Primavera 1
24 Febbraio 2024
MILAN-INTER PRIMAVERA 1 • Kamate subito in gol, Alexiou decisivo nel finale
L'Inter che approda al Vismara è una squadra forte del distacco in classifica con cui, dalla vetta, guarda tutti dall'alto e soprattutto i cugini rossoneri, costretti a inseguire a -11. Numeri; numeri e pronostici che in un derby contano poco o nulla, perché l'1-1 di questa partita racconta di tutt'altro. Racconta di un'Inter che accende subito i motori e azzanna la partita con estro e velocità. Kamate si prende la scena nei primi minuti: ogni volta che tocca palla e parte palla al piede arriva in porta, tanto da siglare l'1-0 al 3'. Il Milan poi si ridesta, costringendo a diversi interventi Stante e Alexiou (miracoloso nel finale, così come il portiere Raimondi). Stankovic smista in mezzo al campo e Akinsanmiro argina e riparte. Berenbruch crea grattacapi con movimenti e verticalizzazioni; Aidoo mette in campo grinta e temerarietà, sfiorando un gol nella ripresa che avrebbe scritto una storia diversa da quella del pareggio finale.
LE PAGELLE
Raimondi 7 Normale amministrazione per buona parte della gara, incolpevole sul gol subito. È nel finale che dà sfoggio di tutta la sua prontezza con gli interventi su Simmelhack e Magni - interventi che, assieme agli altri, salvano il risultato.
Aidoo 6.5 Perde qualche duello, ma mantiene la posizione e costringe spesso gli avversari a ripartire. In diversi frangenti è bravo a prendersi la fascia e portare i suoi in avanti, e quasi decide la vittoria con un'occasione nella ripresa - non fosse per la prodezza di Raveyre.
Stante 6.5 Al netto dei buoni momenti rossoneri, sa mantenere il reparto compatto, chiudere spazi all'occorrenza e dare una mano anche a centrocampo - spesso palla al piede dando inizio alla manovra.
Alexiou 7 Al netto delle chiusure, dei recuperi, della lotta, della costruzione e delle ripartenze, è quell'intervento nel finale, quel miracolo che toglie il pallone all'agguato rossonero sulla respinta di Raimondi, che incornicia la sua prestazione rendendolo un protagonista del derby.
Akinsanmiro 6.5 Argina e costruisce. Non sempre impeccabile coi piedi ma la qualità si vede, e spesso anche la grinta con cui recupera palloni e porta i suoi in avanti.
22' st Di Maggio 6.5 Entra in un frangente complicato, in cui il Milan sente di poter cercare la vittoria e ci prova. Il suo apporto, di compattezza e ispirazione palla al piede, è un toccasana per i suoi.
Stankovic 7 Lotta, sacrificio, recuperi. Ma anche belle geometrie e lanci precisi. Il centrocampo interista sa essere solido e dinamico allo stesso tempo e gran parte del merito è delle sue giocate e della sua visione.
Berenbruch 6.5 Argina diverse ripartenze avversarie, o per lo meno riesce pressoché sempre a rallentarne la manovra. Palla al piede poi sfoggia visione ed estro con cui innesca i compagni in verticale.
Kamate 7.5 La prima parte di gara è il suo palcoscenico, dove brilla da protagonista sfrecciando lungo la fascia e beffando i difensori che non riescono a prendergli le misure. Poi gliele prendono, ma quando ha già fatto un gol e sfiorato il secondo con due giocate a rientrare. (32' st Zanchetta sv).
Spinaccè 6 Non riesce sempre a farsi vedere, non gli arrivano molti palloni. Sa però tenere i suoi in attacco, fraseggiare coi compagni e proporsi negli spazi ampliando le opzioni offensive nerazzurre.
16' st Owusu 6 In un'Inter più a trazione difensiva - quella del secondo tempo - il suo maggior contributo è in interdizione. Non gli arrivano palloni promettenti, non partecipa a molte offensive, ma non si tira indietro nei duelli con e senza palla.
Quieto 6 La sua fascia è quella meno battuta nelle offensive nerazzurre, che prediligono le fiammate di Konate. Dal canto suo però sbaglia poco o nulla: non sempre riesce ad aprire spazi ma perde pochissimi palloni. (32' st Mosconi sv).
All. Chivu 6.5 Mette in campo un'Inter arrembante, che sa sfruttare i propri punti di forza (velocità in verticale e negli spazi, solidità e precisione a metà campo) e i punti deboli degli avversari. Sa anche adeguarsi ai momenti favorevoli di questi ultimi e concedere sempre il meno possibile. Il pareggio è, tutto sommato giusto. Il primo posto in classifica, pure.