Under 17 A-B
08 Marzo 2024
Under 17 A-B: Il portiere della Juventus Riccardo Radu . Il classe 2007 ha appena firmato il suo primo contratto da professionista fino al 2026.
Spesso le creazioni più innovative, sorprendenti e lungimiranti, hanno origine da un avvenimento inaspettato che nasce quasi per caso, da un semplice quanto curioso esperimento. Se vi dicessimo che, durante una classica partita di campionato tra ragazzi di otto anni, ad uno in particolare è stata completamente stravolta la vita calcistica, voi ci credereste? Nel caso in cui foste ancora in dubbio con la risposta, ve la diamo noi: credeteci, eccome. È la magica storia di Riccardo Adrian Radu, ex ala d'attacco della Sisport, adesso portiere 2007 nato a Torino e di origini romene in forza alla Juventus. Ebbene, nel 2016 l'allenatore dei bianconeri dilettantistici Lorenzo Niello insieme a Fabio Cucciniello (promossi entrambi alla Juve, il primo è il tecnico degli Esordienti), essendo a corto di un estremo difensore dopo un infortunio, ha deciso di schierare Radu tra pali. Da quel giorno, non abbandonerà più i pali e la sua carriera prenderà una svolta pazzesca. Questo racconto può assomigliare molto a quello di un certo Gianluigi Buffon che, dopo un trascorso da centrocampista nelle giovanili del Parma, a quattordici anni ha trovato le sue più immense fortune spostandosi nello specchio, complici le varie assenze dei suoi compagni portieri. Se esiste il destino, allora, aspettiamoci grandi cose.
Quando aveva nove anni, i dirigenti della Vecchia Signora convincono Riccardo e la sua famiglia a sposare il progetto juventino, puntando sulle già evidenti qualità del ragazzo. Svolge tutta la trafila partendo dagli Esordienti, poi inizia la scalata e in poco tempo arriva direttamente in Under 16, annata della definitiva consacrazione. Con Fabio Rivalta in panchina, acquisisce minutaggio e accumula ben 6 clean sheets in 15 presenze stagionali in totale. Numeri che risuonano a gran volume e che si stanno ripetendo anche con l'Under 17: su 13 partite giocate 5 le ha concluse con la porta inviolata, incassando appena 14 centri avversari.
D'altronde, la Sisport è una fucina di veri talenti (non solo del calcio): cominciando proprio da un compagno di squadra di Radu, Francesco Leone, il quale è anche il capocannoniere della Juventus con 10 gol segnati in 1138' minuti (0.87 per match). Seguono le tracce di Radu anche Gabriel Ionut Brostic (con il quale condivide le radici della Romania) e Parfait Assom, entrambi portieri del 2010 passati alla Signora quest'anno.
Il rinnovo di contratto - il primo da professionista - fino al 2026 è un colpo da dieci e lode per il calcio italiano, che potrà godere di avere tra le proprie fila uno tra i talenti più forti e promettenti dell'intero panorama calcistico, ma anche uno dei più moderni a svolgere il delicato ruolo di portiere. Radu non dimentica da dov'è partito e il piede da attaccante ce l'ha ancora; non a caso, l'impostazione dal basso è un suo cavallo di battaglia: rinvio affilato, potente e preciso per la punta di riferimento, che è stata una chiave tattica nell'ultima giornata di campionata giocata a Vinovo contro la Sampdoria. Tutto unito ad una reattività ed esplosività fra i pali, anche in quanto a leadership, caratteristiche che accomunano chi vuole diventare un campione.
A questo proposito infatti, non sono mancate le chiamate dei top club europei, soprattutto dalla Germania: è squillato più volte il telefono dell'agente di Radu, Edoardo Colombo (della GG11, agenzia che supervisiona giocatori del calibro di Guglielmo Vicario, Radu Drăgușin a proposito di predestinati della nazionale romena e uno dei calciatori più sorprendenti della Serie A, Albert Guðmundsson). Insomma, non solo la Juve ha individuato un prescelto di questo sport, ma anche alcuni dei migliori procuratori hanno calato l'affare vincente. Vicino, ma evitato un percorso alla Manuel Pisano, attaccante approdato due estati fa al Bayern Monaco dalla Juventus: i bavaresi, complice la mancanza di un accordo tra l'ex Pozzomaina e i bianconeri, sono riusciti a strapparlo a costo zero.
Riccardo Radu, grazie alle prestazioni sontuose delle ultime due stagioni, si è conquistato di diritto il posto nella selezione Under 17 della Romania, paese che ha deciso di rappresentare in virtù della cittadinanza. Se il 5 marzo 2024, come cita una nota ufficiale del sito della Juventus per Riccardo è «un giorno molto speciale» per la firma sul nuovo contratto, il 14 gennaio 2024 lo è ancor di più. Per quale motivo, vi starete chiedendo? Questa data coincide esattamente con l'esordio nientemeno che con la Primavera di Paolo Montero da ultra sotto età con la 40 sulle spalle. Esordire con i grandi fa un certo effetto, una sensazione indescrivibile, ma se pensiamo che il quell'occasione si è giocata Juventus-Inter, immaginare di trovare degli aggettivi per descrivere le emozioni provate dal portiere 2007 diventa impossibile. Quel derby d'Italia la Juve lo ha vinto 1-0 grazie al gol di Michele Scienza (2006), di corto muso come viene spesso detto ormai; Radu è stato decisivo nel fermare nei primi minuti il tiro di Amadou Sarr, salvando con un gran tuffo: un intervento fondamentale ai fini del risultato. I fotografi gli hanno probabilmente scattato la foto della vita in quel momento, che sicuramente si è stampato e ha appeso in camera affianco ai poster dei suoi idoli.
Gioca la prima senza subire nemmeno un gol dalla corazzata nerazzurra e viene riconfermato dal tecnico uruguaiano per la gara contro il Lecce, contro cui giocherà una delle sue miglior partite da quando è alla Juventus (se non la migliore). Con parate fenomenali, riesce ad essere un'altra volta determinante per la squadra, che metterà in cassaforte il secondo risultato consecutivo di misura. Per lui 8 in pagella e premio di migliore in campo a mani basse. La terza apparizione in Primavera non ha trovato la medesima fortuna: infatti a Verona, i bianconeri sono incappati in una sconfitta per 2 reti a 0.
L'esperimento è diventato realtà e certezza: Radu è pronto ad aggiungere altre pagine nel suo libro juventino, il rinnovo fino al 2026 è un regalo per tutto il calcio italiano, che potrà coccolarsi al sicuro un talento dal futuro roseo, anzi, tutto bianconero.