Cerca

Lutto

A soli 57 anni ci lascia l'idolo di una Regione, giocatore roccioso ma amicone fuori dal campo

Tanti anni tra i Professionisti e la chiusura nel mondo dei Dilettanti vicino a casa per lo stopper dai piedi buoni

ALESSANDRIA SERIE C - EMANUELE PANIZZA

Emanuele Panizza in Serie C2 ha vestito le maglie di Alessandria, Juve Domo, La Palma Cagliari e Aosta di cui è stato anche capitano (foto www.museogrigio.it)

Il classico stopper roccioso in campo determinato a non lasciare nulla a nessuno, una persona splendida al di fuori del terreno di gioco. Tant'è che nella giornata di lunedì 18 moltissimi ex calciatori e addetti ai lavori della Serie C2 degli anni '80 e '90 sono rimasti scossi alla notizia della scomparsa di Emanuele Panizza, difensore classe 1966 di origini alessandrine riconoscibile per la inconfondibile capigliatura rossa, deceduto nei contorni di un incendio in un'abitazione a Valmaldonna, frazione di Alessandria. Lunga la sua carriera nel calcio professionistico e della massima serie dilettantistica, prima Interregionale, poi CND ed infine attuale Serie D.

SPRINT E SPORT BANNER APP

Panizza infatti aveva debuttato molto giovane in prima squadra con l'Alessandria nella stagione 1983-1984 per restare nei grigi fino al campionato 1987-1988 vivendo lo spogliatoio al fianco di giocatori poi diventati simbolo della storia del calcio del capoluogo alessandrino oltre che di serie superiori come Angelo Adamo Gregucci, Giancarlo Camolese, Eugenio Sgarbossa, Rocco Pagano, Massimo Carrera, Enzo Mocellin, Maurizio Ferrarese, Pierpaolo Bisoli, oltre che di un bomber icona del Moccagatta come «Ciccio» Marescalco. Annate non sempre ricche di successi (anche una retrocessione nella stagione 1986-1987 poi rientrata con la riammissione) ma comunque annate importanti.

ALESSANDRIA SERIE C - EMANUELE PANIZZI

ALESSANDRIA - Il ricordo di Emanuele Panizza tramite la pagina Facebook del club mandrogno

Poi un girovagare che lo aveva portato nella stagione 1988-1989 a vestire la maglia della neo promossa Juve Domo, al debutto tra i Professionisti anche con giocatori espressione del territorio come Luciano Foti, Valerio Galeazzi e Ivan Sottini, con salvezza al cardiopalmo arrivata in uno spareggio contro l'Ospitaletto vinto ai rigori contro il Legnano l'11 giugno 1989. Nell'annata successiva ecco Panizza addirittura fuori regione con i sardi del La Palma Monteurpinu di Cagliari, sempre alla dipendenze di un club neo promosso tra i professionisti. Altra salvezza con un tranquillo 13° posto in un campionato di alto livello che vede promosse in C1 Siena e Pavia.

AOSTA SERIE C - EMANUELE PANIZZA

AOSTA - L'attuale Aosta 1911 ricorda Emanuele Panizza, in Valle con i colori rossoneri dal 1990 al 1994

Nel campionato 1990-1991 per il difensore alessandrino si aprono invece altri scenari. La nuova avventura è ad Aosta nella squadra del capoluogo di regione che vince il campionato ma per guadagnarsi la promozione in Serie C2 deve passare attraverso uno spareggio con il Brescello (2-2 all'andata e vittoria 3-1 al ritorno), primo in un altro raggruppamento della quinta serie di allora. Al fianco di altre colonne del calcio valdostano dell'epoca come Marco Girelli, Ivan Ferretti e Orazio Buda inizia una lunga avventura che terminerà nel 1994 dopo aver indossato anche la fascia di capitano e che proprio nell'ultimo anno vedrà come compagni di squadra Maurizio Rossi (autore del gol decisivo per il Vicenza nella finale di Coppa Italia 1997 contro il Napoli) e Gioacchino Prisciandaro, storico bomber del calcio dilettantistico con finale di carriera anche in Serie B, C1 e C2.

VALENZANA SERIE C - EMANUELE PANIZZA

VALENZANA - Anche il club orafo ha espresso parole di cordoglio per l'ex difensore, per 6 stagioni in rossoblù

In seguito la carriera di Panizza prosegue vicino a casa tra i dilettanti prima con la maglia della Valenzana del vulcanico presidente Alberto Omodeo (che la porterà anche in Serie C2) dal 1995 al 2001 (5 campionati di Serie D e uno di Eccellenza), poi con la maglia del Derthona. Sempre nelle vesti di attento e pratico difensore centrale, comunque bravo a giocare la palla con i piedi, oltre che operare anche da terzino secondo gli antichi canoni del ruolo che prevedeva maggiore copertura invece che spinta. Nella giornata di lunedì 18 molti club nei quali il classe 1966 aveva giocato hanno espresso il loro cordoglio per la scomparsa dell'ex difensore tanto roccioso in campo quanto esemplare fuori.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Sprint e Sport

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter