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04 Maggio 2024
Il presidente del Torino, Urbano Cairo sorridente insieme a Paolo Bellino durante l'inaugurazione del primo campo del nuovo Centro Sportivo Robaldo
È ufficialmente nata la nuova casa del Torino Fc in una data indelebile nella storia granata, il 4 maggio. A 75 anni dalla tragedia degli invincibili di Superga, è stato inaugurato il Centro Sportivo Robaldo. Dopo aver acquisito il terreno nel 2016 e messo in atto le pratiche nel 2019 con il progetto dell'architetto Stefano Seita, il Torino di Urbano Cairo, insieme al lavoro del Comune di Torino, del Sindaco Stefano Lo Russo, al manager Rcs e del Giro d'Italia Paolo Bellino e dell'assessore Mimmo Carretta, ha mantenuto la promessa fatta nel giorno della conferenza stampa del 15 dicembre 2023 di presentazione del nuovo impianto. Infatti, Cairo aveva fissato il 4 maggio 2024 come giorno di apertura dei cancelli del nuovo Centro Sportivo con una partita simbolica della Scuola Calcio. Così è stato, promessa mantenuta.
Nonostante il travolgente effetto Covid, il ridimensionamento del progetto originale che prevedeva la presenza di cinque campi praticabili e il maltempo, l'iter per la costruzione del Centro Sportivo è andato a ritmi lenti, ma grazie alla tenacia del presidente Cairo e al lavoro impeccabile delle imprese che hanno lavorato per la messa in piedi del nuovo gioiellino di Torino, l'obiettivo di rendere praticabile il primo campo è stato reso possibile.
Il nuovo Centro Sportivo Robaldo è una chicca dell'avanguardia: quattro campi con erba sintetica di ultima generazione, di cui uno di dimensioni minori sarà messo a disposizione della Circoscrizione 2 di Torino, mentre gli altri tre saranno regolamentari in base agli standard della FIFA. Inoltre, il Centro sarà dotato di pannelli fotovoltaici, contribuendo ad una sostenibilità ecologica ed ambientale. Tutto ciò in uno spazio di circa 4.500 metri quadrati.
Il primo a parlare ai microfoni dei giornali è il Sindaco Stefano Lo Russo, il quale si sofferma sull'importanza del club per la città di Torino: «Abbiamo lavorato per questo progetto, sono molto contento di essere qui oggi e felice che in questa data così importante (4 maggio ndr) si possa inaugurare questo campo. È l'inizio di una fase di relazioni con il Torino FC. Il Torino è il patrimonio della nostra città».
Pochi minuti dopo ecco il grande atteso della mattinata a tinte granata, ovviamente il presidente Urbano Cairo: «Non posiamo la prima pietra, ma il primo campo. Insieme ai nostri bambini che scenderanno a giocare una partitella in famiglia, è una bella occasione per inaugurare il primo nuovo. Ora ne abbiamo altri tre e tutto il resto seguirà». Il presidente Cairo torna sulle parole pronunciate nella conferenza di presentazione, riaffermando con orgoglio l'obiettivo raggiunto: «La cosa bella è che la promessa fatta il 15 dicembre durante la conferenza stampa di presentazione, l'abbiamo mantenuta. Sono contento della presenza del sindaco per quest'inaugurazione, poiché ci fa molto onore».
Lo scopo principale del nuovo Centro Sportivo Robaldo è quello di diventare una vetrina prestigiosa per tutti i ragazzi che vogliono affermarsi nel mondo del calcio. Il Torino Fc è per DNA una società che punta sui giovani talenti, concetto che Cairo ha tenuto sottolineare: «Per noi il settore giovanile è sempre stato fondamentale, come lo è stato negli anni '80 e '90 in cui sono stati prodotti talenti notevoli. Siamo ritornati ad avere giovanili competitive, con una Primavera che nelle ultime stagioni ha vinto un campionato, due Coppe Italia e due Supercoppe e ha prodotto tanti giovani calciatori; Buongiorno rappresenta l'emblema del nostro settore giovanile, che è ritornato a sfornare giocatori forti.
Non può mancare un commento sulla Prima Squadra da parte di Cairo che, a tre giornate dalla fine e dopo il pareggio casalingo a reti bianche contro il Bologna, la vede al decimo posto in classifica: «Credo che questo Toro sia il più forte dei miei 18 anni di presidenza, lo dice anche Gianpiero Ventura. Abbiamo tenuto i migliori giocatori e acquistato altri che hanno contribuito a rafforzare la rosa come Zapata e Bellanova, anche Ilic in passato che fu un investimento molto importante. Il prossimo anno si ripartirà da questo zoccolo duro, magari con qualche innesto dove necessario. Abbiamo tre punti dall'ottavo posto, tutto è ancora possibile e non escluderei colpi di scena anche con il nuovo format europeo».
Inevitabili le domande dei giornali dopo le dichiarazioni di Juric. Il croato sarà ancora sulla panchina del Torino la prossima stagione? Cairo risponde: «I contratti ad un certo punto finiscono. Juric dopo l'acquisto di Ilic ha voluto tenersi le porte aperte». Dichiarazione che sa di addio al termine dell'annata, sulla possibilità di un altro allenatore il presidente lascia carta bianca al direttore sportivo Davide Vagnati, anch'egli presente in questa giornata di festa: «Vagnati, che rinnoverà il contratto con noi, penserà alle mosse future, io lascio fare a lui e quando avrà fatto le sue valutazioni, valuteremo insieme».
Infine, Urbano Cairo, prima di salutare per andare a dare il simbolico calcio d'inizio a centrocampo insieme ai bambini dell'annata 2013, risponde a Sprint e Sport sulla domanda centrata sui tre settori giovanili Under 17, 16 e 15, che hanno strappato il pass per i playoff: «Sono contento del cammino delle tre Under (15, 16, 17 ndr), è la conferma del fatto che stiamo investendo sul settore giovanile, grazie anche al nostro responsabile Ruggero Ludergnani che sta lavorando bene e sta costruendo le squadre dal basso, non solo focalizzandosi sulla Primavera».
Tutto l'organigramma societario è il campo per dare il calcio d'inizio, un nuovo inizio. Cairo batte dal cerchio di centrocampo e mette il sigillo sul completamento del primo campo, su cui andrà in scena una partitella in famiglia con i ragazzi del 2013 che segneranno i primi gol ufficiali della nuova gemma granata.
Durante la partitella, parla a bordocampo il manager Rcs e del Giro d'Italia Paolo Bellino, che si sofferma sulla dedizione della società e delle imprese, fissando un nuovo obiettivo: «La primavera tanto piovosa ha ritardato i tempi, ma sono in ogni modo contento per aver raggiunto il nostro traguardo. Ringrazio le imprese che hanno lavorato e stanno lavorando per arrivare alla chiusura del campo per questa giornata. Farla ricadere il 4 maggio non è solo una scelta simbolica, bensì era un nostro impegno che volevamo rispettare. Il Toro non deve diventare una grande realtà poiché lo è già. Questo è il nostro primo passo per il Centro Sportivo per le nostre Accademy. Entro il 30 giugno saranno ultimati tutti i campi, puntiamo a completare l'impianto il 4 maggio 2025. Questa è la seconda promessa che vogliamo mantenere».
In seguito all'inaugurazione del Centro Sportivo, il Torino Fc è atteso al Cimitero monumentale di Torino per commemorare il Grande Torino nel giorno del 75° anniversario, per poi fare tappa a Superga.