Under 18
14 Giugno 2024
GENOA-ROMA UNDER 18 • Filippo Dodde e Leonardo Consiglio, colonne rossoblù
Ad Ancona, il Genoa è Campione d'Italia a livello giovanile per la terza volta nella sua storia. Il Grifone batte 2-0 la Roma e conquista lo Scudetto di categoria dopo una cavalcata incredibile, dal quinto posto in campionato fino alla finalissima contro i giallorossi passando per il playoff con la Lazio e la semifinale folle contro l'Inter. Venturino apre prima dell'intervallo, Romano chiude i conti nel finale. Tra i ragazzi di Gennaro Ruotolo brillano tutti: oltre agli autori dei gol, grandi prestazioni per capitan Arata, Ahanor e Deseri, e tanti altri. Nella Roma, stavolta un po' sottotono, si salvano Golic e Solbes. Le pagelle della finalissima.
Consiglio 7 All'ombra dell'ultimo sole s'era assopito un pescatore. Innanzitutto lui non è un pescatore ma un portiere, e che portiere. Nel primo tempo di motivi per assopirsi ne avrebbe, nella ripresa invece è costretto a svegliarsi: una grande uscita bassa su Litti, un miracolo su Levak, attento su Nardozi. E aveva un solco lungo il viso come una specie di sorriso. Sorriso Scudetto.
Kehayov 6 Pronto sull'inzuccata di Deseri, traballante sul destro di Venturino, rivedibile sul tiro da fuori sempre di Venturino per l'1-0. Si rifà nella ripresa con due begli interventi (l'ultimo si Barry) ma quando ormai è troppo tardi.
Obleac 6.5 Rispolverato per la finalissima: sta a galla nel primo tempo, meglio nella ripresa come mediano.
Reale 6 Nel primo tempo è uno dei pochi che riesce a tenere i ritmi del Genoa, nella ripresa manca un po' di spinta: anche perché stavolta non può pensare solo a spingere, visto che dalla sua parte Sancinito e Venturino vanno a velocità folle.
Pedro Lopes 6.5 Tutto sommato non sfigura, soprattutto nei primi minuti della partita.
8' st Ivkovic 6.5 Ingresso che regala certezze in mezzo al campo, bravo anche negli inserimenti: sfiora il gol poco dopo l'ingresso in campo.
Golic 7 Come in semifinale, è lui il migliore della Roma. Si appiccica a Ekhator e non lo molla più, riuscendo tutto sommato a limitarne lo strapotere fisico e tecnico.
Mirra 6.5 La fase difensiva stavolta non è facile, per stare dietro a Venturino servirebbero 4 gambe e 6 occhi. Però si rende utile con un gran tiro da fuori pochi minuti prima dell'1-0 del Genoa. Chissà…
Feola 6 Prima a tutta fascia, poi esterno basso. Bene sui lanci e i calci piazzati, ma soffre un po' la brillantezza di Ahanor.
Tumminelli 6 Non è al meglio e stavolta si vede, gioca solo il primo tempo e pur non brillando riesce a cavarsela.
1' st Litti 6 Dà sprint sulla fascia destra, ma si fa cacciare per un fallo di reazione dopo il 2-0 di Romano.
Nardozi 6.5 Non devastante come con l'Atalanta, ma comunque vivace. Nella ripresa regala un grande assist a Litti e poi ci prova di testa trovando la parata di Consiglio.
29' st Mlakar 6 Artiglieria pesante nell'ultimo quarto d'ora più recupero: una bella palla per Levak che però non riesce a pareggiare.
Levak 6 Prima mezzala, poi trequartista: grande fisico ma poca mira.
Solbes 7 Non fa sfracelli, ma è sicuramente il più attivo dell'attacco giallorosso. Ci prova con un bel sinistro al volo, poi a inizio ripresa alza troppo la volée ma comunque era lì pronto a calciare. Pimpante, vivace.
14' st Della Rocca 6 Entra con la voglia di spaccare il mondo, finisce per procurare il rigore - seppur generoso - del 2-0 facendosi anche ammonire.
All. Tanrivermis 6 Cambia sistema di gioco rispetto alla semifinale ma non ottiene il risultato sperato. Primo tempo scialbo, nella ripresa la reazione è più d'orgoglio che di qualità.
Barbetti di Arezzo 6 Premessa: la partita è molto difficile. Detto questo, non si aiuta da solo. Nel primo tempo sbanda su un paio di decisioni che accendono gli animi, bravo nella ripresa a far correre sul rigore chiesto dalla Roma per un tocco di mano di Fazio che non c'è, poi però cade - ingannato forse dall'incrocio di gambe - nell'assegnazione del penalty che porta il Genoa sul 2-0: il contatto Della Rocca-Grossi non c'è, e se c'è è lieve. Giusta infine l'espulsione di Litti, che però viene provocato e il suo avversario la passa liscia.