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Under 16 A-B

Il derby della Mole si decide all'ultimo, sfatato il tabù pareggio! Il primo posto adesso è ad un passo

Demba Samb come all'andata e trova il decimo centro stagionale con la Juventus, che vede la Sampdoria da più vicino; il Torino interrompe la striscia positiva di sei giornate da imbattuto

Il derby della Mole si decide all'ultimo, sfatato il tabù pareggio! Il primo posto dista è ad un passo

Under 16 A-B: Il duello tra lo juventino Karamoko Kaba e Mattia De Lucia, protagonisti nel derby della Mole - Torino-Juventus 0-1

Due anni, era 5 marzo 2022, esattamente 715 giorni fa si concluse l'ultimo derby della Mole con un vincitore, in quel caso la Juventus per 1-5- Per i successivi 714, mai più, fino a questo momento, la stracittadina ha visto una squadra a primeggiare sull'altra. Infatti, negli ultimi cinque incontri, in tutte e cinque le volte, il derby è terminato in parità. Un tabù che anche in quest'occasione sembrava perdurare. Sul campo del Cit Turin la gara tra Torino e Juventus si è sbloccata con un guizzo nei minuti finali, un po' come la storia ci insegna. A decidere le sorti è stato il solito Demba Samb con una zampata che chiude così la "maledizione Derby".

UN ALTRO PAREGGIO?

Inizia il derby e si respira un'atmosfera da grandi occasioni sugli spalti del Cit Turin, tra cori, tamburi suonanti e fumogeni, entrambe le squadre cominciano la partita con grande intensità, le fasce più esplorate sono quelle più vicine alla tribuna, dove si aggirano Kaba per la Juventus, Sheji e Luongo sulla destra del Torino, ma ad ogni tentativo ad avere la meglio sono le retroguardie. La prima vera occasione arriva all'8' ed è a favore dei granata: Amisano riesce a rubare la sfera a Borasio sulla trequarti, che non è preciso in un passaggio; alza la testa e vede il movimento in profondità di Falasca, che viene servito, scappa bene dai due centrali juventini ma calcia alto.

Si ripropone lo stesso duetto al 15', Falasca sfida in uno contro uno Badarau, il difensore della Juve se la cava toccando il pallone con la punta del piede in modo da allontanarlo dalle parti di Huli. Primo squillo della Juventus che arriva al 17' su una punizione battuta sul centrodestra da Ceppi con il suo piede forte ad uscire; la palla cade dentro l'area dove sfiora quanto basta Cancila per indirizzarla in porta, Cereser si mette in mostra con un grande riflesso, evitando anche il calcio d'angolo.

Brivido per Cereser e per tutto il Torino al 19': Kaba appoggia al limite dell'area per Borasio che sgancia un missile con il mancino, che viene deviato. Il tocco di un difensore granata cambia la traiettoria della conclusione, che termina di poco largo dal palo alla destra del portiere rimasto completamente immobile. Si riparte dal calcio d'angolo, in questo caso il male minore per il Torino, che ha rischiato. Un minuto più tardi sono sempre protagonisti Kaba e Borasio: al 21' quest'ultimo recupera di testa il pallone rilanciato da Cereser, Kaba la raccoglie e cerca subito lo specchio da vero bomber cercando una conclusione a giro; il portiere para ma non blocca, la Juventus ottiene un calcio d'angolo interessante, dai quali sviluppi arriva un tiro interessante di Ceppi che ha provato a benedire l'incrocio.

Doppia grande occasione per il Toro il cui protagonista si chiama Andrea di nome e Luongo di cognome; la prima al 25' quando è dentro l'area di rigore defilato leggermente sulla destra e prova a superare Huli con un pallonetto, che risponde con una grande parata a mano aperta. La seconda capita al 27', Luongo ha cambiato lato del proprio raggio di azione, traslocando momentaneamente sulla fascia di sinistra; da qui con un gran cambio di gioco pesca meravigliosamente Sheji, completamente dimenticato dalla difesa bianconera. Il 2 granata la mette giù, guarda la porta e calcia senza però mettere la sufficiente potenza, tirando a lato. Mani tra i capelli per il calciatore granata, che non è riuscito a sfruttare una grande occasione.

Se non ci arriva Cereser con i guantoni, c'è - provvidenziale - Cekrezi, che al 29' ha salvato una clamorosa opportunità per la Juventus: dai 16 metri Bracco si coordina e calcia verso lo specchio, l'estremo difensore granata ci arriva ma non blocca; la palla gli sfugge e sulla ribattuta tenta di spingere a rete Ceppi. Con la porta mezza sguarnita, compie un vero e proprio miracolo Cekrezi, il quale la copre con tutto il corpo, evitando il gol del vantaggio in favore della Juventus a 10 dalla fine.

Nel giro di due minuti sia il Torino sia la Juve hanno entrambe creano insidie alle difese avversarie, partiamo con ordine. Al 31' Bonacina serve con un super lancio Falasca, in fiducia, cerca la rete calciando con troppa potenza senza badare alla precisione. L'azione della Juventus si chiude alla fine con un nulla di fatto, ma c'è da dire che ha spaventato non poco il Toro: al 33' Borasio prova a rialzare la testa dopo un paio di errori tecnici non da lui; prende la sfera, se la incolla tra i piedi e sguscia via al centrocampo. Dà uno sguardo a Cereser e scarica un destro potente, che il portiere - non per la prima volta della sua partita - para ma non blocca. Sul pallone vagante, ci arriva con i tempi giusti Kaba, che da due passi calcia clamorosamente alto.

Dopo essersi proposto in versione assist man qualche azione fa, Bonacina adesso (34') cerca la gloria personale: sfiora il gol con un diagonale preciso di mancino; pallone che termina lentamente in out molto vicino del palo alla sinistra di Huli.
Si chiude sul gran tiro in girata di Kaba il primo tempo, porta che resta stregata sia per la Juve sia per il Torino; è nell'aria l'odore del quinto derby della Mole consecutivo terminato in pareggio.

LA STORIA NON SI SMENTISCE, MAI

La seconda frazione si apre con un solo cambio, Grauso sostituisce un Borasio non sempre preciso, affidandosi a Tommaso Sibona, il quale ricoprirà la medesima posizione nel terreno di gioco del suo compagno. L'artefice dei primi minuti della ripresa è Ceppi, che si (ri)presenta energetico e frizzante: al 3' si conquista un calcio di punizione da ottima posizione (centro-destra da 20 metri) che batterà proprio lui; il primo tentativo finisce contro la barriera, il secondo fra le mani di Cereser, che rischia anche a causa dell'ostruzione visiva data dal muro granata. 

Nei primi 15' minuti i reparti di tutte e due le squadre sono distanti e quindi si gioca spesso su ripartenze fulminee, come quelle di Odendo sulla sinistra, corsia che nel corso del secondo tempo diventa quella più esplorata dai Torelli. Arriva proprio da questo lato un'interessante manovra del Torino, che nasce da un recupero palla di Molon sul cerchio di centrocampo; di testa riesce a giocare bene per Falasca che, spalle alla porta, riesce ad inventare un passaggio preciso per Luongo. Il capitano del Toro prova a calciare al volo con il mancino; la conclusione intimida Huli, ma termina larga alla sua destra.

Dopo uno spezzone di partita nel cui i granata hanno cercato di dettare il proprio credo, ecco che si riaffaccia la Juventus in avanti e lo fa con trame corali stuzzicanti. Come quella originata da un recupero palla di Malfatti, che lotta e non molla in un contrasto contro Luongo, che vince il bianconero; in seguito, serve Samb che parte dalla sinistra e si accentra, cerca uno spiraglio ma non vede luce per tirare, quindi appoggia per Kaba in zona del dischetto del rigore, la sua conclusione viene murata dai difensori del Torino, che allontanano la minaccia (23') . Minaccia allontanata solo per qualche frazione di secondo, perché la Juve si rivede e anche in modo pericoloso: Cancila parte dalla destra ed entra dentro il campo con il pallone tra i piedi, serve il solito Kaba che spalle alla porta prende la bussola e si orienta, trovando il nord in Sibona. In neo entrato, in modo lucido, prolunga per Ceppi in profonditò; dentro l'area, il 10 bianconero calcia con tanta potenza e precisione, ma senza considerare De Lucia, che si siede e ci mette letteralmente tutto se stesso per evitare lo 0-1. Ci riesce ed esulta come se avesse segnato lui (29'). 

Per assistere alla prima sostituzione del Torino, bisogna aspettare il minuto numero 30' quando, accompagnato da una grande ovazione delle tribune, entra Edoardo Reci, acclamato da tutto il pubblico presente al Cit Turin; l'ex Volpiano entra al posto di Luongo, che ci ha provato in ogni modo: non a caso, molte delle azioni pericolose create dal Torino sono state originate da una sua giocata. Vegliato, dunque, si affida alla coppia Reci-Falasca, supportata da Bonacina, che ha ereditato dal compagno appena uscito la fascia da capitano.

Avevamo parlato di come in questo secondo tempo i contropiedi in velocità sono spesso un'arma tagliente, alla Juventus bastano tre passaggi per ripartire: al 34' un ispiratissimo Ceppi manda fuori tempo Molon, servendo con il tacco Sibona, che apre sulla fascia sinistra dove c'è Samb a ricevere; se la sposta sul mancino e cerca il tiro a giro, Cereser si erge con una grandissima parata, che elude il tentativo d'attacco della Juventus deviando in angolo. Proprio sugli sviluppi di questo corner battuto in modo veloce, dalla destra viene messo in area un traversone sul quale Kaba interviene e calcia, ancora Cereser evita con un salvataggio pazzesco che il centravanti bianconero segni, ma senza spazzare il pallone che resta nei pressi della porta vagante. Ci arriva con una zampata Samb, che insacca in rete e gela il Torino con il gol (il decimo della sua stagione, il secondo al Torino), che decide e sblocca il derby della Mole

Manca sempre meno al termine della partita, nelle tribune i tifosi granata sembrano aver gettato la spugna, in campo i Torelli invece no. Bortolussi assegna tre minuti di recupero, al 41' il Toro ha tra i piedi la grande opportunità di trovare l'1-1 proprio sul finale: dalla sinistra Odendo riceve da Zacchera entrato pochi minuti prima, guarda in mezzo e vede tutto solo Amisano; l'11 disegna una pennellata precisa per il compagno che riceve e si coordina alla perfezione, impatta il pallone a due passi dalla porta dove presiede Huli e scaglia una conclusione al volo potentissima, ma colpendo in pieno involontariamente da un suo compagno, Cekrezi che, senza volerlo, mura il tiro di Amisano. Su questa grande occasione arriva il triplice fischio e termina il derby della Mole che dopo ben due anni ha di nuovo un vincitore: la Juventus.

Finisce la striscia dei quattro pareggi di fila nella stracittadina, tre dei quali per 2-2, tutti negli ultimi incontri consecutivi. Per il Torino Under 16 il derby è un tabù: l'ultima vittoria risale al 17 febbraio 2019, quando fini 1-0 per il Torino con gol di Mattia La Marca (ala ora in forza al Chisola). Pensate che in quella sfida, tra le fila dei bianconeri veniva schierato titolare un giovanissimo Fabio Miretti

SAMP AD UN PASSO

Con questa sconfitta, termina la striscia d'imbattibilità del Torino, che s'interrompe a quota sei giornate, mentre la Juve allunga a sette e cercherà di migliorarla domenica prossima, quando in casa affronterà il Modena penultimo in classifica. I Canarini arriveranno a Vinovo dopo la sfida contro la Sampdoria capolista terminata 2-2, i bianconeri vorranno agguantare il primo posto che dista solo due punti. Il Torino partirà per la trasferta ostica di Sassuolo: gli emiliani, infatti, hanno battuto di misura per 0-1 i granata nello scorso ottobre, decisa con il gol di Daniel Tumminelli. 


IL TABELLINO

TORINO-JUVENTUS 0-1
RETI: 35' st Samb (J).
TORINO (3-4-3): Cereser 7, Sheji 7, Bergomi 6.5, De Lucia 7 (36' st Bianchi sv), Cekrezi 7, Molon 6.5, Bonacina 7, Amisano 7, Falasca 7 (36' st Zacchera sv), Luongo 7 (30' st Reci 6), Odendo 6.5. A disp. Martena, Moretti, Parisi, Berto, Laforè, Calderone. All. Vegliato 6.5.
JUVENTUS (4-3-3): Huli 7.5, Cancila 7, Precupanu 7, Malfatti 7.5, Badarau 7, Vitrotti 7, Samb 7.5, Borasio 6.5 (1' st Sibona 7), Kaba 7, Ceppi 7.5, Bracco 7. A disp. Nava, Bonora, Tognaccini, Moschetta, Specker, Chessa, Sturniolo, Pomoni. All. Grauso 7.
ARBITRO: Bortolussi di Nichelino 7.
COLLABORATORI: Ambrosino di Nichelino e Greco di Nichelino.
AMMONITI: 38' Amisano (T), 19' st Samb (J), 31' st De Lucia (T), 39' st Borasio (J).
NOTE: Secondo le disposizioni della FIGC, è stato osservato un minuto di silenzio per ricordare le vittime del crollo di Firenze.


LE PAGELLE

TORINO

Cereser 7 Para praticamente ogni conclusione degli attaccanti bianconeri, che segnano solo sul finale di partita su un rimpallo vinto dopo un suo intervento miracoloso su Kaba. Del resto gioca un derby pressoché perfetto, anche se qualche pallone gli sfugge tra le mani, ma alla fine è determinante con le sue tante parate.

Sheji 7 È il polmone in più di questo Torino. Rappresenta una presenza costante sulla destra, dove attacca e accompagna sempre l'azione quando il Toro attacca e difende quando Samb e la Juventus si rende pericolosa dal suo lato. Sul finale di primo tempo ha tra i piedi un'importante occasione per andare in vantaggio, raccogliendo il cambio di gioco di Luongo ma senza trovare la porta di Huli da pochi metri.

Bergomi 6.5 Intercetta gli attaccanti della Juventus leggendo sempre in tempo le traiettorie dei passaggi diretti verso di loro. Sulle preventive, quindi, è tempestivo e puntuale, e allontana sempre le minacce in modo efficace.

De Lucia 7 La sua marcatura a uomo su Kaba è fondamentale, infatti il centravanti della Juventus sarà costretto a giocare spalle alla porta per gran parte degli 80' minuti. Decisivo al 27' della ripresa quando si sostituisce al portiere, parando con il corpo il tentativo a botta quasi sicura di Ceppi. Lui rappresenta leadership nel trio difensivo granata, che guida a gran voce. 

36' st Bianchi sv

Cekrezi 7 Gioca una partita concreta e solida: non teme mai il duello con Samb, che viene spesso chiuso grazie alle sue scivolate dure ma sul pallone. Spesso si stacca dalla linea difensiva per creare superiorità numerica in centrocampo, le sue azioni personali ma studiate spesso funzionano e rappresentano un pericolo per la retroguardia bianconera.

Molon 6.5 In mezzo al campo è una certezza: fa la legna davanti alla difesa e recupera palloni a palate. In alcuni tratti della partita soffre il duello con un incantato Ceppi, che lo manda alcune volte fuori tempo, ma c'è da dire che la partita è stata caratterizzata dal due contro tre costante a centrocampo. Lui fa tanto e lo fa bene.

Bonacina 7 Vede e inventa giocate nascoste che in pochi avrebbero creato con la facilità con cui le fa apparire Bonacina. Tra palloni in profondità e tiri verso lo specchio è uno dei più insidiosi nel Torino, che non ha trovato il gol davvero per pochissimo. Dimostra un'intelligenza calcistica differente, non a caso prende sempre la scelta giusta, capendo ogni momento della partita.

Amisano 7 Per poco non segnava un gol stupendo al volo nel finale di gara, che avrebbe regalato un urlo di gioia sul campo del Cit Turin; lui c'è sempre, sia quando il Torino attacca sia quando difende. Soprattutto nel primo tempo, i suoi lanci verso Falasca sono una chiave tattica importante, non sfruttati a dovere dal centravanti granata, che non è risultato del tutto cinico.

Falasca 7 Arrivava dopo aver segnato quattro reti nelle ultime tre gare; in questo derby lo sfiora tante volte ma non lo trova per davvero poco. Sicuramente era motivato, lo dimostra la potenza che mette in ogni tiro, ma è mancato quel pizzico di cinismo necessario affiché entrassero. Ha comunque dato una riprova della sua pericolosità, bene soprattutto nei movimenti in profondità, che hanno messo in difficoltà la difesa bianconera. 

36' st Zacchera sv

Luongo 7 Sia a destra che a sinistra sa sempre dove e come gestire il pallone: non a caso, parte delle occasioni create dal Toro nascono da una sua giocata, sempre intelligente. Sfiora il gol nel primo tempo, quando al 23' da posizione defilata ha cercato la porta con un pallonetto, ma trovando la risposta importante e difficile di Huli.

30' st Reci 6 Vegliato si affida al bomber che entra nei minuti finali dalla panchina. Si sbraccia con Vitrotti nel duello, in cui ha molte volte la meglio usando bene il corpo spalle alla porta. 

Odendo 6.5 Nel secondo tempo è lui che dà la scossa al Torino, che nei primi minuti non trovava la fiammata. Ci ha pensato lui e spesso è risultato quasi determinante, ad esempio sul finale con quel bel cambio gioco verso Amisano, che per un nun nulla si sarebbe potuto trasformare in un assist.

All. Vegliato 6.5 Dà fiducia ai suoi titolari per praticamente tutta la partita poi, ancora sul risultato di parità, ha schierato la doppia punta inserendo in campo Reci. Dimostrazione della voglia di vincere del Torino, che non ha mai mollato la gara, nemmeno sul gol di Samb nel finale. La sua squadra, molto di più nel primo tempo rispetto al secondo, si affaccia davanti con trame interessanti e in velocità, alla lunga il centrocampo bianconero, che gode della superiorità numerica, prende le redini e tutta la Juventus ne beneficia.


JUVENTUS

Huli 7.5 Gioca un derby senza commettere una sbavatura: perfetto sui tiri degli attaccanti del Torino, come quello di Luongo a metà primo tempo, tanto quanto lo è quando comanda la linea difensiva a gran voce. Partecipa all'esultanza al gol di Samb con una corsa degna di un maratoneta, attraversando tutto il campo per abbracciare il suo compagno: da questi dettagli si evince l'unione di un gruppo che crede in un grande obiettivo.

Cancila 7 È il prototipo di terzino moderno: non si limita a difendere e contenere Odendo, bensì accompagna sempre l'azione con tante sovrapposizioni anche palla al piede. Infatti, spesso parte dalla sua zona per tagliare dentro il campo, creando una doppia superiorità numerica. Sfiora il gol al 17', dopo aver toccato con la punta del piede il pallone sul cross da punizione di Ceppi. Grande partita.

Precupanu 7 Deve fronteggiare Sheji che per tutta la partita è uno degli uomini più pericolosi del Torino; se lo perde una sola volta, al 27' del primo tempo, poi lo accompagna sempre all'uscita o al massimo gli concede il cross, su cui intervengono le torri difensive della Juve.

Malfatti 7.5 Il centrocampo del Torino probabilmente tornerà a casa con il mal di testa: la sua presenza in mezzo al campo non è fondamentale, di più! Con il corpo è sempre posizionato bene e sa con un attimo d'anticipo che giocata andrà ad effettuare; gioca con una fame da fare invidia, non mollando mai l'avversario e lottando su ogni contrasto, vincendoli praticamente tutti. Da notare come esulti ad ogni pallone recuperato, come se avesse segnato.

Badarau 7 Dopo un attimo di insicurezza nei minuti iniziali nell'uno contro uno con Falasca, prende fiducia e gioca con tranquillità e graniticità. Non ha paura a rompere la linea difensiva per accompagnare l'azione quando la sua Juventus attacca; è un elemento costante sui piazzati, nei quali con la sua stazza è stato parecchio insidioso.

Vitrotti 7 Gioca benissimo si reparto con Badarau e tutta la linea difensiva, che è intelligente a far scattare la trappola del fuorigioco in modo frequente: non a caso, Falasca raccoglie diversi palloni partendo da posizione irregolare, merito del lavoro di Vitrotti e compagni nel saper scivolare in tempo.

Samb 7.5 Le parole per descriverlo stanno finendo, noi ci proviamo: un calciatore che da ala e a febbraio è già a quota dieci gol stagionali, significa essere un leader tecnico all'interno della squadra, farlo nella Juventus coinvolge magia e stupore. Questa rete decisiva nel derby lo dimostra, ora è sempre più una certezza. Quando Sheji attacca lui si dimostra volenteroso nel sacrificio, piccole azioni che sanno di giocatore in crescita.

Borasio 6.5 Alterna giocate di spessore ad altre semplici ma imprecise e mancanti di lucidità. Tuttavia, i suoi due tiri (al 19' e 33') hanno fatto gelare il sangue per un attimo al Torino che, ad entrambe le occasione, ha corso un grande brivido.

1' st Sibona 7 Il suo supporto alla manovra bianconero è costante, regala tanti palloni interessanti a Kaba e Ceppi, che però non riescono a concretizzare in rete.

Kaba 7 Per tutti i tiri che ha avuto a propria disposizione, avrebbe dovuto terminare con un paio di gol - minimo - all'attivo. Ciò conferma la sua continua pericolosità verso lo specchio di Cereser, che si è dovuto impegnare al fine di evitargli la gioia personale. La rete decisiva di Samb nasce proprio da due suoi guizzi: il primo è la conclusione a giro parata dal portiere con la quale ha ottenuto il calcio d'angolo fondamentale; la seconda è la zampata, ribattuta da Cereser, poi finita tra i piedi del compagno, che non ha esitato a tu per tu con l'estremo difensore granata.

Ceppi 7.5 Nel secondo tempo gioca con una brillantezza che crea pericoli continui tra la retroguardia granata, che ad un certo punto, non sapendo più come contenerlo, lo atterravano con piccoli falli in modo tale da bloccarlo sul più bello. 'Rischia' di segnare una doppietta, ma Cekrezi prima e De Lucia poi evitano che ciò accada. Insidioso anche dai calci piazzati, sui quali trova o un compagno libero o il tiro, che costringe Cereser all'intervento.

Bracco 7 Sulla fascia destra è una presenza fissa, le sue giocate creano superiorità in mezzo al campo grazie ai suoi dribbling. Si mette molto a disposizione dei compagni, con tanti passaggi interessanti e soprattutto corsa.

All. Grauso 7 Sostituisce un Borasio in difficoltà per un Sibona che risulta determinante, poi non cambia più e sblocca la partita con l'uomo più decisivo della sua Juventus. Studia e legge bene come entrare nella difesa granitica del Toro, ovvero con un centrocampo - il solito - formato da tre uomini e giocando con le sponde precise di Kaba, che avrebbe potuto sicuramente fare meglio sotto porta e chiudere anzitempo le sorti del match.


Arbitro Bortolussi di Nichelino 7 Partita diretta con carattere e personalità. Redarguisce i giocatori al primo fallo, dicendo loro che se ne avessero commesso un secondo sarebbe scattata l'ammonizione. Segue questa linea fino alla fine della gara, con ottime scelte intraprese e vicinanza alle azioni, facendosi sentire non solo con il fischietto ma soprattutto con la voce.

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