Under 16 A-B
10 Maggio 2024
Under 16 A-B • Torino e Juventus sono pronte per il playoff dove affronteranno rispettivamente l'Atalanta e il Lecce. Si decide tutto in 160' minuti! In foto Demba Samb e Andrea Luongo.
Più il tempo scorre, più si avvicina il momento che tutti stavano aspettando: un obiettivo che tutte le squadre perseguono da inizio stagione, ma solo in 16, alla fine, ci sono riuscite. Signore e signori, è tempo dei playoff! Tra queste 16, la città di Torino ha fatto en plein, infatti, sia il Toro sia la Juventus sono riuscite a strappare il pass per gli ottavi di finale.
I bianconeri di Claudio Grauso hanno superato nelle battute conclusive la Sampdoria, conquistando così il primato del Girone A con 52 punti (+3 dai blucerchiati, che comunque vantano il capocannoniere del gruppo, ovvero Giuseppe Forte con 20 gol). Qualificatosi come prima del proprio girone, il sorteggio per il turno iniziale ad eliminazione diretta è stato, sulla carta, benevolo per la Juve: domenica 12 maggio affronterà il Lecce arrivato quinto nel gruppo C con 38 punti, estromettendo la Fiorentina dalla corsa playoff ex finalista lo scorso anno insieme alla Roma, che ha vinto il secondo titolo consecutivo.
I Torelli, per via della sconfitta per 1-0 del Bologna, si sono qualificati agli spareggi con una giornata d'anticipo grazie al successo di misura ai danni del Pisa targato Gabriele Falasca.
Arrivati a pari punti con il Genoa (38), i granata scavalcano i liguri al quarto posto del girone in virtù della differenza reti, decisiva per l'abbinamento degli ottavi. Al contrario della Juventus, l'avversario che il Torino incrocerà è una delle squadre più in forma dell'anno: l'Atalanta. I bergamaschi sono arrivati al secondo posto nel Girone B con 54 punti (alla pari con Milan e Monza, ma per i gol segnati scavalcano entrambi). La sfida di andata si terrà sabato 11 maggio allo Stadio Valentino Mazzola di Orbassano alle 16, non al campo del Cit Turin dove il Toro gioca abitualmente. Si tratta di una doppia 'gita' nel capoluogo piemontese per la Dea che, oltre alla selezione Under 16, porterà anche l'Under 15, estratta per affrontare la Juve domenica 12 maggio alle 16.30 a Vinovo.
Johan Cruijff diceva: «Il calcio si gioca con la testa. Se non hai la testa, le gambe da sole non bastano». Questo aforisma di uno dei calciatori più forti della storia di questo sport, deve riecheggiare nella memoria dei giocatori della Juventus, che non possono permettersi, per alcun motivo, di sottovalutare la forza del Lecce. I pugliesi allenati da Fabio Marrocco si sono qualificati ai playoff in sordina, dimostrando solidità e un unione da vera squadra.
Questo passaggio agli spareggi, più che un obiettivo, era un sogno ad inizio stagione, memore anche la precedente conclusa al nono posto, totalizzando appena 11 punti in 18 giornate. La storia cambia, la storia si fa e il Lecce l'ha scritta quest'anno: quinto posto a +3 dalla Fiorentina, che resta clamorosamente fuori dalla corsa; i Salentini sono la terza rosa del proprio gruppo con più giocatori andati a segno (12, dietro solo alla Roma e alla Fiorentina con 13), ma nessuno di questi è in doppia cifra. Inoltre, i giallorossi hanno chiuso la regular season con la terza difesa meno battuta del campionato con appena 27 reti subite in 24 partite (1.1 per match); per capirci, l'Empoli ha vinto il torneo con 26 gol incassati. Sono arrivati diversi successi contro le 'big' del campionato, per esempio il 2-0 contro proprio l'Empoli, 0-1 ai danni del Frosinone e l'1-2 con la Viola.
Solo questi dati, devono far drizzare le antenne dei bianconeri, che a Lecce troveranno un pubblico caldissimo che sarà il dodicesimo uomo in campo per i Lupi. Iacopo Marrocco, invece, giocherà e sarà il pericolo numero uno dell'attacco leccese. Suo papà lo allena e chi meglio di lui lo conosce e può incitarlo a tirare fuori il meglio di sé. I 9 gol segnati lo rendono il miglior giocatore della squadra circa questa statistica; occhio anche a Filippo Candido e alla saracinesca di Mattia Caccia, che con i suoi 6 clean sheet ottenuti è il portiere meno battuto del campionato insieme a Lastoria (Empoli) e Giora (Frosinone).
La Juventus ha concluso l'annata vincendo il campionato al fotofinish ai danni di una Samp che è rimasta per lunghi tratti al primo posto: fatale l'ultima giornata quando a Genova si affrontano proprio le due squadre; Ceppi e Borasio timbrano lo 0-2 conclusivo e i bianconeri volano in cima.
Lo abbiamo appena citato, Paolo Ceppi è senza dubbio l'uomo che più di tutti è risultato decisivo insieme a Demba Samb. Non a caso, in due contano 24 gol. Mica male! Punizioni, rigori, qualità tra le linee e pulizia tecnica di una raffinatezza pura. Queste le caratteristiche di Ceppi che, con una difesa chiusa come quella del Lecce, sarà il prescelto per cercare di aprire le acque e gli spazi. La duttilità offensiva di Samb è da fare invidia: la sua velocità unita al suo cinismo sarà fondamentale nei contropiedi che saranno diversi in una partita come questa in cui la Juve proverà ad allungare la difesa avversaria.
La compattezza della Juve è l'arma principale che dovrà mettere in atto per cercare di guadagnare l'accesso ai quarti: la porta è ben protetta da Huli e da Nava, che si è alternato parecchio con il primo, portando un totale di 11 clean sheet stagionali (6+5); la linea a quattro di difesa, oltre che a dimostrare gara dopo gara di essere granitica, si è rivelata anche goleador, soprattutto con Fabio Badarau, il quale sui calci d'angolo è letale e ha totalizzato la bellezza di 4 gol, e Lorenzo Cancila (2 reti in totale), eroe nella partita folle contro il Parma dove ha segnato la rete decisiva all'ultimo secondo. Infine, anche il centrocampo composto da Malfatti, Borasio e Tiozzo ha confermato di essere cinico e robusto.
La vincente di questa sfida, affronterà chi avrà la meglio tra Sampdoria e Frosinone.
Se da un lato non bisogna sottovalutare l'avversario, dall'altro bisogna dare tutto senza tirare indietro la gamba. Sulla riva opposta del Po, il Torino deve provare a fare la miglior prestazione dell'anno contro una delle squadre più in forma della stagione, ovvero l'Atalanta di Gambirasio.
Il Settore Giovanile della Dea, anno dopo anno, si sta confermando sempre più propositivo e continua a sfornare un talento dopo l'altro; nella formazione Under 16 ce n'è uno che si è consolidato questa stagione e che sicuramente, in futuro, farà parlare di sé: Vincenzo Damiano. Con i suoi 19 gol in 23 partite (uno solo su rigore) è il capocannoniere del Girone B e il miglior giocatore per rapporto di minuti in rete (un gol ogni 84 minuti) ed è inoltre colui con la media voto più alta tra i tre gruppi con 7.5. Senza dubbio, gli occhi della difesa granata saranno puntati tutti su di lui.
Ma sono le statistiche di squadra ad impressionare maggiormente: l'Atalanta si conferma come una delle rose più prolifiche d'Italia, anche a livello giovanile. I gol fatti durante i gironi sono stati 72, meglio di loro solo l'Inter vincitrice con 77; fanno specie i 91 segnati dalla selezione Under 15, che farà visita alla Juventus sempre durante il weekend. Durante il torneo, per cinque volte la Dea ha superato o eguagliato i cinque gol segnati nella stessa gara. Numeri che spaventano anche i più temerari. Oltre a Damiano, Micheletto, Martano e Colombo hanno contribuito a far accrescere questo dato con un bottino importante di 27 reti complessive.
Non solo l'attacco, anche la difesa ha sorretto la spinta offensiva del sistema di gioco dei bergamaschi. I soli 28 gol subiti dimostrano la forza di un complesso coeso e che non tralascia alcun dettaglio, merito del lavoro svolto negli allenamenti da Parma e dalla linea guida tracciata dalla società con cui vuole proseguire il progetto cominciato nel 2016 con l'arrivo di Gasperini in Prima Squadra; in primis dall'attività di scouting intrapresa da Mino Favini, poi portata avanti dal 2014 da Maurizio Costanzi con il quale l'Atalanta ha effettuato il definitivo exploit; dal 2023 è in mano al nuovo Responsabile del Settore Giovanile Roberto Samaden, arrivato a Bergamo dopo l'esperienza trentennale all'Inter.
Il Torino proverà fermare le avanzate della corazzata nerazzurra con il cuore granata e, ovviamente, con le idee tattiche di Michele Vegliato, che vedono Andrea Luongo come la punta di diamante. Il capitano dei Torelli è la pietra più preziosa all'interno della rosa: un leader tecnico e carismatico, non a caso indossa ogni domenica la fascia al braccio; ha contribuito al traguardo playoff con i suoi 10 gol e i tanti assist che ha regalato ai compagni. Reti meravigliose, passaggi decisivi pregevoli. Insomma, Luongo è in grado di trasformare le 'cose' difficili, facendole apparire come semplici e quasi banali in virtù della sua tecnica sopraffina ed intelligenza calcistica fuori dal comune.
Gabriele Falasca nei momenti decisivi mette sempre la sua firma. Ricordiamo il gol vittoria contro il Pisa, che ha messo fine alla qualificazione agli spareggi con una partita d'anticipo, oppure la rete del pareggio a Bologna in pieno secondo tempo. I suoi 8 gol sono stati uno più importante dell'altro, tutti pesanti e determinanti. Questa stagione è stata anche importante a livello personale, poiché dopo l'ultima stagione in cui è arrivato un solo centro, tutti si aspettavano di più, lui compreso. Ha soddisfatto le aspettative e il Toro si è tolto lo sfizio di terminare come quarta in classifica.
Ricordiamo che si tratta di una sfida che comprende andata e ritorno, dunque il Torino, come la Juventus, dovrà mantenere alta l'attenzione e pensare che, in caso di un possibile risultato negativo alla prima manche, ci sarà la seconda che potrà ribaltare i giochi. Saranno 160' minuti di vero fuoco, con due fazioni divise per la fede calcistica, ma unite dalla passione per lo sport più bello del mondo.