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Under 17 Serie C

È il miracolo più incredibile! Il Renate è Campione d'Italia

Due gol nel secondo tempo per il secondo Tricolore della storia

UNDER 17 RENATE

UNDER 17 RENATE: Diego Stagi, in gol per le Pantere

Al gol di Nicola Pepa cala un silenzio assordante. Mancano sei minuti, sembra una vita. Al primo miracolo di Tommaso Alfieri parte un brivido lungo la schiena. Sono i fantasmi. Mancano tre minuti, sembra una vita. Al secondo miracolo di Tommaso Alfieri quel brivido scende giù fino in fondo. Sono sempre loro, i fantasmi. Mancano due minuti, sembra una vita. E quando Giorgio Talozzi lascia la porta, corre per cento metri e raggiunge l'area di rigore, quei maledetti fantasmi sembrano farsi largo. Manca un minuto, sembra una vita.

Giovanni Cristiano senza voce («Non sta fermo un attimo»), Michele Cossa desaparecido («È sparito a inizio secondo tempo»), Stefano Marcandalli irrequieto («Sono moribondo»). Poi Marchetti fischia tre volte, quel brivido si ripresenta ma è la storia. Quella stravolta, riscritta. Il Renate è Campione d'Italia. A 2187 giorni dalla prima volta, 1824 giorni dopo lo psicodramma di Ravenna. Diego Stagi e Luca Valerin gli eroi (2-1 all'Ancona), Tommaso Alfieri l'extraterrestre (tre miracoli clamorosi), Giovanni Cristiano il condottiero (un capolavoro). E Gianvincenzo Napoli il capitano, quello che la alza in cielo. È tutto vero.

ON FIRE

«Alfieri, Alfieri, Alfieri». Tre volte, come gli anni di vita persi dalla curva Renate. E mentre la tribuna cantava, il portierino si esibiva in una delle parate più belle dell'anno. Latini alza la testa e lancia, Carlini dribbla e calcia (17'). Uno in mediana con Schiavoni, l'altro a tutta fascia opposto a Magini. Sono le due stelle di Bilò. Dietro domina Galeotti, l'eroe della semifinale. Un po' capitano, un po' direttore d'orchestra. Quel duetto con la tribuna dopo la doppietta all'Avellino è storia. A supporto il solito Parioli e Tranquilli, preferito a Bassi. È tre contro tre, faccia a faccia con Carta, Bassani e Valerin, partito alto a sinistra e finito per dare un senso al numero che porta sulla schiena.

«Se avesse segnato Valerin sarebbe cambiata». La voce della verità. Effettivamente l'occasione è colossale. Zermo con le mani (rimessa laterale), Bassani al bacio (salta Galeotti e assiste), Valerin debole. Se la sognerà per un bel po'. Marchetti aveva fischiato da meno di tre minuti, era l'alba di un quarto d'ora di fuoco (Ornaghi salva su Abagnoli, Pepa conclude alto, Latini calcia largo) e di un primo tempo... sempre di fuoco. Le maglie di Napoli e Stagi vanno stese, Fortunato corre per tre e Zermo è praticamente ovunque. È lui che suona la carica con una bella azione sulla destra (36'). La curva Renate si rinvigorisce, Cristiano chiude in crescendo.

DI TUTTO

«Servirebbe un episodio». La voce della verità. Una profezia. Ne arrivano due, uno in fila all'altro. Valerin pennella da angolo, Talozzi esce a vuoto e Stagi... niente, troppo complesso da spiegare. Tocca di coscia, forse ginocchio. «L'ho presa di petto» dichiarerà a fine partita, probabilmente si sbaglia. Ma importa il giusto. Il pallone è dentro (6') e via con la corsa sotto la curva. Indimenticabile. Fortunato scivola e crossa, poi Galeotti spizza e Bassani manca il colpo al volo. E cosa succede un istante dopo? Valerin si coordina, calcia di mancino e trova l'angolo (14'). Si sognerà per un bel po' anche questo.

Sono gol, sembrano schiaffi. Sempre in un quarto d'ora, dove il fuoco si trasforma in un inferno. E se il palo non avesse fermato l'azione di Zermo (12'), probabilmente Michele Cossa e Stefano Marcandalli avrebbero vissuto l'ultima mezz'ora un po' più serenamente. Intanto Cristiano fa il Cristiano. Cambi studiati e mirati, intelligenti. Capisce il momento, spezzetta la partita e toglie ritmo all'Ancona. Galeotti e compagni si preoccupano di protestare per un presunto fallo di mano in area di Stagi (17'), il resto è tutto racchiuso negli ultimi dieci minuti. Dalla traversa di Guideri (42') succede l'inimmaginabile. Pepa si mette in proprio e riapre tutto (44'), poi Alfieri fa il fenomeno (letteralmente...) su Carlini e Guideri. Nell'ultimo assalto si iscrive anche Talozzi, il portiere. Sono attimi concitati, i fantasmi bussano. Poi Marchetti fischia tre volte e via alla festa.

IL TABELLINO

RENATE-ANCONA 2-1
RETI (2-0, 2-1): 6' st Stagi (R), 14' st Valerin (R), 44' st Pepa (A).
RENATE (4-4-2): Alfieri 10, Ornaghi 7.5, Oleoni 9, Fortunato 8.5 (33' st Gornati sv), Napoli 8, Stagi 10, Zermo 9 (19' st Galimberti 7.5), Ferrari 8 (28' st Capozucca 7.5), Carta 7.5 (33' st Tessari sv), Valerin 10 (19' st Cante 7.5), Bassani 7.5 (19' st Nahum 7.5). A disp. Lodi, Mariani, Marnati. All. Cristiano 10.
ANCONA (3-4-2-1): Talozzi 6, Parioli 6 (37' st Cilla sv), Carlini 7.5, Schiavoni 6.5, Galeotti 6, Tranquilli 6.5 (22' st Montagna 6), Magini 6.5 (15' st Altieri 6), Latini 7.5, Garavalli 6 (15' st Guideri 7), Abagnale 7 (22' st Maraschio 6.5), Pepa 8. A disp. Ruzzi, Bassi, Fazzano, Pierangeli. All. Bilò 7.
ARBITRO: Marchetti di L'Aquila 6.
ASSISTENTI: D'Orazio di Teramo e Giancristofaro di Lanciano.
QUARTO UOMO: Cipolloni di Foligno.
AMMONITI: Fortunato (R), Stagi (R), Valerin (R).

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Commenti all'articolo

  • andreaacropoli

    19 Giugno 2024 - 15:47

    Come si fa a definire miracolo di questa squadra con un Mister cosi'.Un mister che non ha mai messo avanti la fisicità alla tecnica, un allenatore che non fa giocare chi ha prestanza fisica a discapito ti talenti di bassa statura o gracili come dicono tanti pseudo mister in italia.Un mister che ama i talenti e non li reprime.Cristiano c'è ne vorrebbero tanti come te.Grazie Mister questo e calcio.

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