Under 18
10 Marzo 2024
Under 18 - Torino-Genoa: Un Torino da sogno schianta il Genoa: i granata vincono 3-0 trascinati da un superlativo Longoni. In foto Raballo, autore del primo gol
Dopo più di un mese dall’ultima volta, il Torino Under 18 riassapora il gusto della vittoria. Nel lunch match di oggi infatti, i ragazzi allenati da Antonio Larocca hanno nettamente sconfitto il Genoa con un rotondo 3-0. Prestazione di carattere da parte dei granata che, dopo una partenza tutta a tinte rossoblù, sono venuti fuori con il passare dei minuti. Punteggio che si sblocca a due minuti dall’intervallo grazie a Raballo, bravo a svettare sopra tutti su calcio d’angolo di Longoni. Nella ripresa la sfida si fa più fisica e più spezzettata. Il Genoa tiene di più la palla nel tentativo di trovare il gol del pareggio, anche se ad avere le occasioni più nitide sono i padroni di casa, troppo spreconi in contropiede. Al ventisettesimo della ripresa però, dopo un paio di opportunità malamente sfruttate, il Toro trova il raddoppio con Longoni, su assist di Armocida, a conclusione di un’azione corale meravigliosa e iniziata da Raballo. Incassata la seconda rete di giornata, il Genoa esce mentalmente dalla partita e non riesce a trovare il guizzo giusto per riaprirla. A quattro dal novantesimo, i granata calano anche il tris; questa volta a finire sul tabellino dei marcatori è Camatta che, sul secondo assist di giornata di Longoni, si inventa un tiro a giro da trenta metri che non lascia scampo a Bertini. Successo importante quello ottenuto quest’oggi dal Torino, tre punti che mancavano addirittura dal 28 gennaio e che permettono ai piemontesi di salire a quota ventidue punti in classifica. Brusca battuta d’arresto invece per il Genoa, partito decisamente meglio rispetto agli avversari, ma mai capaci di costruire nitide palle gol; con questa sconfitta i liguri rimangono fermi al sesto posto in classifica con trentasei punti.
La partita inizia con un avvio molto deciso da parte del Genoa, entrato in campo in maniera più arrembante e aggressiva, al contrario di un Torino più timido, meno intenso e costretto sempre a stare sotto palla. Il primo squillo della gara arriva all’ottavo di gioco, minuto in cui Fazio sibila il palo alla sinistra di Cabella con una conclusione dal limite che però si spegne sul fondo. Tre minuti più tardi sono ancora i rossoblù a rendersi pericolosi dalle parti del numero uno granata: questa volta, sempre da fuori area, ci prova Grossi, la cui conclusione dal limite, dopo esser stata sporcata dalla deviazione di un difensore granata, fa la barba al palo e finisce in calcio d’angolo. Il doppio spavento subito sveglia il Torino, tant’è che con il passare dei minuti, i ragazzi allenati da Larocca crescono di intraprendenza e aggressività. Al diciottesimo i padroni di casa costruiscono una grandissima occasione grazie ad una bella azione manovrata: Magui pesca Soulier con il tacco, con quest’ultima che di prima intenzione la mette in mezzo bassa per un taglio di un compagno. Il primo ad arrivare sul pallone è Galantai che, dall’altezza del dischetto del rigore, non riesce ad angolare il tiro e di fatto spara addosso a Bertini, a sua volta bravo a chiudere quanto più specchio di porta possibile. Sei minuti più tardi, al minuto ventiquattro per la precisione, altra buona occasione per il Torino, questa volta da calcio piazzato: la punizione mancina di Longoni parte bene, si abbassa all’ultimo e costringe Bertini a metterci in guantoni e a spedire il pallone sopra la traversa. Alla mezz’ora di gioco, l’ottimo spezzone centrale da parte del Torino viene ripagato con il gol del vantaggio: in seguito agli sviluppi di un calcio d’angolo, capitan Bonadiman mette un bellissimo traversone col destro che trova preciso e puntuale il taglio del numero Rasheed, il quale colpisce indisturbato il pallone e timbra l’1-0 per i suoi. La gioia del gol dura però pochi istanti in quanto il signor Bortolussi di Nichelino, su segnalazione del suo assistente, annulla tutto per una posizione di offside proprio dello stesso Rasheed. Sul finire della prima frazione, Torino a centimetri dal vantaggio: lancio millimetrico di Zaia che scavalca la testa di Barry e trova splendidamente Raballo; a questo punto il centravanti di casa la mette giù e calcia di prima intenzione verso la porta di Bertini, il quale è bravo a chiudere lo specchio e a parare. Sulla respinta arriva Galantai che, a botta sicura, calcia di sinistro, trovando però l’opposizione sulla linea da parte di un giocatore del Genoa, bravo a capire prima le intenzione del centrocampista granata e a spedire il pallone in calcio d’angolo. Sul successivo corner battuto dal sinistro ad uscire di Longoni, ecco che il Torino la sblocca: Raballo arriva per primo sul pallone e di testa timbra il gol che vale l’1-0. Doccia fredda per il Genoa, speranzoso di rientrare negli spogliatoi in situazione di parità e ora costretto ad inseguire.
Nella ripresa, contrariamente a quanto avvenuto nel primo tempo, il ritmo è più lento e il gioco è spesso spezzettato da falli e da interruzioni. Per vedere la prima nitida occasione del secondo tempo bisogna aspettare il ventunesimo, minuto in cui il Torino va vicinissimo al raddoppio: il neo entrato Rossi scavalca la difesa genoana con un passaggio filtrante che permette ad Armocida, a sua volta subentrato, di involarsi verso la porta avversaria. A tu per tu con Bertini però, nonostante tutto il tempo avuto per coordinarsi e per prendere la mira, il numero diciannove granta strozza troppo la conclusione e spedisce il pallone sul fondo. In casa Toro però, l’appuntamento con il gol è soltanto rimandato di pochi minuti. Al ventisettesimo infatti, i torelli trovano il raddoppio da situazione di contropiede: Raballo conduce palla e la passa a Armocida, il numero diciannove la mette in mezzo rasoterra e trova il taglio di Longoni che, da pochissimi metri, spinge la palla in porta. Azione meravigliosa da parte dei ragazzi di Larocca che con tre passaggi sono riusciti a confezionare un fantastico gol. Il secondo gol subito spegne un po’ le speranze di rimonta da parte del Genoa, il quale prova sì a creare qualcosa, ma senza mai trovare l’occasione giusta per dimezzare lo svantaggio. I ragazzi di Ruotolo si disuniscono un po’ e di questo ne approfitta il Torino che diventa padrone del campo e affonda quando può. A dieci dal novantesimo, torelli che hanno sulla racchetta l’opportunità per chiudere definitivamente i conti: Raballo si lancia verso la porta e conclude di sinistro: a negare la doppietta al centravanti granata ci pensa però Bertini, bravo ad uscire con i tempi giusti e a chiudere lo specchio al centravanti granata. Qualche minuto più tardi però, il 3-0 da possibilità diventa realtà. Longoni serve Camatta e quest’ultimo, senza pensarci due volte, lascia partire una conclusione a giro dai trenta metri che beffa Bertini e di infila sotto la traversa. Secondo assist di giornata per il numero sette del Torino e rete meravigliosa per il terzino sinistro dei torelli, autore di una prestazione sontuosa per quantità e qualità. Esauriti i quattro minuti di recupero, il direttore di gara fischia tre volte e sancisce la fine del match: Torino batte Genoa 3-0.
IL TABELLINO
TORINO-GENOA 3-0
RETI: 43’ Raballo (T); 27’ st Longoni (T); 41 st Camatta (T)
TORINO (4-3-3): Cabella 7, Zaia 6.5, Camatta 7.5, Mahari 6.5, Rasheed 6.5, Bonadiman 6.5 (34’ Gasti Sv), Longoni 8.5 (41’ st Vagnati Sv), Galantai 6.5 (34’ st Di Paolo Sv), Raballo 7.5 (41’ st Scarfiello Sv), Soulier 5 (13’ st Rossi 6.5), Magui 6 (13’ st Armocida 7). A disposizione: Sorensen, Scarfiello, Syll, Odello. All.: Larocca 7
GENOA (4-3-1-2): Bertini 6.5, Bailo 5.5 (34’ st Sancinito Sv), Ghinassi 6, Fazio 6, Deseri 6, Barry 6, Grossi 5.5 (34’ st Al Kharusi Sv), Dodde 5.5 (17’ st Johansson 5.5), Pellicanó 5.5 (17’ st Lattari 5.5), Carbone 6, Thorsteinsson 6 (34’ st Pinelli Sv). A disposizione: Frasca, Georgievski, Camilletti, Mavraj. All.: Ruotolo 6
AMMONITI: 15’ st Fazio (G);
ARBITRO: Bortolussi di Nichelino 7: qualche svista ma niente errori plateali. Usa i cartellini in maniera molto ponderata ed è sempre vicino all’azione di gioco. In generale una conduzione di gara pienamente sufficiente per lui.
ASSISTENTI: Cufari di Torino; Fracasso di Torino
LE PAGELLE
TORINO
Cabella 7 Clean sheet meritato per l'estremo difensore granata, sempre presente quando chiamato in causa.
Zaia 6.5 Grande prestazione del terzino sinistro granata, perfetto in fase difensiva e lucido con la palla tra i piedi
Camatta 7.5 Il numero 3 accompagna di meno l’azione rispetto al suo compagno, ma in fase difensiva sbaglia poco e niente. Nella ripresa gioca ai limiti della perfezione, tanto da regalarsi un gol chiude definitivamente il match e che sarebbe riduttivo definire meraviglioso.
Mahari 6.5 Tanto lavoro sporco per il classe 2006, bravo a schermare gli inserimenti offensivi dei centrocampisti del Genoa. Con il passare dei minuti, soprattutto con il calare delle energie fisiche, la sua stazza diventa provvidenziale per tenere palloni e rifiatare.
Rasheed 6.5 Se si dovesse attribuire un solo aggettivo per descrivere la sua partita, quello giusto sarebbe solido. Non sbaglia le letture e domina sul gioco aereo.
Bonadiman 6.5 Grande prova anche per il capitano del Torino, a sua volta bravo sia quando c'è da fare le preventive che quando c'è da accorciare in avanti sui diretti avversari.
Longoni 8.5 Per distacco il migliore in campo della sua squadra; tra le linee é un problema per la retroguardia del Genoa, la quale spesso non riesce a leggere i suoi movimenti senza palla. Dopo due assist e un gol, il titolo di MVP non può che essere suo.
Galantai 7 Dopo l'avvio stentato da parte dei suoi, è lui il primo a dare la carica alla squadra grazie alle sue giocate. Qualità e quantità al servizio dei compagni: peccato soltanto per l'occasione non capitalizzata al meglio nel primo tempo.
Raballo 7.5 Gioca una grande partita, fatta inizialmente di giocate utili per la squadra e successivamente condita dal gol che apre le danze e dal passaggio che innesca l'azione del 2-0. Se non fosse stato per qualche errore sotto porta di porta, il suo bottino personale sarebbe stato ben più ampio.
Soulier 5 Nettamente il meno brillante della sua squadra; tocca pochi palloni e spesso non riesce a trovare la giusta posizione in mezzo al campo. Larocca lo richiama in panchina dopo meno di un’ora.
13’ st Rossi 6.5 Entra in campo con il giusto spirito e la giusta concentrazione.
Magui 6 Pochi guizzi ma buoni: quando accelera da sempre l’impressione di poter mettere in difficoltà i suoi diretti avversari.
13’ st Armocida 7 Sfrutta al meglio i minuti concessigli; si mangia un gol ma poi si rifà con l'assist per Longoni.
All. Larocca 7 Dopo un avvio stentato da parte dei suoi, è bravo a svegliarli con la voce e con la presenza. Nella ripresa capisce dove c'è bisogna di forze fresche e agisce con i giusti cambi.
GENOA
Bertini 6.5 Nonostante i tre gol subiti, sui quali non ha particolari responsabilità, il numero uno rossoblù ha compiuto interventi che hanno evitato un passivo ben più ampio.
Bailo 5.5 Nel primo tempo argina molto bene i tentativi di iniziativa da parte di Mouri; nel secondo tempo invece è meno solido e spesso infilato in profondità.
Ghinassi 6 Nel complesso una prestazione sufficiente; rispetto al compagno sbaglia meno dal punto di vista tecnico ed è più pulito quando c'è da intervenire.
Fazio 6 Partita dai due volti per il capitano rossoblù: nel primo tempo è tra i migliori, mentre nella ripresa cala fisicamente e soffre maggiormente le incursioni dei centrocampisti avversari.
Deseri 6 Nel primo tempo si francobolla a Magui per tutto il tempo e non lo molla nemmeno un secondo, neanche a centrocampo; alcune buone letture e un’ottima presenza sul gioco aereo gli permettono di guadagnarsi una sufficienza.
Barry 6 Qualche errorino di lettura, ma anche tante buone chiusure provvidenziali, motivi per cui la sufficienza è il voto giusto per il classe 2006.
Grossi 5.5 Come successo al altri suoi compagni di squadra, inizia la partita con un'ottima aggressività salvo poi calare drasticamente di rendimento con il passare dei minuti.
Dodde 5.5 Anche lui tra i più positivi nell'avvio di gara, ma pian piano di cala di rendimento. Non a caso è uno dei primi richiamati in panchina da Ruotolo.
17’ st Johansson 5.5 Non riesce ad incidere più di tanto, tocca pochi palloni e rimane spesso in ombra.
Pellicanó 5.5 Tanto lavoro sporco e utile per la squadra, ma là davanti la tocca poche volte.
17’ st Lattari 5.5 Nonostante le maggiori energie, non riesce a dare all'attacco quel guizzo utile ad essere più concreti in fase realizzativa.
Carbone 6 Tra i migliori per il Genoa: ci prova fino all'ultimo, anche con la sua squadra sotto di tre reti nel punteggio.
Thorsteinsson 6 Tanti buoni spunti con la palla tra i piedi, ma un pizzico di egoismo di troppo mischiato ad alcune scelte che sarebbero potute essere migliori e probabilmente più decisive.
All. Ruotolo 6 L'allenatore del Genoa l'ha preparata bene imponendo ai suoi di partire subito forti; nella ripresa prova a cambiare la carte in tavola con i cambi, ma purtroppo per lui non quest'ultimi non sortiscono l'effetto sperato.