Italia Under 17
23 Maggio 2024
ITALIA UNDER 17 • Mattia Mosconi, attaccante dell'Inter e capitano della Nazionale (foto figc.it)
*Intervista a cura di Francesco Oddi
Meno di cinque minuti. Tanto ci ha messo Mattia Mosconi a lasciare il segno nell'esordio dell'Italia all'Europeo Under 17. Più precisamente: 4 minuti e 16 secondi. Tanto ci ha messo l'attaccante dell'Inter e della Nazionale a sbloccare la partita contro la Polonia. Nel dettaglio: 256 secondi. Tanto ci ha messo il capitano degli Azzurri a girare in rete con un mancino ravvicinato l'assist del romanista Di Nunzio dando il via al 2-0 - con il raddoppio di Coletta nella ripresa - dei ragazzi di Massimiliano Favo nella prima uscita della kermesse continentale che si sta svolgendo a Cipro. Un gol importante, un classico gol di chi in area di rigore ci vive fin da bambino, insomma: un gol "alla Mosconi". Che quest'anno ha giocato - oltre alla Nazionale - in tre squadre diverse: 4 gol in 4 partite in Under 17, 9 gol in 19 partite in Under 18, 2 gol in 10 partite in Primavera 1. Sempre con la maglia dell'Inter ovviamente: per un totale di 15 gol in 33 partite. E il bello (fasi finali con tutte e tre le categorie e questo Europeo Under 17 tutto da giocare) deve ancora venire.
Semplicemente perfetto, contro una Polonia che magari non partiva con i favori del pronostico ma che veniva indicata da tutti come una formazione molto ostica da affrontare: «Sapevamo che era una partita complicata contro una squadra fisica - le parole di Mosconi a fine partita - e con doti importanti. Siamo partiti bene con il mio gol al termine di una grandissima azione in cui hanno partecipato praticamente tutti, poi ci siamo abbassati un po' troppo e abbiamo sofferto. Nel secondo tempo dopo l'espulsione abbiamo reagito da grande squadra: abbiamo fatto vedere a tutti che siamo l'Italia e che non molliamo mai, penso che si sia capito dall'esultanza dopo il gol del 2-0. In alcune occasioni la Polonia è stata sfortunata, ma nel calcio non sempre vince chi gioca meglio ma spesso vince chi dà il massimo». Venerdì la sfida con la Slovacchia, lunedì c'è la Svezia, poi la fase finale. Un passo alla volta è il mantra di tutti, ma dove può arrivare questa Italia secondo il suo capitano? «Se rimaniamo uniti possiamo arrivare fino alla fine, dobbiamo continuare a lavorare con questa mentalità e non staccare mai la spina».
ITALIA-POLONIA UNDER 17 • L'undici scelto da Massimiliano Favo per l'esordio degli Azzurri nella competizione (foto figc.it)
La storia di Mosconi parte da lontano e parte da Grosio, una realtà di 4mila abitanti in provincia di Sondrio, nella Valgrosina: «A 7 anni giocavo nella squadra del mio paese, poi il provino con l'Inter. Andò bene e mi presero, ma abitavo molto lontano da Milano e mi sono dovuto trasferire. Dopo due giorni però tornai perché sentivo la mancanza di casa, sono andato vicinissimo a lasciare tutto ma la mia famiglia mi è stata vicina e mi ha insegnato a non mollare». E, col senno di poi, Mattia ha fatto benissimo a continuare a inseguire il suo sogno. Cominciato a pochi chilometri dal Parco Nazionale dello Stelvio e arrivato fino all'AEK Arena di Larnaca, a Cipro, dove si è giocata la partita con la Polonia. Nel mezzo, ovviamente, tantissima Inter: la squadra che lo ha cresciuto fino a fargli conquistare la fascia da capitano della Nazionale. «Ho fatto tutta la trafila fino ad arrivare a dove sono ora - chiude Mattia - giocando dai Pulcini fino alla Primavera. Il sogno è quello di poterlo fare con la prima squadra in Serie A». Continuando così…