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Serie B

Per risalire il Sassuolo si affida al Campione del Mondo simbolo del trionfo 2006

Dopo la delusione della retrocessione e la gioia dello Scudetto Primavera, il club programma la stagione 2024-2025

SASSUOLO SERIE B - FABIO GROSSO

SASSUOLO SERIE B - Fabio Grosso è il nuovo allenatore del Sassuolo che tenterà la risalita in A

Quando si parla di Fabio Grosso, la mente corre subito a quella notte magica di Berlino nel 2006 che ci regalò il 4° titolo Mondiale della storia della Nazionale d'Italia, ma oggi il nuovo tecnico del Sassuolo ci porta a riflettere su un altro capitolo della sua carriera. Come fare per risalire il più rapidamente possibile? Come risollevare una piazza delusa dalla retrocessione dalla Serie A? La risposta nei prossimi mesi. Per ora basta il fatto che il neo direttore sportivo Francesco Palmieri e l'ammistratore delegato Gianfranco Carnevali abbiano scelto lui.

LE SUE ESPERIENZE Grosso dopo i trascorsi da calciatore ha iniziato ad allenare nelle giovanili e ha debuttato in prima squadra nella stagione 2017-2018 con il Bari. Dopo le esperienze con Verona, Brescia e Sion, è approdato poi al Frosinone, con il quale alla terza stagione ha vinto il campionato di Serie B. Nell'autunno 2023 ha trascorso invece una breve parentesi in Ligue 1 in Francia con il Lione venendo esonerato dopo circa 2 mesi e una sola vittoria in 7 partite di campionato.



IL PASSATO CHE PLASMA IL FUTURO
Fabio Grosso, fresco di investitura, è stato anche tra i protagonisti dell'evento "La Notte della C", serata di gala della terza serie di lunedì 3, nel quale ha condiviso ricordi e riflessioni che vanno oltre il semplice aneddoto. «Ai miei tempi la C era un grande traguardo, come poi lo è stata tutta la mia carriera, ogni traguardo era una nuova partenza». Grosso ha sottolineato l'importanza di concedere ai giovani calciatori la possibilità di sbagliare: «I ragazzi che militano in C hanno qualità, si deve però dare loro la possibilità di sbagliare». Una visione che si scontra con l'ossessione moderna per la perfezione immediata, ma che trova radici profonde nella sua esperienza personale.



LA SERIE C: PALESTRA DI TALENTI
Ma perché la Serie C è così cruciale per la crescita di un calciatore? La risposta sta nella varietà e nella difficoltà del campionato. In Serie C, i giovani si confrontano spesso per la prima volta con avversari esperti e ambienti ostili, imparando a gestire la pressione e a migliorare costantemente. È una scuola di vita, un laboratorio dove si forgiano i campioni del domani. Grosso stesso è un prodotto di questa palestra. Dopo tre campionati in Serie C, ha avuto l'opportunità di misurarsi con altre categorie, un percorso che lo ha portato fino alla consacrazione mondiale. «Non è stata utile solo per il Grosso giocatore, ma anche per l'allenatore» ha aggiunto, sottolineando come ogni esperienza abbia contribuito a costruire il professionista che è oggi.



IL SASSUOLO E LA VISIONE DI GROSSO
Ora, alla guida del Sassuolo, Grosso porta con sé questa filosofia. Il club emiliano, noto per la sua attenzione ai giovani (è stato alzato venerdì scorso lo Scudetto Primavera dopo il 3-0 in finale alla Roma) e al bel gioco, sembra il terreno ideale per mettere in pratica queste idee. Ma come si tradurranno in campo? Grosso è chiamato a lavorare con una rosa giovane e talentuosa, dove l'errore non è visto come un fallimento, ma come un'opportunità di crescita. Un approccio che potrebbe rivelarsi vincente in un campionato competitivo come la Serie B, dove la freschezza e l'innovazione possono fare la differenza. 

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