Youth League
19 Aprile 2024
Kevin Zeroli e Pippo Scotti (foto acmilan.com)
23 maggio 2007, una data entrata di diritto nella storia del Milan. Atene la città, Liverpool l'avversario, Filippo Inzaghi l'eroe con una doppietta che riporta il Diavolo in cima all'Europa dopo la dolorosissima sconfitta di Istanbul di due anni prima. L'evento? Finale di Champions League: quella vera, quella dei grandi, con la "coppa dalle grandi orecchie" finita nella bacheca del club per la settima volta nella storia. 22 aprile 2024, una data già entrata di diritto nella storia del calcio giovanile. Nyon la città, Olympiacos l'avversario, l'eroe ancora non si conosce perché la partita sarà tutta da giocare. L'evento? Finale di Youth League, la Champions della Primavera: quella dei talenti del futuro, quella che regala il titolo di squadra Campione d'Europa a livello giovanile, quella che il Milan adesso sogna di vincere. Comunque vada, Abate ha già centrato un'impresa mai riuscita prima a nessuna italiana (la Next Gen vinta dall'Inter nel 2012 era un'altra cosa). L'appetito però vien mangiando, e nessuno vuole fermarsi a 90 minuti da un'impresa che sarebbe indimenticabile. Intanto l'impresa - l'ennesima, dopo aver eliminato Braga e Real Madrid - è quella fatta contro il Porto (favoritissimo sulla carta e dai bookmakers): e, proprio come contro Braga e Real Madrid, decisivi sono i rigori dopo il 2-2 dei tempi regolamentari. Sbloccati da Scotti, resi un incubo da Meireles e Bras, rimessi in piedi dall'uomo dei gol impossibili all'ultimo secondo (Simmelhack) e fatti diventare magia da Kevin Zeroli, autore del penalty decisivo per la terza volta di seguito.
Insufficiente nella semifinale dell'anno scorso contro l'Hajduk Split, favoloso in quella di quest'anno contro il Porto. Forse perché la squadra ha fatto esperienza, probabilmente perché questo è tutto un altro Milan, sicuramente perché il gioco proposto da Abate durante il corso della stagione è stato davvero brillante. Lo schieramento del Diavolo è il rodatissimo 4-2-3-1 con il recuperato Stalmach al fianco di Malaspina in mezzo al campo, la risposta dei portoghesi identica (con Rodrigo Mora che non fa la mezzala ma il trequartista puro alle spalle di Candè), l'inerzia tutta dalla parte di un Milan che comincia benissimo. E i frutti di un approccio europeo e vincente arrivano presto: rimessa laterale di Magni, Gabriel Bras sbaglia tutto lasciando spazio all’accelerazione di Scotti che brucia il difensore e batte Diogo Fernandes con un destro potente sul secondo palo (12'). Magni chiude e riparte, Simic non sbaglia un intervento, la cerniera mediana (Stalmach-Malaspina) ingabbia le geometrie di Joao Teixeira e Andrè Oliveira, Sia dà fastidio in contropiede e Camarda attira su di sé tutte le attenzioni della difesa lusitana. Che soffre ma resiste, e che piano piano alza il baricentro consentendo alle ali - Goncalo Sousa a destra, Jorge Meireles a sinistra - di rendersi pericolose. Il peccato del Milan? Nessuno. Il merito del Porto? Pareggiarla alla prima palla buona. Azione assurda di Jorge Meireles da destra che converge e calcia dopo aver saltato avversari come birilli, Bartesaghi tocca di mano e il rigore è netto: dagli undici metri va lo stesso Jorge Meireles, Raveyre intuisce ma la conclusione dell’attaccante portoghese è chirurgica e vale l'1-1 (40').
Quello che accompagna Gabriel Bras, difensore nonché autore del pasticcio iniziale che aveva portato al gol di Scotti. Il calcio però dà sempre una seconda possibilità, e il capitano dei portoghesi la coglie in pieno a metà secondo tempo: angolo di Jorge Meireles, Gabriel Bras salta anticipando tutti (soprattutto Zeroli, ma con tutta la difesa colpevole) e firma il sorpasso del Porto (20' st). Abate cerca di dare nuova benzina con Liberali e Simmelhack, ma col passare dei minuti il Milan logicamente si sbilancia e il Porto cerca di chiuderla sfruttando gli spazi che si aprono: prima con un destro a giro di Goncalo Sousa, palla a lato non di molto (26' st): poi con un contropiede che porta al tiro Rodrigo Mora, destro rasoterra dal limite dell’area che pizzica il palo esterno (31' st). Il Diavolo però non muore mai, ha un appuntamento con la storia e non vuole assolutamente mancarlo. Chi ci crede di più è Magni: il terzino è devastante a destra, palla a Bartesaghi che la mette in mezzo, rimpallo che libera Simmelhack e colpo di tacco sul quale Diogo Fernandes fa un miracolo con la gamba sinistra (34' st). Chi è più decisivo è Nsiala, che poco dopo salva tutto su Gil Martins che calcia a botta sicura sull'assist a rimorchio di Goncalo Sousa (38' st). Chi entra nella storia è infine Simmelhack, che all'ultimo secondo dei quattro minuti di recupero segna il gol del 2-2 con un tap-in vincente dopo un altro errore di Gabriel Bras e la pressione vincente di Zeroli. Si va ai rigori, e il Milan per la terza volta non fallisce: Raveyre ipnotizza Meireles, poi l'errore di Simic riporta il match in parità. Segnano Simmelhack e Liberali, l'errore di Gil Martins consegna a Zeroli la palla del destino e il capitano diventa ancora protagonista. Con freddezza, con precisione, con il Milan nel cuore. Si va in finale. Sognando di conquistare l'Europa, 17 anni dopo.
FC PORTO-MILAN 2-2 (5-6 dcr)
RETI (0-1, 2-1, 2-2): 12' Scotti (M), 40' rig. Jorge Meireles (F), 20' st Gabriel Bras (F), 49' st Simmelhack (M).
SEQUENZA RIGORI: Jorge Meireles (P) parato, Bonomi (M) gol, Gabriel Bras (P) gol, Simic (M) parato, Gil Martins (P) alto, Simmelhack (M) gol, Martim Fernandes (P) gol, Liberali (M) gol, Goncalo Sousa (P) gol, Zeroli (M) gol.
FC PORTO (4-2-3-1): Diogo Fernandes 6.5, Martim Fernandes 6, Antonio Ribeiro 6.5, Gabriel Bras 6, Dinis Rodrigues 6 (43' st Bernardo Ferreira sv), Andrè Oliveira 6.5, Joao Teixeira 6.5 (26' st Tiago Campos 6), Goncalo Sousa 7, Rodrigo Mora 6.5 (35' st Gil Martins 6), Jorge Meireles 7.5, Candè 6. A disp. Lacerda, Luis Gomes, Cardoso Valera, Tiago Andrade. All. Capucho 6.
MILAN (4-2-3-1): Raveyre 7, Magni 7.5, Simic 6, Nsiala 6.5, Bartesaghi 6 (42' st Bonomi 7), Malaspina 6.5, Stalmach 6 (21' st Liberali 7), Scotti 7.5, Zeroli 8, Sia 6.5 (28' st Sala 6.5), Camarda 6 (21' st Simmelhack 8). A disp. Bartoccioni, Bakoune, Parmiggiani. All. Abate 8.
ARBITRO: Karaoglan (Turchia) 7.
ASSISTENTI: Sesiguzel (Turchia) e Komurcuoglu (Turchia).
QUARTO UFFICIALE: Fahndrich (Svizzera).
AMMONITI: Dinis Rodrigues (F), Andrè Oliveira (F), Simic (M), Nsiala (M), Camarda (M).