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Under 16 A-B

Cinque gol e spettacolo! L'Atalanta in versione Europa mette un piede e mezzo ai quarti di finale

Inacio apre e chiude il poker della Dea contro il Torino: ai granata non basta il gol del momentaneo 1-1 di Luongo

Torino-Atalanta Under 16

TORINO-ATALANTA UNDER 16 A-B • Vincenzo Damiano e Samuele Inacio mandano ko il Torino

È una Dea formato Europa! Non è l'Atalanta del Gasp ma di quella di Gambirasio, trascinata da Damiano e Inacio che dominano il primo tempo dell'ottavo di finale contro il Torino in trasferta, mettendo un piede e mezzo alla fase successiva. In 40 minuti vengono fischiati due rigori per entrambe le squadre, ma già dalle battute iniziali ne si vede una più cinica e determinata, con idee chiare e una tripla velocità rispetto agli avversari. E quella squadra è l'Atalanta. Il Toro, però, non sta a guardare e riesce a pareggiare i conti con il suo capitano Andrea Luongo dagli 11 metri, ma il 20esimo gol stagionale di Damiano spiana la strada per la vittoria dei bergamaschi.

UN PRIMO TEMPO DI FUOCO

L'Atalanta parte subito a mille, anzi a 11: il numero di maglia di Damiano, che nei primi minuti appare indemoniato. Al 4' mette in difficoltà la retroguardia granata, Bianchi in particolare, il quale deve immolarsi per ben due volte, prima sul tentativo di Damiano di testa e poi sulla ribattuta di Steffanoni. Un minuto più tardi la Dea infila il coltello tra la difesa e il centrocampo del Torino: Inacio si accentra e pesca sulla trequarti ancora Damiano che dai 16 metri prova a piazzare verso lo specchio, Cereser la sfiora e la allunga in corner. Dagli sviluppi di questo calcio d'angolo si origina una super opportunità per l'Atalanta al 7' con Inacio protagonista, ma soprattutto Cereser! Il 10 nerazzurro prova a calciare verso la porta, la palla, deviata da un difensore, diventa buona al centro dell'area per Martano: il portiere si erge con un miracolo uscendo tempestivamente dai pali. Poi l'azione continua ed è il legno a salvare il Torino: defilato sulla sinistra, Inacio prova a piazzare verso il palo lontano con Cereser non posizionato al meglio; è la Dea a sorridere ai Torelli, ma quella bendata. La forza principale dell'Atalanta, oltre ai suoi attaccanti imprevedibili, è la spinta dei quinti. L'azione che porterà al primo gol della gara nasce proprio dai loro piedi: Percassi cambia lato pescando Colombo dentro l'area che cerca di metterla di prima in mezzo, Cekrezi spinge da dietro Inacio che cade nella zona rossa, nel mentre il pallone sfila per Martano che spara alto. Tuttavia, il direttore di gara Rossini giudica il contatto Cekrezi-Inacio falloso e decreta calcio di rigore, che batterà lo stesso numero 10 il quale davanti a Cereser non trema, spiazzandolo calciando alla sua sinistra. Il Toro prova a prendere fiducia e al 26' nasce una grande, doppia, occasione per il capitano Luongo, che prova a rimette in ordine le cose: sugli sviluppi di un calcio d'angolo Luongo accudisce il pallone, lo accarezza con il destro e prova a farlo girare sul secondo palo dalla sua mattonella, ma la difesa scherma. Sulla ribattuta, crea l'illusione del gol con un tocco morbido da posizione ravvicinata, Leto la sfiora e la fa uscire in angolo. Se c'è un giocatore che più di tutti tra le fila del Torino prova a creare scompiglio nella metà campo avversaria è Sheji: al 32' si fa notare con una delle sue solite progressioni, Molon ci crede su un pallone che stava uscendo sull'out di destra e lo recupera, viene servito il 2 che, spalle alla porta, inventa di tacco una traccia straordinaria per Falasca che protegge e manda fuori tempo Nova, il quale lo stende in area e per la seconda volta Rossini fischia il rigore. È una palla che pesa come un macigno, Luongo non si fa impensierire dal dischetto e la piazza in buca d'angolo, quello basso alla sinistra di Leto. Ma come un lampo a ciel sereno - serenissimo dato che ad Orbassano non si nota una nuvola dati i 28° percepiti - la difesa dei Torelli si fa prendere in controtempo su un rinvio lungo dalle retrovie dell'Atalanta, su cui viene pescato Damiano, completamente perso dai difensori granata complice il movimento ad abbassarsi di Martano che ha mandato fuori giri ogni intervento. L'11 nerazzurro ha strada spianata a tu per tu con Cereser, lo circumnaviga andandosi a defilare sulla destra e con lo specchio completamente libero non sbaglia e rimette in chiaro il risultato a favore dei bergamaschi. La Dea è sentenziosa: al 39', esattamente due minuti più tardi dall'1-2, conquista un angolo sui quali sviluppi arriva il tris a pochi secondi dall'intervallo: Colombo, dopo aver battuto il corner dal lato destro, vince un rimpallo sull'angolo dell'area di rigore e con il mancino sgancia una mina verso il secondo palo; Cereser la tocca, la palla sbatte contro il palo e poi si infila in rete dopo qualche attimo in cui sia in campo e sia sulle tribune ha regnato il silenzio.

CALA IL SIPARIO

Al rientro in campo l'Atalanta non ha alcuna fretta per forzare la giocata e complice il gran caldo e questo atteggiamento della Dea, i ritmi calano. Infatti, non sempre i giocatori in campo prendono scelte corrette come Odendo che al 10' recupera un bel pallone con tanto di numero, ma nel provare a ribaltare l'azione da difensiva ad offensiva si scontra con un avversario dopo qualche metro di corsa. Stessa cosa vale per Molon, che non sempre è riuscito a dare l'apporto sperato alla manovra granata a causa dei diversi passaggi imprecisi. Vegliato prova a rimaneggiare l'assetto del suo Toro, ma affiora la stanchezza e le due squadre non riescono ad incidere. Almeno per qualche minuto perché quando parte il 'treno veloce' Damiano, allora, è finita. Al 20' parte e lascia sul posto il neo entrato Zacchera, entra in aerea e allarga verso Inacio, che non perdona Cereser e lo fulmina secco sul suo palo.La partita va su binari già ormai scritti, anche se è vero ci sarà la gara di ritorno, in cui al Torino spetterà un miracolo. La Dea fa riposare i suoi uomini migliori: escono lo stesso Inacio, Damiano, Percassi e Martano; i cambi del Toro non influiscono. L'unico che prova a farsi notare più degli altri è Berto con qualche cross teso in area e galoppata, ma senza creare pericoli importanti. Nemmeno il caldo impensierisce un immenso Colombo, che agli sgoccioli del match prova a segnare un eurogol, mirando da fuori area il sette, ma ancora Cereser con un colpo di reni tocca quanto basta per far uscire la palla lontana dallo specchio. L'Atalanta mette un piede e mezzo ai quarti di finali, ma a Bergamo ci sarà la risposta del Torino che non mollerà un centimetro e proverà a fare l'impresa credendoci fino all'ultimo secondo. Chi uscirà vincitore tra i due incontri, affronterà la vincente di Roma-Como, con i campioni in carica volenterosi di centrare il terzo titolo di fila.

IL TABELLINO

TORINO-ATALANTA 1-4
RETI (0-1, 1-1, 1-4): 16' rig. Inacio (A), 32' rig. Luongo (T), 37' Damiano (A), 39' Colombo (A), 20' st Inacio (A).
TORINO (3-4-2-1): Cereser 7, Sheji 7, Bergomi 6 (16' st De Lucia 6), Bianchi 6, Cekrezi 6 (32' st Moretti sv), Molon 6, Bonacina 6.5 (16' st Zacchera 6), Amisano 6 (32' st Reci sv), Falasca 6.5, Luongo 7, Odendo 6 (22' st Berto 6). A disp. Martena, Parisi, Laforè, Calderone. All. Vegliato 6.
ATALANTA (3-4-1-2): Leto 6.5, Percassi 7 (22' st Camara sv), Nova 6.5, Isoa 6.5, Araboni 6.5 (32' st Bolis sv), Rinaldi A. 6.5, Colombo 7, Steffanoni 7, Martano 6.5 (22' st Palumbo sv), Inacio 8 (22' st Rinaldi M. sv), Damiano 7.5 (32' st Regonesi sv). A disp. Lazzaroni, Calvo, Lovo, Citaristi. All. Gambirasio 7.
ARBITRO: Rossini di Torino 7.
ASSISTENTI: Gatto di Collegno e Tuccillo di Pinerolo.
AMMONITI: Cekrezi (T).

LE PAGELLE

TORINO

Cereser 7 Se l'Atalanta non ha chiuso segnando sette gol, il Torino deve ringraziare il suo portiere, che ha calato la saracinesca per tutta la partita salvando il salvabile, ma a volte anche l'insalvabile con alcuni interventi miracolosi. Ricordiamo quello sul finale su Colombo, ma anche quello ai danni di Damiano nei primi minuti di gioco; tutte parate che hanno tenuto in vita il Toro e che tengono uno spiraglio aperto per il ritorno.

Sheji 7 Uno dei più propositivi di questo Toro che ha faticato nel trovare spazi nella ben organizzata difesa della Dea. Grazie ai suoi guizzi, i granata sono risultati più pimpanti. Non a caso, è grazie al suo colpo di tacco che la retroguardia avversaria è andata in panico dentro l'area e ha dovuto atterrare Falasca concedendo rigore. Peccato per le volte in cui si intestardisce con la giocata, dove porta palla per troppo tempo finendola per perdere.

Bergomi 6 Esce per i crampi, ma tra i tre di difesa è forse colui che ha convinto maggiormente sia per intraprendenza sia per leadership. Fatto sta, che i tre davanti dell'Atalanta hanno messo in difficoltà quasi tutta la retroguardia.

16' st De Lucia 6 Dà manforte alla difesa, con le uscite dal campo di Inacio e Martano l'Atalanta perde la verve del primo tempo e lui non deve fronteggiare diversi pericoli.

Bianchi 6 Sui duelli aerei con Martano, viene sempre sovrastato dal centravanti nerazzurro, il quale gli riesce a prendere il tempo ogni volta in cui sta per riceve un pallone di testa. Del resto è una corsa continua all'uomo, con il difensore granata che fa di tutto per fermarlo, ma quest'ultimo spalle alla porta è perfetto, non sbagliando mai la giocata.

Cekrezi 6 Comprensibili le difficoltà quando uno come Inacio ti pressa continuamente e non ti fa vedere la palla. Ciò che gli è mancato è quell'attimo di attesa in cui poter temporeggiare e prendere le misure. Troppo leggero al momento del rigore concesso con una spinta sull'avversario. 32' st Moretti sv

Molon 6 Partita complicata in mezzo al campo per lui: nella mediana a due non è riuscito a rimanere stretto vicino al suo compagno di reparto, concedendo troppo spazio in quella zona, che per lunghi tratti è rimasta scoperta, almeno fino all'ingresso in campo di Zacchera. Commette qualche leggerezza con il pallone tra i piedi che poteva costare cara, come quella con Inacio in agguato che per sua fortuna ha calciato tra le braccia di Cereser.

Bonacina 6.5 La sua uscita dal campo ha lasciato perplessi un po' tutti sulle tribune: cerca di ritagliarsi spazi quando gioca, ma i suoi compagni preferiscono allargare il gioco sugli esterni piuttosto che provare la traccia interna in mezzo al campo. La sua applicazione è stata giusta, peccato per i pochi palloni toccati.

16' st Zacchera 6 Quando entra in campo, il Torino assume un maggior ordine in mezzo al campo con annessa solidità. Infatti, un regista come lui ha fatto comodo ad una squadra che lasciava una prateria in mezzo al campo per gli avversari, facilitando il lavoro di smarcamento di Damiano. I suoi lanci e passaggi sono precisi e danno maggior fluidità alla manovra. Sicuramente Vegliato ci farà un pensiero per la gara di ritorno.

Amisano 6 Come Molon non riesce a dare l'apporto sperato alla linea metodista granata, risultata troppo larga e poco fluida. Lui accompagna sempre l'azione andandosi ad inserire in area, ma facendo ciò, lascia scoperta la zona di campo davanti alla difesa, che a questo punto diventa una terra di nessuno, facilmente conquistabile dagli attaccanti nerazzurri. 32' st Reci sv

Falasca 6.5 L'azione migliore della sua partita è il movimento per andare a ricevere lo spunto di tacco di Sheji per poi guadagnarsi il fallo dentro l'area di rigore. Poi, si vede poco anche perché il Toro preferisce allargare il gioco e oltre a qualche girata interessante, non impensierisce Leto.

Luongo 7 Lui è l'uomo con maggior qualità del Torino, quando riceve palla lo fa notare a tutti prendendosi falli per far risalire la squadra oppure inventando giocate dal coefficiente di difficoltà altissimo. Quel rigore pesava, lui l'ha trasformato in gol con un'esecuzione fantastica, segnando il suo undicesimo gol stagionale.

Odendo 6 A primo impatto, un giocatore come lui avrebbe dovuto dominare la fascia con la sua fisicità e progressione. Fa vedere troppo poco del suo effettivo potenziale, uscendo da situazioni intricate con qualche galoppata. Leggermente lezioso in alcuni momenti della partita, soprattutto nei frangenti in cui il Toro deve difendere, in cui non sempre aiuta nel raddoppio; si è visto anche Luongo nella sua posizione a causa del suo rientro pigro.

22' st Berto 6 Entra con grinta e fame, qualche accelerazione fulminea sulla sinistra la fa e qualche cross teso in mezzo pure, ma troppo poco per impensierire l'attenta difesa avversaria.

All. Vegliato 6 L'impeto iniziale dell'Atalanta ha messo a dura prova i suoi uomini, che hanno sofferto l'intensità e la rapidità degli avversari. La mossa a partita in corso di schierare Zacchera ha dato maggior solidità ad una mediana di centrocampo che per tutta la gara non ha saputo restare compatta, lasciando troppi spazi agli attaccanti nerazzurri. Ciò che ha patito maggiormente il Toro sono state le ripartenze, due delle quali sono risultate letali e decisive.

ATALANTA

Leto 6.5 Oltre al calcio di rigore, in cui aveva anche indovinato l'angolo, non viene mai chiamato in causa, dato che la difesa atalantina fa da schermo ad ogni tentativo degli attaccanti del Torino.

Percassi 7 Spina nel fianco per Odendo, i suoi cross verso l'esterno opposto sono un must negli schemi dell'Atalanta: il rigore viene causato da un suo traversone tagliato verso Colombo, che ha saputo giocare di sponda di prima. Con lui in campo, i pericoli sono dietro l'angolo. 22' st Camara sv

Nova 6.5 Dei tre di difesa, lui è quello con i compiti più di manovra. Non a caso, accompagna spesso l'azione, portando anche palla sul suo binario di preferenza, in modo tale da giocarlo in avanti per l'attaccante. Macchia leggermente la sua prestazione con la scivolata in ritardo su Falasca, causando il rigore che è valso il pareggio del Torino. Ma ciononostante, la sua prestazione è del tutto positiva.

Isoa 6.5 Anticipa continuamente Falasca assumendo una posizione molto avanzata rispetto ai suoi compagni di reparto, dimostrando fisicità ed intraprendenza. Non teme mai di rompere la linea di difesa dato che la riaggressione e il recupero palla sono due dei principi fondamentali dell'Atalanta, che lui incarna alla perfezione.

Araboni 6.5 Diga in mediana. In mezzo al campo è intelligente nel posizionamento, recuperando in pochi secondi il pallone grazie alle marcature efficaci sui due centrocampisti del Torino, che in quest'occasione hanno faticato parecchio. 32' st Bolis sv

Rinaldi A. 6.5 Probabilmente sarà ancora in campo a seguire a uomo Falasca: sempre alle calcagna dell'avversario per tutti gli 80' minuti in cui gioca. Preciso e puntuale negli interventi, anche in quelli aerei, dove riesce a recuperare il pallone rubando il tempo al diretto interessato in maglia granata.

Colombo 7 Prestazione sublime dell'esterno nerazzurro. Svolge alla perfezione la doppia fase, andando puntualmente a raddoppiare quando Bonacina prova ad entrare in area e accompagnando l'azione quando la Dea attacca. Non a caso, è uno dei riferimenti più cercati nella metà campo avversaria, come nel momento del primo gol su cui riesce a giocare di sponda per il compagno. Segna un gol strepitoso: una mina con il sinistro che s'infila sul palo lontano del portiere, facendo scoppiare la gioia sulle tribune. 

Steffanoni 7 Interpretazione perfetta della partita: riesce a giocare per due nella mediana composta con Araboni, ciò avviene grazie al suo atteggiamento propositivo sia nel recupero palla sia nel tempismo per andare ad inserirsi in area di rigore avversaria. I centrocampisti avversari fanno fatica a seguirlo, lui invece si prende sulle spalle il centrocampo dell'Atalanta.

Martano 6.5 Se dovete tenere palloni scomodi, anche alti, allora chiamate Aldo Martano. Non ha mai perso un duello aereo con i difensori granata, che cercavano di fermarlo in tutti i modi ma non ci riuscivano per la sua abilità nell'anticipare la giocata avversaria, non solo di testa, ma anche con il suo mancino con cui apriva il gioco di prima, recuperando un tempo di gioco. 22' st Palumbo sv

Inacio 8 Partita favolosa del 10, che gioca da vero leader una gara importantissima per la stagione della Dea. Non tanto per i due gol, uno più bello dell'altro: il rigore calciato in modo perfetto e il missile con cui buca la rete al 20' del secondo tempo, ma per tutte le occasione create, dato che ne poteva fare altri due. Rientra anche nell'azione che ha portato al gol dello 0-1 con quella spinta con cui ha guadagnato il rigore. 22' st Rinaldi M. sv

Damiano 7.5 Gli avversari lo rincorrevano a destra e a manca, lui gli faceva girare la testa con la sua rapidità e tecnica brasiliana. Segna un gol da favelas, partendo con i tempi da attaccante vero alle spalle della linea del Torino e scartando il portiere, per poi segnare a porta vuota il gol del definitivo vantaggio per l'Atalanta. 32' st Regonesi sv 

All. Gambirasio 7 Sin dal riscaldamento si notava la velocità con cui l'Atalanta faceva muovere il pallone. I ritmi del primo tempo sono stati forsennati e il Torino è stato messo alle corde con un tris pazzesco. L'Atalanta non concede quasi mai il tiro agli avversari, dato che Leto non si sporca i guantoni, a parte quella leggerezza commessa da Nova che ha portato al rigore poi realizzato da Luongo.

ARBITRO Rossini di Torino 7 Direzione della gara perfetta: in nessuna occasione ha dimostrato di essere dubbioso. Sempre vicino all'azione, lascia proseguire quando i contatti sono troppo leggeri favorendo l'alta intensità che ha caratterizzato la vivacità della partita, fischiando solo quando necessario. Giusti i fischi dei due calci di rigore come corretta è l'ammonizione ai danni di Cekrezi. 

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