Cerca

Under 14

Viene dal Burkina Faso e sogna la Coppa d'Africa: il baby fenomeno del Lecco che sta conquistando tutti

In questa stagione sono 22 i centri messi a referto tra campionato, tornei ed amichevoli: e ha appena esordito con i più grandi

Emanuele Fatao Terranova

LECCO UNDER 14 • Emanuele Fatao Terranova: il jolly delle Aquile

Arrivare in Italia nel 2018, non sapere la lingua, ma avere un grande sogno: giocare a calcio. Uno sport, che come molti altri, permette di abbattere ogni confine, ogni limite, ogni barriera imposta da lingua, usanze e cultura. Uno sport che supera tutto a tal punto da portare un giovane ragazzo del Burkina Faso, che inizia a giocare con i ragazzi del proprio quartiere in Brianza, ad essere protagonista in una realtà professionistica come quella del Lecco. Certo, il talento non è mai stato un problema, ma la voglia di fare bene e divertirsi sono stati due fattori importantissimi nel suo percorso. È la storia di Emanuele Fatao Terranova, ala polivalente delle Aquile di Passanante, che in questa stagione sta stupendo tutti: sono 22 le reti messe a referto tra gare ufficiali e amichevoli. Il viaggio è ancora molto lungo, ma i presupposti per fare bene ci sono tutti. Da vero velocista quale è, lo scatto iniziale è stato fatto bene, ora conta solo mantenere e aumentare il passo per arrivare ad un traguardo lontano, ma non poi così tanto…

BURKINABÈ: LE ORIGINI

Ci sono tantissime storie che valgono la pena di essere raccontate e questa lo è senza ombra di dubbio. Lo è perché parliamo di un ragazzo di 13 anni, con il passaporto italo-burkinabè, che sta attirando i riflettori su di sé nell'ultimo periodo: Emanuele Fatao Terranova. È arrivato in Italia nel novembre del 2018, accolto a braccia tese da papà Calogero e da mamma Clara. In Burkina Faso non giocava a calcio, ma qui ha subito espresso il desiderio di iniziare a giocare. «Un giorno ha visto un campetto con dei ragazzi che giocavano e ha chiesto subito di andare a giocare con loro. All’epoca non parlava italiano e col tempo si è integrato in autonomia nei campetti di San Fruttuoso a Monza, fino a giocare per tre anni nella squadra di quartiere», racconta il padre. L'essere socievole, solare e appassionato di calcio gli ha permesso di fare amicizia con molti coetanei in breve tempo e l'educazione insegnata da genitori e dai tecnici lo rendono un vero e proprio Golden Boy: «È educato al massimo con tutti: avversari, allenatori, staff e arbitro. Non recrimina mai se gli fanno fallo, sa che si deve comportare in un certo modo».

LA REGOLA D.I.A.

Sempre rimanendo in tema comportamentale, sin da piccolo a Fatao è stato insegnato il cosiddetto D.I.A.: divertimento, impegno e ascolto. Un insegnamento che per qualcuno potrebbe sembrare banale e scontato, ma che non lo è affatto. Grazie a questa "regola", Terranova riesce a rendere divertenti i momenti di gioco, ma allo stesso tempo grazie all'impegno e all'ascolto del tecnico e dello staff impara sempre qualcosa di nuovo. E a proposito di tecnico e staff, Passanante - tecnico del Lecco Under 14 - non ha ancora assegnato a Fatao un ruolo ben preciso: «Esprime le sue qualità in quasi tutte le parti del campo, lo definiscono polivalente - dichiara papà Calogero - può giocare a centrocampo, da piccolo faceva il terzino e man mano che cresce lo stanno usando come ala». Sicuramente un ruolo che rispecchia a pieno le sue caratteristiche tecnico-fisiche, quali una grandissima velocità e una grande resistenza. Inoltre, può occupare sia la fascia destra che quella sinistra in quanto è ambidestro. Viene definito un "motore diesel": quando gli altri si stancano lui ne ha ancora e fa la differenza, come nella partita contro l'Inter dove ha segnato il gol vittoria nel finale sfruttando un gran tiro dalla distanza mischiato a un buonissimo senso della posizione.

AMMAZZA BIG

Pro Sesto, stagione 2022/23: 70 gol senza essere un attaccante puro. Lecco, stagione 2023/24: 22 gol in 42 partite da ala. Un fiuto del gol non indifferente, che ha portato ben 5 punti nelle ultime tre partite con Pro Sesto, Inter e Milan. Il pareggio contro la Pro Sesto di Pasca è firmato proprio da lui: galoppata sulla fascia sinistra e tiro a giro rasoterra dal limite dell'area che inganna l'estremo difensore avversario. Per far capire che tipo è, non ha esultato al gol in quanto arrivato contro la sua ex squadra: «Giocava lì fino all'anno scorso. Ha molto rispetto dei compagni, si sente con loro e scherzano sempre», dichiara il papà. E la settimana dopo è stato ancora meglio, con una grandissima vittoria casalinga contro i vincitori del girone: botta da fuori in pieno recupero e grande festa. Ma non è finita qui, in quanto nell'ultima giornata contro il Milan Fatao ha siglato la terza rete in tre partite: scende sulla fascia velocissimo, salta un primo difensore, raggiunge il fondo del campo, salta un secondo difensore e poi conclude a rete abilmente. Reti seguite da varie esultanze (quando non si tratta di una ex), tra cui dediche alla mamma con un cuore e dediche ad entrambi i genitori con una L di Lillo (soprannome del papà) e una C di Clara. E sulle voci di mercato, per ora nel futuro di Fatao c'è solo il Lecco: «Si trova benissimo: ci affidiamo completamente alla società, c'è massima trasparenza». Tra le altre cose, Fatao ha già esordito con l'Under 15 nell'uscita casalinga contro il Sudtirol, sfruttando la fine del campionato Under 14 e sfiorando il gol poco dopo l'entrata in campo.

ELEGANZA E GRANDE SOGNO

Ogni bambino ha degli idoli e come tanti ragazzi di questa generazione, gli idoli di Fatao erano Leo Messi e Cristiano Ronaldo. Poi tutto è cambiato grazie all'utilizzo della tecnologia: i video su YouTube di Johan Cruijff l'hanno stregato, facendolo innamorare dell'eleganza del numero 14 più forte di tutti i tempi. Tanto che da piccolo, se poteva scegliere che numero utilizzare in una partita, Fatao prendeva proprio il 14. Un'eleganza che il talento del Lecco ha riportato anche in un altro sport di cui è appassionato: l'atletica leggera. Infatti, il classe 2010 è tesserato per la società siciliana Asd Corri Serradifalco: «Abbiamo voluto iscriverlo perché durante un'estate si stava allenando in paese e un amico l'ha visto mentre correva intravedendo del talento in lui», ha raccontato papà Calogero. Nelle gare scolastiche è sempre arrivato in testa e anche in Sicilia ha sempre vinto tutte le gare, tra cui il giro podistico di Castelbuono, gara più antica d'Europa, registrando il record personale di un chilometro in 3:02 minuti. Ma è fuori dall'Europa che risiede il suo sogno più grande: partecipare alla Coppa d'Africa. «Quest'anno l'abbiamo seguita insieme e abbiamo notato che è un calcio di divertimento: non ha le pressioni del calcio europeo e Fatao è rimasto impressionato da questo modo di fare calcio». Sogno raggiungibile o meno, alla fine l'importante è sognare e a Fatao piace farlo in grande...

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Sprint e Sport

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter