Lega Pro
09 Giugno 2024
Matteo Marani, presidente della Lega Pro
Il calcio, si sa, è una passione che scorre nelle vene degli italiani, ma dietro ogni partita c'è un mondo di numeri, strategie e decisioni che ne determinano il futuro. Matteo Marani, presidente della Lega Pro, ha recentemente rilasciato un'intervista alla Gazzetta dello Sport, svelando i retroscena di un campionato in continua evoluzione. Ecco come la Lega Pro sta giocando la sua partita più importante, tra sponsor prestigiosi, riforme giovanili e un occhio attento alla sostenibilità economica.
LA RIVINCITA DEGLI SPONSOR: UN GOL DA FUORI AREA
Chi l'avrebbe mai detto? La Lega Pro, spesso considerata la "Cenerentola" del calcio italiano, sta vivendo un momento d'oro grazie a una serie di accordi commerciali che stanno portando ossigeno nelle casse dei club. "Sono molto soddisfatto. Prima non c’erano praticamente sponsor, oggi abbiamo partner del livello di NOW, Banco BPM, Cattolica Assicurazioni, Beretta," ha dichiarato Marani. Un giro d'affari che si avvicina ai 10 milioni annui, una cifra che fa sognare i tifosi e i dirigenti dei club. E non è tutto. Quest'anno, per la prima volta, è stato introdotto il VAR ai playoff, grazie allo sponsor tecnologico Gewiss. Una mossa che non solo aumenta la credibilità del campionato, ma lo rende anche più moderno e al passo con i tempi. Un vero e proprio gol da fuori area che potrebbe cambiare le sorti della Lega Pro.
CONTI SOTTO CONTROLLO: LA DIFESA È LA MIGLIOR OFFESA
In un mondo dove le spese folli sono all'ordine del giorno, la Lega Pro si distingue per la sua gestione oculata e responsabile. "Il quadro è senza dubbio migliorato, ci sono meno situazioni di sofferenza," ha spiegato Marani. La lega ha introdotto controlli severi, come l'extra-budget, che obbliga i club a coprire il 40% dell’eccedenza con una fideiussione se spendono oltre un milione. Una difesa solida che evita di finire in fuorigioco finanziario. Ma quanto è importante la riforma Zola sui giovani per i conti dei club? "È un messaggio fondamentale," ha sottolineato Marani. Dal prossimo anno, i club che utilizzeranno i giocatori del proprio vivaio avranno una premialità sul minutaggio che nel giro di due anni arriverà al 400%. Un incentivo che non solo valorizza i giovani talenti, ma rende anche i conti dei club più sostenibili.
GIOVANI TALENTI: IL VIVAIO È IL NUOVO ATTACCO
Il futuro del calcio italiano passa dai giovani, e la Lega Pro lo sa bene. La riforma Zola, ideata dal vicepresidente Gianfranco Zola, è un vero e proprio piano d'attacco per valorizzare i talenti del vivaio. "Zola è stato eccezionale, ha visitato tutti i settori giovanili dei club e censito tutte le metodologie di lavoro prima di concepire la riforma," ha raccontato Marani. Dal prossimo anno, i club che impiegheranno giovani del proprio vivaio riceveranno una premialità sul minutaggio, che nel giro di due anni arriverà al 400%. Un incentivo che spinge le società a investire nelle proprie strutture e nei formatori, creando un circolo virtuoso che potrebbe rivoluzionare il calcio italiano.
RIFORME E GOVERNO: UN ASSIST DECISIVO
Ma non basta. Per vincere la partita, serve anche l'aiuto del governo. "Ringrazio il ministro Abodi per la reintroduzione del credito d’imposta, ma va aumentata la capienza: 7 milioni sono pochi," ha dichiarato Marani. E poi c'è la questione dello svincolo dei giovani, una vera e propria mina vagante. "Bisogna intervenire, perché con la legge dello sport si rischia una piccola Bosman," ha avvertito il presidente della Lega Pro. Se i club non hanno più convenienza a investire nei vivai, potremmo ritrovarci con migliaia di ragazzi che smettono di fare attività, con pesanti ricadute sociali e sulla salute. Un assist decisivo che il governo non può permettersi di ignorare.
CONCLUSIONE: LA PARTITA È ANCORA APERTA
Il futuro della Lega Pro è nelle mani di chi saprà giocare meglio le proprie carte. Tra sponsor prestigiosi, riforme giovanili e una gestione oculata, il campionato sta vivendo un momento di rinascita. Ma la partita è ancora aperta, e ogni decisione può fare la differenza. Come in ogni grande sfida, l'importante è non perdere mai di vista l'obiettivo finale: crescere insieme, per un calcio più sostenibile e competitivo.