Torneo Annovazzi
07 Marzo 2024
UNDER 14 PRO SESTO: Mastromarino e Ferrari, decisivi per la Pro Sesto
Quando l'impossibile diventa possibile. Ma cos'è l'impossibile? L'impossibile è battere l'Atalanta che no, non ha certamente bisogno di presentazioni, specie quando scende in campo al Torneo Annovazzi. E cos'è stata resa possibile? È stata resa possibile l'impresa leggendaria della Pro Sesto, che a un passo dalla semifinale elimina la Dea dopo i calci di rigore (1-1 firmato Mastromarino e Gagliardi nei tempi regolamentari) e lancia la sfida all'Inter, nel frattempo impegnata nel proprio quarto di finale contro la Franco Scarioni.
In piazza Petazzi è già festa grande, in piazza Oldrini c'è già gente in strada con le bandiere. È il capolavoro di Mastromarino: un po' per il gol del vantaggio, un po' per la freddezza dagli undici metri al quinto e (pen)ultimo rigore. È quindi il capolavoro di Ferrari, semplicemente straordinario tra i pali: perché gioca una partita rasente la perfezione, perché ipnotizza Pansera e anche perché, poco dopo la traversa di Shullani all'ultimo tiro dagli undici metri, si lascia andare in una corsa da mille e una notte e sì, scatena anche la festa sestese. What else?
Chi non vorrebbe essere Ettore Pasca? E ancora, chi non vorrebbe essere Ettore Pasca all'intervallo? Quali siano stati gli argomenti trattati con capitan Mastromarino e tutti gli altri non è dato saperlo, ma probabilmente non è neppure così importante. Resta il risultato, anzi i risultati: da quello più "freddo" e quindi oggettivo, a quello più profondo e con un significato intrinseco ben più complesso. Per la Pro Sesto sono positivi entrambi: perché Mastromarino firma il gol del vantaggio e all'intervallo è 1-0 (9'), perché tutti i classe 2010 biancocelesti hanno fatto passare i peggiori incubi all'Atalanta.
E questa è già di per sé una notizia perché non è un'Atalanta come le altre, nossignore. È l'Atalanta di Percassi: bomber, rifinitore e tante, tantissime altre cose. È l'Atalanta di Gjoka: un po' metronomo, un po' cervello, un po' leader tecnico. È l'Atalanta di Radaelli e Gagliardi, non proprio gli ultimi degli arrivati e forse sorpresi dalla tecnica di Mastromarino e dal dinamismo di Di Gioia. È poi l'Atalanta di Foglia, attento nel deviare in angolo l'ottimo calcio di punizione di Sala: secondo e ultimo pericolo per la Dea, che dall'altra parte si fa vedere con la velocità di Meyou e Sergio ma non incide: il sinistro del primo è debole (12'), il destro del secondo pure (19').
E se l'intervallo in casa Pro Sesto ha assunto le sembianze di una merenda in un caldo pomeriggio di luglio, per capire lo stato d'animo nello spogliatoio dell'Atalanta è sufficiente pensare, immaginare l'esatto opposto. Non che questo non porti i propri frutti, anzi. Giordani ridisegna la Dea, Canavesi e compagni fanno il resto. Nell'ordine: trovano il gol del pari con Gagliardi (2'), sfiorano il sorpasso prima con lo stesso difensore (ma siamo sicuri che di mestiere faccia davvero il centrale?) (10'), poi con una conclusione debole di Canavesi (13').
Intanto la Pro Sesto si riassesta, prova pure il colpo grosso sull'asse Chiodi-Ligu (26') e, con pieno merito nonostante la sofferenza, costringe la Dea ai calci di rigore. I gol di Cascella e Pansera sono seguiti dai miracoli di Ferrari e Gerosa, quindi le coppie Ligu-Chiodi (Pro Sesto) e Odje-Locatelli (Atalanta) non sbagliano. È poi il turno di Mastromarino e Shullani: il primo trova l'angolo senza indugi, il secondo centra in pieno la traversa, fa piangere i bergamaschi e scatena la gioia dei sestesi.
PRO SESTO-ATALANTA 1-1 (5-4 d.c.r.)
RETI: 9' Mastromarino (P), 2' st Gagliardi (A).
PRO SESTO: Ferrari, Cremone, Giuliano, Chiodi, Cascella, Luly, Sala, Dorascenzi, Di Gioia, Maastromarino, Beretta, Vaccarini, Levati, Zonca, Iaria, Strignano, Ligu. All. Pasca.
ATALANTA: Foglia, Pansera, Bianchi, Gjoka, Radaelli, Gagliardi, Meyou, Bonanno, Percassi, Mazzola, Sergio, Gerosa, Muji, Casali, Locatelli, Canavesi, Odje, Shullani. All. Giordani-Di Cintio.
ARBITRO: Islam di Milano.