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Primavera 1

Milan, che amarezza! Combatte per novanta minuti ma non è abbastanza: la semifinale sarà tutta romana

Ad Abate non basta il pareggio e la rete di Bartesaghi, alla Lazio basta Sanà Fernandes

Davide Bartesaghi

LAZIO-MILAN PRIMAVERA 1 • Sanà Fernandes e Bartesaghi

Ogni indizio porta alla capitale, ogni indizio porta a pensare che in semifinale a combattere fino allo sfinimento per un posto nella finalissima saranno Roma e Lazio. Gli indizi sono sicuramente quelli di un Sanà Fernandes in forma stratosferica, non togliendo però nulla alla formazione rossonera che ha fatto letteralmente di tutto per tentare di vincere la partita. Dopo pochi minuti è Bartesaghi a portare in vantaggio il Diavolo, con un'incornata da manuale sfuggendo alle spalle di Kone, poi a risolvere ogni problema per i blucelesti è Sanà, aiutato da un grandissimo Sardo che sfrutta un'indecisione di Stalmach a centrocampo. Ora si può dire con certezza, la semifinale è tutta romana, perché tra Milan e Lazio finisce 1-1: Abate può comunque sorridere, ma il sorriso a 32 denti è sicuramente quello di Sanderra.

BARTE CHIAMA, SANA RISPONDE

Tutte le strade portano a Roma, o meglio in questo caso... alla Roma. Perché sì, per chi non lo sapesse, gli scenari possibili dopo il termine dei novanta minuti di gioco sono ben due: il Milan vince e si qualifica per le semifinali, la Lazio vince o pareggia e "scatta" verso un derby romano che sancirà la seconda finalista. E il tutto per tutto di Ignazio Abate, sul rettangolo di gioco assume la forma di un 4-2-3-1 con tantissime assenze: Camarda, Sala e Liberali sono all'Europeo U17 con l'Italia di Favo, mentre Zeroli è aggregato alla prima squadra. Posizione insolita per Adam Bakoune (terzino destro), schierato alto a destra al fianco di Scotti e Bonomi, alle spalle di un Diego Sia che agisce da falso nueve come unica boa dell'attacco rossonero. Sanderra, tecnico laziale, schiera un 4-3-3 compatto, con l'assenza dell'ultimo minuto di Sulejmani, sostituito poco prima del fischio d'inizio da D'Agostini. Il fischio d'inizio di Mucera di Palermo ha diversi significati e i primi 15 minuti di gara portano con sè varie considerazioni. La prima è sicuramente che il Milan, nonostante le defezioni, gioca all'ultimo sangue (come giusto che sia) con un gran pressing e con un buonissimo giro palla impostato in modo eccelso dai due mediani Malaspina e Stalmach. La seconda considerazione riguarda invece i blucelesti di Sanderra, apparentemente spenti, quasi ad accontentarsi di un pareggio. La terza considerazione porta con sè anche la quarta, ovvero che la scelta (per quanto forzata) di mettere Bakoune esterno alto paga: Bonomi cambia gioco su di lui, serve in profondità Magni che crossa sulla testa di Bartesaghi, lasciato solo da Kone. Il prosieguo e la conclusione dell'azione sono facilmente intuibili, con il terzino sinistro rossonero che schiaccia il pallone e lo piazza alle spalle di Magro: è vantaggio rossonero. La Lazio deve fare qualcosa, deve reagire e lo fa cercando il proprio fenomeno portoghese Sanà Fernandes, che con la sua fantasia e le due doti tecniche da "baller" dovrà provare, anche con spunti individuali, a riportare il sereno in casa biancazzurra. La gara si sviluppa senza particolari occasioni create ambo i lati, con un Milan in gestione e pronto a fare male in ripartenza sfruttando l'esplosività degli esterni. Spesso la gestione può portare ad un calo di attenzione, già visibile quando in area di rigore per poco Nsiala non causa il penalty, dopo aver trattenuto e strappato la maglietta a D'Agostini. Passano solo tre giri d'orologio, 180 secondi, e Stalmach la combina grossa: pallone perso in mezzo al campo, recupero di Sardo che manda in porta Sana Fernandes, anche questa volta il finale è ben intuibile. Il talento portoghese classe 2006 punta, dribbla e salta con estrema facilità sia Stalmach che Magni e conclude a rete con un destro angolato: Raveyre si distende ma non può nulla. Partita nuovamente in bilico, Milan che ora è costretto nuovamente a "inseguire" e Lazio che può tirare un sospiro di sollievo dopo lo spauracchio iniziale.

IL DIAVOLO FA ALL-IN

Nel gioco d'azzardo fare all-in significa basicamente puntare tutto ciò che si possiede su una singola giocata, per provare a sbancare. Ed è quello che deve fare un po' il Milan di Ignazio Abate, che come risultato per passare in semifinale ha a disposizione solo la vittoria. Nella ripresa la Lazio è guardinga, sempre sull'attenti, con una retroguardia che concede davvero poco, attendendo per la maggior parte del tempo rimanente. Allora il tecnico rossonero, ex capitano della prima squadra, decide di provare a smuovere le acque inserendo forze fresche e modificando, sebben di poco, il canovaccio tecnico dei suoi: entra Hugo Cuenca (ai box 2 mesi per infortunio) per Stalmach e Jimenez per Bakoune. Sono due sostituzioni che dicono tanto della voglia del tecnico rossonero di trovare il gol del vantaggio, con il pallino del gioco che si sposta radicalmente nella parte più avanzata della formazione del Diavolo. Ed è proprio il fantasista paraguaiano Cuenca che appena entrato innesca Sia con un lancio perfetto, con quest'ultimo che però non aggancia facendo sfumare la prima occasione della ripresa in un nulla di fatto. Il Milan continua a spingere imperterrito, i blucelesti sono attendisti e in due minuti accadono due occasioni pericolose per la squadra della capitale: prima Zazza salva di testa su un'incornata di Simic, poi Scotti (servito sempre da Cuenca) lascia partire un destro fortissimo sul primo palo che sbatte sui guantoni di Magro. Il finale di partita è quasi a senso unico per i rossoneri, con il tecnico che tira fuori il suo ultimo asso dalla manica: Alexander Simmelhack prende il posto di Bonomi, autore di una partita molto dispendiosa. È proprio il centravanti danese, diventato famoso nel corso della stagione per i gol all'ultimo minuto, a rendersi pericolosissimo pochi attimi dopo il suo ingresso, con una capocciata in seguito ad un cross ben eseguito di Bartesaghi. A dieci minuti dalla fine succede di tutto a parti invertite, con il Milan che però riesce a restare vivo per provare a far continuare il sogno: Raveyre salva con un miracolo e Simic si addormenta davanti alla difesa, spendendo un fallo da ultimo uomo e rimediando un cartellino giallo. Gli ultimissimi minuti (5 di recupero) assumono le sembianze di un vero e proprio assedio del Diavolo, che però non riesce a trovare il gol vittoria. Finisce in pareggio, finisce 1-1: in semifinale sarà derby della capitale, sarà Roma-Lazio.

IL TABELLINO

LAZIO-MILAN 1-1
RETI (1-0, 1-1): 16' Bartesaghi (M), 36' Sanà Fernandes (L)
LAZIO (4-3-3): Magro 6.5, Zazza 6.5 (26' st Bedini 6), Dutu 6, Ruggeri 6, Milani 6, Di Tommaso 6.5, Bordon 5.5, Sardo 6.5 (41' st Cappelli sv), Kone 5.5, D'Agostini 5.5 (31' st Sulejmani sv), Sanà Fernandes 7.5 (41' st Balde sv). A disp. Martinelli, Renzetti, Napolitano, Bigotti, Barone, Nazzaro, Di Gianni. All. Sanderra 6.5.
MILAN (4-2-3-1): Raveyre 6.5, Magni 6.5, Simic 6, Nsiala 6, Bartesaghi 7.5, Stalmach 5.5 (10' st Jimenez 6), Malaspina 6, Bakoune 6.5 (10' st Cuenca 6.5), Scotti 6 (48' st Martinazzi sv), Bonomi 6.5 (31' st Simmelhack sv), Sia 6. A disp. Torriani, Bartoccioni, Paloschi, Skoczylas, Parmiggiani, Perera, Ossola. All. Abate 6.5.
ARBITRO: Mucera di Palermo 6.
ASSISTENTI: Aletta di Avellino, Robilotta di Sala Consilina e Grasso di Ariano Irpino.
AMMONITI: Bordon (L), Dutu (L), Simic (M)

LE PAGELLE

LAZIO
Magro 6.5
Non ha colpe sul gol di Bartesaghi, non deve fare chissà cosa durante la gara ma quando viene chiamato in causa risponde sempre presente. La parata su Scotti è importantissima.
Zazza 6.5 Compie un salvataggio miracoloso su un colpo di testa di Simic, la sua gara è solida e ben fata in entrambe le fasi di gioco.
Dutu 6 Attento, guardingo e autore di una prestazione con davvero poche sbavature: non fatica a tenere a bada Diego Sia.
Ruggeri 6 Insieme a Dutu costituisce una coppia difensiva difficilmente penetrabile, sempre sull’attenti e con gran tempo di intervento.
Milani 6 Spinge sulla fascia per gran parte del tempo, facendo avanti e indietro come se non ci fosse un domani.
Di Tommaso 6.5 Riesce a gestire il centrocampo in modo egregio, mettendo al loro posto Stalmach e Malaspina: lancia bene e recupera molti palloni.
Bordon 5.5
Prende giallo nei primissimi minuti di gara rischiando di mettere a repentaglio la situazione e l’equilibrio difensivo della Lazio, la sua gara è fatta di cose concrete.
Sardo 6.5
La sua attenzione in mezzo al campo ripaga molto bene: pallone sbagliato da Stalmach che si addormenta, recupero provvidenziale e assist al bacio per Sana Fernandes che non sbaglia. (41' st Cappelli sv).
Kone 5.5 La sua gara è fatta di alti e bassi, anche se sono più i secondi a farla da padrone: in fase di ripiego si perde completamente Bartesaghi che fa il gol del primo vantaggio rossonero.
D’Agostini 5.5 Sostituisce all’ultimo minuto Sulejmani, fa fatica ad entrare in partita sia dal punto di vista fisico, sia dal punto di vista psicologico. (31' st Sulejmani sv).
Sanà Fernandes 7.5
È un fenomeno e lo fa vedere per tutti i novanta minuti: fa quello che vuole, quando più gli piace. Sfreccia, dribbla e assiste: il gol è la ciliegina sulla torta. (41' st Balde sv).
26’ st Bedini 6 Entra bene in gara e si sacrifica per la causa, aiutando a mantenere il pareggio.
All. Sanderra 6.5
Il suo lavoro è stato magnifico, portando la Lazio (neopromossa) fino alle semifinali dove affronterà la Roma.

MILAN
Raveyre 6.5
Il portiere francese non viene chiamato in causa praticamente mai, sul gol di Sana Fernandes si distende ma non riesce a deviare in corner: partita priva di bonus e malus.
Magni 6.5 Soffre la presenza importante di Sana Fernandes sulla sua corsia, ma viene aiutato bene dai compagni: l’assist per la rete di testa di Bartesaghi parte dal suo piede destro.
Simic 6 Il centrale serbo si conferma un gran prospetto anche per la difesa della prima squadra: gara costituita da buon tempo di intervento e da un ottimo posizionamento nella retroguardia.
Nsiala 6 Sbaglia poco nel corso della gara, a fianco di Simic si sente al sicuro e tiene bene a bada l’attaccante bluceleste D’Agostini utilizzando tecnica ed intelligenza.
Bartesaghi 7.5 Partita di qualità e di quantità: alterna sgasate verso la porta avversaria e buoni interventi difensivi. L’incornata che porta in vantaggio i rossoneri è pura magia.
Stalmach 5.5 Si addormenta e perde un pallone in mezzo al campo che si trasforma nel gol del pareggio laziale, firmato Sana Fernandes.
10’ st Cuenca 6.5 Entra benissimo in gara, sfruttando subito il suo piede ben addomesticato.
Malaspina 6 È il box to box di Ignazio Abate: fa da collante tra attacco e difesa, recuperando palloni in mezzo al campo e creando buone trame per i compagni.
Bakoune 6.5
Il ruolo che occupa in questa sfida non è quello di sua appartena: si comporta bene da esterno alto e ripiega in difesa aiutando Magni nel contenimento di Sana Fernandes.
10’ st Jimenez 6 Entra in partita come sa fare lui: velocità e qualità al servizio dei compagni.
Scotti 6 “Pippo” è noto per essere un guerriero e lo fa vedere anche oggi a grandi tratti sacrificandosi e facendo vedere il suo talento quando ne ha l’occasione: sombreri, dribbling e finte da maestro.
Bonomi 6.5 Prestazione di qualità nel servire i compagni e nei tempi di inserimento per provare a fare male agli avversari, nella ripresa si abbassa e affianca Malaspina cedendo il posto a Hugo Cuenca. (31' st Simmelhack sv).
Sia 6
Il ruolo da falso nueve non valorizza le sue caratteristiche tecnico/fisiche: fa una gara di grande sacrificio, aiutando i compagni come può.
All. Abate 6.5
La sua stagione è stata magnifica, passando dal posizionamento in campionato alla finale di Youth League. Oggi ha pagato caro le numerose assenze.

ARBITRO
Mucera di Palermo 6
Ammonendo Bordon nei primi minuti traccia una linea decisa da seguire per tutta la partita. Nessun errore particolare, gara scorrevole e ben diretta.

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