Under 19 Femminile
01 Giugno 2024
Torino Under 19 Femminile: Aurora Battaglia, Clara Altafin, Sofia Pierro e Alice Degani alcune delle migliori in campo del Torino. Torino-Genova 12-0
È un Torino bello ed (im)possibile. Queste ragazze hanno abituato il pubblico superando anche le sfide più difficili, dimostrando che i sogni possono diventare realtà. Nell'ultima gara del Triangolare, le Torelle superano a suon di gol, 12 per l'esattezza, il Football Genova, dominatrice della propria regione, ma che si deve arrendere di fronte al gioco cinico, intenso e veloce delle ragazze di Roberto Colombo, le quali si sono imposte sin da subito. Per questa gara, il Toro si affida alla esperienza delle veterane della Prima Squadra come Munafò, Bosio e Massa, con le prime due che chiudono rispettivamente con un rigore realizzato e un assist. Dall'esperienza, si passa alla freschezza delle giovani: clamorosa la prestazione da subentrata da parte della 2008 Alessia Scolamiero, che in mezz'ora segna un gol e regala due passaggi vincenti alle compagne.
Il Torino mostra subito l'artiglieria pesante ed entra in campo con una motivazione da fare invidia. Nemmeno il caldo che si riflette sul campo in via Bossoli 76/B sembra fermare l'impeto delle granata nel primo tempo, che segnano ben 6 gol con Graneri che non si sporca mai i guantoni. Il primo squillo della partita nasce con un bello schema da corner tra Munafò e Pierro; Turchi però blocca e la fa sua. Coppia vincente non si cambia: proprio Munafò, una delle migliori di questa frazione, al 9' disegna calcio con la sua compagna: gran passaggio con l'esterno in profondità per Pierro, che entra fino all'area piccola ed intelligentemente serve, tutta sola, alla propria destra Guarini, a cui basta spingere la palla dentro la rete sguarnita. In pochi minuti, le Torelle indirizzano la partita nella giusta direzione: al 13' Degani si accentra e con un lancio lungo spettacolare serve il taglio di una Guarini scatenata, che addomestica dolcemente la sfera e con un diagonale mortifero non lascia scampo a Turchi. Il Genova si vede poco, forse troppo poco. Infatti, le liguri provano a far sentire il loro fisico, ma nonostante la superiorità a centrocampo, le granata vincono tutti i duelli e si riversano in avanti, spesso grazie alle cavalcate imprendibili intraprese da Altafin. Si ripropone la coppia Munafò-Pierro al 21': le due duettano, Munafò dentro l'area piccola sgancia una mina che Turchi riesce a parare senza però bloccare; sulla palla vagante, l'8 prova ad intervenire una seconda volta, un'avversaria prova a recuperare il pallone, ma piuttosto che la sfera, colpisce la gamba della giocatrice del Torino. L'arbitro vede tutto e decreta calcio di rigore, che batte proprio Munafò, la quale dal dischetto non trema e buca il portiere all'angolino basso alla sua destra. Nemmeno il tempo di riassestarsi, che il passivo diventa ancora più rosso per il Genova appena un minuto più tardi dal penalty: in ripartenza, Degani suggerisce verso Pierro, che aggancia e a tu per tu con Turchi non può fare altro che buttarla dentro.
Le difficoltà del Genova si palesano anche in campo, al 23' arriva anche il primo cambio a causa di un affaticamento muscolare di Mango; al suo posto Giulia Belotti. C'è tanto, troppo Toro in campo, che continua a spingere sull'acceleratore. Munafò sfiora la doppietta al 28', poi Pierro mette l'ipoteca e trova finalmente la seconda gioia personale al 35' dopo un tempo di ampia generosità: su un rinvio dal fondo, l'attaccante granata vince un rimbalzo a suo favore, controlla e calcia; in un primo momento il palo dice di 'no', ma alla seconda chance Pierro non sbaglia con la porta totalmente libera. Don't stop me now recitavano i Queen, anche le regine del Torino cantano lo stesso verso: agli sgoccioli della metà di gioco, le granata fanno il sesto. Tutto nasce dagli sviluppi di un corner, dentro l'area di rigore Bosio gioca di sponda con Guarini, che dal limite ripulisce l'incrocio alla sinistra di Turchi dalle ragnatele, segnando un gol di rara bellezza allo scadere.
Si torna in campo, nessuna novità da segnalare, ma solo certezze: è il Toro che continua a fare la partita. Dopo tre minuti dal rientro dagli spogliatoi, una sfortunata Zampardo atterra nei 16 metri Grieco, il direttore Moncalvo è a due passi dall'azione e fischia, per la seconda volta in questo pomeriggio, un calcio di rigore. Non tremano le gambe di Pierro, che segna la sua tripletta con un'esecuzione perfetta, calciando alla sinistra di Turchi, che indovina l'angolo, ma non ci arriva per millimetri. Inizia ad affiorare la stanchezza da entrambe le parti, a portare aria nuova ci pensa la più giovane di tutti entrando dalla panchina, Alessia Scolamiero (2008), e facendo il devasto.
Trasforma la sua prima palla toccata in oro, regalandola a Grieco, che a sua volta la fa mutare in diamante con una magia al 9': di prima con il mancino da fuori area, in un modo che solo lei sa, la insacca nel palo lontano con un pallonetto alla Totti. Appena 60' secondi più tardi, si invertono i ruoli: Grieco ricambia il favore a Scolamiero, che si ritrova davanti alla porta e non sbaglia. Essere sul risultato di 9-0 a 35' minuti dal termine, sorprende un po' tutti, ma in tutto ciò il Toro, anche per rispetto delle avversarie, non abbassa i ritmi. Si aggiunge alla lista delle marcatrici un'altra subentrata al 15', Paola Cadario: sul centrosinistra, piazza la sfera con il destro a giro, bucando la rete di Turchi. Lo avevamo accennato, con l'ingresso di Scolamiero, la partita dilaga. Il Torino segna un gol dopo l'altro e quando si accende anche Grieco, allora non ce n'è per nessuna. 15 e 11 dialogano, si chiude l'uno due; Grieco, sulla medesima mattonella di Cadario qualche minuto prima, prova ad angolare la conclusione, Turchi para ma non allontana, poi sulla ribattuta la giocatrice in maglia granata scarica la sfera all'interno dello specchio al 18'.
Gara finita? Assolutamente no, perché Scolamiero continua ad incantare: prima prova a giocare alla brasiliana, tentando di saltare tutta la difesa con alcuni sombreri, ma viene chiusa sul più bello; poco dopo disegna un filtrante perfetto per Guarini leggermente accentrata dalla fascia destra. La numero 7 chiude un occhio, mira il primo palo e scarica una fucilata proprio a fil di legno, con Turchi che può solo che ammirare la bellezza del gol dell'avversaria a 15' dalla fine, segnando il suo poker personale. La partita inizia ad arrivare alle battute finali, Degani colpisce anche un palo che stava per riaccendere sul finale una gara già decisa nello spezzone iniziale del primo tempo. Il Toro è andato al triplo della velocità del Genova, che ha provato a stringere i denti; nonostante i tanti gol subiti, bisogna fare i complimenti ad Alice Turchi, che tra i pali si è sempre fatta trovare pronta, non mollando mai in una gara che definirla complicata per le liguri, è dire poco. Se per le genovesi il sogno viene interrotto, per le Torelle continua. Il prossimo ostacolo si chiama Real Meda, che ha battuto in casa il Padova per 3-0. La formazione lombarda sarà il prossimo avversario del Torino nella semifinale Scudetto. Difficile pronunciare a quest'ora la parola 'Scudetto', ma con una squadra così, quel sogno può diventare presto realtà.
TORINO-FOOTBALL GENOVA 12-0
RETI: 9' Guarini (T), 13' Guarini (T), 21' rig. Munafò (T), 22' Pierro (T), 35' Pierro (T), 43' Guarini (T), 3' st rig. Pierro (T), 9' st Grieco (T), 10' st Scolamiero (T), 15' st Cadario (T), 18' st Grieco (T), 29' st Guarini (T).
TORINO (4-2-3-1): Graneri 7.5, Altafin 8.5, Degani 8.5, Massa 8, Bosio Greta 8.5 (1' st Cavaglià 7), Battaglia 8 (19' st Armellini 7), Guarini 10, Munafò 9 (6' st Cadario 8), Pierro 9.5 (6' st Scolamiero 9), Di Noia 7.5, Grieco 9. A disp. Solito, Caffaratto, Costa, Calautti, Berbotto. All. Colombo 8. Dir. Vassarotto - Cadario.
FOOTBALL GENOVA (4-3-3): Turchi 7, Cagnolari 6.5 (1' st Vitiello 6), Cantatore 6.5, Melas 6.5 (1' st Miranda Serra 6), Carrea 7, Segura 6.5 (31' st Porzio sv), Mango 6 (23' Belotti 6.5), Esposto 6.5, Giudice 6.5, Taccone 6.5 (12' st Mura 6), Zampardo 6.5. A disp. Cuppi, Camporeale. All. Parodi 5.5.
TORINO
Graneri 7.5 Si riporta a casa i guantoni senza neppure doverli pulire, dimostrazione di un ottima prova, soprattutto dai pali, dove richiama a gran voce i movimenti alla linea difensiva. Bene anche nell'impostazione dal basso, in cui riesce ad iniziare l'azione in modo preciso con i piedi.
Altafin 8.5 Sul binario destro viaggia il treno in maglia numero due, Clara di nome, Altafin di cognome. Corre così veloce, che spesso anche le sue compagne fanno fatica ad aiutarla in supporto. Sulla sua fascia è una continua mina vagante a causa delle sue sovrapposizioni, Cantatore ad un certo momento non riusciva più a starle dietro, perché andava a mille all'ora.
Degani 8.5 Il suo mancino è educato ed elegante: vedendola giocare, trasmette serenità anche a chi è seduto comodamente sulle tribune. Le sue qualità balistiche si notano anche in partita, non a caso mette a referto due assist alle compagne nel primo tempo, prima per Guarini al 7' e dopo per Pierro al 13'.
Massa 8 Ordinaria amministrazione per lei nella linea difensiva, che guida a gran voce. Nelle poche situazioni potenzialmente offensive per il Genova, lei legge tutte le preventive ed annulla Taccone.
Bosio Greta 8.5 Come la sua 'socia d'affari' nel reparto di difesa, non si trova in mezzo a particolari guai. Pericolosa anche palla al piede, difatti non teme la rottura della linea per ribaltare il fronte d'azione. Cura anche i dettagli sulle palle inattive, non a caso serve anche un assist per Guarini sul finale di gara.
1' st Cavaglià 7 Non si fa mai trovare impreparata in difesa. Come Bosio, spesso si sgancia per offrire una superiorità numerica in mezzo al campo.
Battaglia 8 In mediana pattina, facendo andare sempre fuori tempo le avversarie che provano a marcarla stretta. Lei si libera con un solo tocco, eludendo la pressione e favorendo l'avanzamento rapido dell'azione. Oltre alle sue qualità con il pallone, che gli resta incollato fra i piedi, si fa notare anche per le sue caratteristiche nel recupero rapido di palla.
19' st Armellini 7 Nei minuti conclusivi, Colombo le affida le chiavi del centrocampo. Si fa trovare pronta e gestisce il pallone con una calma implacabile.
Guarini 10 Bastano quattro gol per essere la migliore in campo? Scusate se è poco. Segna subito una doppietta, che apre i giochi e li mette già in cassaforte. Perfetta nei movimenti senza palla, rapace davanti alla porta, che colpisce in tutti i modi possibili ed immaginabili. Il gol più bello è senza dubbio il terzo, quando riceve lo scarico di Bosio e toglie le ragnatele dall'incrocio dei pali. Una rete da stropicciarsi gli occhi, perché non si sapeva se fosse vero o solo un bel sogno. È tutto vero.
Munafò 9 Trascina le sue compagne con tutta la sua esperienza e maturità coltivate nel suo trascorso in Prima Squadra. Inventa e crea spazi con la sua immensa qualità con e senza palla. Trova lo specchio diverse volte; è lei che conquista e realizza il primo calcio di rigore, che porta maggior tranquillità alla squadra.
6' st Cadario 8 Come la compagna, ricerca spesso di levitare tra centrocampo ed attacco con i suoi inserimenti senza palla; trova anche un gol, bello ed importante, infilando la sfera con un gran tiro a giro da posizione defilata.
Pierro 9.5 Uno, due tre. No, non è il ritornello del tormentone estivo, è il conto dei suoi gol in una partita giocata come meglio non avrebbe potuto fare. Infatti, non sono solo le sue tre reti da rapace d'area, ma sono anche le diverse trame con Munafò ad accrescere di livello la sua prestazione, che hanno fatto ammattire la difesa avversaria.
6' st Scolamiero 9 Anno di nascita: 2008. La carta d'identità recita che lei è la più giovane in campo, ma sul terreno di gioco non sembra, anzi, pare che sia una veterana di questo sport. Quando entra, non lascia nemmeno le briciole alle avversarie, chiudendo con un attivo pari ad un gol e tre assist. Insomma, qualità e sangue freddo non le mancano, occhio a questa ragazza che si candida ad essere una dei crack del nostro calcio.
Di Noia 7.5 Sul tabellino manca il suo nome, ma il suo apporto in campo è totale: gestione perfetta della palla, creando spazi e triangolazioni importanti. Aiuta anche in fase difensiva, coprendo il terreno alle sue spalle e dando manforte al centrocampo.
Grieco 9 Quando parte, nessuna può tenerla: è davvero incontenibile. Grazie alla sua rapidità nel corso e ai suoi dribbling ubriacanti, supera sempre la marcatura delle avversarie sulla fascia sinistra. Un chiaro esempio è il rigore conquistato in apertura del secondo tempo, in cui Zampardo è arrivata fuori tempo. Chiude la sua prestazione segnando due gol di rara fattura e regalando anche un assist a Scolamiero.
All. Colombo 8 Prepara la gara in modo egregio, capendo che i suoi esterni, sia di difesa e sia d'attacco, avrebbero potuto spianare presto la strada per il successo. Così è stato, il tripudio granata ha messo a dura prova le tenute del Genova, che non ha retto a lungo. L'ampio risultato forse sorprende anche lui, ma tutto è merito del suo studio e della qualità superiore delle sue ragazze.
FOOTBALL GENOVA - Le migliori
Turchi 7 Non facciamoci ingannare dai tanti gol subiti, sui quali anche lei ha qualche colpa. Tuttavia, salva la sua squadra in più riprese con parate non facili né banali sui tantissimi tiri scaturiti dal Torino, che hanno tenuto vivo almeno l'orgoglio delle genovesi.
Carrea 7 Il capitano è l'ultima a mollare. Soprattutto nel primo tempo, non si fa intimorire da Pierro, che segue con molta cura e attenzione. Dimostra grande grinta e onora al meglio la fascia al braccio.
Giudice 6.5 Inizia giocando come ala destra e conclude come punta. In entrambi i casi, non manca mai il suo apporto e i suoi tentativi a ricercare la profondità sui palloni rinviati in avanti dalla difesa biancorossa. Non ha tanto spazio né palle ottimali per provare a sfondare, ma fa comunque intravedere qualche sua caratteristica interessante.