Tutto vero. Il Renate batte il Cesena due volte Campione d'Italia e si prende la finale Scudetto che si giocherà domani, martedì 20 giugno, al Riviera delle Palme di San Benedetto del Tronto contro l'Ancona. Lo fa grazie a una semifinale bellissima, tesissima, perfetta. Sbloccata da un gol di Carta su rigore e decisa, dopo il momentaneo 1-1 di Galvagno che porta il match ai supplementari, da un colpo di testa di Cante. Una semifinale nella quale tutte la Pantere di Giovanni Cristiano hanno fatto una prestazione da sogno: di seguito le pagelle di Renate-Cesena.

RENATE
Alfieri 9 Pensi che non ci possa arrivare, e ci arriva sempre. Credi che stavolta sia gol, e invece lui fa il miracolo. Immagini che quel tiro non lo possa prendere, e lui respinge. Nel secondo tempo fa due miracoli su Biguzzi e poi su Okolo, ma è anche il contorno che è straordinario: uscite alte, uscite basse, tutto. Muraglia umana.
Ornaghi 7.5 Pronti, via e viene messo sotto pressione da Biguzzi. Resiste, respinge, spazza via quando c'è da usare la sciabola e cerca di ripartire quando c'è da usare il fioretto. Utile nell'area avversaria, ma è difensivamente che fa vedere tutte le sue doti.
Oleoni 7.5 Recuperato dopo il problema muscolare che lo ha tenuto fuori nei due quarti di finale, fa una partita come se fosse nel suo miglior momento di forma. Dietro non sbaglia nulla, si prende un paio di licenze per andare in attacco e per poco non la mette dentro: un gol annullato per fuorigioco, uno salvato da un miracolo di Brisku. (1' pts Ivan 7).
Fortunato 7 Lavoro a volte oscuro, lavoro sempre fondamentale. Di fronte ha mostri sacri come Ridolfi e Bertaccini, non trema nemmeno per un secondo e restituisce pan per focaccia. Come i palloni che pulisce: recupera e gioca, e va pure al tiro dopo un bell'inserimento.
31' st Marnati 7.5 Quanto ci mette ad entrare in partita? Zero secondi. Appena mette in piede in campo è già nel match: prestazione difensiva pulita, nell'assalto finale del Cesena è uno dei migliori.
Napoli 8 Serviva un'altra prova clamorosa per certificare la sua stagione da top player? Beh, eccola. Domina la semifinale Scudetto con le sue ormai solite chiusure e il suo senso della posizione: rende possibili dei recuperi che sembrano impossibili. Lucchetto a doppia mandata.
Stagi 7.5 La partita più difficile dell'anno, perché uno come Galvagno sa farti male in qualunque momento e in qualunque modo. Se sei Stagi, però, sai anche come limitarlo. Con i centimetri, con la marcature asfissiante, con la prontezza che lo ha reso uno dei perni della "linea" difensiva delle Pantere. Fantastico.
Zermo 7 Costretto al lavoro di quantità da un Biguzzi inizialmente ispiratissimo, ma poi rimesso al suo posto da questa mezzala costante, intelligente e sul pezzo. Lavora bene in catena di destra con Ornaghi e anche con Carta quando l'attaccante si defila.
18' st Galimberti 7 Dà respiro a Zermo e tiene allo stesso livello la mediana nerazzurra. Entra nel momento più difficile della partita e si distingue per come regge l'onda d'urto romagnola.
Ferrari 7.5 Fa chilometri, tocca un'infinità di palloni, si butta dentro quando c'è da andare a dare profondità. Pericolosissimo sui calci piazzati, commovente quando deve fare lavoro difensivo.
18' st Capozucca 8 Direttamente dal manuale "Come incidere dalla panchina", prefazione di Giovanni Cristiano, autore Lorenzo Capozucca. Sgasa sulla destra, crossa sul secondo palo, Cante la mette dentro e il Renate va in finale. Da sogno.
Carta 8.5 Una sola, semplice, parola: inarrestabile. Lavora spalle alla porta, attrae avversari come api sul miele, dialoga con Bassani come se giocassero insieme da 20 anni ma soprattutto trasforma il rigore dell'1-0. Un rigore pesantissimo: va sul dischetto con la leggerezza di un veterano e spiazza il portiere dando il via all'impresa delle Pantere. (1' pts Nahum 7).
Valerin 8 Chiudete lo stadio e non fatelo uscire dal centro sportivo. Fatecelo vedere ancora, per favore. L'azione con cui conquista il rigore che gira la partita è roba per palati finissimi: tunnel al primo avversario e dribbling secco sul secondo che lo stende. Agisce da trequartista ma va un po' ovunque, regalando lampi di classe pura uno dietro l'altro.
11' st Cante 9 Signore, signori, chiunque: ecco a voi Luca Cante. Si piazza dietro le punte, comincia a cento all'ora con un paio di corner tagliati e pericolosi e chiude a duecento con il gol della vittoria. Di testa, lui che non è proprio uno spilungone. Di qualità, lui che sa cambiare il destino delle partite. Il gol più importante della sua vita. Per ora…
Bassani 7.5 Errore in distinta? No no, è proprio un classe 2008. Si trova a meraviglia con Carta, sfiora il 2-0 dopo una cavalcata solitaria in contropiede, manda in porta Fortunato con un assist che certifica anche il suo altruismo. Tanta roba.
31' st Tessari 7 Subito pimpante, subito nel match. Dà riferimenti, sostiene Carta, aiuta quando c'è da difendere.
All. Cristiano 9 Pronti, via, 4-4-2. Ti giri un attimo e ti ritrovi Valerin dietro le due punte. Il Cesena non ci capisce niente, parte anche bene ma a fine primo tempo si trova giustamente sotto di un gol. Il suo Renate prende fiducia e campo col passare dei minuti, resiste alle cariche romagnole e quando incassa l'1-1 tira fuori tutto il carattere del suo allenatore. Le Pantere tornano in partita, segnano il nuovo vantaggio nei supplementari e riscrivono la storia della società. Una firma indelebile: GC. Demone.

CESENA
Fontana 6.5 Blocca sul destro di Valerin, poi si supera quando gli arriva davanti Bassani lanciato a rete per il 2-0 dopo aver battezzato il rigore di Carta dalla parte sbagliata. Sicuro su Fortunato, sfortunato sul 2-1 di Cante.
Antoniacci 6.5 Buon per lui che Valerin cambi subito zona d'azione, così trova qualche metro in più per spingere. Apparecchia bene il sinistro di Bertaccini a inizio ripresa.
16' st Baietta 6.5 Entra bene, con piglio, e partecipa all'assalto finale prima dei supplementari.
Teleku 6 Fa la sua parte, anche se non trova troppe occasioni per sfondare: però difende bene.
25' st Gori 7 Grande ingresso, si piazza a sinistra e butta dentro l'area palloni su palloni. Su uno di questi, Galvagno si inventa il gol che manda il match ai supplementari.
Zamagni 6.5 Regia pulita, soprattutto in avvio. Quando il Renate prende campo è costretto a soffrire, torna poi dominante nella ripresa.
Brisku 6 Il fallo da rigore su Valerin, ma anche tante cose ottime: come il salvataggio su Oleoni che tiene in partita il Cesena o come l'azione coast to coast che lo vede partire dalla propria difesa e arrivare fino all'area avversaria. Oltre a tanto cuore.
Ridolfi 6 Bene di testa, bene quando c'è da spazzare, ma con Carta (e poi Cante) la vita stavolta è più dura che mai.
Biguzzi 7 Il più ispirato in avvio: la prima conclusione della partita è sua, va al tiro ma è anche bravo quando regala un bell'assist a Lantignotti. Quando trova lo specchio, poi, sbatte contro i miracoli di Alfieri.
Amadori sv Comincia bene, con piglio, ma si fa male presto e deve lasciare il campo.
16' Berti 7 Non è al meglio e un po' si vede, nel senso che gioca molto bene invece che da fenomeno come al solito. La classe però è pura e la conoscono tutti. Grandi idee e grandi palle per i compagni.
Galvagno 7.5 Una vera e propria forza della natura. L'ex Chieri è il migliore del Cesena: colpisce una traversa di testa e poi firma l'1-1 con un gol in acrobazia che su YouTube farebbe il botto.
Bertaccini 6.5 Il primo quarto d'ora regala un paio di sventagliate da Serie A, poi si normalizza ma il suo piede è sempre al centro delle operazioni romagnole. (16' st Sanaj 6, 1' sts Comandini sv).
Lantignotti 6 Tanto lavoro di sponda, una buona occasione in avvio ma poi viene imbrigliato da Napoli e Stagi. (25' st Okolo Ikechukwu 6.5, 13' sts Liverani sv).
All. Tamburini 6 Dopo due Scudetti consecutivi, i classe 2007 si arrendono di fronte a un Renate tosto e feroce. La squadra comincia bene ma subisce l'1-0, poi quando riesce a rimetterla in sesto sembra fatta. E invece nei supplementari arriva la beffa.

ARBITRO
Pica di Roma 1 7.5 Il fallo di Brisku su Valerin è netto, impossibile non assegnare il rigore e lui lo dà senza esitazioni. Poi dirige con sicurezza, distribuendo bene i cartellini e sbagliando pochissimo anche nei supplementari, quando le energie sono necessariamente di meno. Grande prova.