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Under 15 A-B

È l'idolo della sua città, ha stregato Juve, Inter e Roma. Il bomber 2009 segna sempre, anche in Nazionale

Valerio Balducci può essere l'attaccante del futuro! Si ispira ad Haaland, trascina l'Ascoli a suon di gol ed è il secondo capocannoniere del Girone C

Da quattro anni gioca in bianconero, ha stregato Inter e Roma. Il bomber 2009 segna sempre, anche in Nazionale

Under 15 A-B • Valerio Balducci, attaccante dell'Ascoli con la maglietta della nazionale italiana: quest'anno è il secondo centravanti più prolifico del Girone C con 15 reti. Foto FIGC

Quando nasci con la passione del calcio, il sogno più grande è quello di giocare per la squadra della tua città e diventare l'idolo di un'intera piazza. A soli 10 anni, questo sogno per Valerio Balducci è diventato realtà. Finalmente, è arrivato il giorno in cui può vestire bianconero, i colori della sua amata Ascoli, con la quale, da quattro stagioni a questa parte, sta continuando un percorso strepitoso, condito dalla chiamata - con gol - in Nazionale.

A 15 anni compiuti da pochissimo, precisamente il 21 marzo, Valerio si è già consacrato come uno dei migliori bomber in nel panorama calcistico in Italia. Muove i primi passi ad appena 3,7 chilometri dal centro di Ascoli Piceno, in una società dilettantistica chiamata Piazza Immacolata. All'Immacolata, Balducci ricopre anche il ruolo di centrocampista, ma il suo habitat preferito è senza dubbio l'attacco, dato che ciò che sa far meglio è essere decisivo e segnare. Prima di approdare nella squadra del capoluogo marchigiano, viene scovato dall'attenta osservazione di Remo Orsini, il responsabile dello scouting del settore giovanile dell'Ascoli, un vero e proprio visionario, che ha saputo strappare il talento prima di chiunque altro, portandolo ai Nazionali.

NEL TACCUINO DELLE BIG

Orsini non ci pensa due volte e convince Valerio e la sua famiglia a sposare il progetto tecnico dei bianconeri, affidandogli le redini del reparto offensivo. Il bomber 2009 non si smentisce e segna con una continuità da veterano del mestiere, tant'è che si fa notare anche da squadre come Roma, Juventus e Inter durante la scorsa annata. Ai primi aveva rifilato una tripletta da urlo in una gara di campionato e con questa li aveva stregati; difatti, i giallorossi gli hanno proposto una giornata di provini nel centro sportivo di Trigoria, iniziando per primi a tracciare le orme per il futuro. Si è mossa anche la Vecchia Signora, che gli ha concesso la possibilità di giocare una partita nell'affascinante struttura di Vinovo (da pochissimo rinnovata), mandandolo in campo contro l'Alessandria Under 14. Successivamente, perfino i nerazzurri gli hanno offerto un provino a fine aprile, giocando con la 9 un match contro la Salernitana. Insomma, Balducci ha già un curriculum importante e delle regine come pretendenti.

È soprattutto da quest'anno che Valerio ha macinato prestazioni che lo hanno fatto notare in quel di Coverciano: i 15 gol segnati in appena 21 apparizioni tutte dal primo minuto con la maglia dell'Ascoli, di cui soltanto uno su rigore, lo rendono il secondo capocannoniere del Girone C (appena dietro Filippo Russo della Roma con 19) e hanno immediatamente convinto il commissario tecnico Enrico Battisti a convocarlo per uno stage per lo scorso ottobre a Roma, insieme ad un altro ascolano, Enea Platania, con il quale ha contribuito al 56% delle reti segnate in campionato dall'Ascoli (15+6 su 37 totali). Anche con l'azzurro nazionale, Valerio non ha tremato, segnando in una gara in famiglia. Glaciale.

 

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UN ATTACCANTE COMPLETO E MODERNO

Balducci spicca per la sua altezza, impressionante per un ragazzo di appena 15 anni, infatti supera il metro e novanta. Ciò lo rende il pericolo numero uno dentro l'area di rigore sui cross dei compagni e ovviamente la difesa cade in difficoltà nel cercare di contenerlo, dato che fisicamente non ce n'è per nessuno. In poche parole, di testa le prende tutte. Il fiuto del pericolo è il suo cavallo di battaglia: si riesce a smarcare sempre con tempi perfetti costantemente sul filo del fuorigioco, unita ad una fase di non possesso in pressing sul difensore, spesso efficace dato che è felino a rubare la sfera nel caso in cui l'avversario non la controlli nel migliore dei modi. Nonostante la sua fisicità imponente, sguscia agilmente via dalla difesa con scatti fulminei, che da un ragazzo alto 190 centimetri non ti aspetti. La sua qualità più importante è la completezza: grazie ad un'ottima visione di gioco e ad una tecnica sorprendente con il pallone tra i piedi, lega il gioco con i compagni, fornendo anche diversi assist. Colpi che si porta con sé dal suo passato da centrocampista dalla Piazza Immacolata.

La sua sete di gol è da bomber di razza: legge anticipatamente la possibilità di colpire e quando si trova davanti alla porta avversaria è un cecchino. Non appena mira, è finita. Ma il dettaglio più sorprendente è che riesce a centrare lo specchio anche con colpi raffinati, come quello messo a segno in sforbiciata contro il Catanzaro all'andata, oppure quello segnato sempre ai calabresi nel match di ritorno, quando ha saltato il portiere con un dribbling ubriacante: due perle uniche nel suo repertorio. Valerio è, quindi, un rapace d'area purissimo, dotato di un'eleganza rara, che lo contraddistingue nel suo ruolo dagli altri attaccanti tradizionali. Unire la sua stazza con una pulizia tecnica è fondamentale nel calcio moderno

NEL SEGNO DI ERLING

Se leggendo le caratteristiche di Balducci avete pensato che somigli ad un certo Erling Braut Haaland, non sbagliate. La fisicità, il fiuto del gol, la rapidità sul corto in profondità, sono tutte qualità che il puntero dell'Ascoli sta sviluppando, ispirandosi proprio al norvegese. Haaland è probabilmente la punta più forte in circolazione; lo sa bene Valerio, che ogni giorno studia ogni movimento dettagliatamente del classe 2000 del Manchester City. Oltre alle peculiarità con il pallone tra i piedi e strutturali, la connotazione chiave di Balducci è l'atteggiamento fuori dal campo: puntuale ad ogni allenamento, dedizione e determinazione. Chi lavora in con questa attitudine a quest'età, ambisce solo ad un obiettivo: diventare un campione. Valerio è sulla giusta strada.

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