Under 16 A-B
29 Febbraio 2024
Andrea Luongo, capitano e trascinatore del Torino Under 16 A-B
Saltare una partita? Non se ne parla proprio! Irrinunciabili, stacanovisti, infaticabili. Insomma, chiamateli come più vi piace, fatto sta che loro sono diventati una vera e assoluta costante del Torino, che anela ad un obiettivo più che raggiungibile: i Playoff. Date loro un pallone, un campo da calcio e il gioco è bello che fatto. Probabilmente, se qualcuno non li chiama, non finirebbero mai di giocare e continuerebbero all'infinito. È ciò che sta succedendo a tre Torelli 2008: Andrea Luongo, sempre più centrale nel progetto Toro, Mattia De Lucia e Patrick Odendo. La loro passione per lo sport più bello del mondo nasce lontano dalla Mole, ma il destino ha riservato loro delle grandi soprese. Su 18 gare giocate dai granata, loro tre le hanno giocate tutte. Avete letto bene: tutte.
Il numero uno degli imprescindibili del Torino, anzi, il numero 10, è ovviamente Andrea Luongo con 1382' minuti all'attivo (quarto in questa speciale classifica nel Girone A). Come poteva mancare il capocannoniere, nonché capitano e trascinatore del Toro che sogna i Playoff distanti solo di quattro punti. 6 gol in 18 presenze in campionato, l'ultimo bellissimo contro il Sassuolo in trasferta: su punizione, conquistata dopo aver saltato tre uomini e essersi preso un fallo al limite dell'area avversaria. Nella stessa partita, è protagonista attivo del raddoppio di Edoardo Reci con un tunnel e un passaggio chiave. Poi, altre reti pesantissime come quella del momentaneo 1-2 a Vinovo nel derby della Mole d'andata contro la Juventus, il rigore realizzato a Modena allo scadere decisivo per i tre punti e a segno anche una nella sua Napoli. Luongo, infatti, cresce nella Peluso Academy - squadra del capoluogo campano nella quale ha militato anche il bomber del gruppo Giuseppe Forte, centravanti della Sampdoria - prima di volare in direzione Mole Antonelliana nell'estate del 2022, dove nell'arco di un paio di anni è diventato il leader tecnico ed emotivo dei Torelli.
Inoltre, Luongo è il giocatore che vanta la media voto più alta del girone: 7 fisso. Occhio alla prossima giornata, quando il Torino affronterà il Napoli: dovrà cercare di tenere a bada l'enfant prodige, che sentirà aria di casa seppur si giocherà al Cit Tuin e che avrà voglia di bucare la porta dei partenopei per la seconda volta in stagione. Presenza fissa anche nella Nazionale Under 16 di Daniele Zoratto, il quale si affida spesso sull'estro del fantasista granata, che si è fatto notare soprattutto contro Olanda e Repubblica Ceca tra l'ottobre e il novembre scorso, contro le quali ha giocato due partite dal tasso tecnico elevato, tra spunti personali e servizi da calciatore di livello.
Nello scacchiere di Michele Vegliato non manca mai al centro della linea difensiva a tre Mattia De Lucia, arrivato sotto l'ombra della Mole due stagioni fa dalla Soccer Trani. Dopo nove anni passati nella società della sua terra, la Puglia, giocando spesso da sotto età con l'Under 15, approda in granata in veste da centrocampista. Per la sua prima esperienza da professionista, De Lucia si presenta proprio come un calciatore che gioca nel settore centrale del campo. In seguito, arriva l'intuizione di Vegliato, che capisce di avere tra le mani un gran difensore dotato di una stazza notevole e qualità per l'impostazione dal basso. Non a caso, molte delle vittorie sono passate per un suo lavoro in fase di marcatura, con la quale si è spesso nelle tasche l'attaccante avversario . La svolta: il fiuto dei dirigenti del Torino arriva durante i tornei dedicati ai giovanissimi in Lombardia, precisamente a Crema e Bellinzona, durante i quali sono stati attratti dalle doti del tranese 2008.
Arrivare a Torino è un vero e proprio sogno, che si è realizzato con sforzi tanti, sacrifici e grande ambizione: trasferirsi a quasi mille chilometri di distanza da Trani non è roba da poco, ma per Mattia era un treno su cui salire al volo. Sogno che si è tramutato in realtà nell'agosto del 2022, anno dell'ufficialità del suo passaggio e soprattutto il 22 ottobre 2023, giorno nel quale è arrivata la prima rete con la maglia del Toro. Non in una classica partita della domenica, ma nella Partita con la P maiuscola: contro la Juventus, nel derby sentitissimo della città. Il primo gol non si scorda mai. Si ripete contro il Modena un mese dopo: per ironia della sorte, due sfide in cui sono andati a rete sia lui sia Luongo.
Durante la stagione, è sempre partito dall'inizio, giocando in totale 1352 minuti. I compagni e la società lo descrivono come un ragazzo educato e diligente, qualità che si trasmettono anche sul terreno di gioco, infatti sono solo tre le ammonizioni ricevute e zero cartellini rossi.
Abbiamo parlato della difesa, dell'attacco, manca solo il centrocampo. Ecco che arriva, in questo reparto un solo giocatore è stato chiamato in causa in tutte e 18 le partite giocate dal Torino: Patrick Odendo. Arrivato in quest'annata dopo la bella parentesi alla Spal della scorsa stagione con la quale è arrivato a giocarsi i Playoff, è diventato sin dal principio un pallino essenziale nello spartito di Vegliato, dato che in poco tempo è diventato uno degli stacanovisti del gruppo. Largo a sinistra nel 3-4-3, Odendo dimostra polmoni, cuore e grinta per tutti gli 80' minuti più recupero: con la sua fisicità ed imprevedibilità, rappresenta una spina nel fianco per ogni difesa del campionato, che spesso deve incorrere nel raddoppio per fermarlo quando parte dalla sua mattonella preferita.
I tre gol contro Pisa, Cremonese e Sampdoria segnati durante il torneo certificano lo spiccato cinismo sotto porta dell'ex biancoazzurro, dato che non si trova a tirare ad ogni partita, bensì gioca intelligentemente e attacca quando trova un buco tra la retroguardia avversaria, risultando spesso decisivo. Tuttavia, il suo record di presenze è destinato a concludersi già nella prossima partita con il Napoli, dato che nell'ultima a Sassuolo ha ricevuto un'espulsione a fine gara.