Chi avrebbe mai immaginato una finale così tra Sassuolo e Roma? I neroverdi schiantano i giallorossi e si portano a casa lo Scudetto Primavera 1. Non era affatto favorita in partenza la formazione di Emiliano Bigica, ma ha avuto ragione di quella guidata da Federico Guidi, che è mancata però all'atto conclusivo della stagione. Una partita che ha visto i neroverdi trionfare con un netto 3-0 sui giallorossi, regalando ai tifosi momenti di autentica passione e adrenalina. Primo tempo ben giocato da entrambe le parti con predominanza capitolina, nella ripresa con i gol di Falasca, Cinquegrano e Russo gli emiliani hanno preso il largo definitivamente per alzare poi il trofeo a fine gara. E dire che in campionato il Sassuolo era arrivato ben 11 punti dietro alla Roma, seconda classifica, e 13 lunghezze dietro l'Inter, prima, eliminata in semifinale.
PRIMO TEMPO: EQUILIBRIO E TENSIONE La partita inizia con il Sassuolo che prende il primo possesso, ma è la Roma a farsi vedere per prima in zona offensiva. Nei primi minuti, i giallorossi tentano di impensierire la difesa neroverde con
Pisilli e
Joao Costa, ma senza successo. La difesa del Sassuolo, guidata da un attento
Theiner, riesce a contenere gli attacchi avversari. Nonostante le numerose occasioni create dalla Roma, come il tiro di
Pagano al 20' e il dribbling spettacolare di
Joao Costa al 16', il primo tempo si conclude senza reti. L'intensità e il nervosismo in campo sono palpabili, con ammonizioni per
Bruno e
Oliveras che testimoniano la tensione della gara.
SECONDO TEMPO: IL SASSUOLO ACCENDE I MOTORI Il secondo tempo inizia con un Sassuolo più determinato. Al 47', dopo un corner,
Falasca gonfia la rete con un tiro di prima intenzione, portando i neroverdi in vantaggio. La Roma tenta di reagire immediatamente, ma la difesa del Sassuolo si dimostra impenetrabile. Al 58', il Sassuolo raddoppia con
Cinquegrano, che sfrutta un altro corner per segnare il 2-0. La Roma prova a riorganizzarsi, ma al 65'
Russo, capocannoniere del campionato con 20, sigla il 3-0 su assist del capitano neroverde
Kumi, chiudendo di fatto la partita. Un trionfo suggellato anche da alcune parate finali di
Theiner a negare la rete ai giallorossi. Enorme la gioia al triplice fischio finale da parte del Sassuolo, che riscatta così in parte la delusione della retrocessione della prima squadra in Serie B.
L'ANALISI DEL MATCH: UN SASSUOLO IMPLACABILE Il Sassuolo ha mostrato una superiorità tattica e mentale in questa finale. La squadra di
Emiliano Bigica ha saputo sfruttare al meglio le palle inattive, trasformando i calci d'angolo in occasioni da gol. La difesa ha saputo resistere agli attacchi della Roma, che nonostante le numerose occasioni create, non è riuscita a trovare la via del gol. La Roma, dal canto suo, ha mostrato un buon gioco offensivo, ma ha pagato caro le imprecisioni sotto porta e la mancanza di concretezza nei momenti decisivi. Il portiere
Theiner è stato il vero eroe della serata, con parate decisive che hanno mantenuto la porta inviolata.
IL TABELLINO DELLA PARTITASASSUOLO-ROMA 3-0 RETI: 2' st Falasca (S), 13' st Cinquegrano (S), 20' st Russo (S).
SASSUOLO (4-3-2-1): Theiner, Cinquegrano (43' st Parlato), Corradini, Loeffen, Falasca; Kumi, Lopes (43' st Di Bitonto), Leone; Bruno; Russo, Knezovic (35' st Ravaioli). A disp. Scacchetti, Baldari, Mussini, Rovatti, Beconcini, Pigati, Neofytou, Minta. All. Bigica.
ROMA (4-3-3): Marin; Mannini (31' st Levak), Keramitsis, Plaia (35' st Golic), Oliveras; Pisilli, Romano (22' st Misitano), Pagano; Joao Costa (22' st D'Alessio), Alessio (22' st Graziani), Cherubini. A disp. Razumejevs, Ienco, Chesti, Vetkal, Marazzotti, Ivkovic. All. Guidi
AMMONITI: Bruno (S), Oliveras (R), Pisilli (R), Kumi (S).
ARBITRO: Niccolò Turrini di Firenze.