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Under 16 A-B

Destro a girare da 30 metri e gol all'incrocio: l'Inter rimonta il Lecco e difende il primo posto

Dopo il botta e risposta Manzinali-Grisoni Fasana, una perla di La Torre consente ai nerazzurri di rimanere in vetta

Inter-Lecco Under 16

INTER-LECCO UNDER 16 A-B • Pietro La Torre e Lorenzo Manzinali, i due migliori in campo del match

Situazione di caos. La squadra è appena riuscita a pareggiare, ma mai come stavolta serve vincere. Il Milan in mattinata batte l'Udinese e si porta momentaneamente in testa, così l'Inter deve prendersi i tre punti per rimettere il muso davanti. Solo che Manzinali segna prima dell'intervallo il gol del vantaggio del suo Lecco, e dopo l'1-1 a inizio ripresa di Grisoni Fasana la missione non è ancora completata. Suona il campanello. Non è Mister Wolf, ma anche lui risolve problemi. Non è Pulp Fiction, ma Inter-Lecco. E "lui" è Pietro La Torre, centrocampista dai piedi buoni che nel momento decisivo si inventa il gol della vittoria con un destro a girare da lontanissimo che si infila sotto la traversa dopo una traiettoria ad arcobaleno. Un gol bello quanto importante, perché consente a Solivellas di inanellare la terza vittoria di seguito e di tenere stretto il primo posto. Per il Lecco, invece, una beffa: dopo aver assaporato il colpaccio, Vicinanza Toscano si deve accontentare dei grandi passi avanti rispetto al 7-1 dell'andata. E, attenzione, non è poco: oggi il Lecco è una squadra vera, lo ha dimostrato a Interello e ora vorrà continuare a farlo. Per continuare a inseguire il sogno delle fasi finali.

IL GOL A SORPRESA

Che per l'Inter non sarà una partita di tutto riposo lo si capisce immediatamente. Per demeriti dei nerazzurri, sì falcidiati dalle assenze ma mai comunque veramente in grado di scardinare la difesa avversaria, ma soprattutto per i meriti di un Lecco ben messo in campo e venuto al Suning non solo per difendersi ma anche per provare a fare l'impresa della vita. E non è un caso se la prima palla gol del match sia proprio per i ragazzi di Vicinanza Toscano: Infrano è caparbio in area di rigore, l’attaccante assiste a rimorchio Nuzzi che però chiude troppo il destro (9'). Un campanello d'allarme che l'Inter trascura, perché tutto sommato il possesso palla è a favore dei padroni di casa e, piano piano, sembra ci sia la convinzione di poter arrivare al gol. E le tre occasioni in successione danno tutto sommato ragione a La Torre e soci: sponda di Carrara che libera al cross Moressa, palla bassa per Grisoni Fasana che ci prova al volo e sinistro altissimo (23'); schema Inter che manda al tiro da fuori La Torre, Maddalon respinge lateralmente (28'); recupero palla di Leoni che va al cross, Moressa si inserisce con i tempi giusti e calcia al volo ma Maddalon è ben piazzato e blocca (32'). Roba comunque non da prima pagina, con il Lecco che non si scompone e prima dell'intervallo trova il gol che sblocca la partita: punizione di Cosi, uscita alta di Farronato che però non trattiene, Manzinali a porta vuota insacca (37'). La reazione interista è immediata - incursione a sinistra di Sorino, rasoterra forte ma che sfila a lato (40') ma insufficiente.

LA RIMONTA DELLA CAPOLISTA

Che si traduce in un secondo tempo in cui i nerazzurri prendono in mano la partita e non la mollano più. Il Lecco lo capisce subito, cerca di serrare le fila ma pronti-via rischia di incassare il pareggio: verticalizzazione improvvisa di Virtuani per Carrara, l’attaccante si gira in una frazione di secondo e scarica un mancino rasoterra che si schianta sul palo (3' st). Passato lo spavento, la musica non cambia e un attimo prima del doppio cambio studiato da Solivellas arriva l'1-1: La Torre aziona Grisoni Fasana, “balletto” al limite dell’area ed esterno destro vincente con la complicità di una deviazione che disorienta Maddalon (10' st). Il tecnico spagnolo passa al 4-3-1-2 inserendo Franchi e piazzando Moressa alle spalle delle punte, e dopo un tentativo velleitario del Lecco - contropiede che porta al tiro Nuzzi, destro a girare che termina però alto senza creare grattacapi a Farronato (15' st) - arriva anche il sorpasso: La Torre raccoglie un passaggio laterale, si sposta la palla sul destro e indovina il gol dell’anno da lontanissimo con un tiro a girare carico di effetto che si infila sotto la traversa (21' st). Vicinanza Toscano si gioca Spreafico e Llupi per dare freschezza in avanti, ma il forcing lecchese è troppo debole e porta solo a un paio di situazioni nelle quale Farronato è bravo a farsi trovare pronto in uscita. Vince l'Inter, che ri-sorpassa il Milan e difende il suo primo posto.

IL TABELLINO

INTER-LECCO 2-1
RETI (0-1, 2-1): 37' Manzinali (L), 10' st Grisoni Fasana (I), 21' st La Torre (I).
INTER (4-3-3): Farronato 6.5, Moranduzzo 6.5, Sorino 7, La Torre 8, Medina 7.5, Breda 7, Virtuani 7 (11' st D'Agostino 6.5), Leoni 6.5 (11' st Franchi 6.5), Carrara 6.5 (34' st Suppa sv), Moressa 7, Grisoni Fasana 7.5 (23' st Orlacchio 6.5). A disp. Mortarino. All. Solivellas 7.
LECCO (4-3-1-2): Maddalon 6.5, Gianola 6.5, Galli 6.5 (28' st Montella 6.5), Hugony 6.5, Benvenuto 7 (34' st Tenace sv), Manzinali 7.5, Infrano 7, Nova 7, Nuzzi 6.5 (23' st Spreafico 6.5), Braida 6.5 (23' st Llupi 6.5), Cosi 7. A disp. Romeo, Vitellaro, Pino, Dorascenzi, Mapelli. All. Vicinanza Toscano 6.5.
ARBITRO: Evangelista di Treviglio 7.
ASSISTENTI: Manzini di Voghera e Filipponi di Monza.
AMMONITI: Benvenuto (L), Nova (L), Breda (I).

LE PAGELLE

INTER
Farronato 6.5 Cosa fare quando si commette un errore? Resettare, reagire, concentrarsi. Sbaglia e il Lecco va in vantaggio, poi con due uscite capolavoro nel finale salva i tre punti.
Moranduzzo 6.5 Spinge tanto, spinge bene. Arriva svariate volte sul fondo e con il piede che ha fa succedere sempre qualcosa.
Sorino 7 Quando torna con i pari età si capisce perché gioca già con l'Under 17. Ha corsa, piede "alla Dimarco" e duttilità tattica: suona la carica dopo lo svantaggio, occupa quasi sempre la metà campo avversaria e chiude la partita da esterno alto.
La Torre 8 Il gol è un capolavoro e basterebbe quello: una perla da lontano che unisce bellezza e importanza. Poi c'è tutto il solito lavoro da mediano tuttofare: contrasta e fa da regista, onnipresente.
Medina 7.5 Nuovi Cannavaro crescono. Grande partita la sua, chiusure puntuali e decisive una dietro l'altra.
Breda 7 Eleganza nei disimpegni, efficacia in marcatura. Come sempre è uno dei migliori.
Virtuani 7 Nel primo tempo è tra i più propositivi, stavolta parte mezzala e fa vedere quanto riesce a fare male in quella posizione. Vivace, tecnico e dipendente dagli assist: quello per Carrara che prende il palo è roba seria.
11' st D'Agostino 6.5 Dà il cambio in mediana e si rende utile nel momento in cui c'è da andare a vincere la partita.
Leoni 6.5 Affianca La Torre nella fase di costruzione bassa e fa girare il gioco con sventagliati e passaggi brevi.
11' st Franchi 6.5 Con il suo ingresso si passa alle due punte: costringe il Lecco a schiacciarsi e dà un aiuto tangibile a Carrara.
Carrara 6.5 Un palo clamoroso, un colpo di testa fuori di poco ma soprattutto un grande lavoro da riferimento della fase offensiva. (34' st Suppa sv).
Moressa 7 Già positivo come esterno largo a sinistra, ancora meglio quando passa trequartista e può dare libero sfogo alle sue idee.
Grisoni Fasana 7.5 Attaccante, mezzala, utile sempre. Soprattutto quando si inventa il gol dell'1-1, quello che apre la strada alla rimonta interista. Balletto alla Ronaldinho, trivela col destro e palla in fondo al sacco. (23' st Orlacchio 6.5)
All. Solivellas 7 Nel primo tempo più intenzioni che qualità, la ribalta cambiando sistema di gioco e credendoci sempre. Il Milan mette pressione, lui se la scrolla di dosso.

LECCO
Maddalon 6.5 Una bella parata su La Torre, poi tanti interventi scolastici ma eseguiti in totale sicurezza: una deviazione lo mette fuori causa sull'1-1, poi il gol dello stesso La Torre è imparabile. 
Gianola 6.5 Su e giù, su e giù. Magari senza picchi di pericolosità, ma con un altissimo tasso di affidabilità.
Galli 6.5 Più difensivo che offensivo, anche perché la partita richiede questo: fa tutto e lo fa bene, soprattutto nel primo tempo. (28' st Montella 6.5).
Hugony 6.5 Ha il compito più difficile, quello di sostenere un centrocampo che si deve opporre a una delle mediane più forti d'Italia. Non ha occasioni da regista, si fa notare per tante - utilissime - corse all'indietro per andare a chiudere i varchi.
Benvenuto 7 Buonissima prova su Carrara, che gli va via giusto un paio di volte. Quando entra Franchi sale pressione, ma anche il suo livello di attenzione. (34' st Tenace sv).
Manzinali 7.5 Se giocasse sempre contro l'Inter sarebbe il capocannoniere del campionato. Ogni volta che la sua strada si incrocia con i nerazzurri, finisce che la puccia: dopo la Youth Cup e la gara di andata, mette a segno il terzo gol stagionale alla sua rivale preferita. Ma non solo, si prodiga in ottime chiusure e tiene in piedi la baracca finché è possibile.
Infrano 7 Quando sgasa palla al piede è uno spettacolo per gli occhi. La prima palla gol della partita arriva proprio da una sua iniziativa, poi si fa sempre trovare nel posto giusto quando c'è da andare a pungere in contropiede.
Nova 7 Grande presenza a centrocampo per fisico, quantità e iniziative in verticale quando c'è da occupare lo spazio in area di rigore. Se fosse arrivato in anticipo di un secondo su quell'ultima palla sarebbe stata una giornata di gloria.
Nuzzi 6.5 Partita sulla carta complicatissima, ma in realtà la prima palla gol capita sul suo destro. Poi si fa notare in contropiede, ma il lavoro migliore lo fa facendo salire la squadra quando c'è bisogno di ossigeno. (23' st Spreafico 6.5).
Braida 6.5 Interpretazione da "falso dieci", utile sia quando c'è da andare a puntare la difesa dell'Inter sia quando c'è da aiutare in mediana. (23' st Llupi 6.5). 
Cosi 7 Praticamente fa due ruoli, la mezzala sinistra e l'esterno a tutta fascia. Situazione tattica che lo sfianca? Tutt'altro: corre all'infinito ma soprattutto dal suo piede arriva la palla che poi si traduce nel gol di Manzinali. Prezioso.
All. Vicinanza Toscano 6.5 Arriva al match con la capolista senza Mapelli ma poco importa. Nel primo tempo fa la partita perfetta, limita le fonti di gioco dell'Inter e colpisce nel momento migliore, quando l'avversario non può reagire. Il pizzico di fortuna nel gol di Manzinali si ritorce contro in occasione dell'1-1 di Grisoni Fasana: poi il capolavoro di La Torre gli rovina i piani, ma l'ottima prestazione rimane. Soprattutto se si pensa al 7-1 dell'andata. Passi da gigante.

ARBITRO
Evangelista di Treviglio 7 Partita non semplice per ritmi e tensione agonistica, stronca sul nascere un paio di situazioni pericolose e tutto sommato sbaglia poco. Perfetti i cartellini gialli a Breda, Benvenuto e Nova, nessun episodio dubbio nelle rispettive aree di rigore.

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