Under 15 Serie C
04 Giugno 2024
Quando arrivato, la squadra non era nemmeno virtualmente qualificata alle fasi finali. Oggi, quella squadra è tra le migliori 4 d'Italia. Lui è Lele Russo, la squadra è l'Under 15 della Pergolettese: presa in mano alla seconda giornata del girone di ritorno dopo una sconfitta per 6-0 sul campo della Pro Sesto, condotta fino alla semifinale per lo Scudetto dopo aver eliminato - agli ottavi e ai quarti - due superpotenze come Cesena e Pontedera. Al quarto anno nel Settore Giovanile gialloblù, Russo - ex Renate e con un passato anche al Cimiano - è passato alla guida dei classe 2009 dopo aver allenato nella prima parte della stagione i 2007 in Under 17. Ed è stato un successone: in campionato 8 vittorie, 2 pareggi e 3 sconfitte in 13 partite, ma soprattutto la metà dei gol subiti - 15 invece di 30 - rispetto alla gestione precedente di Luca Vaccari (che a onor del vero, a puro livello di classifica non era stata negativa). La scalata dal quinto al terzo posto, poi il miracolo col Cesena e quello forse ancora più incredibile, per come è arrivato, contro il Pontedera: l'1-1 dell'andata, lo svantaggio di 1-0 nell'intervallo del ritorno con l'obbligo di vincere. Il 3-2 - con tanto di finale al cardiopalma con l'assalto dei toscani ai quali il 3-3 sarebbe valso il passaggio del turno - che fa partire la festa. Per Lele Russo, ora, un cerchio che si chiude: dalla Pro Sesto alla Pro Sesto, la prossima avversaria in semifinale.
«IL CALCIO PREMIA CHI GIOCA BENE»
E la Pergolettese, specialmente nella ripresa, contro il Pontedera ha giocato benissimo: «I ragazzi - spiega, provato, l'allenatore Lele Russo - sono stati perfetti, sia a livello di campo che di atteggiamento. L'essere andati in svantaggio raddoppia il valore di questa impresa incredibile, su un campo difficilissimo contro una squadra forte a livello strutturale. Però l'abbiamo preparata bene, e si è visto». Dopo un buon inizio, il gol di Orcesi a rendere ancora più complicata la gara dei gialloblù. Che però rientrano in campo dopo l'intervallo carichi più che mai, e la ribaltano: «Negli spogliatoi ho solo ribadito quello che avevo detto alla squadra prima della partita, e cioè che chi aveva qualcosa da perdere erano loro e non noi, e che il calcio premia chi gioca bene. E noi avevamo giocato bene anche nel primo tempo nonostante l'1-0 per loro, ho detto ai ragazzi che dovevamo mantenere lo stesso atteggiamento e che se avessimo trovato l'1-1 avremmo messo in difficoltà il Pontedera sotto il profilo mentale».
«SPOGLIATOIO VINCENTE»
Il gruppo ovviamente, ma anche tre singoli veramente forti: Leonardo Clerici, Edoardo Bisetto e Marco Picarelli, ovvero gli autori dei tre gol che hanno scolpito nella storia il capolavoro della Pergolettese: «Tre prestazioni di altissimo livello - continua Russo - e tre gol importanti, il vero valore deve uscire in partite come questa e si sono fatti trovare pronti». E poi, ovviamente, c'è la mano dell'allenatore: «Ci ho creduto fin da subito, dal primo istante in cui sono entrato nel loro spogliatoio: si respirava un'aria diversa rispetto a tutte le altre squadre che ho allenato, mi hanno subito capito, ho sentito grande fiducia da parte dei ragazzi e spero di avergli restituito indietro qualcosa». Infine, anche un pizzico di buona sorte - leggasi palo di Romagnoli in pieno recupero - che non guasta mai: «Evidentemente il Dio del calcio esiste, anche la fortuna serve e stavolta in quell'episodio ci ha aiutato». E adesso, Pro Sesto: «È l'unica squadra che non ho affrontato con loro…».