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Torneo Annovazzi

Una Juventus senza logica! Segna tre gol magici, strapazza il Milan e lancia la sfida all'Inter

Mazzotta lo fa splendido, poi Vidzivshets raddoppia e Salvai la chiude

UNDER 14 JUVENTUS

UNDER 14 JUVENTUS: Mazzotta, talento bianconero

Arrivati a questo punto la domanda è lecita. Ma questa Juventus, quella di Mazzotta, quella di Vidzivshets e quella di Salvai, chi la ferma? Il dubbio è che la risposta possa non essere poi così complessa, se non altro perché quella dell'Annovazzi è una versione della Vecchia Signora che non si vedeva da settimane, mesi, anni. Forse anche di più, intanto Ghiotto e compagni continuano a seguire le orme dei vari Paonessa, Corigliano, Elimoghale e Marchisio: ve li ricordate? Un anno dopo lo storico trionfo dei classe 2010, la Juventus è nuovamente in finale all'Annovazzi: Mazzotta la indirizza, Vidzivshets raddoppia e Salvai - ve lo ricordate? - la chiude nella ripresa prima del gol della bandiera di Marasco, tra i migliori per il Diavolo (3-1). E tutti i bianconeri, ma proprio tutti, dopo aver fatto passare i peggiori incubi al Milan (3-1) sembrano mandare un messaggio all'Inter. Il contenuto? Semplicemente «vi aspettiamo» e no, non serve molto altro.

BIS

Ne salta uno, poi ne salta un altro, infine ne salta un altro ancora. Intanto la distanza dalla porta va assottigliandosi sempre di più: sessanta metri, cinquanta, quaranta e via. Così fino ai canonici "sedici", fino al limite dell'area di rigore: dove succedono le magie, dove l'ordinario diventa straordinario. E dove Raphael Mazzotta si ricorda di esserlo dalla nascita: giusto per non sbagliare manda al bar un altro paio di avversari, si accentra con il sinistro e lascia partire un bolide con il destro. Il risultato è stratosferico: pallone sotto l'incrocio e Juventus in vantaggio. Tutto qui? Macché: un po' perché il cronometro dice un minuto e sei secondi, un po' perché segna un prima e un dopo. Sì, probabilmente è già il gol dell'anno.

Due settimane fa la punizione del secolo di Pietro Salvai, quindi il capolavoro di Raphael Mazzotta: ancora la Juventus, sempre la Juventus, solo la Juventus. E chi la ferma, semmai qualcuno dovesse mai riuscirci, non è il Milan. Almeno nel primo tempo, chiaro. Intanto Merlo, probabilmente, ringrazierà qualcuno lassù se il parziale all'intervallo racconta di "solo" due gol da recuperare. Sì perché nel giro di dieci minuti i bianconeri prima flirtano con il raddoppio, poi puntualmente lo trovano: Vidzivshets inventa per Salvai ma il mancino a giro è largo (8'), ma è quando si mette in proprio che fa male a Galimberti. Destro secco da fuori, traiettoria tesa e Juventus avanti di due (10').

RIPRESA

Illusioni. Come quella che il secondo tempo possa essere diverso dal primo, almeno sotto l'aspetto del risultato. Il primo a illudere il Milan è capitan Borsa, sicuramente tra i più positivo sponda Diavolo, che nel finale fa tutto bene ma sul più bello si trova sulla sua strada Cento: un salvataggio che sì, vale quasi come un gol (30'). Il secondo è Carbone, per quello che è il primo vero tiro in porta del Diavolo: stop di petto, destro in controbalzo e pallone che finisce alto (3'). Quest'ultimo poco dopo un colpo di testa di Vidzivshets su assist di Salvai - sempre loro, solo loro - e poco prima il gol che, col senno di poi, mette la parola fine alla partita. E i protagonisti? Ancora loro, Vidzivshets e Salvai: uno va sul fondo e inventa, l'altro si fa trovare pronto e col mancino non sbaglia (9').

Al Milan restano solo le briciole: nonostante gli ingressi di Moshkovitz e Marasco, nonostante un secondo tempo comunque migliore del primo e nonostante un calo fisiologico della Juventus, che rimane comunque concentrata abbastanza per mantenere ancora la porta inviolata - almeno apparentemente, vale a dire fino al gol della bandiera di Marasco (32') - e volare in finale.

IL TABELLINO

MILAN-JUVENTUS 1-3
RETI: 1' Mazzotta (J), 10' Vidzivshets (J), 9' st Salvai (J), 32' st Marasco (M).
MILAN: Galimberti, Begmetyuk, Bacuzzi, Cogliati, Ghislini, Colombo, Kateete, Bernabè, Borsa, Carbone, Esposti, Coluzzi, Romano, Argint, Bettinelli, Visca, Ambrosoli, Sorrentino, Marasco, Moshkovits. All. Merlo.
JUVENTUS: Repaci, Cento, Mazzotta, Balbo, Garofali, Ghiotto, Scaglia, Vidzivshets, Scarnato, Salvai, Rolando, Brostic, Catini, Ferrò, Bannani, Madeddu, Castegneri. All. De Martini.
ARBITRO: Campisi di Milano.

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