al ritorno (2-2); il Torino vuole essere la seconda squadra a riuscirci, chissà, magari interrompendo domenica la striscia di imbattibilità della Signora.