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Under 17 A-B

Arriva dalla Lettonia e segna all'esordio giocando con i più grandi: il nuovo bomber dell'Atalanta

Jegors Olijars, classe 2008, debutta con un gol nella partita contro il Lecco, che però fa ricorso: chi è l'attaccante figlio d'arte ed ecco il motivo del reclamo

In casa Atalanta, di esordi da sogno ne sanno qualcosa. Anzi, di più, i bergamaschi sembrano proprio degli specializzati in materia. A inizio febbraio, contro il Milan, la prima da sogno di Lykholit, 16enne ucraino a segno praticamente al primo pallone toccato in una partita ufficiale. Due mesi dopo, la storia di ripete. Stavolta il protagonista è Jegors Olijars, primo giocatore lettone dell'Atalanta. Appena tesserato, Bellini alla prima occasione l'ha schierato titolare pur essendo il più giovane di tutti. Risultato? Il gol del 2-0 orobico sul campo del Lecco in una partita (terminata poi 2-1) semplicemente fondamentale per entrambe in ottica playoff.

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CHI È JEGORS OLIJARS

Innanzitutto, va detto che è un classe 2008. L'esordio è avvenuto con i 2007, ma in effetti nessuno se c'è accorto. Un po' per la statura - con i suoi 193 centimetri era comunque tra i più alto in campo, se non il più alto… - e un po' per la naturalezza con cui si è calato in una squadra a cui mancava un centravanti con le sue caratteristiche. 16 anni compiuti lo scorso 17 marzo, l'Atalanta lo ha pescato dal Super Nova, club della città di Olaine in Lettonia che milita nella seconda serie nazionale. È un figlio d'arte - il papà è stato un grande della corsa a ostacoli (ha vinto un Europeo a Goteborg nel 2006 e ha conquistato una medaglia di bronzo ai Mondiali di Valencia nel 2008), la mamma una tennista e il nonno ha partecipato a una Olimpiade - e alla sua prima apparizione nel campionato italiano ha fatto subito centro. Come e quando? Il come: sgroppata di Idele sulla destra, il terzino arriva sul fondo e mette un pallone basso per Olijars che da pochi passi impatta con il destro non lasciando scampo a Capizzi. Il quando: siamo all'8' del secondo tempo, il gol è quello del 2-0 ed è quello che di fatto - al netto della rete di Tondi che riaccende le speranze del Lecco nel finale - chiude la partita in favore della Dea. 

IL CASO

Jegors Olijars è stato protagonista del match a tutti gli effetti. Non soltanto per il gol messo a segno all'esordio (roba da predestinati…), ma anche - suo malgrado, e lui non c'entra niente - per il caso che si è acceso nelle ore seguenti la partita con il Lecco che ha preannunciato reclamo per un presunto errore tecnico dell'arbitro. I fatti sono questi. Al 17' del secondo tempo, l'Atalanta si appresta ad effettuare una doppia sostituzione: il cartellone richiama il numero 3 Maggiore e il numero 7 Lykholit mentre ad entrare sul terreno di gioco sono pronti il numero 16 Arena e il 17 Zoli. Uno dei due calciatori che doveva uscire però era proprio Olijard (e non Lykholit): Bellini si accorge dell'errore e richiama l'arbitro, l'ala ucraina rimane in campo e a lasciare il terreno di gioco è invece il centravanti lettone. Il reclamo del Lecco si basa proprio su questo: se Maggiore e Lykholit erano già usciti e Arena e Zoli già entrati, a norma di regolamento la sostituzione sarebbe stata completata e quindi non più "modificabile". Ora la palla passa al Giudice Sportivo e alla sua sentenza, e i casi sono due: omologato il risultato del campo, oppure partita mandata a ripetere per errore tecnico.

COME CAMBIEREBBE LA CLASSIFICA

Premessa: nel frattempo, l'Atalanta (nella mattinata di mercoledì) ha recuperato anche la sua partita contro il Cagliari. E non sono mancate le sorprese, con i sardi che si sono imposti per 2-1 con il vantaggio firmato da Piga (15'), il raddoppio su rigore di Tronci (34' st) e il gol della vana speranza bergamasca, sempre dagli undici metri, di Inacio (37' st) che però non è bastato alla Dea per evitare la sconfitta. Un risultato che a questo punto, anche alla luce del ricorso, rimette un po' tutto in gioco in zona playoff (ai quali accedono la terza, la quarta e la quinta con le prime due che invece passano direttamente ai quarti di finale). Se venisse confermato il risultato del campo, l'Atalanta - a prescindere dal ko coi sardi - sarebbe a un solo punto (da prendere contro Venezia oppure Verona) dalla qualificazione, mentre il Lecco dovrebbe difendersi dall'attacco del Brescia negli ultimi 180 minuti nei quali affronterà prima il Sudtirol e poi il Monza. Se la partita dovesse invece essere rigiocata, invece,  tutto dipenderà ovviamente dal risultato che ne verrà fuori. 

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