Under 16 A-B
12 Maggio 2024
MONZA-MILAN UNDER 16 • La Mantia, autore di una doppietta importantissima in ottica quarti di finale
Il dolce e l'amaro, con dosi diverse e opposte, ma comuni sia ai vincitori che agli sconfitti. L'andata degli ottavi di finale della sfida berlusconiana tra Monza e Milan ha visto i rossoneri espugnare Monzello per 3-2, ma per i rossoneri il solo gol di scarto sa di mezza beffa: il Diavolo ha infatti controllato la partita per larghi tratti e ha concretizzato il predominio con un super inizio di ripresa da tre gol in dieci minuti, ma prima era passato in svantaggio a causa di un rigore dubbio e dopo ha subito anche il colpo di reni finale biancorosso, con il gol di Cretì che ha riaperto tutto in vista del ritorno. Al Vismara i rossoneri partiranno comunque come chiari favoriti, ma il Monza farà di tutto per provare ad infilarsi nello spiraglio che è riuscito a garantirsi.
È il Milan a controllare il gioco nei primi minuti: i rossoneri dominano però solo a livello statistico, perché il loro possesso palla è costante ma lento e prevedibile, con la difesa del Monza che non ha problemi a leggere le poche idee di un Diavolo che non ne sa una più di sé stesso. Il prolungato giropalla dei ragazzi di Baldo produce i primi risultati concreti al 13': Plazzotta pesca il taglio di Lontani con un chirurgico filtrante, ma la punta "prestata" dell'Under 17 non trova un impatto ideale col pallone e la sua conclusione si spegne docile tra le mani di Ballabio. La timida risposta del Monza, che in difesa si chiude bene ma in attacco è troppo silente, è un innocuo colpo di testa su corner di Vergani: niente che possa davvero far entrare in partita i ragazzi di Lasalandra, che faticano a ripartire in un inizio di gara contrassegnato da una certa passività. Il Milan continua a fare la partita, e al 26' va di nuovo vicino al vantaggio: Arnaboldi con un tuffo di testa in anticipo sorprende mezza difesa ma non Ballabio, reattivo nell'allungarsi e nel deviare in angolo. Col passare dei minuti la trama dunque resta la stessa, ma a cambiare è la qualità della manovra rossonera, che più rapida e fantasiosa al 36' produce la più bella azione della partita: Nolli centra per Arnaboldi, che con un velo d'autore libera la corsa di La Mantia, bravo a penetrare in area ma non altrettanto nella conclusione di destro, che troppo incrociata si perde sul fondo. Un errore abbastanza grave da attivare la regola più vecchia del mondo, gol sbagliato gol subito: passa solo un minuto e l'arbitro concede un rigore per il Monza, doppiamente beffardo per il Diavolo perché il presunto contatto tra Angelè e Treffiletti è molto più che sospetto e sembra molto più sulla palla che sulla gamba. Le proteste rossonere però non possono nulla, sul dischetto si presenta Nicolò Ballabio: il capitano biancorosso sceglie la soluzione centrale e spiazza Pittarella per il vantaggio dei brianzoli. La reazione del Milan a qualcosa sentito come un'ingiustizia è a dir poco rabbiosa, e al 44' produce una clamorosa occasione per un rapido pareggio che sarebbe meritatissimo: Lupo vince un rimpallo al limite ed entra in area di gran carriera, il suo mancino supera anche Ballabio ma si schianta sul palo, chiudendo un primo tempo rossonero perseguitato dalla malasorte.
La ripresa deve obbligatoriamente suonare tutta un'altra musica per i rossoneri e l'inizio è da Inno alla Gioia di Beethoven, perché passano soltanto tre minuti e arriva il pareggio: Angelè rientra sul destro e crossa perfettamente per la testa di La Mantia, che riscatta l'errore del primo tempo e non lascia scampo a un incolpevole Ballabio. L'1-1 è meritatissimo, ma ovviamente non basta a un Milan carico a molla e sempre più padrone del campo: i rossoneri attaccano come se mancasse un minuto alla fine, il Monza si rintana dietro ma fa una grande fatica a uscire. La pressione del Diavolo è troppa per i ragazzi di Lasalandra, e al minuto numero 11 arriva l'ennesimo calcio d'angolo: Cullotta salta più in alto di tutti e allunga la traiettoria sul secondo palo dove è appostato La Mantia, che anticipa il diretto avversario e in spaccata firma la doppietta personale e il 2-1 Milan. La rimonta è completata, ma i rossoneri sono insaziabili e per un Monza in totale tilt anche uscire dalla tempesta è davvero difficile. L'aria promette ancora guai per i padroni di casa, e al 13' un'incertezza della retroguardia libera la corsa di Piazzotta: l'esterno rossonero riesce a entrare in area e col destro fulmina di nuovo Ballabio, che sfiora ma non può impedire il 3-1 Milan. Il tornado rossonero si calma finalmente soltanto ora, ma sulla sua strada ha lasciato danni irreparabili che hanno spaccato la partita e, forse, anche il discorso qualificazione: il Monza prova a reagire ma il morale è a terra, e al 23' un destro di Nolli dal vertice dell'area va a pochi centimetri dal poker. I ragazzi di Lasalandra sembrano al tappeto, ma al 37' si riaffacciano per la prima volta in avanti e nasce una mischia nell'area del Milan: la difesa non allontana e la serie di rimpalli regala il varco giusto a Cretì, che col sinistro bacia il palo prima di firmare il gol che riapre tutto sia nel discorso qualificazione che nella partita stessa. Gli ultimi minuti sono di fuoco, ma sia per la ricerca del pari che per quella del nuovo doppio vantaggio mancano precisione e lucidità necessarie. Il triplice fischio ferma le ostilità sul 3-2 Milan: i rossoneri si prendono meritatamente il vantaggio in vista del ritorno, ma la consapevolezza che la vittoria avrebbe potuto essere più ampia è un rammarico da non sottovalutare per i ragazzi di Baldo; il Monza invece è felice di essere riuscito a limitare i danni, ma tra una settimana ai biancorossi servirà l'impresa dell'anno per sognare i quarti di finale.
MONZA-MILAN 2-3
RETI (1-0, 1-3, 2-3): 38' rig. Ballabio N. (Mo), 3' st La Mantia (Mi), 11' st La Mantia (Mi), 13' st Plazzotta (Mi), 37' st Creti (Mo).
MONZA (4-4-2): Ballabio A. 6.5, Polonioli 6 (15' st Origo 6), Creti 7 (40' st Cristiano sv), Raccosta 6.5, Vergani 6, Villa 6, Saitta 6 (15' st Cassina 6), Ballabio N. 7, Fogliaro 6, Treffiletti 6.5 (33' st Orlando sv), Fardin 6.5. A disp. Lavezzi, Esposito, Falcone, Benedetti, Tantardini. All. Lasalandra 6.5.
MILAN (4-4-2): Pittarella 6.5, Nolli 6.5, Tartaglia 6 (23' Angelè 7), Vechiu 7, Pandolfi 7.5 (44' st Lo Monaco sv), Cullotta 7, La Mantia 8 (44' st Grassini sv), Arnaboldi 7.5, Lontani 6.5 (35' st Zaramella sv), Lupo 7 (35' st Rajakovac sv), Plazzotta 7.5 (35' st Valenta sv). A disp. Bianchi, Ferrara, Pinessi. All. Baldo 7.
ARBITRO: Faye di Brescia 5.5.
ASSISTENTI: Prestini di Pavia e Tinelli di Treviglio.
MONZA
Ballabio A. 6.5 Gran riflesso nel primo tempo sul colpo di testa di Arnaboldi, compie un altro paio di parate importanti ma non riesce a mettere una pezza nel momento più difficile.
Polonioli 6 Giornata tostissima in marcatura: Lupo e compagni dalle sue parti vanno forte, lui prova a limitare i danni ma non sempre ci riesce.
15' st Origo 6 Dà un pizzico di solidità in più, ma ha anche lui i suoi patemi d'animo.
Cretì 7 Falcata importante ed energie infinite, dietro non è sempre impeccabile ma il premio per la sua prestazione è la zampata del 3-2 finale. (40' st Cristiano sv)
Raccosta 6.5 A volte rischia di andare in apnea, soprattutto quando il centrocampo rossonero va a mille, ma soprattutto nel finale riesce a rimettere la barra dritta.
Vergani 6 Resiste bene alla pressione avversaria nel primo tempo, ma nel momento più difficile non riesce ad alzare il livello e paga dazio.
Villa 6 La coppia difensiva non trova il modo di fermare l'ondata di inizio ripresa: ha responsabilità su un paio dei tre gol subiti.
Saitta 6 Qualche accelerazione a inizio gara, poi la benzina finisce in anticipo e lui non lascia più tracce sulla partita.
15' st Cassina 6 Dentro per dare nuova linfa all'attacco, un paio di scatti e poco più.
Ballabio N. 7 Un capitano vero si vede nei momenti di burrasca: freddissimo sul rigore, non perde lucidità anche quando la squadra soffre.
Fogliaro 6 Impegno encomiabile in movimenti e sponde, ma non riesce mai a creare veri grattacapi alla difesa.
Treffiletti 6.5 Non al top per continuità nella prestazione, ma non fa mancare alcuni dei suoi classici guizzi, come quello con cui si conquista il rigore. (33' st Orlando sv)
Fardin 6.5 Più di uno scatto interessante, non trova giocare decisive ma dà vivacità a tutto l'attacco.
All. Lasalandra 6.5 La squadra soffre a lungo l'iniziativa degli avversari e a tratti rischia di crollare, ma il colpo di reni finale mostra tutto l'orgoglio dei suoi ragazzi.
MILAN
Pittarella 6.5 Sui gol non può fare assolutamente nulla, è attento nelle uscite e sulle palle alte.
Noli 6.5 Spinge molto sfruttando soprattutto il momento in cui la squadra è on fire e va anche vicino al gol, ma dietro non mancano un paio di disattenzioni.
Tartaglia 6 Partenza ordinata sulla fascia, poi un problema fisico lo costringe ad alzare bandiera bianca.
23' Angelè 7 L'intervento sul rigore appare onesto, ma un episodio sfortunato non lo destabilizza: nella sua gara l'assist per il pari e tante corse sulla fascia.
Vechiu 7 Una roccia quasi inscalfibile in marcatura, mette la museruola a Fogliaro e compagni: unica mezza incertezza, la mancata chiusura sul 3-2 finale di Cretì.
Pandolfi 7.5 Regista ai livelli di Spielberg, dà lezioni di geometria calcistica degna di una cattedra universitaria. (44' st Lo Monaco sv)
Cullotta 7 Anche lui ai limiti della perfezione difensiva al netto di quell'ultimo pallone, si fa notare anche in avanti con la sponda per il 2-1 di La Mantia.
La Mantia 8 Spreca una buona chance nel primo tempo, ma quando aggiusta la mira è devastante: doppietta che svolta la partita. (44' st Grassini sv)
Arnaboldi 7.5 Signore del centrocampo che sa alternare dominio fisico e giocate di pura raffinatezza, entra in più di un'azione pericolosa e fa la voce grossa anche in interdizione.
Lontani 6.5 Non riesce a lasciare il suo marchio in zona gol, ma dà una mano alla squadra tra sponde e lotte coi difensori. (35' st Zaramella sv)
Lupo 7 Dà imprevedibilità continua e garanzia di spunti dalla trequarti in su, soltanto il palo gli nega la gioia del gol. (35' st Rajakovac sv)
Piazzotta 7.5 Mix perfetto tra qualità e velocità di pensiero, ispiratissimo sia quando dialoga coi compagni che quando cerca la soluzione personale: fenomenale l'accelerazione che porta al 3-1. (35' st Valenta sv)
All. Baldo 7 La squadra a tratti gioca un calcio paradisiaco e domina anche a livello atletico, ma non concretizza come potrebbe: al ritorno bisognerà completare il lavoro.
ARBITRO: Faye di Brescia 5.5 Tantissimi dubbi su un episodio chiave come quello del rigore e un altro paio di decisioni contestabili.