Under 13 Pro
20 Marzo 2024
L'ex Lazio, Christian Terlizzi, ora alla Roma U13 al centro delle polemiche per aver inserito tre bambine in distinta e superare in classifica la Lazio e accedere alla fase finale ai danni dei cugini
Prima o poi doveva succedere… ed è successo! Se ti inventi un regolamento in cui le ‘questioni burocratiche’ valgono più dei gol, prima o poi e nel pieno ‘rispetto delle regole’, qualcuno utilizzerà quelle regole, in caso di ‘necessità’. E l’aspetto ‘burocratico’ prevarrà sul campo disegnando e modificando il destino. Proprio e altrui.... Il campionato di calcio in questione (o presunto tale) è addirittura l’Under 13 Professionisti, un campionato di bambini di 13 anni (che proprio pulcini non sono più...) in cui a partecipare non sono le squadre dell’oratorio o di quartiere ma bensì le società professioniste più titolate d’Italia (dalla Juve all’Inter, dal Milan alla Roma e alla Lazio ecc…).
Un campionato dove da anni, ‘le menti brillanti e sempre belle sedute su una bella poltrona e dietro a una scrivania della Figc, del Settore Giovanile e Scolastico e dell’Attività di Base’ hanno stilato un regolamento in riferimento al punteggio delle gare e quindi delle classifiche assolutamente ‘uniche nel loro genere’… Sì perchè il gioco più bello e semplice del mondo, il calcio, dove in teoria chi fa un gol in più vince, è stato ‘rielaborato’ per chissà quale fine e finalità di sviluppo del programma tecnico, inserendo criteri e punteggi bonus che hanno trasformato ogni partita in una sorta di dichiarazione dei redditi pre-compilata e la classifica in un ‘buco nero’ in cui solo e soltanto gli ‘amministratori-dirigenti contabili’ di cui solo loro (e gli esponenti della federazione) conoscono i risultati. E ci spieghiamo, o meglio, facciamo parlare il regolamento estratto dal comunicato che regola la competizione.
Un regolamento in cui i gol totali e quindi il vecchio e caro risultato del campo viene stravolto da complicatissimi calcoli. Si parte ovviamente dal ‘risultato del campo’ ma non dei gol ma della somma dei tempi: tu puoi aver vinto sul campo nella somma dei gol totali ma non nell’Under 13 dove invece se vinci un tempo prendi 1 punto e se si pareggia ogni squadra prende un punto. E fin qui potrebbe ancora avere un senso allineandosi al criterio dei punteggi che la federazione ha deciso da anni di introdurre nella scuola calcio. Poi però cominciano i bonus e i problemi…
Perchè si disputa anche un quarto tempo o gioco tecnico che vale un altro punto che si somma a quello dei tempi. E possiamo ancora arrivarci essendo comunque un risultato espresso dal campo. Ma alla federazione non bastava… Ed ecco che decidono di aggiungere alcuni ‘bonus’ che non riguardano il campo ma aspetti burocratici. Per cui se ci si presenta con 16 giocatori in distinta si prende un punto in più, se ci si presenta in 18 giocatori in distinta sono 2 punti in più e poi la ciliegina anacronistica. Si assegna infatti un altro punto bonus alle squadre che inseriscono 3 bambine in distinta. Una norma inserita anni e anni fa quando il settore femminile giovanile non esisteva e lo si faceva proprio per incentivare le squadre, a cominciare dalle prof, ad avviare un settore femminile giovanile. Ora però che il calcio femminile ha una sua identità e movimento anche nel femminile, la norma appare alquanto bizzarra… Ma come detto, se si fa un regolamento in cui aspetti burocratici prevalgono sul campo, prima o poi qualcuno, nel pieno rispetto delle regole, avrebbe utilizzato quelle norme a proprio favore e alla faccia dello spirito di sviluppo inseguito dalle menti della federazione… Come nel caso del duello tra Lazio e Roma per l’accesso alla fase finale…
IL CASO: Tre bambine in campo: la mossa della Roma per scavalcare la Lazio!
Il caso si presenta nell’ultima gara del girone eliminatorie del girone laziale dove figurano Lazio e Roma. Un duello tra i club che si ripropone con le due squadre prima e seconda nel girone ma soltanto una con l’accesso alla fase finale. E allora? Allora la Roma studia bene il regolamento di cui sopra e fa una mossa ‘a sorpresa’ ma pienamente regolamentare: inserisce tre bambine in distinta, prende il punto bonus e grazie proprio a quel punto supera la Lazio in ‘classifica’ e si prende il diritto di patecipazione alla fase finale del campionato! Alla Roma infatti, non sarebbe bastata una semplice vittoria contro la Ternana per scavalcare la Lazio e prendersi il primo posto del girone. Il successo contro la compagine umbra, che è comunque arrivato grazie al risultato finale di 0-2, non avrebbe permesso ai giallorossi di vincere il girone, perchè con i ‘soli’ punti della partita non sarebbe bastato per superare i cugini. E allora ecco la mossa, regolamentare e a sorpresa. La Roma allenata da Christian Terlizzi, tra l’altro grande ex essendo stato tecnico dell’Under 17 della Lazio, dimostra di aver studiato molto bene il regolamento e schiera in campo per la prima volta in stagione tre bambine, elemento che, da regolamento assegna un ulteriore punto per la classifica generale. E proprio grazie a quel punto la Roma supera in ‘classifica’ la Lazio e si guadagna l’accesso alla fase finale ai danni dei cugini! Il tutto nel nome del punto D del regolamento che, tra i punteggi bonus, garantisce appunto 1 in più in caso di ‘partecipazione alla gara di almeno 3 bambine’.
La Roma, che fino a quel momento non aveva mai concesso spazio alle giovani giallorosse, solitamente impegnate nei rispettivi campionati, ha deciso così di schierarle nel ‘momento del bisogno’. Una mossa, quella della Roma dell’ex Lazio Terlizzi che ha sfruttato al meglio il regolamento alla faccia della Lazio e non solo… Una Lazio, che pregustava il primo posto del girone (in quanto in caso di arrivo a pari punti i biancocelesti sarebbero rimasti davanti per il vantaggio negli scontri diretti) e che alla fine si è ritrovata beffata sempre come detto nel ‘pieno rispetto del regolamento’. Un comportamento che però ha ovviamente dato spazio a polemiche, trattandosi di Roma e Lazio, ma che, più che far sorridere amaramente, dovrebbe servire a quelle menti illuminate della federazione e del settore e giovanile e scolastico, a cambiare un regolamento che col calcio e con il campo, per non dire del merito sportivo, ha davvero poco o nulla, come ha dimostrato il caso Roma e Lazio.
Ma soprattutto dovrebbe far capire una cosa: che chi ne paga e ne pagherà le conseguenze sono proprio quei ragazzi di 13 anni in che i soloni e i burocrati delle nostre istituzioni sportive pensano di tutelare inventandosi regolamenti che con il gioco del calcio e i merito sportivo non hanno davvero nulla a che fare… Una chicca che segue quella della fase finale dell’Under 14 Prof dello scorso anno, inventata solo per le fasi fnali e che stravolse i valori del campo facendo disputare partite a 11 e partite a 8 (!) e che invece di premiare quella che per tutti era la squadra migliore vide trionfare chi vinse le partitine a 8…