Under 16 A-B
16 Giugno 2024
UNDER 16 A-B ATALANTA • Andrea Michieletto, autore del definitivo 3-2
Non era mai successo, forse perché una partita come questa non è mai esistita. Cinque gol, tre traverse, un rigore parato e un traguardo mai raggiunto nella storia, quella dell'Atalanta, che si arricchisce di una giornata da cerchiare per sempre nei calendari bergamaschi. È domenica 16 giugno 2024, è 3-2 contro l'Inter dei campioni d'Italia, sono le reti di capitan Rinaldi, Gasparello (qualcosa di magnifico) e Michieletto, che rinforzano il 2-0 dell'andata e spediscono la Dea alla prima finale della sua esistenza in Under 16.
Una rimonta difficilissima, ma non impossibile, lo insegna la storia, e un 2-0 della sfida d'andata da difendere, anche se non a spada tratta, lo dice il campo. Il ritorno della semifinale tra Inter e Atalanta si presenta con due presupposti ben diversi per le due squadre, accumunate da un sogno che per entrambe è a un centimentro. Un Tricolore che i 2008 di Milano hanno conquistato un anno fa in Under 15, proprio in rimonta, e che manca in questa serie da 6 anni. Un titolo che la Dea non ha mai vinto in categoria, fermandosi ai quarti di finale sia nella scorsa stagione di Under 16 che in quella dell'annata inferiore, perdendo tra l'altro con l'Empoli poi sconfitto dai nerazzurri.
Questa volta, però, i bergamaschi non vogliono lasciarsi sfuggire un'opportunità storica, ovvero raggiungere la prima finale Scudetto Under 16 della loro storia. Lo dice il campo, sì, perché dopo il bis dirompente dell'andata sono i ragazzi di Gambirasio a passare subito in vantaggio: angolo da destra e incornata vincente di capitan Rinaldi, che fa 1-0 dopo tre minuti. È l'inizio peggiore per l'Inter, ma lo dice la storia: La Torre e compagni sanno come si rimonta una partita. La dimostrazione? Prima il colpo di testa di Regonesi di poco alto, poi l'immediato pareggio: recupero palla alto, Moressa scambia con Franchi e apre a sinistra, dove Sorino (schierato esterno e non terzino) incrocia di mancino e rimette tutto in gioco nonostante il salvataggio tentato da Nova in scivolata (7').
È dunque subito 1-1, come se non fosse successo nulla, anche se di cose ne accadono una dopo l'altra, e confermano un trend favorevole ai padroni di casa, spinti da quel doppio svantaggio ancora da ricucire. Visto passare non troppo lontano dall'incrocio un piattone di Nova, apparecchiato da Damiano e Michieletto (10'), è infatti l'Inter a premere per passare in vantaggio, costruendo una serie di occasioni: prima La Torre ruba un pallone sulla trequarti e imbuca per Sorino, disturbato dalla chiusura di Gasparello (11'), poi proprio La Torre colpisce la traversa calciando da poco fuori la lunetta dell'area di rigore (13') e ancora Sorino al volo su un corner respinto dalla difesa avversaria impegna Leto a sfoderare un bel riflesso sulla palla passata in mezzo a tutti, seppur centralmente (14').
A salire in cattedra ci prova allora Grisoni Fasana, ma il numero 7 non riesce a inquadrare lo specchio né dopo aver vinto un contrasto con Rinaldi (27') né sulla ribattuta della punizione milanese respinta di pugno da Leto (38'). Nel mezzo ci vuole una spazzata fondamentale di Isoa su una ripartenza interista per tenere in gara la Dea, che alla prima discesa dopo l'immediato gol del vantaggio sfiora pure il secondo: cross di Damiano e stacco aereo di Michieletto che viene respinto solo dal montante (39'). Uno spavento enorme per l'Inter, che nel finale si costruisce però l'ultima chance per mettere la freccia, ma Nova in scivolata chiude Grisoni Fasana al momento del tiro (41') e difende l'1-1.
Due gol e una traversa per parte, qualcosa che farebbe pensare a un secondo tempo difficilmente all'altezza dal punto di vista dello spettacolo, ma la semifinale tra Inter e Atalanta non ha veramente senso. Come nella prima frazione di gioco, infatti, i primi 10 minuti sono spettacolo puro. Prima i nerazzurri prendono un'altra traversa col mancino da posizione centrale di D'Agostino (2'), poi passano in vantaggio grazie al palo-gol di Franchi su cross di Virtuani, entrato al posto di Grisoni Fasana (3') e infine la Dea pareggia di nuovo al primo affondo, quello di Steffanoni, che in qualche modo pesca al limite dell'area Gasparello, bravissimo a fare il resto: finta di tiro, doppio dribbling nello stretto e bomba sul primo palo per fare 2-2.
Tutto da ricostruire dunque per i padroni di casa, che spingono subito a caccia del tris, ma sia Lissi dal limite dell'area piccola (9') che Franchi sgasando sulla destra (11') non inquadrano lo specchio al momento del tiro. Solivellas cerca dunque la chiave di volta nel mazzo della panchina effettuando ben cinque cambi nel giro di pochi minuti, però la partita si dirige in direzione opposta. La difesa a tre e la doppia punta a trazione necessariamente offensiva lasciano infatti spazio alle ripartenze in uno contro uno dei bergamaschi, il piatto preferito da Damiano, che tuttavia si divora incredibilmente il colpo del ko calciando centrale a tu per tu con Farronato (20').
Il numero 10 prova allora a riscattarsi con un altro bel dribbling seguito da un destro a giro che sfiora il secondo palo (23'). È il segnale che il gol non è di giornata, e allora via i panni del bomber e su quelli dell'assistman per completare l'opera d'arte della Dea: altra ripartenza, altro scatto a sinistra e palla a rimorchio per Michieletto, che prima svirgola il pallone, poi vince il rimpallo sulla riga e segna il 3-2 tra le proteste dell'Inter per un pallone che potrebbe non aver superato del tutto la linea sulla successiva presa di Farronato (24'). È il momento in cui anche la storia cambia corso, lasciando ai nerazzurri pure il rammarico di un pareggio sfumato nel finale, quando Leto completa la giornata perfetta dei bergamaschi parando un rigore a Curcio (41') e difendendo un vantaggio che resiste anche sul mancino a lato di Carrara nell'ultima avanzata dei milanesi (44'), all'attacco nell'ultima parte della gara, ma senza riuscire a trovare le stesse soluzioni di un primo tempo chiuso su un 1-1 forse stretto.
INTER-ATALANTA 2-3
RETI (0-1, 2-1, 2-3): 3' Rinaldi A. (A), 7' Sorino (I), 3' st Franchi (I), 8' st Gasparello (A), 24' st Michieletto (A).
INTER (4-2-3-1): Farronato, Lissi, Moranduzzo (27' st Breda), La Torre (17' st Carrara), Bovio (27' st Pavan), Peletti, Grisoni Fasana (1' st Virtuani), D'Agostino (17' st Leoni), Franchi (17' st Curcio), Moressa (21' st Vukaj), Sorino. A disp. Dorigo, Orlacchio. All. Solivellas.
ATALANTA (3-5-2): Leto, Rinaldi A., Cojocariu, Isoa (39' st Modonesi), Regonesi (8' st Araboni), Gasparello, Colombo, Steffanoni, Michieletto (40' st Camara), Damiano, Nova (25' st Bolis). A disp. Lazzaroni, Rinaldi M., Olijars, Martano, Palumbo. All. Gambirasio.
ARBITRO: Raineri di Como.
ASSISTENTI: D'Orto di Busto Arsizio e Corbetta di Como.
AMMONITI: D'Agostino (I), Curcio (I).