Under 16 A-B
12 Maggio 2024
COMO-ROMA UNDER 16 A-B • "Pako" Piscitelli e "Pekke" Castelli, i due marcatori lariani al Sinigaglia
Che questa sia la squadra delle meraviglie ormai lo sanno anche in Antartide. Che potesse fare l'ennesima impresa era forse (in maiuscolo, e neretto…) un po' meno credibile. Se sei la squadra delle meraviglie, però, nulla è impossibile. Nemmeno battere la Roma - Campione d'Italia in carica di categoria - in uno stadio di Serie A, il Sinigaglia, concesso dal club dopo l'indimenticabile festa promozione di venerdì sera. Un palcoscenico prestigioso per una squadra prestigiosa, quella dei classe 2008 del Como, che vuole replicare la semifinale dell'anno scorso per far capire a tutti che quello era tutto fuorché un incrocio di eventi favorevoli. E la partita con la Roma l'ha dimostrato per l'ennesima volta: qualità in ogni zona del campo, applicazione, organizzazione, e tanta - ma tanta - personalità. La maestosità dello stadio dei grandi non ha fatto tremare le gambe, in primis quelle di Matteo Castelli e Pasquale Piscitelli: il primo si procura e trasforma il rigore dell'1-0, il secondo raddoppia con una stoccata delle sue. Il tutto in soli 10 minuti e in un avvio infuocato, con la Roma presa di sorpresa. Una Roma che reagisce nel secondo tempo con Modugno che la riapre, che mette pressione alla difesa lariana sbattendo però contro i miracoli (questi sì, miracoli) di Della Cristina. Un piccolo passo verso i quarti di finale è fatto, ma guai a rilassarsi. Settimana prossima c'è il ritorno, e ai ragazzi di Ciaralli basta un gol per rimettere tutto in gioco.
Veloci e furiosi. Veloci a sbloccarla, furiosi nel non fermarsi e raddoppiare immediatamente. E così dopo 17 minuti il Como si ritrova sul 2-0: è veloce Castelli nel procurarsi un rigore su schema studiato dalla bandierina - tocco galeotto di Carlaccini - e a trasformarlo col mancino (7'), è furioso Piscitelli poco dopo nel farsi trovare pronto a centro area dopo un cross di Epifani e una palla rimessa in mezzo da Canneti fulminando Marcaccini con un bolide di rara bellezza e potenza (17'). Un avvio da sogno, un avvio studiato. Che incarta una Roma che si specchia tanto ma che manovra poco, che cade nel palleggio di Papaccioli e Licata sorretto da Bergamini, che rischia di subire anche il terzo gol - Castelli aziona il destro a giro di Licata, conclusione larga (29') - ma che ritrova tutte le sue caratteristiche nel finale di tempo. Un sinistro debole di Teixeira Falcetta è l'indizio che i giallorossi non vogliono arrendersi (22'), la doppia palla gol creata da Vella prima dell'intervallo è la dimostrazione che la partita non è vinta: il numero 9 giallorosso prima sbatte contro una grande parata di piede di Della Cristina (35'), poi si arrende ancora al portiere lariano che gli fa un altro miracolo su una conclusione di sinistro dal limite dell'area (40').
COMO-ROMA UNDER 16 A-B • Il momento del fallo da rigore che stappa la partita: Carlaccini tocca con il piede sinistro il destro di Castelli, lo stesso numero 10 dal dischetto non perdona e porta in vantaggio i lariani
La Roma, se vuole riaprire il discorso qualificazione, deve segnare e deve farlo presto. E così fa. Maccaroni alza i ritmi del gioco giallorosso, Della Cristina respinge come può su un tiro da lontano ma stavolta sul tap-in c'è Modugno che col piatto destro infila sul secondo palo e accorcia le distanze (9' st). Il 2-1 riaccende gli animi dei ragazzi di Ciaralli - che nel frattempo ha inserito Ximenez nel motore di centrocampo - che però cadono nella rete di un Como che con la difesa a tre (Epifani-Bernasconi-Ronchetti con Canneti a destra e Arioli a sinistra) regge l'urto, ma non solo. Quando si distende in verticale, infatti, la formazione di casa fa male: Arioli da sinistra pesca Castelli, sponda all'indietro per la bomba di Papaccioli e Marcaccini salva tutto con un mezzo miracolo (25' st). Il forcing finale è tutto giallorosso, ma i pericoli si contano sulle dita di una mano: cross di Tosti, colpo di testa di Vella e salvataggio assurdo di Della Cristina prima che il direttore di gara segnali un fallo dello stesso Vella su Epifani (30' st); discesa devastante di Luzi a sinistra, palla a rimorchio per il piattone al volo di Maccaroni la cui conclusione è però preda facile del portiere avversario (40' st). Dopo il triplice fischio è di nuovo festa comasca. Sentita, meritata ma giustamente compassata: ci sono altri 80 minuti da giocare, e la squadra delle meraviglie non aspetta altro. Per confermarsi tale.
COMO-ROMA 2-1
RETI (2-0, 2-1): 7' rig. Castelli (C), 13' Piscitelli (C), 9' st Modugno (R).
COMO (3-5-2): Della Cristina 7.5, Epifani 7, Arioli 6.5, Bergamini 6.5, Bernasconi 6.5, Ronchetti 7, Canneti 7, Papaccioli 7, Piscitelli 7.5 (15' st Lebyad 6.5), Castelli 8 (39' st Serraglia sv), Licata 7 (32' st Iacovello sv). A disp. Trifino, De Nicolo, Villa, Conte, Clementi, Toledo. All. Cicconi 7.5.
ROMA (4-3-1-2): Marcaccini 7, Tosti 6.5, Carlaccini 6, Mariani 6.5, Piermattei 6, Basile 6, Mutarelli 6 (1' st Ximenez 6.5), Maccaroni 7, Vella 7, Teixeira Falcetta 6.5 (32' st Darboe sv), Modugno 7 (36' st Luzi sv). A disp. Sbaccanti, Caviglia, Balestra, Ienco, Malafronte, Virgilio. All. Ciaralli 6.
ARBITRO: Scarano di Seregno 7.
ASSISTENTI: Vora di Como e Adinolfi di Salerno.
AMMONITI: Bergamini (C).
COMO
Della Cristina 7.5 Le due parate che fa su Vella prima dell'intervallo sono qualcosa di disumano: prontezza di riflessi e senso della posizione allo stato puro. Nella ripresa un altro capolavoro sul colpo di testa ravvicinato dell'attaccante della Roma, sicuro nel finale su Maccaroni. Il Sinigaglia è suo.
Epifani 7 In teoria avrebbe meno compiti di spinta, ma se ne frega: soprattutto quando va a dare il via all'azione del raddoppio.
Arioli 6.5 Solita sicurezza sulla fascia, solita attenzione difensiva. Nella ripresa deve alzare il livello quando Maccaroni sale di tono, ma per lui questo non è un problema.
Bergamini 6.5 Agisce nell'ombra, agisce benissimo. Mediano vecchio stampo, dà equilibrio all'assetto della squadra e corre per due, quasi per tre.
Bernasconi 6.5 Un occhio su Modugno, l'altro su Vella. Vista laterale allenata, guida la difesa con maestria.
Ronchetti 7 La parte più impenetrabile della difesa lariana, anche se nel secondo tempo qualche pericolo in più dalle sue parti arriva. Si rimbocca le maniche, chiude a chiave e non fa passare nessuno.
Canneti 7 La sua presenza più alta rispetto al solito costringe Carlaccini a rimanere sulla linea di difesa, il suo piede sinistro regala a Piscitelli la palla del 2-0, la fascia sul braccio simboleggia quello che rappresenta per questa squadra.
Papaccioli 7 Classe superiore, visione di gioco superiore. Non sbaglia praticamente niente, quando la palla è nei suoi piedi è come se fosse chiusa in una cassaforte.
Piscitelli 7.5 Se gioca così quando è in condizioni non perfette, pensate a cosa può fare quando è al 100%. Si scalda con una combo percussione-tiro alto, si prende la gloria con un destro fulminante in anticipo su tutta la difesa avversaria. Edinson Cavani vibes.
15' st Lebyad 6.5 Dentro per fare battaglia e tenere su qualche pallone per far rifiatare la squadra. Prezioso.
Castelli 8 De Bruyne? Baldanzi? Pafundi? No, Matteo Castelli. Nuovo ruolo (seconda punta) e nuova vita per il 10 comasco che dopo 7 minuti conquista e trasforma un rigore che ricorderà per tutta la vita. Poi, tutta una serie di giocate da urlo: il Sinigaglia si inchina al suo piede sinistro. (39' st Serraglia sv).
Licata 7 La sensazione è che se non ci fosse, il castello potrebbe crollare. Muscoli e qualità, dominante nel primo tempo e più attento nella ripresa: ci prova con un bel destro da fuori, ma il suo meglio lo dà quando c'è da dare sostanza. (32' st Iacovello sv).
All. Cicconi 7.5 Incarta la Roma con un primo tempo capolavoro, prova a gestire il ritorno di fiamma e tutto sommato la squadra regge alla grande. Batte i Campioni d'Italia nello stadio della Serie A: emozione giustificata.
ROMA
Marcaccini 7 Il miracolo che fa sulla bomba di Papaccioli a metà ripresa è importantissimo: giocare il ritorno con un solo gol da recuperare fa tutta la differenza del mondo.
Tosti 6.5 Gestisce senza particolari problemi la sua zona di campo e riesce a anche a spingere: il migliore del quartetto difensivo.
Carlaccini 6 Comincia la partita con il fallo da rigore su Castelli, ma non si scoraggia. Resetta tutto e non commette altri errori, anche se dalla sua parte c'è da soffrire.
Mariani 6.5 C'è anche lui vicino a Piscitelli sul gol del 2-0, ma ha poche colpe. Anzi, semmai ha meriti per come cerca di riorganizzare la squadra dopo l'uno-due lariano. Dal suo destro nasce il tiro respinto da Della Cristina e ribattuto in rete da Modugno.
Piermattei 6 Ingannato sul rimpallo che libera al tiro Piscitelli, tiene botta per il resto della gara rischiando davvero poco.
Basile 6 Dà una mano a Carlaccini alla sua sinistra e a Piermattei alla sua destra: e cerca di organizzare il gioco da dietro.
Mutarelli 6 Nel primo tempo tutta la squadra rimane un po' sorpresa, tuttavia non commette errori da matita rossa.
1' st Ximenez 6.5 Nella ripresa la Roma gira un po' meglio, si rende utile con un buon lavoro di raccordo.
Maccaroni 7 La Roma si accende quando si accende lui. Gioca un secondo tempo di alto livello, alzando il ritmo e costringendo il Como a difendere sulle sue idee.
Vella 7 La prima occasione se la crea praticamente da solo con una sgroppata saltando due avversari, la seconda se la inventa con un tiro al fulmicotone: su entrambi i tentativi trova prontissimo Della Cristina. Il più pericoloso.
Teixeira Falcetta 6.5 Compassato in avvio, più spumeggiante nella seconda parte: con anche un paio di tentativi a rete. (32' st Darboe sv).
Modugno 7 Posizione giusta, piattone aperto, palla in rete. Una sola giocata, ma la più importante: quella che tiene viva la Roma in vista del ritorno. (36' st Luzi sv).
All. Ciaralli 6 17 minuti da incubo, il tempo di rimettersi in sesto e nella ripresa torna la vera Roma: ma per battere questo Como servirà qualcosa di più.
ARBITRO
Scarano di Seregno 7 Giusto fischiare il contatto Carlaccini-Castelli, il rigore per il Como ci sta tutto. Spende un solo cartellino giallo e dirige senza sbavature una partita corretta ma veloce e in un palcoscenico che poteva far tremare le gambe. Di certo non a lui.