Cosa bolle in pentola nella Serie B? Durante l'assemblea di mercoledì 19 della Lega di Serie B, il presidente Mauro Balata ha fatto il punto su due temi che stanno facendo discutere il mondo del calcio italiano: le seconde squadre e le multiproprietà. Un vero e proprio scossone che promette di far tremare le fondamenta del nostro amato sport.
IL CONSIGLIO FEDERALE DEL 14 GIUGNO Balata ha riportato gli esiti del Consiglio Federale dello scorso 14 giugno, un appuntamento che ha visto emergere con forza la posizione della Lega di Serie B. La contrarietà alle seconde squadre e alla reintroduzione delle multiproprietà è stata ribadita con decisione. Ma perché questa presa di posizione così netta? Semplice: la regolarità e l'integrità della competizione sono in gioco.
SECONDE SQUADRE: UN NO DECISO Le seconde squadre, un tema che ha diviso e continua a dividere. La Serie B non vuole saperne. Ma perché? Secondo Balata, l'introduzione delle seconde squadre in Serie B violerebbe lo statuto federale, compromettendo il diritto di intesa con le leghe interessate. Un diritto che, al momento della decisione, non ha trovato applicazione. Non solo, le seconde squadre potrebbero alterare l'equilibrio della competizione, mettendo a rischio l'equa competizione che è il cuore pulsante del calcio.
MULTIPROPRIETÀ: UN RITORNO AL PASSATO? E le multiproprietà? Anche su questo fronte, Balata è stato chiaro: nessun passo indietro. La reintroduzione delle multiproprietà, meccanismi che permettono a un singolo proprietario di possedere più club, è vista come una minaccia alla regolarità del campionato. Un ritorno al passato che la Serie B non è disposta a tollerare. Balata ha sottolineato come queste pratiche incidano negativamente sulla competizione, violando lo statuto federale e mettendo a rischio l'integrità del campionato.
EQUA COMPETIZIONE: UN VALORE NON NEGOZIABILE In tutte le scelte sul sistema calcio, Balata ha ribadito l'importanza di garantire l'equa competizione. Un principio non negoziabile, che deve essere alla base di ogni decisione. La Serie B vuole mantenere alta la bandiera della correttezza e della trasparenza, valori che devono guidare ogni passo del calcio italiano.
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