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Lutto

A soli 51 anni ci lascia l'ex Milan, bomber che ogni squadra avrebbe voluto

Più volte in doppia cifra tra i Professionisti, si era poi dedicato ad allenare i più giovani

MILAN - COSTANTINO BORNEO

MILAN - Costantino Borneo allenava l'Under 12 del club rossonero

Bomber che ha fatto la storia del calcio italiano di terza e quarta serie prima, stimato istruttore e allenatore di futuri campioni poi. Era il Calcio con la C maiuscola Costantino Borneo, per tutti «Tino» sin da quando aveva abituato a segnare valanghe di gol negli anni '90. Per questo alla notizia della sua scomparsa nel pomeriggio di venerdì 12 è stato vasto il cordoglio del Milan, la società per cui era stato in campo negli ultimi tempi come istruttore e con cui aveva debuttato in prima squadra in Coppa Italia da ragazzo nella stagione 1990-1991, oltre che di molti altri club della penisola, principalmente del Centro Italia. Borneo aveva 51 anni ed è morto a causa di una malattia contro cui lottava da qualche tempo.

CREMONESE - RICORDO TINO BORNEO

CREMONESE - Il ricordo sulla pagina Facebook del club grigiorosso di Costantino Borneo

Cresciuto nelle giovanili rossonere, Tino Borneo il 21 novembre 1990 debuttò in Coppa contro il Lecce al posto di Massaro andando subito a segno. Quella però fu l'unica presenza in prima squadra, chiuso in un attacco che all'epoca poteva contare su giocatori inarrivabili come Marco Van Basten, Marco Simone e Aldo Serena, oltre che lo stesso Daniele Massaro. Iniziò così un lungo peregrinare in Serie C, Prima con Olbia e Palazzolo senza reti, poi dopo una discesa tra i Dilettanti con Corsico e Poggibonsi, con Lodigiani, Viterbese, Cremonese, Lucchese, Vis Pesaro. Sambenedettese, Reggiana, Ivrea, Massese e Biellese.

VIS PESARO - COSTANTINO BORNEO

VIS PESARO - Anche il club marchigiano sui propri canali social ha ricordato l'attaccante classe 1972

E se si parla di Borneo si parla di uno di quei centravanti che hanno il gol nel sangue e che non esitano ad andare a colpire in tuffo di testa a pelo d'erba pur con il rischio di beccarsi una scarpata in faccia.Il suo massimo in carriera furono le 18 reti con la maglia della Viterbese, ma da attaccante da doppia cifra ebbe occasioni anche in parecchie altre piazze «passionali» degli anni '90 e 2000. Alla Vis Pesaro ecco 31 gol in 2 stagioni, la doppia cifra sia a Cremona che a Lucca in anni all'epoca difficili per entrambi i club, mezza stagione ma ben 10 gol anche a San Benedetto del Tronto. Poi la chiusura con una doppia puntata in Piemonte tra Ivrea e Biellese, fino allo stop nei Dilettanti con gli ultimi gol per l'Olginatese.

VITERBESE 1998-1999

VITERBESE 1998-1999 - Nella sua esperienza laziale Borneo conquistò la promozione in C1 a suon di gol

Gli spettava di diritto una chanche in Serie B, che per un motiivo o per l'altro non è mai arrivata a differenza di altri attaccanti dell'epoca che andavano per la maggiore tra C1 e C2. Il classe 1972 ha concluso comunque la carriera con ottimi ricordi per oltre un decennio per dedicarsi ben presto al ruolo di allenatore nel settore giovanile, avendo comunque anche una breve esperienza come tecnico in seconda della Pro Patria, oltre che da primo allenatore alla Roncalli tra i Dilettanti. Poi Atalanta ed ecco il ritorno al Milan dal 2018 fino ad adesso, nelle annate pre agonistiche. Borneo infatti allenava l'Under 12 rossonera e sono stati molti i giocatori rossoneri che nelle scorse ore hanno avuto parole commosse per lui. 

FRANCESCO CAMARDA - RICORDO BORNEO

Il ricordo su Instagram di Borneo da parte della giovane stella del Milan Francesco Camarda

Su tutti, con una storia su Instagram, l'attaccante Francesco Camarda, gioiello in rampa di lancio nel mondo del calcio italiano. Ma già nei giorni scorsi erano giunte anche manifestazioni d'affetto da parte dei tifosi di Milan ed anche Sambenedettese con striscioni dedicati. «Ha militato in tante squadre, incontrato sguardi di una infinità di persone, fino poi a ritornare nella sua Casa per dedicarsi ai calciatori del futuro. Con la sua preparazione tecnica, la sua esperienza, la sua ironia ha saputo creare una speciale empatia tra i colleghi di staff e soprattutto con i piccoli campioni, quelli che da oggi porteranno avanti la sua eredità sportiva e umana. Tino in questa stagione era alla guida degli Under 12 del Milan, ma tanti altri ragazzi sono passati attraverso i suoi insegnamenti che ognuno di noi avrà il compito di continuare a trasmettere» un estratto del comunicato del club rossonero.

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