Under 14
12 Marzo 2024
UNDER 14 ATALANTA: Alexandre Denny Meyou, talento classe 2010
Se quella corsia di destra fosse stata presidiata da un autovelox, avrebbe sicuramente rimediato una bella multa per eccesso di velocità. Poi, ovviamente, ci sarebbe stata una tirata d'orecchie da parte di papà Franck, quindi la perdita di qualche punto dalla patente di guida. Anche se lui, Denny Alexandre, la cosiddetta "driver license" ancora non ce l'ha. Quella per guidare il motorino, che sia il classico booster o l'intramontabile vespino, potrà prenderla a partire dal prossimo 27 luglio, al compimento del 14esimo anno d'età. Per il resto toccherà aspettare ancora qualche annetto, intanto papà Franck potrà dormire sonni tranquilli: nessun postino che busserà alla porta, nessuna raccomandata con multe da pagare. E lui, Denny Alexandre, l'ultimo della specie di coloro che, con il piede destro, premono l'acceleratore fino all'asfalto, potrà fare altrettanto.
Se quella corsia di destra, sempre lei, fosse stata presidiata da un posto di blocco, sarebbe partito un inseguimento stile film d'azione americani. Ma per buona pace di Max Pezzali - «il crimine non vincerà», impossibile leggerlo senza canticchiare "Hanno ucciso l'uomo ragno" - avrebbe vinto il crimine e pure con un distacco ragguardevole, se non atro perché nessuno, ma proprio nessuno sarebbe riuscito a stargli dietro. Ma nei dintorni di quella corsia di destra non c'erano né autovelox né tantomeno posti di blocco, nulla di tutto questo. C'era innanzitutto Kevin Cremone, terzino sinistro coi controfiocchi: da una parte uscito indenne dal duello sicuramente più complicato della sua giovane carriera, dall'altra portato all'esaurimento dopo una partita giocata sul filo del rasoio. Ma sarebbe potuta andare diversamente? Specie con uno come Denny Alexandre?
Poco fuori, giusto a qualche metro di distanza, c'era una tribuna stracolma e l'argomento all'ordine del giorno era ancora lui, sempre lui e solo lui: Denny Alexandre. Che di cognome fa Meyou, che gioca al Perugia, che è nato il 27 luglio 2010 e che sì, ha fatto il fenomeno con la maglia dell'Atalanta. Quella che veste ormai da un anno a questa parte, anche se a intermittenza? Yes. Quella che potrebbe cucirsi addosso a partire dal prossimo 1 luglio? Oui. Quella che potrebbe trasformarlo da grezzo a puro, perché chiaramente si sta parlando di un diamante? Ja. La risposta è sempre affermativa, rigorosamente in (quasi) tutte le lingue del mondo. Dopotutto in Italia già lo conoscono praticamente ovunque, quindi perché non puntare anche all'Europa? E magari all'Africa, il continente natale di papà e mamma? Rispettivamente Camerun e Nigeria, mentre lui - Denny Alexandre... Meyou - è nato in Italia così come il fratello Christian, classe 2012 e anch'esso giovane aspirante calciatore.
Primo breve riassunto, risposta alla "who question": si chiama Denny Alexandre Meyou, è nato in Italia il 27 luglio 2010 e gioca al Perugia. Secondo breve riassunto, risposta alla "what question": ha giocato il Torneo Annovazzi con la maglia dell'Atalanta, ha fatto il fenomeno sulla corsia di destra contro la Pro Sesto e, probabilmente, ha convinto appieno la dirigenza bergamasca. Terzo breve riassunto, risposta alla "when question": il suo nome è sui taccuini della Dea da ormai due stagioni e sì, dal prossimo luglio - quando? Chi può dirlo, ma potenzialmente già dall'1 - potrebbe lasciare l'Umbria per trasferirsi in Lombardia. Quarto riassunto, l'ultimo - almeno per ora... - nonché risposta alla domanda più importante, la "why question": quindi perché? E chiaramente con tutte le sfumature del caso.
Sarà per la velocità, anche solo per la velocità: roba da multa salatissima, roba da inseguimento... stile film d'azione americani. Sarà più semplicemente per il talento, d'altra parte non manca né la qualità né tantomeno la capacità di dribblare, lavorare il pallone e pure segnare. Discorso gol, appunto. In stagione ne ha segnati 12, tutti con la maglia del Perugia e rigorosamente da sotto età, essendo ormai una colonna portante dell'Under 15. E se tra i biancorossi ormai lo conoscono a memoria, anche solo per averlo visto all'opera da ormai diversi anni - precisamente cinque - dopo averlo prelevato dal Pontevecchio, sulla sponda nerazzurra di Bergamo stanno facendo altrettanto. Precisamente dall'edizione 2023 del Torneo Mondiale Manlio Selis, che ogni anno si svolge in Sardegna. Ma non solo. Come detto, il suo nome lo conoscono un po' dappertutto: da nord a sud, passando chiaramente per il centro e per ogni chilometro quadrato del Bel Paese. Se il futuro sarà in maglia Atalanta lo dirà il tempo, intanto altre big di Serie A - della zona e non solo - hanno le antenne dritte. Perché, ovviamente, non si sa mai...