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Under 17 A-B

Una magia su punizione da 30 metri decide la partita più importante dell'anno all'ultimo minuto. C'è speranza per i granata!

Sogno play-off ancora possibile per il Toro che si porta a due punti dal Parma. Decide la gara una punizione al 90' del mancino Kugyela

Under 17 A-B • Torino-Parma: Una magia su punizione da 30 metri decide la partita più importante dell'anno all'ultimo minuto. C'è speranza per i granata! In foto Kugyela

Under 17 A-B • Torino-Parma: Una magia su punizione da 30 metri decide la partita più importante dell'anno all'ultimo minuto. C'è speranza per i granata! In foto Kugyela

APOTEOSI TORO! Sì, in questo caso è doveroso scrivere tutto maiuscolo, perché è stata una vera e propria apoteosi. I presupposti c’erano tutti: l’incipit c’era, la trama anche, mancava solo il finale, anzi il classico lieto fine fiabesco tipico delle più celebri favole. Allo stadio Valentino Mazzola, degno di essere chiamato e considerato uno stadio, è andato in scena un vero e proprio film da oscar degno dei finali di Spielberg. Alla vigilia il match veniva descritto come il più importante della stagione dei granata, i quali ormai, avendo pareggiato il recupero durante la settimana contro una modesta Reggiana, sembravano aver perso le speranze per la zona play-off. La partita tra gli emiliani e i torelli era sostanzialmente un win or go home, come la soprannominerebbero i cari Americani amanti del mondo della pallacanestro; i granata dovevano per forza vincere per mantenere vive le proprie speranze, mentre i parmigiani avevano l’occasione di avvicinarsi sempre di più al Sassuolo e, perché no, pensare di poter accedere direttamente ai quarti senza passare dai play-off. La tensione è palpabile e, difatti, il match è molto combattuto e molto equilibrato sostanzialmente per tutta la partita, con gli emiliani che sono riusciti maggiormente ad esprimere il proprio gioco e ad avere più possesso palla soprattutto nel secondo tempo. All’inizio della gara, invece, le due squadre avvertono l’importanza della partita, compiendo alcuni errori tecnici e facendo regnare, inizialmente, il disordine e la timidezza. È la squadra di mister Rebuffi a creare due buone occasioni nei primi quindici minuti, ma le chance principali della prima metà di gara capitano sulla testa di Drobnic e sul destro di Papadimitriou, ma entrambi non riescono a trovare la via del gol. Nella ripresa il gioco diventa meno fluido e meno rapido, soprattutto grazie alle sostituzioni effettuate dai due tecnici che mettono in stand-by il gioco per diversi minuti in diversi momenti della gara; il Parma impone maggiormente il proprio gioco, amministrando i ritmi di gioco, ma senza creare particolari occasioni da gol. Il match, quindi, quando sembra andare verso un pareggio che accontenterebbe più gli emiliani che i torinesi, cambia improvvisamente rotta e Kugyela, subentrato nel secondo tempo, tira il coniglio fuori dal cilindro, regalando un finale di campionato incandescente per gli appassionati di questo meraviglioso sport.

PRIMI ASSALTI La partita delle grandi occasioni appare inizialmente bloccata; le due squadre non vogliono farsi male e soprattutto pensano più a difendersi che a scagliare la prima pietra. Nei primi quindici minuti è il Torino ad avere due buone occasioni per passare in vantaggio, la prima arriva al sesto minuto di gioco con Kenny che recupera palla nella metà campo offensiva, serve Sandrucci che, dopo un tocco, imbuca per Kirilov, il quale si fa parare il tiro da Casentini; dopo 5 minuti sono ancora i torelli ad impegnare l’estremo difensore del Parma con protagonista ancora Sandrucci che serve sull’esterno Cacciamani, il quale, dopo aver superato Marchesi con un doppio passo, tira forte sul primo palo, ma trova ancora un attento Casentini. La prima vera grande chance della partita arriva però al 14’ con Drobnic che su corner svetta tra tutti, inquadra bene la porta, ma l’incornata termina di pochissimo a lato con Anino immobile ad osservare il pallone uscire alla sua destra. Le squadre si continuano a studiare, ma sono ancora gli emiliani ad avere due grandi occasioni, in particolare con Papadimitriou che prima, dopo aver ricevuto un buon cross teso da parte di Campatelli, non riesce a dare forza alla zampata in anticipo sul diretto avversario sul primo palo e dopo, in seguito ad un clamoroso rimpallo in area di rigore, si ritrova il pallone sul sinistro, finta il tiro, si aggiusta il pallone sul destro, ma Anino compie ancora una grande parata frutto di un riflesso fulmineo. Dopo mezz’ora di gioco, i granata provano a sbloccare il match grazie alle palle inattive, infatti il solito Sandrucci si incarica di una punizione proveniente da destra, disegna una traiettoria fantastica sul secondo palo su cui arriva capitan Ressia in scivolata, ma non riesce ad indirizzare la sfera verso la porta di Casentini. Nei successivi quindici minuti non ci sono occasioni degne di nota e il verdetto viene rimandato al secondo tempo.

L'ELOGIO DELLA MAGIA Il secondo tempo inizia con un cambio per i parmigiani, infatti un poco attivo Iuliani lascia il posto a D’Amico, il quale va a prendere il posto nei tre di centrocampo della mezzala Chimezie e quest’ultimo viene avanzato da mister Bernardi nel tridente offensivo. Anche mister Rebuffi attua i suoi cambi ma qualche minuto più tardi, togliendo le due ali del tridente offensivo, Lohmatov e Kirilov e inserendo al loro posto Finizio e Kugyela. Proprio questi ultimi, un minuto dopo il loro ingresso, sfornano una palla gol per i padroni di casa, infatti Finizio serve in area di rigore Kugyela, il quale sterza sul destro e, nonostante il tentativo di tiro a botta sicura sul primo palo, trova un buon riflesso di Casentini. Da questo momento fino alla mezz’ora di gioco, le due squadre, complice anche il caldo pomeriggio, sembrano aver terminato le forze per sbloccare il match. Al minuto 32 però, si presenta sui piedi di Ferrari, entrato poco tempo prima al posto di Papadimitriou, una chance colossale per portare in vantaggio gli ospiti, infatti, sugli sviluppi di corner, il numero 18 si trova perfettamente sul sinistro un pallone a metà altezza, che scaglia senza pensarci due volte verso la porta del portiere granata, il quale, immobile, la vede passare a pochi centimetri dal suo palo. La partita continua a rimanere bloccata e sembra quasi che nessuna delle due formazioni abbia la forza di poter vincere la gara, ma quando meno il pubblico se l’aspetta, su una punizione defilata sulla destra da oltre 30 metri, Kugyela trova un gol fantastico che sblocca la partita e fa esultare tutto il popolo granata. Colpo psicologico enorme per il Parma, che, se prima non aveva la forza per vincere la partita, ora ha la determinazione sotto zero e, nonostante gli otto minuti di recupero, non riesce a creare palle gol importanti per pareggiare la partita e guadagnare un punto, che sarebbe stato di vitale importanza. Finisce dunque 1-0 per i padroni di casa, i quali hanno le ultime due partite, contro il Napoli e il Sassuolo nelle quali si giocheranno una stagione intera. Il Parma, invece, riposerà la prossima partita e anche la squadra emiliana, all’ultima giornata dovrà affrontare il Napoli, per assicurarsi il posto ai play-off.


TABELLINO

Torino-Parma 1-0
RETI: 41' st Kugyela (T).
TORINO (3-4-3): Anino 6.5, Gatto 6.5, Csorba 7 (32' st Foschiani sv), Acquah 7 (18' st Carreri 7), Ressia 7, Kenny 7.5 (32' st Grandi sv), Lohmatov 6.5 (7' st Finizio 7), Sandrucci 7.5 (18' st Spadoni 6.5), Conte 6.5, Kirilov 6.5 (7' st Kugyela 8), Cacciamani 7 (32' st Yesin sv). A disp. Proietti, Gallo. All. Rebuffi 7.
PARMA (4-3-3): Casentini 60, De Simone Gi. 6 (23' st Montenet 6), Marchesi 6.5 (44' st De Oliveira sv), Drobnic 7, Trabucchi 6.5, Ozzano 6.5 (44' st Alinovi sv), Chimezie 6.5, Campatelli 6 (44' st Macrì sv), Papadimitriou 6 (23' st Ferrari 6.5), Mosans 6 (23' st Marcellin 6), Iuliani 6 (1' st D'Amico 6.5). A disp. Cappellari, Baciocchi. All. Bernardi 6.5.
ARBITRO: Framba di Torino 6.
ASSISTENTI: Rizzo di Pinerolo e Cappotto di Nichelino.
AMMONITI: Acquah (T), Kugyela (T), Spadoni (T), Marchesi (P).


PAGELLE

TORINO

Anino 6.5 Si dimostra sicuro nel dare indicazioni alla squadra, mostra capacità importanti anche a livello tecnico e, se il Toro porta a casa questa fondamentale vittoria, è anche grazie a lui, decisivo in alcune circostanze come sul tiro di Papadimitriou nel primo tempo o come nella ripresa sul tentativo a botta sicura di Kugyela

Gatto 6.5 Accompagna sempre in maniera propositiva sulla fascia destra nonostante sia un braccetto di difesa e anche in fase difensiva è sempre vigile e attento alle scorribande di Iuliani nel primo tempo e di D’Amico nella ripresa

Csorba 7 Anche lui, nonostante sia un braccetto di difesa, accompagna molto in fase offensiva, concede poco e nulla al diretto avversario. È dotato di un’ottima tecnica che gli permette di uscire bene palla al piede in alcune situazioni complicate

Acquah 7 Fa tutto, fa il centrocampista e soprattutto il difensore, tant’è che nella fase di possesso diventa il centrocampista centrale di riferimento, mentre in fase di non possesso va a fare il difensore centrale aggiunto al fianco di Ressia

18' st Carreri 7 Prende in mano le redini del centrocampo e gestisce tempi e ritmi di gioco. È decisivo anche nella punizione del gol perché va a disturbare la visuale di Casentini

Ressia 7 Il capitano dimostra nuovamente di essere il leader della squadra, dimostra un’ottima tecnica e sbaglia pochissimi interventi annullando in maniera quasi totale Papadimitrou

Kenny 7.5 Gioca in qualsiasi parte, si trova ovunque, in qualasiasi posizione del campo, ogni volta che serve un aiuto, un contrasto, un raddoppio è sempre lì pronto per fare la cosa giusta. Non sbaglia mai ed è sicuramente uno dei migliori dei suoi

Lohmatov 6.5 Gioca una buona partita, tenta sempre di puntare l’uomo e di saltarlo, riuscendoci ad intermittenza, quando salta l’uomo crea sempre superiorità numerica. Verso la mezz’ora del primo tempo viene anche scambiato di fascia con Cacciamani

7' st Finizio 7 Entra benissimo in partita, saltando anche lui spesso l’uomo quando serve, nei 10 minuti finali, aiuta in maniera determinante e determinata in fase difensiva

Sandrucci 7.5 Giocatore tecnicamente sontuoso, molto simile nelle movenze e nel tocco di palla a Dybala. Nel primo tempo e nel secondo tempo è quello che crea più palle gol, dai suoi piedi magici nascono giocate chiavi e imbucate fondamentali per i compagni

18' st Spadoni 6.5 Entra nei minuti finali, con l’unico obiettivo di inizialmente sbloccare la partita, poi quando effettivamente i granata si trovano in vantaggio, tutti i palloni complicati passano dalle sue parti e dal suo fisico imponente per trattenere tutti i palloni possibili

Conte 6.5 Non ha quasi nessuna occasione per timbrare il tabellino dei marcatori, ma compie un ottimo lavoro perché aiuta in fase di pressing e in fase difensiva e prova a gestire tutti i palloni che passano nelle sue vicinanze

Kirilov 6.5 Un po’ più spento del solito, ma quando punta l’avversario riesce quasi sempre a saltare l’uomo e a creare superiorità numerica. Ha un’occasione nel primo tempo, la prima della partita per sbloccare il match

7' st Kugyela 8 Indiscusso eroe dei granata, segna una punizione clamorosa che fa sperare e sognare in grande i granata. Anche tecnicamente si dimostra un ottimo giocatore; se il Toro dovesse accedere i play-off sicuramente gran merito va anche a lui

Cacciamani 7 Anche lui tecnicamente risulta molto valido, da’ anche una mano in fase difensiva, corre per tre giocatori ed ha anche un’occasione nel primo tempo per portare in vantaggio i suoi

All. Rebuffi 7 Dal suo Toro ci si poteva aspettare di più, soprattutto per l’importanza della partita, ma il risultato alla fine lo premia è l’importante oggi era solamente vincere


PARMA

Casentini 6 Si dimostra sicuro tecnicamente con i piedi e anche nelle parate, tant’è che è fondamentale su Kirilov, Cacciamani e Sandrucci. Probabilmente poteva fare qualcosa di più sulla punizione vincente di Kugyela

De Simone Gi. 6 Spinge molto in fase offensiva e si dimostra sempre attento su Kirilov. Potrebbe essere più preciso in alcune situazioni

23' st Montenet 6 Viene messo in campo verso la fine per difendere il pareggio, non compie nessun errore importante

Marchesi 6.5 Da’ grande apporto in fase offensiva, molto spesso supera nella sua metà campo il diretto avversario e conduce per diversi metri palla al piede, anche in fase difensiva subisce il giusto, perché è bravo a limitare, per quanto può, la fascia destra dei granata

Drobnic 7 Difensore fenomenale. Non sbaglia nulla sia in fase d’impostazione sia in fase puramente difensiva, non fa mai vedere il pallone a Conte e sfiora anche il gol nel primo tempo di testa

Trabucchi 6.5 Il capitano sbaglia raramente gli interventi, anche in fase di impostazione sbaglia pochissimo. Mezzo voto in meno rispetto al suo compagno di reparto, perché sbaglia qualche passaggio in più, ma anche lui disputa una grande partita

Ozzano 6.5 Detta i ritmi e i tempi di gioco del centrocampo dei suoi. Si fa sentire soprattutto quando c’è da mettere il fisico, ma anche a livello qualitativo non è da meno

Chimezie 6.5 Gioca un’ottima partita sia nel primo tempo quando fa la mezzala di centrocampo sia nella ripresa quando viene spostato nel tridente offensivo. La sua velocità e la sua tecnica mettono spesso in difficoltà la retroguardia granata

Campatelli 6 Si inserisce molto tra le linee, qualche volta prova anche il tiro da fuori; risulta anche prezioso in fase difensiva quando deve inseguire i giocatori avversari

Papadimitriou 6 Non una delle sue migliori partite, anche se avrebbe due occasioni per portare i suoi in vantaggio, per il resto, quando ha dei palloni giocabili li gestisce sempre in maniera egregia, anche se talvolta scompare dai radar del gioco

23' st Ferrari 6.5 Entra con la giusta voglia e la giusta determinazione, ha una buona occasione per portare in vantaggio i suoi, ma non era sicuramente facile fare gol di controbalzo con un difensore addosso, nonostante ci vada molto vicino

Mosans 6 Del tridente offensivo è quello meno attivo e quello più spento del solito, riesce poche volte a saltare l’uomo e a creare superiorità numerica

23' st Marcellin 6 E’ autore di qualche buona discesa sulla fascia sinistra e di qualche buon dribbling, senza però risultare decisivo ai fini del risultato

Iuliani 6 Inizialmente sembra ispirato, tant’è che salta diverse volte l’uomo. Con il passare dei minuti però si spegne e non riesce a dare l’apporto sperato

1' st D'Amico 6.5 Entra con la giusta voglia e quando può spinge molto sulla sua fascia di competenza, ottimo mancino che si traduce molto spesso in ottimi cross verso l’area di rigore

All. Bernardi 6.5 La sua squadra non gioca male e sicuramente avrebbe meritato almeno un pareggio, ma l’obiettivo di oggi era quello di non perdere e ciò influisce sulla valutazione del tecnico


Arbitro: Framba di Torino 6 Non una delle sue migliori gare, spesso si fa travolgere dall’emozione e talvolta non fischia alcuni falli punibili e al 29’ del primo tempo gli ospiti recriminano anche un fallo di mano, che dalla tribuna non sembrava del tutto inventato

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