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Under 18

Gioca e segna in 4 categorie diverse, vince lo Scudetto da protagonista e ora sogna la maglia dell'Italia

Unico classe 2008 in campo contro i 2006 nella finalissima del Genoa contro la Roma, è stato l'arma segreta di Ruotolo

Gioca e segna in 4 categorie diverse, vince lo Scudetto e ora sogna la Nazionale: aaaHa due anni meno di tutti

GENOA-ROMA UNDER 18 • Cristiano Francomacaro, detto lo Sciamano, e il suo "figlioccio" Honest Ahanor

In che squadra giochi? «Nel Genoa». In quale categoria? «Tutte». Deve suonare più o meno così un dialogo tra Honest Ahanor e un interlocutore immaginario che chiede informazioni su di lui. Perché il Genoa? Perché il link tra Ahanor e il Grifone è Cristiano Francomacaro, ma ne parleremo dopo. Perché tutte? Perché Honest è un classe 2008 che sta letteralmente bruciando le tappe. Dovrebbe giocare (e ha giocato) nell'Under 16 con i ragazzi della sua età, ma ha già vestito le maglie dell'Under 17, dell'Under 18 e pure della Primavera, con la quale ha fatto gol all'esordio da titolare - contro la Fiorentina - nonostante i tre anni di differenza rispetto a tutti gli altri. Insomma, non proprio una storia qualunque. Una storia che ha origine in Nigeria, che passa per Napoli, che si accende nella periferia di Genova (a Cornigliano) e che deflagra definitivamente nei campi del Settore Giovanile del Grifone. Una storia che è appena cominciata, e la cui trama è ancora tutta da scrivere.

NON SOLO CAMARDA

Insomma, Francesco Camarda non è l'unico classe 2008 da tenere d'occhio. La scalata di Honest non è passata di certo inosservata agli occhi degli addetti ai lavori. Per le sue prestazioni in campo, perché gioca sempre da sotto età, perché ha pure un buon feeling con la porta avversaria anche se in teoria sarebbe un difensore. Un esterno sinistro per la precisione, che Gennaro Ruotolo - l'allenatore dell'Under 18 genoana - impiega a tutta fascia nel suo 3-4-1-2, ma un calciatore che può ricoprire diversi ruoli: sia come laterale alto all'occorrenza, sia come braccetto nella difesa a tre come a gara in corso nella semifinale contro l'Inter quando c'era da recuperare lo svantaggio. Ahanor negli ultimi 3 mesi si è preso definitivamente il Genoa diventando una delle stelline più interessanti del vivaio diretto con profitto da Michele Sbravati: il gol con la Primavera contro la Fiorentina il 20 aprile, quello contro il Milan nel 4-0 al Vismara che vale la qualificazione dell'Under 18 alle fasi finali, poi - sempre con l'Under 18 - la doppietta (!) contro la Lazio nel playoff che dà l'accesso alla Final Four Scudetto nelle Marche. A posto così? Nemmeno per sogno. La semifinale contro l'Inter disputata da protagonista, ma soprattutto la giocata che libera al tiro Lorenzo Venturino che impallina Kehayov segnando l'1-0 contro la Roma che mette in discesa la strada rossoblù verso il Tricolore. Roba forte.

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L'OCCHIO DELLO SCIAMANO

Già, lo Sciamano. Al secolo Cristiano Francomacaro, uno che di calcio (e di Genoa) se intende parecchio. Che ad agosto festeggia i 30 anni (non consecutivi, è arrivato nel 1994 ma ha girato poi tra Bulgaria, Lituania e le serie inferiori in Italia) in rossoblù e lo fa nel modo più incredibile, vincendo uno Scudetto che fino a tre settimana fa era solamente pura utopia. Ed è stato proprio lui a scoprire Ahanor in un campetto della periferia genovese, nel campo sportivo di corso Perrone a Cornigliano, mentre con la sua Progetto Atletico della presidentessa Katia Castellana - attività di inclusione sviluppata con la Facoltà di Scienze Motorie e partita con 5 bambini arrivando ad averne circa 350 nel giro di 5 anni - stava svolgendo un allenamento con altri bambini. Honest si avvicina e chiede di poter giocare, e allo Sciamano bastano pochi minuti per capire chi e cosa aveva di fronte. Il primo tesseramento, poi il passaggio al Genoa, e il resto è storia recente.

CHI È HONEST AHANOR

16 anni compiuti lo scorso 3 febbraio, Honest è nato ad Aversa, in provincia di Caserta a pochi chilometri da Napoli, da genitori nigeriani. Quando si affaccia al Progetto Atletico è un ragazzino che era ospite insieme alla mamma di una struttura in attesa di una sistemazione abitativa stabile. Oggi è uno dei talenti più in vista del vivaio del Genoa, che lo ha accolto nel suo convitto: Honest ora vive e studia insieme agli altri ragazzi che arrivano da fuori regione. Appassionato di basket, sport dal quale si è portato dietro anche qualche movimento: soprattutto nell'area avversaria (tant'è che l'urlo «Pick and roll!» dello Sciamano sui corner a favore è diventato quasi un mantra), e visti i risultati si può certificare come questo sia stato e sia per lui un valore aggiunto. Stagione 2022-2023: 7 gol in Under 16 da sottoetà (più 1 in Under 15) per un totale di 8 gol in 24 presenze con incluso l'esordio in Under 17. Stagione 2023-2024: 4 gol in 13 presenze con inclusi due infortuni che lo hanno tenuto parecchio distante dal terreno di gioco. Ma soprattutto un finale di stagione da protagonista indiscusso.

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IL FUTURO E L'AZZURRO

Già, l'Azzurro. Ovvero, la maglia dell'Italia. Che Ahanor sogna, e che ha già annusato al Torneo dei Gironi di due anni fa. Nel frattempo, la burocrazia è andata avanti, lui ha compiuto 16 anni e l'ottenimento della cittadinanza gli consentirà di essere convocato. Sulle orme di Destiny Udogie, anche lui terzino sinistro con genitori nigeriani ma nato a Nogara in provincia di Verona: affermatosi nell'Udinese, Udogie è passato poi al Tottenham con gli inglesi che hanno sborsato una cifra vicina ai 20 milioni di euro per accaparrarselo. Sulle orme, magari, di Paolo Maldini: il suo idolo. Per adesso però ha in testa solo il Genoa. E, perché no, Marassi…

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