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Under 16 A-B

L'Inter dei giovani è pazzesca! Ribalta il Parma, manda un messaggio alla Dea e sogna il Tricolore

Diallo spaventa su calcio d'angolo, poi Grisoni Fasana e Moressa bissano il successo dell'andata

Grisoni Fasana Inter

UNDER 16 A-B INTER • Marco Grisoni Fasana, autore del gol vittoria

Mandare un messaggio. Qualche anno fa un SMS, abbreviando le parole per risparmiare caratteri, oggi righe e righe su WhatsApp o un audio, per chi ha la pazienza di ascoltarli. Mandare un messaggio, in termini sportivi, far capire agli altri il proprio valore attraverso prestazioni e risultati, ma negli ultimi due anni per qualcuno anche un fastidioso ronzio nelle orecchie, scacciato e rimandato al mittente con la vittoria della seconda stella nel derby. È il calcio dei grandi, sì, ma chi un messaggio lo sta mandando è anche l'Inter del futuro, quella dell'Under 16, che dopo aver dominato in campionato (10 punti di vantaggio sull'Atalanta seconda) batte il Parma pure nel ritorno dei quarti di finale (2-1, gol di Grisoni Fasana e Moressa dopo il vantaggio di Diallo) e vola tra le migliori quattro d'Italia, a caccia di uno Scudetto raggiungibile solo passando dalle semifinali di domenica 9 e 16 giugno proprio contro la Dea.

SPAVENTO DIALLO, SOSPIRO GRISONI FASANA

Un tris in trasferta che sa di ipoteca, ma che è meglio non considerare come un cuscino su cui dormire sogni tranquilli. Deve essere questo il mindset dell'Inter di Solivellas, che dopo aver battuto 3-1 il Parma nell'andata dei quarti di finale Scudetto lo ospita accogliendolo con un undici titolare riconfermato quasi in toto. Le novità, infatti, sono solo Pavan, difensore centrale destro, che al posto di Peletti completa la linea con Lissi, Bovio e Sorino, a protezione di Farronato, e Leoni, mezzala sinistra, per Virtuani nel rombo in mezzo al campo orchestrato dal play La Torre e completato da Moranduzzo e Grisoni Fasana, alle spalle del duo Franchi-Moressa.

Il Parma, invece, chiamato a una rimonta decisamente non facile in casa dei campioni del Girone B, mette in campo un 4-3-3 che diventa presto un 4-3-1-2 a specchio, con Arcuri e Burcar che si avvicinano in attacco e Parafioriti che scende sulla trequarti del centrocampo chiuso da D'Amico, Bellofiore e Brizi, mediano davanti alla retroguardia Fiorasi-Landini-Diallo-Chiesa a guardia di Giardino. Un muro che sin dai primi minuti deve fare i conti con un Moressa indemoniato, capace spesso di creare la superiorità numerica con i suoi dribbling sulla fascia sinistra, anche se il primo squillo lo fa Leoni con un tiro alto da fuori area (9'). Vista la palla uscire dallo spechio, gli ospiti prendono man mano possesso del gioco, affidandosi all'inventiva di Parafioriti - tunnel, recupero in scivolata e destro smorzato in corner dalla lunetta (10') - e a un tentativo di capitan Chiesa, che sugli sviluppi di un calcio d'angolo conclude centralmente (12').

Sono i primi segnali di un Parma in crescita, che ingloba con Giardino un destro di Moressa, bravissimo a liberarsi di prima intenzione con un colpo di tacco (15'), e rispedisce il colpo al mittente in maniera decisamente più efficace: calcio d'angolo di Bellofiore e destro al volo in salto di Diallo, che riapre tutto (17'). L'1-0 accende le speranze di rimonta dei crociati, ma anche un'Inter che rimette in moto la catena di sinistra, con il numero 11 che salta proprio Bellofiore e mette in mezzo un pallone controllato e calciato fuori da Franchi (23'), e un Sorino sempre pronto a sovrapporsi. Il ritorno su di giri dei nerazzurri, però, si concretizza nel gol del pareggio dal lato opposto, anche se lo zampino è sempre quello di Moressa, che svaria, arriva sul fondo e mette un pallone a rimorchio per Grisoni Fasana, bravo a stoppare e a fulminare Giardino girandosi spalle alla porta (28'). Sistemato il risultato, nel finale è l'altro treno milanese, Sorino, che sfiora il ribaltone saltando in velocità Fiorasi su una ripartenza e incrociando di poco a lato (36').

SORINO IL LAMPO, MORESSA IL FULMINE

Pareggio ristabilito, due reti di vantaggio nel doppio confronto e un solo tempo a separarti dalla semifinale. Gli ingredienti perfetti per una ripresa di gestione, ma quel cuscino così comodo ha bisogno di essere girato per poggiare la testa sul lato fresco. Meglio allora dare nuova linfa al centrocampo inserendo come polmoni sulle mezzali Virtuani e D'Agostino (uno degli eroi dell'andata segnando il 2-1 da subentrato), e meglio ancora chiudere instantaneamente i giochi. Il primo pallone del secondo tempo, infatti, finisce nei magici piedi di Grisoni Fasana, che d'esterno imbuca per Sorino, intelligente nella gestione della sfera e nel metterla sul dischetto, dove alla fine c'è sempre lui, Moressa, che con tutta la calma del mondo batte il portiere avversario e completa la rimonta (1').

A caccia di una mission veramente impossible, Fusaro prova a smistare le carte in attacco inserendo Muto e Po per Barcar e Arcuri, mentre Solivellas dà spazio a Breda sulla corsia sinistra e Carrara al fianco del numero 11, poco dopo un tentativo alto di La Torre su sponda dell'uscente Franchi (6'). Mosse che tatticamente non cambiano gli equilibri del match, ma che danno forse qualcosa in più al Parma. Il destro di Muto respinto da Farronato diventa infatti un assist che Po che non sfrutta a dovere sulla ribattuta (18'), ridando però un po' di fiducia ai crociati, che cercano il pareggio anche con un destro di poco alto di D'Amico (16') e con un mancino di Parafioriti centrale (19').

Per garantirsi il secondo successo in due partite l'Inter si affida allora alla fame dei subentrati, con Carrara che viene murato (17') e D'Agostino che tira alto dopo il tentativo murato di Medina (27'), e a uno dei suoi MVP, ovvero Solino, che al 21' si fa ancora la fascia sinistra e mette in mezzo un pallone respinto in zona Grisoni Fasana, che conclude centralmente. Il tris non arriva neanche nel finale, quando sia Vukaj - doppio dribbling in area e tiro a incrociare (35') - che D'Agostino - destro dal limite dell'area di rigore (38') - non inquadrano lo specchio per poco dopo la conclusione centrale di Bellofiore (31'), l'ultima di un Parma che capitola definitivamente contro un'Inter più prestante rispetto all'andata e ora a due passi dalla finale Scudetto.

IL TABELLINO

INTER-PARMA 2-1
RETI (0-1, 2-1): 18' Diallo (P), 28' Grisoni Fasana (I), 1' st Moressa (I).
INTER (4-3-1-2): Farronato, Lissi (14' st Breda), Sorino, La Torre (25' st Medina), Bovio, Pavan, Leoni (1' st D'Agostino), Moranduzzo (1' st Virtuani), Franchi (14' st Carrara), Grisoni Fasana (25' st Orlacchio), Moressa (25' st Vukaj). A disp. Dorigo, Peletti. All. Solivellas.
PARMA (4-3-3): Giardino, Fiorasi (25' st Berton), Chiesa, Brizi (37' st Ruenes), Landini, Diallo, Bellofiore (37' st Bellini), D'Amico (37' st Musiari), Burcar (8' st Muto), Parafioriti (25' st Maglione), Arcuri (8' st Po). A disp. Cappellari, Atraoui. All. Fusaro.
ARBITRO: Carrisi di Padova.
ASSISTENTI: Fenzi di Treviso e Carraretto di Treviso.

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