Under 18
23 Marzo 2024
TORINO-INTER UNDER 18 • Giacomo De Pieri, fantasista dei nerazzurri milanesi e man of the match contro il Torino, autore del gol che ha aperto le danze. Torino-Inter 0-2 Under 18.
È un'Inter letale e cinica quella che si è vista ad Orbassano. È un'Inter che si è presa i tre punti chiudendo le pratiche già nel primo tempo e non ha concesso un tiro verso lo specchio al Torino, che era imbattuta da 43 giorni. I nerazzurri, anche senza l'uomo più prolifico della stagione cioè Matteo Lavelli, espulso nell'ultima contro il Parma, riescono a vincere e convincere, segnando due gol, che sarebbero potuti ben essere quattro, proprio con la rete di chi lo ha sostituito: Marco Vanzulli. Ritrovato anche il clean sheet: non arrivava dal 5 febbraio nella gara contro il Lecce, giorno in cui i Torelli erano usciti sconfitti ai danni del Bologna, l'ultima débâcle in casa prima di questa partita. Con questa vittoria, l'Inter vola a +7 dall'Atalanta, per un totale di 50 punti conquistati in 23 giornate. Osserva dalle tribune l'allenatore dell'Under 17 Fabio Rebuffi, che sarà sicuramente fiero per Cacciamani, Olinga e Finizio, tutti e tre convocati e in panchina in questo pomeriggio.
Per quest'occasione, La Rocca adatta la squadra all'avversario e cambia schema tattico, approfittando anche dell'assenza di bomber Lavelli per provare a mettere in difficoltà l'Inter: dal classico 4-3-3, il Toro passa ad un 3-4-1-2 con in porta Brezzo, Rasheed, Desole e Bonadiman compongono il terzetto difensivo, Zaia e Camatta sono ai lati di Mahari e Galantai; a supporto di Raballo e Magui levita fra le linee Acar.
L'Inter, al contrario, continua con il modulo d'abitudine, il 4-3-3: a protezione dei pali ci pensa Tommasi, da destra a sinistra la retroguardia è formata da Della Mora, Chiesa, Garonetti e Castegnaro; come vertice basso il capitano della squadra, Mattia Zanchetta, accompagnato dalle mezzali Venturini e Zarate. Viaggiano sulle fasce Giacomo De Pieri, sulla destra, un'iradiddio per i difensori granata nei 90' minuti e dal lato opposto Pinotti. A prendere il posto dell'assente per eccellenza come prima punta ci pensa Vanzulli, che alla prima occasione buona non si farà pregare.
Prime due occasioni che si presentano con due rischi, uno per ciascuna squadra: il primo è un rilancio insidioso di Castegnaro verso Tommasi che però se la cava allontanando efficacemente in rimessa laterale; il secondo vede Desole che per poco non perde un duello con Vanzulli in agguato, che sarebbe andato in solitaria verso la porta.
Ad illuminare più forte del sole di Orbassano è la catena di destra dell'Inter con De Pieri, Della Molla e Venturini che giostrano con una qualità ed esplosività superiore. È proprio De Pieri che sblocca il match al 13': la difesa nerazzurra lancia per l'esterno, Bonadiman prova a spazzare di testa, ma con le raffiche di vento è sempre rischioso giocare il pallone; il difensore cerca di servire il portiere facendo rimbalzare sul suolo la palla, che non prende la traiettoria sperata e De Pieri ne approfitta. È uno contro uno, Brezzo esce dai pali e De Pieri lo supera con un tocco sotto docile, che s'infila in rete. Secondo gol consecutivo per il 10 nerazzurro dopo quello segnato al Parma dagli 11 metri.
L'Inter mantiene il controllo con un pressing asfissiante, costringendo il terzetto di difesa alla giocata rapida e non spesso precisa; i granata provano ad abbozzare un'azione in avanti, ma la velocità di possesso dei nerazzurri è un arma letale. Destra o sinistra non fa differenza, ora è dal binario mancino che si sviluppa la grande occasione per Zarate: Castegnaro e Pinotti si scambiano il pallone, il primo appoggia per l'8 che dai 20 metri lascia partire un tiro rasoterra incrociato con il sinistro, che sfila a pochi centimetri dal palo lontano di Brezzo al 23'. Il vento fa illudere le tribune al 27': sulla destra De Pieri con piccoli tocchi sulla palla disorienta la difesa, vede a rimorchio capitan Zanchetta, il quale lascia partire un missile con il mancino che sembra avvicinarsi all'incrocio dei pali, ma in realtà esce di pochissimo.
Lo avevamo anticipato, sia da un lato sia dall'altro l'Inter è letale. Basta un cross dentro l'area colpa per i nerazzurri: Castegnaro mette in mezzo cercato la torre di Vanzulli, al primo tentativo Desole riesce a schermare, ma al secondo non c'è scampo e al 9 basta una zampata per insaccarla dentro al 37'.
Il Torino prova a tirare fuori l'orgoglio, un paio di minuti dopo il gol del raddoppio conquistata un corner dalla fascia destra, da cui stava per nascere una grande opportunità per l'Inter in contropiede con il tiro alto di Vanzullli; poi sale in cattedra l'estro dell'austriaco Acar, che ha provato ad imbucare in verticale per Raballo. Una grande idea ma Chiesa è attento e protegge.
Sul finale del primo tempo l'Inter sfiora il tris con un'azione targata tridente: Vanzulli accudisce il pallone vincendo un duello sulla trequarti, allarga sulla sinistra verso De Piero, scambiatosi momentaneamente con Pinotti, che viene servito dal compagno. L'11 interviene in spaccata, ma si scontra con Brezzo e il palo, prendendo così una botta al momento del doppio fischio di Borrello, che manda tutti negli spogliatoi per l'intervallo.
Pinotti resiste per la ripresa, La Rocca decide di passare al vecchio e consueto sistema, tornando con la difesa a quattro, coinvolgimendo sulla linea difensiva Zaia, Rasheed, Bonadiman e Camatta, mentre lasciano il terreno Desole e Magui, per fare spazio dal primo minuto del secondo tempo a Di Paolo e Armocida.
Nei primi 10', l'Inter continua sulla falsariga di come aveva terminato, ovvero controllando il pallino del gioco. I nerazzurri forzano due volte il lancio lungo con i suoi due centrali di difesa: se quello di Chiesa diretto per Castegnaro sarebbe potuto essere interessante, quello di Garonetti verso Zarate non è piaciuto a La Rocca, che avrebbe ben preferito una giocata più ragionata.
Una delle poche interessanti occasioni verso lo specchio create dal Toro ha origine al 12': da un corner battuto da Acar, il pallone, dopo mischie varie, cade tra i piedi del neo entrato Di Paolo, che colpisce di controbalzo con il mancino, andando non di tanto largo dalla porta di Tommasi, sin qua con i guantoni ancora puliti.
Subito, un minuto più tardi, il solito De Pieri si fa rivedere: le sue sgasate fanno male alla difesa, anche in questo caso porta palla e scarica in zona del dischetto verso Vanzulli, il alzata con un velo libera alla conclusione Zarate, che calcia potente ma centrale, mettendo in ogni caso in difficoltà Brezzo, che riesce a parare con i piedi, evitando anche il calcio d'angolo a sfavore.
Come un fulmine a ciel sereno, scappano dalla bocca di Bonadiman delle parole che non saranno piaciute al direttore di gara, il quale sente tutto ed estrae il cartellino giallo al capitano granata, il secondo della sua partita dopo quello preso al 29' (del primo tempo) e dunque viene espulso per somma di ammonizioni al 19'.
Forte della superiorità numerica appena conquistata, l'Inter prova a chiudere i giochi al 22': Della Mora vince un contrasto nella sua metà campo, riprende palla e parte in velocità come se non avesse mai corso,; scarica per De Pieri e conduce la ripartenza. allarga poi a sinistra nella mattonella preferita di Pinotti, che se la sposta sul destro e cerca la conclusione a giro. Il tiro esce centrale e come pochi minuti prima Brezzo interviene con i piedi, allontanando la minaccia.
Il vento si attenua, proprio come l'impeto nerazzurro: i ragazzi di Zanchetta congelano la partita, ormai messa in cassaforte a meno di 20' dalla fine. C'è spazio per il terzo tentativo di Vanzulli al 26': De Pieri pennella per il 9, che ci arriva di testa e impatta bene la sfera ad un millimetro dal primo palo, ma Brezzo salva con un intervento clamoroso, che lascia incredulo il centravanti dell'Inter.
Scontro in area al 37: Vanzulli lavora bene di sponda, mette giù la palla con il petto e serve in verticale per De Pieri, che cade nell'area piccola dopo un duello con Rasheed. L'azione passa sotto la lente di ingrandimento di Borrello, vicinissimo all'azione conferma che il contatto è troppo lieve per fischiare calcio di rigore, nonostante De Piedi resti a terra per più di un minuto.
L'ultima occasione del match capita a Venturini, che ha ereditato la fascia da capitano dopo l'uscita dal campo nei minuti finali: un presentissimo Della Mora in attacco disegna un cross preciso sulla testa del numero 7; quasi da dentro la porta salva Rasheed, mantenendo inviolata la porta di Brezzo in questo secondo tempo.
L'Inter macina bel gioco e si porta a Milano, meritatamente, i tre punti su un Torino che da quando è passato a quattro in difesa è sembrata leggermente più sicura e solida anche con un uomo in meno. La supremazia territoriale del centrocampo nerazzurro e di un De Pieri in gran spolvero sono state la chiave per ottenere il risultato positivo. Terzo successo consecutivo per i nerazzurri dopo quelli con Parma (3-1) e il roboante 2-5 a Roma contro i giallorossi; la squadra di Zanchetta sarà impegnata dopo il ponte di Pasqua in casa contro il Genoa, che all'andata aveva vinto 2-1. Il Torino dovrà ripartire da Sassuolo e sarà uno scontro diretto per distaccarsi dalle zone basse della parte destra di classifica.
TORINO-INTER 0-2
RETI: 13' De Pieri (I), 37' Vanzulli.
TORINO (3-4-1-2): Brezzo 6.5, Zaia 6.5, Rasheed 6.5, Mahari 6, Bonadiman 5.5, Desole 6 (1' st Di Paolo Vlad 6.5), Magui 6 1' st Amorcida 6), Galantai 6.5 (33' st Olinga 6), Raballo 6, Acar 6.5, Camatta 6 (23' st Gasti 6). A disp. Sorensen, Vagnati, Scarfiello, Finizio, Cacciamani. All. La Rocca.
INTER (4-3-3): Tommasi 6.5, Della Mora 7, Castegnaro 7, Zanchetta 7 (39' st Fois sv), Garonetti 6.5, Chiesa 7, Venturini 7, Zarate 7, Vanzulli 7, De Pieri 7.5, Pinotti 6.5 (39' st Iddrissou sv). A disp. Zamarian, Sardella, Maye, Sotgia, Pavesi, Tassotti. All. Zanchetta 7.
AMMONITI: 29' e 19' st Bonadiman (T), 4' st Camatta (T), 17' st Chiesa (I).
ESPULSI: 19' st Bonadiman (T)
ARBITRO: Borrello di Nichelino 6.5
NOTE: Bonadiman è stato espulso per somma di ammonizioni al 19' st. Calci d'angolo 3-6 in favore dell'Inter.
Brezzo 6.5 Si trova davanti l'avversario in entrambi i gol: sul primo prova uscendo dai pali da ultimo uomo, sul secondo invece la botta di Vanzulli era da troppi pochi metri per riuscire a parare. Nel secondo tempo, invece, salva più volte la sua squadra, come sui tiri di Pinotti e Zarate, sui quali si erge con due interventi di piede, mentre l'altro miracoloso proprio su Vanzulli nel finale, che aveva già pregustato il gol.
Zaia 6.5 Sia da esterno che da terzino si fa trovare propositivo, anche se non spesso i cross arrivano a buon fine complice una marcatura eccellente da parte di Castegnaro. Tuttavia, è l'ultimo a mollare, sovrapponendosi continuamente e dando supporto alla manovra offensiva.
Rasheed 6.5 Tra i tre centrali è il migliore: limita come può Pinotti, senza lasciargli uno spazio di tiro facile e poi evita un gol quasi fatto da Venturini, allontanando il pallone da quasi dentro la propria porta.
Mahari 6 Nel primo tempo riesce a dare velocità anche nello stretto con giocate non banali né scontate sotto di due gol e con un pressing così forte dell'Inter. La sua prestazione va in leggero calo nel secondo tempo, in cui non riesce ad abbinare come nel primo tecnica e rapidità nella scelta, a causa anche di 90' minuti fatti di corsa, che li ha portati a stancarsi.
Bonadiman 5.5 Calcola male come spazzare la palla con il vento con l'avversario alle spalle e da ultimo uomo. Quell'intervento di testa che ha portato poi al gol di De Pieri lo ha sicuramente condizionato: dopo quell'azione non riesce più ad essere lucido nelle scelte, errando alcuni disimpegni. Il suo nervosismo si palesa al 19' del secondo tempo quando dice due sgarbate parole all'arbitro e si fa estrarre il secondo giallo della sua partita, lasciando il Torino in 10 uomini. Esce dal campo anche con un atteggiamento troppo scontroso e non da lui.
Desole 6 45' minuti difficili con l'affidamento esclusivo della marcatura su Vanzulli, il quale ha spesso la meglio su ogni tipo di contrasto e gli scappa via. Sul gol sembra aver preso il tempo e pallone all'avversario, poi più lesto a ribattere a rete da due passi.
1' st Di Paolo Vlad 6.5 Entra con la voglia di essere determinante e per poco non riesce a riaprire la gara con un tiro di controbalzo con il mancino calciando un pallone uscente dall'area di rigore, che però esce di un nunnulla. Riesce a far notare tutta la sua tecnica, mandando alcune volte fuori giri Della Mora con due dribbling di qualità.
Magui 6 Sperava in qualche ripartenza in più per far sfociare del tutto la sua velocità nella profondità, ma l'Inter non ne concede mezza e quando la possibilità pare dietro l'angolo, lui o un compagno sbaglia il passaggio chiave. È costretto a sacrificarsi e a giocare con la squadra, abbassando di molto il suo raggio d'azione.
1' st Amorcida 6 Corre molto fra le linee in cerca di una soluzione per far male tra la difesa e il centrocampo nerazzurro, che però si compattano e non gli fanno toccare palloni nelle sue zone preferite del campo. Tanta corsa e voglia di incidere.
Galantai 6.5 Nel secondo tempo fatica sulla marcatura su Zarate, che strappa spesso con troppa facilità. Quando si passa ad un sistema a quattro, prende fiducia e coraggio, portando diverse volte il pallone vicino all'area di rigore, provando a smuovere un blocco generale del Torino, offrendo la sua partecipazione in zona d'attacco.
33' st Olinga 6 Entra per far valere la sua fisicità in mezzo al campo, ma non riesce a toccare tutti i palloni che si sarebbe aspettato. La sua voglia e grinta è servita per compattare la squadra nel finale.
Raballo 6 Partita tostissima per il bomber granata, che però non ha mai smesso di lottare, proponendosi con i movimenti in verticale e diverse sponde. Si è infatti acceso un bel duello con Chiesa in mezzo al campo, nel quale Raballo è riuscito a strappare la meglio diverse volte e a conquistare falli nella propria metà campo.
Acar 6.5 Se gioca un primo tempo di sostanziale difficoltà a causa di Zanchetta eccellente nel coprire gli spazi che avrebbe voluto occupare l'austriaco fra le linee, nel secondo aumenta i giri del motore con giocate dal tasso tecnico elevato, come dialoghi rapidi con i compagni, azioni personali estrose e intriganti ma anche giocate luminanti come quel passaggio per Raballo, che se fosse passato tra la difesa, si sarebbe concluso probabilmente con un gol.
Camatta 6 Cercare di limitare l'avversario più in forma della partita era compito arduo: De Pieri se ne va via senza troppe difficoltà e crea costantemente pericoli da quella parte. Camatta fa il possibile, ma il nerazzurro è in forma smagliante.
23' st Gasti 6 Si limita nel prendere posizione sulla sinistra della linea a quattro, andando a duellare con un De Pieri più stanco rispetto ad inizio gara, a cui concede al massimo il cross, seppur anche in questa giocata è risultato quasi decisivo.
All. La Rocca 6 Comprensibile il fatto di voler sfruttare i quinti per provare a sfruttare l'ampiezza, ma gli esterni nerazzurri correvano ad una marcia in più. Quando è passato a quattro dietro, la sua squadra ha trovato più compattezza e anche sviluppi interessanti: il 4-3-3 è ormai negli automatismi del Torino, forse l'esperimento del 3-4-1-2 è già giunto al termine.
INTER
Tommasi 6.5 Torna a casa senza nemmeno doversi lavare i guantoni, rimasti puliti in questi 90' minuti. Infatti, non subisce neppure un tiro pericoloso verso lo specchio, dato che gli attaccanti del Toro non creano particolari occasioni per impensierirlo.
Della Mora 7 Che treno che è, gioca come se fosse un'ala e contribuisce sempre alle azioni offensive dell'Inter che da quella parte vanta di avere un crossatore pazzesco, dotato di un piede preciso e potente, ma soprattutto di un'instancabilità da fare invidia. I nerazzurri hanno tra le mani un piccolo Dimarco ma dal lato opposto.
Castegnaro 7 Seppur si concentra maggiormente rispetto a Della Mora sulla fase difensiva, si concede il privilegio costante di attaccare e seminare il panico sulla sinistra, dove con diverse sgaloppate e cross è decisivo: regala l'assist per Vanzulli per lo 0-2 con un cross pulito per il compagno. Grande partita.
Zanchetta 7 Il capitano nerazzurro non trema con il pallone tra i piedi, anzi, ce l'ha incollato e non sbaglia mai la giocata: quando riceve la sfera scottante, riesce ad addomesticarla e a ripulirla, facendone una possibilità per sviluppare una potenziale occasione offensiva. Sfiora anche il gol, dalle tribune stavano già esultando sul suo tiro nel primo tempo, con cui stava per togliere le ragnatele dall'incrocio.
39' st Fois sv
Garonetti 6.5 Partita più che tranquilla per il centrale in maglia nerazzurra, che ha prestato soccorso al compagno di reparto nella marcatura dell'unico riferimento offensivo dei Torelli. Efficace e pulito anche con l'impostazione dal basso.
Chiesa 7 Nel duello con Raballo ha spesso la meglio: sia sui contrasti aerei sia sulle intercettazioni, è sempre preciso e chirurgico, riuscendo ad eludere le poche occasione del Toro. L'Inter può vantare di avere tra le proprie fila uno dei migliori centrali in ottica futura.
Venturini 7 Dai movimenti ricorda Barella: praticamente a tutto campo, presente sia in difesa a protezione della difesa, che aiuta intercettando e recuperando i palloni alle mezzali granata con un fisico spaventoso, sia facendosi notare nella sua area di rigore, con degli inserimenti da centrocampista puro. La sua attitudine nell'inserirsi lo ha portato a sfiorare il gol sul finale, chiuso solo da un super intervento di un difensore.
Zarate 7 Riesce a portarsi a spasso due o tre avversari quando conduce il pallone con le sue classiche sgasate. Infatti, riesce a creare da solo la superiorità numerica, dato che con la sua fisicità tutti gli avversari fanno fatica e devono chiamare rinforzi. Va per ben due volte vicinissimo al gol, sfortunato a non centrare la porta per millimetri.
Vanzulli 7 Sfrutta un'enorme chance dal primo minuto: decisivo al primo pallone toccato vicino alla porta, che riesce a buttare in rete con un tocco da biliardo, resistendo al duello con Desole. Gioca un match intelligente, comprendendo quando attaccare lo spazio o quando giocare con le sponde, che effettua sempre precise per i compagni. Con quest'enorme prestazione metterà Zanchetta in difficoltà nelle scelte future.
De Pieri 7.5 Egemonia totale del numero 10: ogni occasione passa tra i suoi piedi, non è un caso. Il gol è frutto del pressing asfissiante dell'Inter, ma soprattutto del suo fiuto della porta e imbuca con un pallonetto elegantissimo, da applausi. Pochi minuti dopo si crea praticamente lo spazio in un fazzoletto e calcia potente sul primo palo, fintando di andare a giro sul secondo; a fermarlo è stato solo il legno. Tanto per non bastare, vuole regalare anche l'assist a Pinotti con un cross tagliato partito dalla fascia di sua non-competenza, cioè quella sinistra e per poco non ci riesce anche. È senza alcun dubbio il migliore in campo, forse il migliore di questo momento per l'Inter.
Pinotti 6.5 Protagonista nell'azione che ha portato allo 0-2, quando si scambia di posizione con Castegnaro. Sfiora il gol sul finale di primo tempo e si fa anche male nel cercare di intervenire in spaccata. Dall'altro lato si prende la scena De Pieri ma lui non è da meno e continua a ricercare la conclusione o la giocata interessante in profondità per il compagno. Un altro intervento di Brezzo gli chiude lo specchio su un suo tiro a giro, ma lui è sempre al centro dell'azione.
39' st Iddrissou sv
All. Zanchetta 7 Ormai in quest'Inter tutti sanno i loro compiti, movimenti e tracce. Ma soprattutto, tutti sanno quando bisogna accelerare o congelare il possesso, questo fa di una squadra una grande squadra e questa lo è. Riesce a coprire l'assenza di Lavelli inserendo un altro bomber che ha bucato la porta; coinvolge nell'azione offensiva tutti i suoi giocatori, frutto del percorso fatto sin ora.