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Under 15 A-B

Milan, è una grande gioia! Il tris da sogno permette di raggiungere la semifinale contro il Genoa

Il Diavolo sorride a trentasei denti con Avogadro, Bonomi e Seye mentre al Verona non bastano Tanzilli e Casagrande

Pietro Avogadro e Francesco Bonomi

MILAN-VERONA UNDER 15 • Avogadro e Bonomi, protagonisti e autori di due grandissime reti nella partita contro il Verona

La resa dei conti che precede la semifinale e quindi il penultimo atto della competizione, ha visto una partita rara per intensità e per quanto visto negli ottanta minuti. Due squadre forti, ben organizzate e ben strutturate dal punto di vista fisico, che si danno battaglia per tutta la partita con l'obiettivo di strappare il pass per la semifinale contro il Genoa, che in mattinata ha strapazzato il Palermo in terra ligure (5-1). E dire che le due formazioni sono partite forti, sarebbe quasi un diminutivo, considerando il grandissimo colpo di testa di Avogadro che porta in vantaggio i rossoneri seguito da un tiro formidabile di Tanzilli che riporta in equilibrio il match in soli 60 secondi. Poi la gara si sviluppa più sul piano fisico, con meno occasioni da entrambe le parti e con un Bonomi in versione Theo Hernandez che al termine di un coast-to-coast da maestro conclude a rete con una gran botta. Nella ripresa Bayoko semina ancora il panico, guadagnandosi un rigore poi trasformato da Casagrande, e pochi minuti dopo a ritrovare il vantaggio per i rossoneri è Seye dopo una grandissima azione corale con Martini e Avogadro. Finisce 3-2 al Centro Sportivo Vismara, sarà Milan contro Genoa.

TANDEM AVOGADRO-BONOMI

Milan-Verona, secondo (ed ultimo) episodio della serie. Rispetto al primo qualche piccola differenza dall’inizio, che non riguarda i moduli (4-3-1-2 per i rossoneri e 4-3-3 per i veneti), con bomber Casagrande pienamente recuperato che parte all’inizio al posto di Cumerlato e con Morellini che sostituisce l’infortunato Menon (uscito in barella settimana scorsa). Per il resto nessun cambia drastico di scenario con il Milan, ricordiamolo, che gode del doppio risultato per miglior piazzamento in classifica.

E quindi il Verona deve fare una sola cosa: vincere per andare in semifinale e affrontare il Genoa (uscito vittorioso dal doppio scontro con il Palermo). Le cose si mettono subito in salita per i gialloblù di Vincenzi, dapprima con Morellini che lascia partire un destro che si spegne sopra la traversa, poi all 11’ quando Seye scarica per Morellini sulla destra, quest’ultimo crossa in mezzo e trova un Avogadro che si mette in ginocchio, impatta il pallone di testa con grandissima precisione e la mette dove Raccanello non può arrivare. L’emozione, la felicità per averla sbloccata e forse anche un pizzico di superficialità, portano il Verona a trovare il pareggio con un grandissimo gol: dalla destra arriva un pallone di poco fuori area per Tanzilli, che con il suo piattone sinistro spedisce il pallone dritto dritto all’incrocio dei pali. E se da una parte a farsi sempre più pericoloso con le sue sgasate è Casagrande, dall’altra di certo non mancano i giochi di prestigio di Pisati e Martini, che in mezzo al campo seminano il panico e creano per i compagni. Nella seconda parte del primo tempo sono solo praticamente gli ospiti a cercare la rete, con Tanzilli che sfiora una doppietta incredibile da calcio piazzato e con Bayoko che fa capire ben poco ai difensori rossoneri con dribbling fulminei. Ma d’altronde si sa che quando si crea tanto e non si concretizza, spesso lo scenario che va a verificarsi è che la squadra avversaria sfrutti l’occasione per trovare la rete. Succede infatti questo ai rossoneri, con Seye che gira per Bonomi sulla destra, il quale con un coast-to-coast arriva sulla sinistra e con una grandissima botta trova un gol favoloso.

Se la ripresa conterrà anche solo la metà delle occasioni create da entrambe le squadre, ci sarà da divertirsi. Per il Verona non basterebbe un solo gol, ma almeno due.

PRIMA LA PAURA, POI SEYE

Un inizio diverso poteva accadere? Forse sì. Un Bayoko che rispetto alla prima metà di gioco sarebbe stato ancor più devastante? Difficilmente poteva accadere. Eppure quello che dicono i primi quattro minuti di gioco della ripresa vanno a confermare quanto appena detto. Perché Bayoko sfreccia sulla sinistra (dopo essersi scambiato con Casagrande) e con un dribbling salta secco Rocca e conclude verso la porta: il difensore rossonero tiene il braccio largo e provoca calcio di rigore per il Verona. Dal dischetto si presenta il bomber, chi se non Tommaso Casagrande, che apre il destro e spiazza Faccioli che si butta dal lato opposto. È nuovamente pareggio, che però non basta ai veneti per qualificarsi. E così la squadra si apre e si scopre per il tutto per tutto e a trarne vantaggio è la formazione di Bertuzzo. Avogadro, da vero regista offensivo, lancia in profondità perfettamente Martini che aggancia e serve al centro Seye, che con il sinistro la mette appena sotto la traversa. Nove minuti trascorsi ed ecco la reazione da grande, grandissima squadra del Diavolo. Poi a salvare le speranze del Verona pochi minuti dopo è un altro grande interprete e protagonista della gara: Diombokho. Seye galoppa sulla destra e salta l’ultimo difensore, con Raccanello costretto a tuffarsi per allontanare il pallone che arriva tra i piedi di Avogadro, che a porta sguarnita conclude trovando un grandissimo intervento in scivolata di Diombokho che salva sulla linea (25'). I due tecnici si affidano alle sostituzioni per inserire forze fresche e da una parte cercare di incrementare il vantaggio, dall’altra di agguantare il pareggio: entrano Guglielmo per i rossoneri e Bisoffi per i gialloblù. L’ultimissima parte di gara è caratterizzata da un forte nervosismo e da molta tensione, comprensibile vista l’importanza della gara, con l’arbitro (che come nel resto della gara) fa fatica a gestire le situazioni e agire con lucidità. Nei cinque minuti finali poteva succedere letteralmente di tutto da entrambe le parti, ma il gol è stato solo sfiorato: Bayoko si rende ancora pericoloso con un sombrero che finisce tra i piedi del subentrato Caputo, che solo davanti a Faccioli conclude tra i suoi guantoni. Il triplice fischio ha luogo, il Milan festeggia l’accesso alle semifinali dove troverà un Genoa agguerrito, reduce dal passaggio contro il Palermo.

IL TABELLINO

MILAN-VERONA 3-2
RETI (): 11’ Avogadro (M), 13’ Tanzilli (V), 29’ Bonomi (M), 4’ st rig. Casagrande (V), 13’ st Seye (M)
MILAN (4-3-1-2): 
Faccioli 6.5, Bonomi 7.5 (28’ st Carminati sv), Di Marco 6.5, Rocca 6.5, Zangrillo 6.5, Angelicchio 6.5, Pisati 7, Seye 7.5, Avogadro 7.5 (36’ st Colombo sv), Martini 7, Morellini 6.5 (10’ st Guglielmo 6.5). A disp. Bianchi, Baita, Zaffanelli, Piazza, Rusu, Mazzucchelli. All. Bertuzzo 7.5.
VERONA (4-3-3): Raccanello 6.5, Varali 6, Tanzilli 7.5, Diombokho 6.5 (32’ st Mariani sv), Falzoni 6.5, Berini 6, Casagrande 7.5, Aprili 6 (25’ st Caputo sv), Leone 6 (17’ st Bisoffi 6), Zanin 6.5, Bayoko 7. A disp. Cunegatti, Spagnolli, Marcolini, Cumerlato, Artosin, Mounirou. All. Vincenzi 6.5.
ARBITRO: Garofalo di Torre del Greco 5.5.
ASSISTENTI: Infante di Battipaglia e Negro di Roma 1.
AMMONITI: Angelicchio (M), Tanzilli (V), Martini (M)

LE PAGELLE

MILAN
Faccioli 6.5 
Sui gol degli avversari non ha colpe, sul rigore non intuisce la direzione: i suoi interventi sono sempre preziosi tra i quali un colpo di testa in uscita alla Manuel Neuer.
Bonomi 7.5 
Taglia molto in mezzo al campo e non sta mai fermoI Il gol del secondo vantaggio rossonero è suo ed è incredibile: Coast to coeast dalla destra alla sinistra e gran botta che si insacca alla destra di Raccanello.(28’ st Carminati sv)
Di Marco 6.5 
Solita partita di grande sostanza in entrambe le fasi di gioco dei rossoneri: arriva a concludere anche nello specchio avversario rivelandosi anche utile offensivamente.
Rocca 6.5 
La sua è una buona partita dal punto di vista difensivo, l’unica pecca è il rigore causato per aver tenuto il braccio leggermente largo su un tiro di Bayoko.
Zangrillo 6.5 
Spicca di testa e domina l’area di rigore dei rossoneri con ottimi interventi difensivi: è il pilastro difensivo della squadra di Bertuzzo, una sorta di insostituibile.
Angelicchio 6.5 
Gestisce la mediana con ottimi recuperi, fornendo indicazioni ai compagni di squadra e lanciando bene alla ricerca di occasioni concrete e ben architettate.
Pisati 7 
Ha un passo completamente diverso rispetto alla maggior parte dei presenti in campo e nonostante oggi non abbia brillato come fa spesso e volentieri, è autore di una grandissima vittoria che passa anche dai suoi piedi.
Seye 7.5 
Vedere questo ragazzo giocare è sempre un’emozione unica: si fa valere su tutti i fronti, sia in difesa che in attacco, riuscendo a mettere a segno l’ennesima rete di una stagione per lui incredibile.
Avogadro 7.5 
Gioca spalle alla porta creando buone sponde per i compagni e agendo da regista offensivo. Il gol è spettacolo puro: si inginocchia per impattare il pallone alla perfezione e lo fa. In un momento di forte tensione fa ragionare un suo compagno che stava perdendo la testa.(36’ st Colombo sv)
Martini 7
Ottima conduzione di palla e gran tecnica per la mezzala rossonera: l’assist per il gol del 3-2 è suo, con un ottimo rasoterra per i piedi di Seye.
Morellini 6.5
Gioca bene la prima frazione di gara, dove riesce a concludere verso la porta avversaria dopo pochi secondi e fornisce l’assist per la testa di Avogadro, poi si spegne nella ripresa e viene sostituito.
10’ st Gugliemo 6.5
Entra bene in gara, mettendo gran impegno per portare in vantaggio i rossoneri e sacrificandosi in molte occasioni.
All. Bertuzzo 7.5
Il Milan ha rischiato ma è riuscito nell’obiettivo di arrivare alle semifinali, rientrando tra le migliori quattro squadre d’Italia: un’altra grande prestazione del Diavolo.

VERONA
Raccanello 6.5
Buona prestazione fatta di grandi parate e un buon posizionamento tra i pali, che ha consentito al Verona di rimanere in partita per 80 minuti.
Varali 6
Da terzino destro arriva a giocare anche in alto a destra, sfiorando il gol con un bel colpo di testa arrivato da calcio d’angolo.
Tanzilli 7.5
Nonostante sia un terzino è sempre immerso nelle azioni offensive della sua squadra, dimostrandolo sia all’andata sfiorando il gol sia al ritorno trovandolo con un sinistro perfetto.
Diombokho 6.5
È il metronomo del Verona, spesso si trova a dare indicazioni tattiche ai compagni di squadra, rivelandosi un componente fondamentale per la squadra di Vincenzi. (32’ st Mariani sv)
Falzoni
6.5 Capitano e gran difensore dell’armata di Vincenzi: deciso e pulito negli interventi e negli stacchi di testa sugli avversari rossoneri.
Berini 6
Lascia passare qualche pallone di troppo e fa fatica a contenere le avanzate rossonere, propinate per lo più dalle due punte.
Casagrande 7.5
È probabilmente il giocatore più talentuoso dello scacchiere gialloblù, dribbla con una facilità estrema e spesso Bonomi fa fatica a contenerlo. Lo ha dimostrato anche nel resto della stagione con 20 centri, diventati 21 con il rigore trasformato.
Aprili 6
La sua gara è fatta di tanto lavoro fatto silenziosamente in mezzo al campo cercando di contenere i rossoneri. (25’ st Caputo sv)
Leone 6
Non è riuscito a spiccare come all’andata della gara, complice l’ottima copertura difensiva del Diavolo, con Rocca e Zangrillo che hanno lasciato passare poco.
17’ st Bisoffi 6 Entra bene in gara, creando buone traiettorie per i compagni e dando un notevole apporto offensivo.
Zanin 6.5
È dotato di una gran tecnica e di due piedi raffinati con cui riesce a condurre e servire il pallone dove vuole. Guadagna falli da posizioni importanti e crea buone occasioni.
Bayoko 7
Se non facesse il calciatore probabilmente sarebbe un centometrista, ha una velocità simile a quella della luce: quando parte non ce n’è per nessuno. La fascia destra è sua, crea tantissime occasioni e si guadagna il calcio di rigore poi trasformato da Casagrande.
All. Vincenzi 6.5 La sua squadra ha dato tutto quello che poteva dare, ma non è riuscita per poco a strappare il biglietto per le semifinali: non si può recriminare nulla ai gialloblù.

ARBITRO

Garofalo di Torre del Greco 5.5 Fa fatica a gestire la gara, con numerose sbavature e imprecisioni che hanno causato molte interruzioni della partita.

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